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Paolo Serra – Reflected Light
Una selezione di opere su carta e tavola che svela la ricerca dell’artista romagnolo su luce, forma e spazio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 4 marzo 2010 la Galleria Eventinove Artecontemporanea inaugura il suo nuovo spazio in via della Rocca
36 a Torino con la personale Reflected light di Paolo Serra, che sarà presente al vernissage. Una selezione
di opere su carta e tavola che svela la ricerca dell’artista romagnolo su luce, forma e spazio.
Dietro un seducente minimalismo cromatico, che sarebbe piaciuto a Mies van der Rohe secondo cui “less is
more”, ma che sembrerebbe limitare il significato del lavoro di Serra alla semplice superficie delle opere, si
nasconde una fitta rete di stratificazioni che non sono solo il frutto di un processo tecnico, ma che
racchiudono elementi figurativi e concettuali.
Come un alchimista medievale, Serra disegna forme geometriche utilizzando tecniche antiche e spesso
dimenticate, come la tempera all’uovo, la foglia d’oro, gli ossidi di ferro e le lacche della tradizione orientale.
Ma antico è anche il criterio con cui dispone le forme sulla tela. Cerchi, quadrati e rettangoli distano tra loro
3, 5, 8 e 13 unità, come nella serie numerica descritta da Leonardo Fibonacci nel 1202, dove ogni numero si
ricava dalla somma dei due precedenti.
Concentrando l’attenzione su luce, forma e spazio, tre degli elementi fondamentali dell’arte di ogni tempo e
stile, l’artista coinvolge lo spettatore in una riflessione sui fondamenti della pittura. Allo stesso tempo lo
trascina, come scrive Alberto Fiz nel testo critico che presenta la mostra, “in una vertigine permanente dello
sguardo”, che si perde nei riflessi cangianti delle lacche o nelle dissolvenze cromatiche, quasi rothkiane, di
molti lavori.
Le opere in mostra a Torino “richiedono una preparazione lunghissima con oltre cento passaggi di colore –
spiega l’artista –. Il processo stesso della creazione dei pigmenti per me è un rituale”.
Ecco che nell’epoca della sovrabbondanza tecnologica, in cui l’arte è immersa in quella che Walter Benjamin
chiamava “l’era della riproducibilità tecnica” e perde sempre più la sua storica dimensione materiale, i lavori
apparentemente seriali e meccanici di Paolo Serra sono, paradossalmente, più attuali e originali di quelli di
molti altri artisti contemporanei. Attualità e originalità che derivano dall’uso di tecniche e algoritmi antichi,
riproposti in chiave moderna senza però mai snaturarne la tradizione secolare, e dal colore che, citando
Henry Matisse, “ancora più del disegno, è una liberazione”.
È forse questo che dà quell’aura di mistero e meraviglia a tutte le opere di Paolo Serra.
L’evento di apertura della mostra Reflected Light sarà in collaborazione con Guido – Ristorante del relais San Maurizio a
Santo Stefano Belbo (CN). Da anni un’eccellenza nel campo dell’arte culinaria, da sempre attento a tutte le altre forme di
creatività artistica.
Paolo Serra nasce nel 1946 a Morciano di Romagna. Nel 1955 si trasferisce in Inghilterra, dove vive per ventisette anni. Nel 1962
espone presso la Century Gallery, ottenendo il consenso della critica inglese. Dai primi anni Settanta espone in Olanda e partecipa al
Salon Des Réalités Nouvelles di Parigi. Nel 1973 presenta l’opera Light and Space alla XII Biennale di San Paolo del Brasile nel
padiglione inglese. Nel 1976 realizza un affresco di ventiquattro metri quadrati alla Chapel All Saints di Northampton. Nel 1982 torna in
Italia, nella sua Romagna. In questi anni viene invitato a numerose fiere d’arte europee tra cui Fiac a Parigi, Art Cologne e Art Basel.
Nel 1994 espone a Bologna nella mostra Anni ‘90 a cura di Renato Barilli. Nello stesso anno espone presso la Galerie Triebold di
Basilea in una personale a cura di Francis Naumann. Nel 1995 Achille Bonito Oliva scrive di lui in occasione della mostra presso la
Galleria Ronchini Artecontemporanea di Terni. Nel 2007 si tiene una sua antologica alla Rocca Albornoz di Narni. Recentemente ha
esposto in numerose gallerie svedesi e tedesche. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private, all’estero e in
Italia: Stedelijk Museum, Amsterdam; Arts Council of Great Britain; Rembrandt Society, Olanda; National Bank of the Netherlands; Amro
Bank, Olanda; Westland Utrecht Bank, Olanda; Galleria d’Arte Moderna, Bologna; National Versicherungen, Basilea; Bâloise, Basler
Versicherungen, Basilea; UBS AG, Basilea; Banquiers Dreyfus & Cie, Parigi – Basilea.
