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Cosmogonia. A selection of video investigating the Universe
Università di Bologna: Museo Geologico Capellini, Unibocultura e Agenzia04 presentano COSMOGONIA. I tre video di Dacia Manto, Jani Ruscica e Nikola Uzunovski si interfacciano alla ricchissima collezione di reperti di geologia e paleontologia del Museo, sorprendendo e offrendo forti suggestioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Università di Bologna: Museo Geologico Capellini e Unibocultura
e
Agenzia04
presentano
COSMOGONIA
a selection of video investigating “the Universe”
a cura di Agenzia04
29-30 gennaio 2010, ore 18-24
MUSEO GEOLOGICO GIOVANNI CAPELLINI, Via Zamboni 63, Bologna
www.museocapellini.org
Venerdì 29 e sabato 30 gennaio 2010, nell’ambito del programma degli eventi di Arte Fiera OFF,
il Museo Geologico Giovanni Capellini, in via Zamboni 63, apre all’arte contemporanea con la mostra COSMOGONIA, a selection of video investigating “the Universe”, a cura di Agenzia04.
Saranno presentati video di Dacia Manto, Jani Ruscica e Nikola Uzunovski, che si interfacceranno, nelle affascinanti sale del Museo universitario, alla ricchissima collezione di reperti di geologia e paleontologia, tra cui lo scheletro di un dinosauro di 26 metri. Il Museo Capellini è il più grande Museo Geologico ottocentesco d’Europa e soprattutto il meglio conservato. Tutti gli arredi ottocenteschi furono progettati e curati per l’apertura nel 1871 dallo stesso fondatore, Giovanni Capellini: vetrine, armadi, edicole, cassettiere, supporti protetti da vetri soffiati, e un grande orologio angolare a pesi, con campanella esterna che suona le ore. Nelle sale del Museo dunque, oltre alla storia della Terra attraverso le ere geologiche, si respira la storia della museografia scientifica, dell’evoluzione nelle pratiche espositive delle collezioni di reperti di scienze naturali, che si stratificano e si accumulano, offrendo forti suggestioni e una particolare percezione della natura e dello scorrere del tempo. A questo, nelle due serate di Cosmogonia, si aggiungeranno le immagini video, che sorprenderanno il visitatore e allargheranno a nuove prospettive e visioni il percorso del museo. L’evoluzione della Terra, degli esseri che l’hanno popolata nei milioni di anni, è raccontata in tre diverse maniere, in tre video che si integrano perfettamente, senza mimetizzarsi, nello spazio museale, arricchendolo di possibili nuove letture. Nell’indagare il tempo e l’esperienza umana di fronte alla trasformazione dell’universo, i lavori dei tre artisti ampliano la prospettiva del visitatore: dall’aspetto puramente scientifico a un’ottica più lirica, più umana e fantastica. La percezione contemporanea di fronte alla natura e al passaggio del tempo, davanti alla coscienza dei meccanismi evolutivi e delle scoperte scientifiche, cerca un nuovo ordine, una nuova spiegazione, o un contatto primordiale per ricostruire quello di cui ha perso memoria.
I video saranno installati lungo il percorso espositivo: nella sala del Diplodoco il video di Dacia Manto (Milano, 1973) Planiziaria (2009), ricrea un paesaggio primordiale e incantato, habitat perfetto per il dinosauro, che sembra muoversi tra una natura ritrovata e fantastica. Il video, girato nei torridi mesi estivi del 2009 nel paesaggio della pineta ravennate, e prodotto dal Museo d’arte di Ravenna in occasione della mostra personale di Dacia Manto, getta uno sguardo su luoghi naturali che riescono a conservare uno stato primordiale e selvaggio, pur vicino a una grande arteria stradale e a un polo industriale importante. Questo lavoro si collega all’idea di Terzo Paesaggio di Clément, dove la natura si impadronisce di una propria dimensione, al di fuori del controllo umano, da cui emergono esseri viventi altrimenti invisibili.
Evolutions (2009), di Jani Ruscica (Savonlinna, Finland, 1978) ci racconta invece la particolare visione della nascita dell’universo e dell’evoluzione, attraverso le esperienze di vita e di crescita di sei giovani personaggi, con una sorta di “variazioni sul tema”, in un contesto tra il naturale e il teatrale, tra realtà e finzione.
Nikola Uzunovski (Belgrade, Serbia, 1979), con Universe 1 (2007), ci fa compiere un viaggio nell’uomo e contemporaneamente nel cosmo, tra scienza e messaggio sociale, senza tralasciare il lato lirico ed estetico dell’opera. Universe 1 nasce dalla riflessione sul progetto americano di avere sistemi di controllo e sicurezza basati sull’identificazione dell’iride umana, una diversa dall’altra. Attraverso il montaggio di immagini microscopiche dell’iride, Uzunoski scava all’interno della dimensione più intima e profonda dell’uomo, nella sua unicità, e lo trasforma in uno spazio universale, cosmico, una nebulosa primordiale in cui niente è riconoscibile.
e
Agenzia04
presentano
COSMOGONIA
a selection of video investigating “the Universe”
a cura di Agenzia04
29-30 gennaio 2010, ore 18-24
MUSEO GEOLOGICO GIOVANNI CAPELLINI, Via Zamboni 63, Bologna
www.museocapellini.org
Venerdì 29 e sabato 30 gennaio 2010, nell’ambito del programma degli eventi di Arte Fiera OFF,
il Museo Geologico Giovanni Capellini, in via Zamboni 63, apre all’arte contemporanea con la mostra COSMOGONIA, a selection of video investigating “the Universe”, a cura di Agenzia04.
