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Francesco Arena – Teste
La Fondazione Ermanno Casoli presenterà Teste, l’opera realizzata da Francesco Arena, vincitore dell’XI edizione del Premio d’Arte Contemporanea Ermanno Casoli, a cura del direttore artistico della Fondazione Marcello Smarrelli.
Comunicato stampa
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Venerdì 19 febbraio 2010, presso la sede dell’azienda Elica a Fabriano, la Fondazione Ermanno Casoli presenterà Teste, l’opera realizzata da Francesco Arena, vincitore dell’XI edizione del Premio d’Arte Contemporanea Ermanno Casoli, a cura del direttore artistico della Fondazione Marcello Smarrelli.
Il Premio vuole essere un momento concreto di sostegno all’arte e alla cultura contemporanea, prendendo le distanze da un’idea di competizione, con l’ambizione di produrre progetti di rilevanza internazionale, ma fortemente legati al territorio delle Marche a cui Ermanno Casoli prima e la sua famiglia oggi, sono profondamente legati.
Francesco Arena è stato nominato vincitore del Premio a giugno 2009 ed è stato invitato a realizzare un progetto per Elica, azienda sostenitrice della Fondazione e situata nell’entroterra della provincia di Ancona. Questa zona è caratterizzata dalla presenza industriale che diventa parte integrante del territorio. Inoltre, i dipendenti di ogni singola azienda costituiscono già una comunità a cui indirizzare un’azione volta alla maggiore conoscenze dell’arte. Il Premio dedicato all'imprenditore Ermanno Casoli, fondatore di Elica, si prefigge due obiettivi principali: creare a Fabriano un polo internazionale per l’arte contemporanea diffuso nella regione e favorire collaborazioni fra artisti e produzione industriale.
Per questo Francesco Arena ha deciso di coinvolgere nella realizzazione della sua opera un gruppo di dipendenti di Elica, attraverso un programma di incontri e workshop nell’ambito di E-STRAORDINARIO, il progetto formativo della Fondazione Ermanno Casoli ideato da Marcello Smarrelli e rivolto alle aziende per incentivare interazioni tra arte e impresa. È nato così E-STRAORDINARIO #3. Ricordare è conoscere: quattro incontri durante i quali l’artista, dopo aver presentato il proprio lavoro e la propria ricerca in una conferenza aperta al territorio, ha proposto ai dipendenti di affrontare le tematiche legate alla memoria storica e personale, dando origine a una riflessione sui modi del funzionamento della memoria, dei ricordi condivisi, inerenti per esempio a un evento di cronaca vissuto da tutti ma in luoghi e in modi completamente diversi. “Cos’è la storia se non un racconto ammonitore?” si chiede Arena, riferendosi allo scrittore Edgar L. Doctorow. Ricordare diventa dunque un mezzo per sapere, per migliorare la propria capacità di comprendere ciò che accade, ma anche ciò che siamo, attraverso punti di vista diversi.
Teste è un lavoro incentrato sull’importanza del passato come fonte iconografica per gli artisti di tutte le generazioni, sulla funzione della memoria come strumento di conoscenza del presente.
Fin dall’antichità gli artisti si sono misurati con la questione del tempo, con il problema del tramandare, del rendere immortali momenti e personaggi che hanno segnato la storia dell’umanità. In questo senso il genere del ritratto è emblematico: che fosse realistico, oppure ideale e celebrativo, il ritratto aveva comunque la funzione di consegnare all’eternità il ricordo delle persone raffigurate. Ancora oggi le fotografie, i monumenti, le statue, le targhe e le iscrizioni sugli edifici, nelle vie e nelle piazze, ci permettono di apprendere notizie connesse al passato, ci aiutano a ricordare, sono notazioni che se giustamente sviluppate, diventano una guida sicura all’interpretazione dei fatti accaduti.
