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Nunzio De Martino – Note
Nunzio De Martino, continua la sua ricerca sull’appropriazione di una coscienza dello spazio e del tempo, di quei gesti minimi che attraversano la storia e incidono la memoria.
Comunicato stampa
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Mercoledì 17 Febbraio, si inaugura alle ore 18.30 presso la Galleria Opera Unica,
Via della Reginella, N.26 Roma "Note", mostra personale di Nunzio De Martino
Nunzio De Martino, continua la sua ricerca sull’appropriazione di una coscienza dello spazio e del tempo, di quei gesti minimi che attraversano la storia e incidono la memoria.
Note, unico lavoro in mostra, è un opera composta da un parallelepipedo in legno laccato, sul quale è fissato un ago, nella cui cruna, ci sono dei filamenti di cotone trasportati dallo stesso.
Nel lavoro di De Martino esiste un confine dove le parole finiscono e inizia l’immaginazione, dove la realtà non è solo ciò che banalmente vediamo, ma anche e soprattutto un pensiero che ci eleva in un mondo che va oltre, dove tutto può assumere una connotazione nuova e inaspettata. «Questo può accadere – come suggerisce l’artista – solo se ci spingiamo al di là delle frontiere dell’apparire. Allora ciò che ci circonda, potrà avere un senso diverso che ci sarà svelato solo se saremo pronti ad accoglierlo». Così, dei fili di cotone non saranno più esclusivamente semplici elementi per tessere e un ago non sarà solo un banale strumento per cucire.
Dunque, l’ago inteso come vettore, veicolo; che porta qualcosa dietro di sé; un corpo che trasporta per costruire, riparare, che scivola tra i tessuti della vita, rigido come l’inquietudine di un uomo, ma pure ancora per i suoi filamenti. Un ago è capace sempre di portare con sé la memoria del suo operato. Cuce lungo innumerevoli direzioni. A volte, sulle ali di un destino semplice; altre, su tessuti duri e inaccessibili, lasciando sempre un segno del suo passaggio. Ma qui, in tale spazio, il nostro ago è giunto a un momento specifico, è fisso, come a enfatizzare una fase particolare e unica. È stabile, immobilizzato su se stesso, accentuando la sua presenza qui, è nel suo valore più emblematico e complesso, è di fronte a se stesso ma anche di fronte allo spettatore: vuole osservarsi e farsi osservare. Perché solo così, solo nell’osservarlo più attentamente, si svela un lato nascosto e diverso dal resto, tanto piccolo e impenetrabile e per nulla facile da intercettare: la cruna.
Questo microscopico passaggio che permette al cotone di potersi unire, instaura un legame preziosissimo e inscindibile con ciò che porta o portiamo, con la sua e la nostra memoria, con la sua e la nostra storia. L’ago diviene un corpo che trasporta qualcosa, filamenti che passano, si perdono e si spezzano nel comporre una cucitura. Come le esperienze e i suoi viaggi nella vita. Ma qui i filamenti non si sono perduti, sono insieme all’ago, pronti ad annotare un traguardo al quale giungono e dal quale ripartono. Esistono dietro le proprie esperienze, le loro attese, le loro motivazioni, le loro paure, i sacrifici, le loro banalità. Tutto il proprio vissuto che, senza perdersi, giunge fin qui.
Un semplice ago con cotone ora divengono una nuova realtà, tanto forte da permetterci di andare oltre ciò che da sempre conosciamo, oltre la loro apparenza, donandoci ancora una volta un soffio della grande magia dell’arte.
Nunzio De Martino
“Note”
Dal 17 al 23 Febbraio 2010
Vernissage 17 Febbraio 2010 ore 18,30
Opera Unica Art Gallery
Via Della Reginella, 26
00186 Roma
Ph. +39 06 68809645
info@operaunica.eu
www.operaunica.eu
OPERA UNICA
Nunzio De Martino
“NOTE“
On Wednesday 17th Febraury, Nunzio De Martino personal exhibition in Rome,“ Note”,
is opened at 18.30 pm at the Opera Unica Gallery, at N.26 Via Della Reginella.