Saranno presentati video di Dacia Manto, Jani Ruscica e Nikola Uzunovski, che si interfacceranno, nelle affascinanti sale del Museo universitario, alla ricchissima collezione di reperti di geologia e paleontologia, tra cui lo scheletro di un dinosauro di 26 metri. Il Museo Capellini è il più grande Museo Geologico ottocentesco d’Europa e soprattutto il meglio conservato. Tutti gli arredi ottocenteschi furono progettati e curati per l’apertura nel 1871 dallo stesso fondatore, Giovanni Capellini: vetrine, armadi, edicole, cassettiere, supporti protetti da vetri soffiati, e un grande orologio angolare a pesi, con campanella esterna che suona le ore. Nelle sale del Museo dunque, oltre alla storia della Terra attraverso le ere geologiche, si respira la storia della museografia scientifica, dell’evoluzione nelle pratiche espositive delle collezioni di reperti di scienze naturali, che si stratificano e si accumulano, offrendo forti suggestioni e una particolare percezione della natura e dello scorrere del tempo. A questo, nelle due serate di Cosmogonia, si aggiungeranno le immagini video, che sorprenderanno il visitatore e allargheranno a nuove prospettive e visioni il percorso del museo. L’evoluzione della Terra, degli esseri che l’hanno popolata nei milioni di anni, è raccontata in tre diverse maniere, in tre video che si integrano perfettamente, senza mimetizzarsi, nello spazio museale, arricchendolo di possibili nuove letture. Nell’indagare il tempo e l’esperienza umana di fronte alla trasformazione dell’universo, i lavori dei tre artisti ampliano la prospettiva del visitatore: dall’aspetto puramente scientifico a un’ottica più lirica, più umana e fantastica. La percezione contemporanea di fronte alla natura e al passaggio del tempo, davanti alla coscienza dei meccanismi evolutivi e delle scoperte scientifiche, cerca un nuovo ordine, una nuova spiegazione, o un contatto primordiale per ricostruire quello di cui ha perso memoria.
I video saranno installati lungo il percorso espositivo: nella sala del Diplodoco il video di Dacia Manto (Milano, 1973) Planiziaria (2009), ricrea un paesaggio primordiale e incantato, habitat perfetto per il dinosauro, che sembra muoversi tra una natura ritrovata e fantastica. Il video, girato nei torridi mesi estivi del 2009 nel paesaggio della pineta ravennate, e prodotto dal Museo d’arte di Ravenna in occasione della mostra personale di Dacia Manto, getta uno sguardo su luoghi naturali che riescono a conservare uno stato primordiale e selvaggio, pur vicino a una grande arteria stradale e a un polo industriale importante. Questo lavoro si collega all’idea di Terzo Paesaggio di Clément, dove la natura si impadronisce di una propria dimensione, al di fuori del controllo umano, da cui emergono esseri viventi altrimenti invisibili.
Evolutions (2009), di Jani Ruscica (Savonlinna, Finland, 1978) ci racconta invece la particolare visione della nascita dell’universo e dell’evoluzione, attraverso le esperienze di vita e di crescita di sei giovani personaggi, con una sorta di “variazioni sul tema”, in un contesto tra il naturale e il teatrale, tra realtà e finzione.
Nikola Uzunovski (Belgrade, Serbia, 1979), con Universe 1 (2007), ci fa compiere un viaggio nell’uomo e contemporaneamente nel cosmo, tra scienza e messaggio sociale, senza tralasciare il lato lirico ed estetico dell’opera. Universe 1 nasce dalla riflessione sul progetto americano di avere sistemi di controllo e sicurezza basati sull’identificazione dell’iride umana, una diversa dall’altra. Attraverso il montaggio di immagini microscopiche dell’iride, Uzunoski scava all’interno della dimensione più intima e profonda dell’uomo, nella sua unicità, e lo trasforma in uno spazio universale, cosmico, una nebulosa primordiale in cui niente è riconoscibile.
29
gennaio 2010
Cosmogonia. A selection of video investigating the Universe
Dal 29 al 30 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO GEOLOGICO GIOVANNI CAPELLINI
Bologna, Via Zamboni, 63, (Bologna)
Bologna, Via Zamboni, 63, (Bologna)
Orario di apertura
ore 18-24
Vernissage
29 Gennaio 2010, ore 18
Autore