“Non esiste memoria senza dimenticanza”, afferma Francesco Arena che, partendo da questa riflessione, in uno dei workshop tenuti da Elica ha condotto i partecipanti ad individuare le modalità con cui selezionare sei personaggi significativi per la storia delle Marche. Sono stati scelti: Gino De Dominicis, artista, architetto e filosofo (Ancona, 1947 – Roma, 1998); Osvaldo Licini, artista (Monte Vidon Corrado, Ascoli Piceno, 1894 - 1958); Giambattista Miliani, esploratore, alpinista, speleologo ed innovatore industriale cartario, nonché Senatore del Regno d’Italia (Fabriano, 1856 - 1937); Maria Montessori, pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria (Chiaravalle, Ancona, 1870 – Noordwijk aan Zee, 1952); Padre Matteo Ricci, gesuita, matematico e cartografo (Macerata, 1552 – Pechino, 1610); Renata Tebaldi, soprano (Pesaro, 1922 - San Marino, 2004).
Per ognuna di queste figure l’artista ha realizzato una testa-ritratto in argilla, rispettando i lineamenti caratteristici dei loro volti. I sei ritratti sono stati posizionati in altrettanti punti di passaggio all’interno o all’esterno della sede fabrianese di Elica, in modo da essere facilmente visibili dai dipendenti e dai visitatori. Attraverso un originale meccanismo idraulico di raccolta delle acque, ogni volta che pioverà le teste saranno irrorate da un getto più o meno forte che progressivamente consumerà l’argilla rendendo lentamente i tratti fisionomici irriconoscibili. Questo procedimento di corrosione sfugge al controllo: non è possibile prevedere in quanto tempo i volti appartenenti al nostro background culturale e alla memoria storica, sfumeranno i loro connotati divenendo sempre più anonimi e surreali.
Dopo un certo grado di consunzione verranno decisi altri personaggi da sottoporre a questo trattamento di dispersione della memoria, mentre i volti consumati verranno collocati in un apposito spazio e costituiranno una galleria davvero particolare di ritratti, sulla falsariga di quelle dei viris illustribus, presenti nelle antiche collezioni patrizie.
Il progetto è accompagnato da un catalogo, edito da Shin Production, in versione bilingue italiano/inglese, con un testo critico di Marcello Smarrelli e apparati fotografici a colori.
Teste entrerà a far parte di Elica Contemporary, la collezione d’arte che Francesco Casoli, presidente della società marchigiana, mette a disposizione di Elica per la realizzazione di un museo aziendale negli spazi di lavoro.
Istituito nel 1998, il Premio d’Arte Contemporanea Ermanno Casoli si è rinnovato negli anni, soprattutto in seguito alla nascita nel 2007 della Fondazione Ermanno Casoli e alla nomina del direttore artistico, Marcello Smarrelli. Nella nuova veste il Premio si allontana dall’idea di competizione, seguendo una modalità di assegnazione vicina a quella di una donazione. Imprenditore appassionato, con una formazione da veterinario, Ermanno Casoli era un uomo eclettico dal grande spirito d’iniziativa, che amava la cultura e la creatività. Nel 1970 fondò Elica, azienda divenuta negli anni leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti per cucina e in grado di ottenere riconoscimenti molto importanti: Elica, infatti, si è collocata per tre anni consecutivi al quarto ed al quinto posto nel Best Workplaces Italia 2008, 2009 e 2010 come prima società tutta italiana in cui si lavora meglio, inoltre è tra le prime cinquanta aziende europee per qualità del lavoro nella classifica Best Workplaces in Europe 2008, 2009 e 2010 e, infine, è indicata come modello a livello nazionale di responsabilità sociale d’impresa (CSR), grazie al supporto dato alle attività promosse dalla Fondazione Ermanno Casoli e grazie anche al Premio Etica e Impresa, che si è aggiudicata per l’Accordo Integrativo.
