19 gennaio 2011

in fumo_vitamina f Uscire da Scientology: dentro la setta

 
Fondata nel 1954 dallo scrittore di fantascienza Ron Hubbard, la chiesa di Scientology raccoglie in tutto il mondo migliaia di adepti. Ma è da sempre molto controversa. Un fumetto francese racconta la vicenda di una ragazza che ha voluto uscirne...

di

Marion abita a Parigi, lavora in
un’agenzia di pubblicità in cui non riesce a far emergere le sue capacità ed è
stata appena lasciata da Frank quando, per caso, incontra Raphaël, che le parla
di Scientology.

Forse è la voglia di provare
qualcosa di nuovo per lasciarsi le delusioni alle spalle, o forse la ricerca di
nuovi amici che conduce Marion a un primo incontro, dopo il quale inizia a
seguire un costoso programma che prevede la ricostruzione della sua personalità
attraverso l’esercizio fisico e sedute con una auditor. Quando viene licenziata dall’agenzia a causa del
ridimensionamento del lavoro, Marion partecipa all’incontro con una delegazione
di Scientology di Copenaghen che alla fine dell’incontro la inviterà a seguirli
per partecipare a uno stage per completare la sua formazione.

Dentro la setta
romanzo grafico di Pierre Henri e Louis Alloing – racconta il
percorso di una persona qualsiasi all’interno di un gruppo di difficile
definizione, almeno in principio: sembrano amici, sembrano interessati al
miglioramento della propria e altrui capacità di stare con gli altri,
stimolando le capacità di ciascuno e indirizzandole verso il successo sociale e
lavorativo. Fare parte del gruppo, della setta, ha un costo; da subito
economico, in seguito morale: la totale sottomissione. Pierre Henri & Louis Alloing - Dentro la settaLa sua organizzazione
somiglia molto a quella dell’esercito, con inutili corvé e gradi sociali da
scalare per arrivare al top, ma ricorda anche quella delle odierne aziende le
cui filosofie – o mission, come amano chiamarle – nascondono spesso
incoerenza, impreparazione o semplice propensione per lo sfruttamento
indiscriminato dell’altrui lavoro.

Dopo un primo periodo di
rinascita e ritrovato benessere, sia fisico che psicologico, Marion comincia ad
avere dei dubbi. Non riesce a capire quale futuro si prospetti per lei nel
ristrutturare gratuitamente appartamenti che la setta utilizzerà poi per aprire
nuove sedi. Comincia a essere affaticata, poi svogliata. Alla fine decide di
lasciare la setta per riappropriarsi della propria vita, ma le cose non sono
così semplici. La setta non ama chi di punto in bianco se ne va, e soprattutto
chi mette a conoscenza degli altri la propria esperienza e disillusione.

Iniziano così le telefonate di
notte, gli inviti a ripensarci, poi le minacce. Passa del tempo prima che
Marion si decida a sporgere una denuncia, che però cade nel vuoto insieme a
decine di altre. Solo dopo una decina d’anni la magistratura inizia un
procedimento contro la chiesa di Ron Hubbard in Francia.

Marion nel frattempo ha un’altra
vita, un altro lavoro, un altro amore, un altro appartamento. Sebbene il suo
numero di telefono non sia su nessun elenco, la setta riesce comunque a
rintracciarla ancora. Ma questa volta non per minacciarla.

davide calì

la rubrica in fumo è
diretta da gianluca testa


Pierre Henri & Louis Alloing
– Dentro la setta

Coniglio Editore, Roma 2010

Pagg. 94, € 14,50

ISBN 9788860632777

Info: la scheda dell’editore

[exibart]

2 Commenti

  1. In merito all’articolo di cui sopra, vorrei esprimere alcune osservazioni e fornire le dovute informazioni ai lettori.

    Innanzitutto, si deve sapere che il libro che viene promosso nell’articolo è la traduzione di un libro francese e che non è mai esistita nessuna Marion in Francia che abbia raccontato una tale vicenda.

    Si tratta di un racconto di fantasia.

    La Francia, terra di Libertà, Uguaglianza e Fraternità è anche luogo in cui la laicità, valore di per sé rispettabile, viene certe volte spinta al suo estremo, diventando anti-religiosità.

    E la storia che viene raccontata nelle strisce del libro di cui sopra è una di quelle in cui trionfa il pregiudizio e il luogo comune tanto cari ad un certo gruppo di intolleranti d’oltralpe.

    La storia di Marion è la storia che qualche apostata francese ha immaginato e che è riuscito a vendere, perché, si sa, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.

    Solo una piccola percentuale di coloro che lasciano un gruppo religioso (o qualsiasi altro gruppo) hanno cattivi rapporti col gruppo abbandonato; gli altri, quelli che sono in buonafede, continuano ad avere buoni rapporti con tutti.

    Questo è palesato molto esaustivamente in studi scientifici sul soggetto dell’apostasia, ovvero il pubblico abbandono e critica della propria precedente religione.

    Il Prof. Ronnie D. Kliever, che fu docente di Studi Religiosi presso l’Università Metodista Meridionale di Dallas, Texas, U.S.A., in un suo saggio sull’apostasia conclude che:

    “Numerosi sociologi hanno sottolineato come le biografie di un “sopravvissuto alla setta” siano resoconti profondamente stilizzati che tradiscono l’influenza di scenari presi a prestito di schiavitù e liberazione, una storia sulla quale l’apostata si è ben esercitato, che racconta di isolamento sociale, manipolazione mentale, deprivazione fisica, sfruttamento economico e controllo ipnotico. Questi “racconti di atrocità” servono sia a fornire all’apostata una giustificazione che ad accusare la nuova religione di comportamento immorale e fede irrazionale.
    Alimentano inoltre e formano la percezione pubblica delle nuove religioni come qualcosa di pericoloso per la libertà di religione e l’ordine pubblico. A causa della stampa negativa, anche quegli apostati che non cadono direttamente sotto l’influenza delle organizzazioni anti-sette o di gruppi religiosi fondamentalisti, spesso sono influenzati dalla rappresentazione negativa che viene fatta della religione che si sono lasciati alle spalle.”

    E poco più avanti nello stesso saggio il prof. Kliever osserva che “Per giornalisti responsabili, studiosi e giuristi è difficile considerare tali apostati come fonti d’informazione credibile. Anche i racconti dei fuoriusciti volontari che non hanno rimostranze da esporre devono essere usati con cautela, giacché stanno fornendo un’interpretazione della loro esperienza religiosa passata filtrata dal loro tentativo del presente di ristabilire la loro identità e stima personali.”

    Per soddisfare la crescente richiesta di informazioni da parte di persone di ogni parte del mondo, la Chiesa di Scientology Internazionale ha rinnovato i suoi siti internet, http://www.scientology.org ed http://www.lronhubbard.org, ora on line in 15 lingue.

    Lo stesso rinnovamento ha interessato i siti delle attività sociali e dei programmi umanitari che le Chiese di Scientology promuovono ed attuano in 165 nazioni del mondo.

    Crediamo che ognuno debba e possa pensare con la propria testa. Visitando i siti ufficiali di Scientology, si possono acquisire altre informazioni per giungere ad un personale e libero giudizio.

    Fabrizio D’Agostino
    Chiesa di Scientology di Roma e Mediterraneo

  2. a me basta notare che tutti i libri di fantascienza scritti da ron hubbard FANNO CAGARE, il resto non mi tange minimamente (è sottinteso che scientology siano tutte stronzate atte a rubare soldi a gente fake tipo tom cruise abituata a recitare continuamente e scissa per mestiere dalla sua vera essenza) .

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