36 a Torino con la personale Reflected light di Paolo Serra, che sarà presente al vernissage. Una selezione
di opere su carta e tavola che svela la ricerca dell’artista romagnolo su luce, forma e spazio.
Dietro un seducente minimalismo cromatico, che sarebbe piaciuto a Mies van der Rohe secondo cui “less is
more”, ma che sembrerebbe limitare il significato del lavoro di Serra alla semplice superficie delle opere, si
nasconde una fitta rete di stratificazioni che non sono solo il frutto di un processo tecnico, ma che
racchiudono elementi figurativi e concettuali.
Come un alchimista medievale, Serra disegna forme geometriche utilizzando tecniche antiche e spesso
dimenticate, come la tempera all’uovo, la foglia d’oro, gli ossidi di ferro e le lacche della tradizione orientale.
Ma antico è anche il criterio con cui dispone le forme sulla tela. Cerchi, quadrati e rettangoli distano tra loro
3, 5, 8 e 13 unità, come nella serie numerica descritta da Leonardo Fibonacci nel 1202, dove ogni numero si
ricava dalla somma dei due precedenti.
Concentrando l’attenzione su luce, forma e spazio, tre degli elementi fondamentali dell’arte di ogni tempo e
stile, l’artista coinvolge lo spettatore in una riflessione sui fondamenti della pittura. Allo stesso tempo lo
trascina, come scrive Alberto Fiz nel testo critico che presenta la mostra, “in una vertigine permanente dello
sguardo”, che si perde nei riflessi cangianti delle lacche o nelle dissolvenze cromatiche, quasi rothkiane, di
molti lavori.
Le opere in mostra a Torino “richiedono una preparazione lunghissima con oltre cento passaggi di colore –
spiega l’artista –. Il processo stesso della creazione dei pigmenti per me è un rituale”.
Ecco che nell’epoca della sovrabbondanza tecnologica, in cui l’arte è immersa in quella che Walter Benjamin
chiamava “l’era della riproducibilità tecnica” e perde sempre più la sua storica dimensione materiale, i lavori
apparentemente seriali e meccanici di Paolo Serra sono, paradossalmente, più attuali e originali di quelli di
molti altri artisti contemporanei. Attualità e originalità che derivano dall’uso di tecniche e algoritmi antichi,
riproposti in chiave moderna senza però mai snaturarne la tradizione secolare, e dal colore che, citando
Henry Matisse, “ancora più del disegno, è una liberazione”.
È forse questo che dà quell’aura di mistero e meraviglia a tutte le opere di Paolo Serra.
L’evento di apertura della mostra Reflected Light sarà in collaborazione con Guido – Ristorante del relais San Maurizio a
Santo Stefano Belbo (CN). Da anni un’eccellenza nel campo dell’arte culinaria, da sempre attento a tutte le altre forme di
creatività artistica.
Paolo Serra nasce nel 1946 a Morciano di Romagna. Nel 1955 si trasferisce in Inghilterra, dove vive per ventisette anni. Nel 1962
espone presso la Century Gallery, ottenendo il consenso della critica inglese. Dai primi anni Settanta espone in Olanda e partecipa al
Salon Des Réalités Nouvelles di Parigi. Nel 1973 presenta l’opera Light and Space alla XII Biennale di San Paolo del Brasile nel
padiglione inglese. Nel 1976 realizza un affresco di ventiquattro metri quadrati alla Chapel All Saints di Northampton. Nel 1982 torna in
Italia, nella sua Romagna. In questi anni viene invitato a numerose fiere d’arte europee tra cui Fiac a Parigi, Art Cologne e Art Basel.
Nel 1994 espone a Bologna nella mostra Anni ‘90 a cura di Renato Barilli. Nello stesso anno espone presso la Galerie Triebold di
Basilea in una personale a cura di Francis Naumann. Nel 1995 Achille Bonito Oliva scrive di lui in occasione della mostra presso la
Galleria Ronchini Artecontemporanea di Terni. Nel 2007 si tiene una sua antologica alla Rocca Albornoz di Narni. Recentemente ha
esposto in numerose gallerie svedesi e tedesche. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private, all’estero e in
Italia: Stedelijk Museum, Amsterdam; Arts Council of Great Britain; Rembrandt Society, Olanda; National Bank of the Netherlands; Amro
Bank, Olanda; Westland Utrecht Bank, Olanda; Galleria d’Arte Moderna, Bologna; National Versicherungen, Basilea; Bâloise, Basler
Versicherungen, Basilea; UBS AG, Basilea; Banquiers Dreyfus & Cie, Parigi – Basilea.
04
marzo 2010
Paolo Serra – Reflected Light
Dal 04 marzo al 30 aprile 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA EVENTINOVE
Torino, Via Della Rocca, 36, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 36, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11.00-19.00
Vernissage
4 Marzo 2010, dalle ore 18.30
Autore