Nunzio De Martino, continues his research on the appropriation of an awareness of space and time, these gestures minimum throughout history and affect memory. Note, only work on display, is an opera composed by a lacquered wooden box, which carries a needle, in whose eye, there are strands of cotton carried by it. In De Martino’s work, there is a boundary where the words end and start the imagination, where reality is not only what we see very mundane, but also and above all, a thought that raises us into a world that is' well, where all may take a new and unexpected connotations. This can only happen if we go beyond the boundaries of appearance. Then everything around us may have a different meaning that there will be revealed only if we are ready to welcome him. Thus the threads of cotton will no longer exclusively simple elements weaving and a needle will not just be a simple tool for sewing. Because a needle is also what brings something behind him, carrying a body to build, repair, which slips between the fabric of life, is as stiff as the tension of a man, but it is also still on its filaments. A needle is always able to carry the memory of his actions. Sew along many directions, sometimes on the wings of a simply designed, others on hard tissues and inaccessible, leaving always a sign of its passage. But here in this space, our needle has reached a specific time, is fixed, as to emphasize a particular phase and unique. And 'stable, is fixed on himself, a stronger presence here is most revealing in its value and complex, is in front of itself, but even against the spectator wants to observe and be observed. Because only then, only to observe more closely reveals a hidden side and different from the rest, so small and impenetrable and difficult to catch: the eye. This microscope allows the passage that he could join cotton, creates a precious and unbreakable link with what gate or door, with his and our memory, with his and our history. The needle becomes a body that carries something, filaments that pass, you lose and break to compose a seam. How experiences and travels in life. But here the filaments are not lost, are together the needle, ready to jot down a goal to which come and from which they share. There are behind their experiences, their expectations, their motivation, their fears, their sacrifices, their banality, all without losing their own experience that, come here. A simple needle with cotton now become a new reality, strong enough to allow us to go beyond what has always been known beyond their appearance, giving us again a great breath of magic art.
Via della Reginella, N.26 Roma "Note", mostra personale di Nunzio De Martino
Nunzio De Martino, continua la sua ricerca sull’appropriazione di una coscienza dello spazio e del tempo, di quei gesti minimi che attraversano la storia e incidono la memoria.
Note, unico lavoro in mostra, è un opera composta da un parallelepipedo in legno laccato, sul quale è fissato un ago, nella cui cruna, ci sono dei filamenti di cotone trasportati dallo stesso.
Nel lavoro di De Martino esiste un confine dove le parole finiscono e inizia l’immaginazione, dove la realtà non è solo ciò che banalmente vediamo, ma anche e soprattutto un pensiero che ci eleva in un mondo che va oltre, dove tutto può assumere una connotazione nuova e inaspettata. «Questo può accadere – come suggerisce l’artista – solo se ci spingiamo al di là delle frontiere dell’apparire. Allora ciò che ci circonda, potrà avere un senso diverso che ci sarà svelato solo se saremo pronti ad accoglierlo». Così, dei fili di cotone non saranno più esclusivamente semplici elementi per tessere e un ago non sarà solo un banale strumento per cucire.
Dunque, l’ago inteso come vettore, veicolo; che porta qualcosa dietro di sé; un corpo che trasporta per costruire, riparare, che scivola tra i tessuti della vita, rigido come l’inquietudine di un uomo, ma pure ancora per i suoi filamenti. Un ago è capace sempre di portare con sé la memoria del suo operato. Cuce lungo innumerevoli direzioni. A volte, sulle ali di un destino semplice; altre, su tessuti duri e inaccessibili, lasciando sempre un segno del suo passaggio. Ma qui, in tale spazio, il nostro ago è giunto a un momento specifico, è fisso, come a enfatizzare una fase particolare e unica. È stabile, immobilizzato su se stesso, accentuando la sua presenza qui, è nel suo valore più emblematico e complesso, è di fronte a se stesso ma anche di fronte allo spettatore: vuole osservarsi e farsi osservare. Perché solo così, solo nell’osservarlo più attentamente, si svela un lato nascosto e diverso dal resto, tanto piccolo e impenetrabile e per nulla facile da intercettare: la cruna.
Questo microscopico passaggio che permette al cotone di potersi unire, instaura un legame preziosissimo e inscindibile con ciò che porta o portiamo, con la sua e la nostra memoria, con la sua e la nostra storia. L’ago diviene un corpo che trasporta qualcosa, filamenti che passano, si perdono e si spezzano nel comporre una cucitura. Come le esperienze e i suoi viaggi nella vita. Ma qui i filamenti non si sono perduti, sono insieme all’ago, pronti ad annotare un traguardo al quale giungono e dal quale ripartono. Esistono dietro le proprie esperienze, le loro attese, le loro motivazioni, le loro paure, i sacrifici, le loro banalità. Tutto il proprio vissuto che, senza perdersi, giunge fin qui.
Un semplice ago con cotone ora divengono una nuova realtà, tanto forte da permetterci di andare oltre ciò che da sempre conosciamo, oltre la loro apparenza, donandoci ancora una volta un soffio della grande magia dell’arte.
Nunzio De Martino
“Note”
Dal 17 al 23 Febbraio 2010
Vernissage 17 Febbraio 2010 ore 18,30
Opera Unica Art Gallery
Via Della Reginella, 26
00186 Roma
Ph. +39 06 68809645
info@operaunica.eu
www.operaunica.eu
OPERA UNICA
Nunzio De Martino
“NOTE“
On Wednesday 17th Febraury, Nunzio De Martino personal exhibition in Rome,“ Note”,
is opened at 18.30 pm at the Opera Unica Gallery, at N.26 Via Della Reginella.
Nunzio De Martino, continues his research on the appropriation of an awareness of space and time, these gestures minimum throughout history and affect memory. Note, only work on display, is an opera composed by a lacquered wooden box, which carries a needle, in whose eye, there are strands of cotton carried by it. In De Martino’s work, there is a boundary where the words end and start the imagination, where reality is not only what we see very mundane, but also and above all, a thought that raises us into a world that is' well, where all may take a new and unexpected connotations. This can only happen if we go beyond the boundaries of appearance. Then everything around us may have a different meaning that there will be revealed only if we are ready to welcome him. Thus the threads of cotton will no longer exclusively simple elements weaving and a needle will not just be a simple tool for sewing. Because a needle is also what brings something behind him, carrying a body to build, repair, which slips between the fabric of life, is as stiff as the tension of a man, but it is also still on its filaments. A needle is always able to carry the memory of his actions. Sew along many directions, sometimes on the wings of a simply designed, others on hard tissues and inaccessible, leaving always a sign of its passage. But here in this space, our needle has reached a specific time, is fixed, as to emphasize a particular phase and unique. And 'stable, is fixed on himself, a stronger presence here is most revealing in its value and complex, is in front of itself, but even against the spectator wants to observe and be observed. Because only then, only to observe more closely reveals a hidden side and different from the rest, so small and impenetrable and difficult to catch: the eye. This microscope allows the passage that he could join cotton, creates a precious and unbreakable link with what gate or door, with his and our memory, with his and our history. The needle becomes a body that carries something, filaments that pass, you lose and break to compose a seam. How experiences and travels in life. But here the filaments are not lost, are together the needle, ready to jot down a goal to which come and from which they share. There are behind their experiences, their expectations, their motivation, their fears, their sacrifices, their banality, all without losing their own experience that, come here. A simple needle with cotton now become a new reality, strong enough to allow us to go beyond what has always been known beyond their appearance, giving us again a great breath of magic art.
17
febbraio 2010
Nunzio De Martino – Note
Dal 17 al 23 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
OPERA UNICA
Roma, Via Della Reginella, 26, (Roma)
Roma, Via Della Reginella, 26, (Roma)
Vernissage
17 Febbraio 2010, ore 18.30
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