Francesco Arena nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) nel 1978. Vive e lavora a Cassano delle Murge, Bari. Ha esposto in diversi spazi pubblici e privati in tutta Italia. Tra le mostre personali più recenti: Francesco Arena/Nina Beier, doppia personale, Galleria Monitor, Roma, 2010-2009; Pallet sospeso su 7 raggi, Brown Project Space, Milano, 2008; 3,24 mq, Nomas Foundation, Roma, 2008; Arena, De Marco, Schirinzi, G.A.M. Galleria d’arte Moderna Bologna (con De Marco e Schirinzi), Bologna, 2005. Tra le mostre collettive nel 2009: Qui è altrove!, a cura di Francesco Poli e Francesca Referza, Palazzo De Sanctis, Castelbasso; Senza Rete, a cura di Lorenzo Benedetti e Caroline Corbetta, Santo Spirito in Sassia, Roma; Cose mai Viste, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo Barberini, Roma; Usine des rêves, a cura di Cecilia Casorati e Sabrina Vedovotto, 26cc – space for contemporary art, Roma. È uno dei 5 vincitori di una residenza di 3 mesi a Villa Arson, a Nizza, per il Premio LUM per l’arte contemporanea, 1° Edizione, LUM, Libera Università Mediterranea, Bari, 2009. Nel 2008 ha vinto: Premio Torino-Milano incontrano l’arte, 6° Edizione, Camera di Commercio di Torino, Torino; Premio Terna per l’arte contemporanea, 1° Edizione, Terna, Roma.
Nel 2005 ha partecipato al Corso Superiore di Arte Visiva 2005, Fondazione Ratti, Como, Visiting Professor Alfredo Jaar.
Il progetto si avvale della collaborazione di Elica e del contributo di: Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Garbini consulting, Intesa Sanpaolo, Vodafone.
Friday 19 February 2010, in the premises of the Elica company in Fabriano, the Fondazione Ermanno Casoli presents Teste [Heads], the artwork created by Francesco Arena, winner of the XI edition of the Ermanno Casoli Contemporary Art Award, curated by the artistic director of the foundation Marcello Smarrelli.
The award intends to be a moment of authentic support to contemporary art and culture, without embracing a competitive perspective; the prize aims to produce projects of international relevance that however hold a strong relation to the region Marche, a territory to which Ermanno Casoli was - and his family is today - deeply connected.
Francesco Arena won the award in June 2009 and was then invited to realize a project for Elica, the company that supports the foundation, located in the inland of the province of Ancona – an area where industries have become part of the territory. In addition the workers of all the companies of the area form a community that can be considered the first recipient of the foundation’s activities fostering a better knowledge of art. The award, dedicated to the entrepreneur Ermanno Casoli, founder of Elica, has two main goals: to create in Fabriano an international pole for contemporary art that spreads across the region, and to encourage the collaboration between artists and the world of industrial production.
This is why Francesco Arena decided to involve a group of workers from Elica in the realization of his artwork. The workers joined the programme of talks and workshops part of E-STRAORDINARIO, the training programme of the Fondazione Ermanno Casoli curated by Marcello Smarrelli and thought for the companies in order to promote interaction between art and business. And this is how E-STRAORDINARIO #3. To remember is to know originated: four meetings during which the artist, after having presented his work and research in an open conference, invited the workers to address issues linked to their historical and personal memory, starting a reflection on the mechanisms of memory and shared memories, like those related to news stories that everyone has experienced in different times and places. Arena asks himself, referring to the author Edgar L. Doctorow, “what is history if not a story to warn us?”. The act of remembering thus becomes a means of knowledge, to improve one’s own capacity to understand what happens and who we are, from different points of view.
Teste is a work focusing on the importance of the past as an iconographic source for artists of every age, and on the function of memory as a way of knowing the present.
Since ancient times artists have measured themselves with the concept of time, with the issue of handing down content and giving immortality to moments and people that have marked the history of humanity. In this sense the genre of portraiture is emblematic: either realistic, idealistic or celebratory, a portrait has always had the function of making the memory of the depicted person immortal. Even today, photographs, monuments, statues, plaques, inscriptions on buildings, along streets and in squares allow us to learn things connected to the past, help us to remember, and constitute annotations that if correctly developed become a safe guide to the interpretation of facts happened in the past.
“There is no memory without forgetfulness” states Francesco Arena. This reflection was the starting point for one of the workshops at Elica during which the artist led the participants to identify a method to select six significant characters in the history of the Marche. The names that were chosen are the following: Gino De Dominicis, artist, architect and philosopher (Ancona, 1947 – Rome, 1998); Osvaldo Licini, artist (Monte Vidon Corrado, Ascoli Piceno, 1894 - 1958); Giambattista Miliani, explorer, mountaineer, speleologist and an innovator of the paper industry, as well as Senator of the Kingdom of Italy (Fabriano, 1856 - 1937); Maria Montessori, pedagogist, philosopher, doctor, scientist, educationist and volunteer (Chiaravalle, Ancona, 1870 – Noordwijk aan Zee, 1952); Father Matteo Ricci, Jesuit, mathematician and cartographer (Macerata, 1552 – Beijing, 1610); Renata Tebaldi, soprano (Pesaro, 1922 - San Marino, 2004).
For each of these characters the artist realized a head-portrait in clay, reproducing the distinctive features of their faces. The six portraits will be positioned in six passageways inside and outside the premises of Elica in Fabriano, so they can easily be seen by workers and visitors. Thanks to an innovative hydraulic device that collects water, every time it rains the heads will be showered by water jets that gradually consume the clay making the portraits unrecognizable. This process of corrosion is beyond direct control: one can’t foresee in how much time the faces that belong to our cultural background and historical memory will blur and become increasingly anonymous and surreal.
After a certain degree of consumption other characters will be chosen to undergo this treatment of memory dispersion, while the consumed faces will be showcased in an exhibition space creating quite a unique gallery of portraits, somewhat echoing the galleries of viris illustribus (famous men) of the patrician collections in ancient Rome.
The project is accompanied by an Italian and English catalogue published by Shin Production, with a critical essay by Marcello Smarrelli and colour photographs.
Teste will become part of Elica Contemporary, the art collection that Francesco Casoli, president of the company, has placed at Elica’s disposal for the realization of a company museum set up in the working area.
Established in 1998, the Ermanno Casoli Contemporary Art Award has renewed itself over the years, particularly after the birth in 2007 of the Fondazione Ermanno Casoli and the appointment of Marcello Smarrelli as artistic director.
In this new form the Award steps away from being a competitive contest, becoming rather a sort of donation. A passionate entrepreneur, who had studied as a veterinarian, Ermanno Casoli was an eclectic man with great spirit of enterprise, who loved culture and creativity. In 1970 he founded Elica, a company that through the years has become the world leader in the production of hoods for domestic kitchens and that has been awarded very important prizes: Elica ranked for three consecutive years fourth and fifth place among the Best Workplaces Italia 2008, 2009 and 2010, and among the first fifty Best Workplaces in Europe 2008, 2009 and 2010.The company is also a model in Italy for its Corporate Social Responsibility (CSR) thanks to the support granted by the activities of the Fondazione Ermanno Casoli and to the Premio Etica e Impresa won for the Enterprise Bargaining Agreement.
Francesco Arena was born in Torre Santa Susanna (Brindisi) in 1978. He now lives and works in Cassano delle Murge, Bari. His works have been showcased in several public and private spaces all around Italy. Among his most recent solo exhibitions: Francesco Arena/Nina Beier, double solo show, Galleria Monitor, Rome, 2010-2009; Pallet sospeso su 7 raggi, Brown Project Space, Milan, 2008; 3,24 mq, Nomas Foundation, Rome, 2008; Arena, De Marco, Schirinzi, G.A.M. Galleria d’arte Moderna Bologna (with De Marco and Schirinzi), Bologna, 2005. Among the 2009 group exhibitions: Qui è altrove!, curated by Francesco Poli and Francesca Referza, Palazzo De Sanctis, Castelbasso; Senza Rete, curated by Lorenzo Benedetti and Caroline Corbetta, Santo Spirito in Sassia, Rome; Cose mai Viste, curated by Achille Bonito Oliva, Palazzo Barberini, Rome; Usine des rêves, curated by Cecilia Casorati and Sabrina Vedovotto, 26cc – space for contemporary art, Rome. Arena is one of the five winners of the three month residency at Villa Arson, in Nice, thanks to the LUM Contemporary Art Award, 1° Edition, LUM, Libera Università Mediterranea, Bari, 2009. In 2008 he won: the “Torino-Milano incontrano l’arte” Award, 6° Edition, Turin Chamber of Commerce, Turin, and the “Terna per l’arte contemporanea” Award , 1° Editon, Terna, Rome. In 2005 Arena participated in the Advanced Course in Visual Arts of the Fondazione Antonio Ratti with the Visiting Professor Alfredo Jaar.
The project is in collaboration with Elica and is supported by: Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Garbini consulting, Intesa Sanpaolo, Vodafone.
Il Premio vuole essere un momento concreto di sostegno all’arte e alla cultura contemporanea, prendendo le distanze da un’idea di competizione, con l’ambizione di produrre progetti di rilevanza internazionale, ma fortemente legati al territorio delle Marche a cui Ermanno Casoli prima e la sua famiglia oggi, sono profondamente legati.
Francesco Arena è stato nominato vincitore del Premio a giugno 2009 ed è stato invitato a realizzare un progetto per Elica, azienda sostenitrice della Fondazione e situata nell’entroterra della provincia di Ancona. Questa zona è caratterizzata dalla presenza industriale che diventa parte integrante del territorio. Inoltre, i dipendenti di ogni singola azienda costituiscono già una comunità a cui indirizzare un’azione volta alla maggiore conoscenze dell’arte. Il Premio dedicato all'imprenditore Ermanno Casoli, fondatore di Elica, si prefigge due obiettivi principali: creare a Fabriano un polo internazionale per l’arte contemporanea diffuso nella regione e favorire collaborazioni fra artisti e produzione industriale.
Per questo Francesco Arena ha deciso di coinvolgere nella realizzazione della sua opera un gruppo di dipendenti di Elica, attraverso un programma di incontri e workshop nell’ambito di E-STRAORDINARIO, il progetto formativo della Fondazione Ermanno Casoli ideato da Marcello Smarrelli e rivolto alle aziende per incentivare interazioni tra arte e impresa. È nato così E-STRAORDINARIO #3. Ricordare è conoscere: quattro incontri durante i quali l’artista, dopo aver presentato il proprio lavoro e la propria ricerca in una conferenza aperta al territorio, ha proposto ai dipendenti di affrontare le tematiche legate alla memoria storica e personale, dando origine a una riflessione sui modi del funzionamento della memoria, dei ricordi condivisi, inerenti per esempio a un evento di cronaca vissuto da tutti ma in luoghi e in modi completamente diversi. “Cos’è la storia se non un racconto ammonitore?” si chiede Arena, riferendosi allo scrittore Edgar L. Doctorow. Ricordare diventa dunque un mezzo per sapere, per migliorare la propria capacità di comprendere ciò che accade, ma anche ciò che siamo, attraverso punti di vista diversi.
Teste è un lavoro incentrato sull’importanza del passato come fonte iconografica per gli artisti di tutte le generazioni, sulla funzione della memoria come strumento di conoscenza del presente.
Fin dall’antichità gli artisti si sono misurati con la questione del tempo, con il problema del tramandare, del rendere immortali momenti e personaggi che hanno segnato la storia dell’umanità. In questo senso il genere del ritratto è emblematico: che fosse realistico, oppure ideale e celebrativo, il ritratto aveva comunque la funzione di consegnare all’eternità il ricordo delle persone raffigurate. Ancora oggi le fotografie, i monumenti, le statue, le targhe e le iscrizioni sugli edifici, nelle vie e nelle piazze, ci permettono di apprendere notizie connesse al passato, ci aiutano a ricordare, sono notazioni che se giustamente sviluppate, diventano una guida sicura all’interpretazione dei fatti accaduti.
“Non esiste memoria senza dimenticanza”, afferma Francesco Arena che, partendo da questa riflessione, in uno dei workshop tenuti da Elica ha condotto i partecipanti ad individuare le modalità con cui selezionare sei personaggi significativi per la storia delle Marche. Sono stati scelti: Gino De Dominicis, artista, architetto e filosofo (Ancona, 1947 – Roma, 1998); Osvaldo Licini, artista (Monte Vidon Corrado, Ascoli Piceno, 1894 - 1958); Giambattista Miliani, esploratore, alpinista, speleologo ed innovatore industriale cartario, nonché Senatore del Regno d’Italia (Fabriano, 1856 - 1937); Maria Montessori, pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria (Chiaravalle, Ancona, 1870 – Noordwijk aan Zee, 1952); Padre Matteo Ricci, gesuita, matematico e cartografo (Macerata, 1552 – Pechino, 1610); Renata Tebaldi, soprano (Pesaro, 1922 - San Marino, 2004).
Per ognuna di queste figure l’artista ha realizzato una testa-ritratto in argilla, rispettando i lineamenti caratteristici dei loro volti. I sei ritratti sono stati posizionati in altrettanti punti di passaggio all’interno o all’esterno della sede fabrianese di Elica, in modo da essere facilmente visibili dai dipendenti e dai visitatori. Attraverso un originale meccanismo idraulico di raccolta delle acque, ogni volta che pioverà le teste saranno irrorate da un getto più o meno forte che progressivamente consumerà l’argilla rendendo lentamente i tratti fisionomici irriconoscibili. Questo procedimento di corrosione sfugge al controllo: non è possibile prevedere in quanto tempo i volti appartenenti al nostro background culturale e alla memoria storica, sfumeranno i loro connotati divenendo sempre più anonimi e surreali.
Dopo un certo grado di consunzione verranno decisi altri personaggi da sottoporre a questo trattamento di dispersione della memoria, mentre i volti consumati verranno collocati in un apposito spazio e costituiranno una galleria davvero particolare di ritratti, sulla falsariga di quelle dei viris illustribus, presenti nelle antiche collezioni patrizie.
Il progetto è accompagnato da un catalogo, edito da Shin Production, in versione bilingue italiano/inglese, con un testo critico di Marcello Smarrelli e apparati fotografici a colori.
Teste entrerà a far parte di Elica Contemporary, la collezione d’arte che Francesco Casoli, presidente della società marchigiana, mette a disposizione di Elica per la realizzazione di un museo aziendale negli spazi di lavoro.
Istituito nel 1998, il Premio d’Arte Contemporanea Ermanno Casoli si è rinnovato negli anni, soprattutto in seguito alla nascita nel 2007 della Fondazione Ermanno Casoli e alla nomina del direttore artistico, Marcello Smarrelli. Nella nuova veste il Premio si allontana dall’idea di competizione, seguendo una modalità di assegnazione vicina a quella di una donazione. Imprenditore appassionato, con una formazione da veterinario, Ermanno Casoli era un uomo eclettico dal grande spirito d’iniziativa, che amava la cultura e la creatività. Nel 1970 fondò Elica, azienda divenuta negli anni leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti per cucina e in grado di ottenere riconoscimenti molto importanti: Elica, infatti, si è collocata per tre anni consecutivi al quarto ed al quinto posto nel Best Workplaces Italia 2008, 2009 e 2010 come prima società tutta italiana in cui si lavora meglio, inoltre è tra le prime cinquanta aziende europee per qualità del lavoro nella classifica Best Workplaces in Europe 2008, 2009 e 2010 e, infine, è indicata come modello a livello nazionale di responsabilità sociale d’impresa (CSR), grazie al supporto dato alle attività promosse dalla Fondazione Ermanno Casoli e grazie anche al Premio Etica e Impresa, che si è aggiudicata per l’Accordo Integrativo.
Francesco Arena nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) nel 1978. Vive e lavora a Cassano delle Murge, Bari. Ha esposto in diversi spazi pubblici e privati in tutta Italia. Tra le mostre personali più recenti: Francesco Arena/Nina Beier, doppia personale, