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Stefano Tonelli – Sul bordo del buio e della luce
Costellazioni, abbagli cosmici, fenditure di luce, provenienti dai confini dell’universo: di questo tratta l’ultimo ciclo di dipinti di Stefano Tonelli (Montescudaio, 1957).
Comunicato stampa
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Costellazioni, abbagli cosmici, fenditure di luce, provenienti dai confini dell’universo: di questo tratta l’ultimo ciclo di dipinti di Stefano Tonelli (Montescudaio, 1957).
Sono opere che imitano collassi di materia stellare, formazioni originarie di universi e galassie, ma che non vogliono rappresentare tanto fenomeni fisici, quanto perturbazioni interiori.
Al centro di tutto, anche quando assente, infatti è sempre l’uomo, la sua ricerca e la sua ansia d’esistere, i suoi dubbi e le sue incertezze, le sue folgorazioni e le sue paure, i suoi abissi profondi e le sue vette.
Tra metafora, simbolo e visioni immaginarie, le costellazioni interiori di Stefano Tonelli si presentano quindi come dipinti radioattivi che emettono segnali senza suono, che proiettano corpi senza volto. La luce ed il buio diventano in tal senso gli estremi opposti di un viaggio infinito e in continuo formarsi, dove splendori e tenebre sono fatti della stessa sostanza.
Le venti opere che, all’interno della Ulisse Gallery Contemporary Art, compongono, come un’unica orchestra di luci e di tenebre, una grande e sconfinata galassia, disseminata sulle pareti come dopo un Big Bang, costituiscono forse il ciclo pittorico più ambizioso di Stefano Tonelli, un ciclo virtualmente illimitato, senza confini e proiettato costantemente al di là.
Sono opere che imitano collassi di materia stellare, formazioni originarie di universi e galassie, ma che non vogliono rappresentare tanto fenomeni fisici, quanto perturbazioni interiori.
Al centro di tutto, anche quando assente, infatti è sempre l’uomo, la sua ricerca e la sua ansia d’esistere, i suoi dubbi e le sue incertezze, le sue folgorazioni e le sue paure, i suoi abissi profondi e le sue vette.
Tra metafora, simbolo e visioni immaginarie, le costellazioni interiori di Stefano Tonelli si presentano quindi come dipinti radioattivi che emettono segnali senza suono, che proiettano corpi senza volto. La luce ed il buio diventano in tal senso gli estremi opposti di un viaggio infinito e in continuo formarsi, dove splendori e tenebre sono fatti della stessa sostanza.
Le venti opere che, all’interno della Ulisse Gallery Contemporary Art, compongono, come un’unica orchestra di luci e di tenebre, una grande e sconfinata galassia, disseminata sulle pareti come dopo un Big Bang, costituiscono forse il ciclo pittorico più ambizioso di Stefano Tonelli, un ciclo virtualmente illimitato, senza confini e proiettato costantemente al di là.
20
febbraio 2010
Stefano Tonelli – Sul bordo del buio e della luce
Dal 20 febbraio al 10 aprile 2010
fotografia
Location
ULISSE GALLERY
Roma, Via Dei Due Macelli, 82, (Roma)
Roma, Via Dei Due Macelli, 82, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dale 15.30 alle 19.30
Vernissage
20 Febbraio 2010, ore 18.00
Curatore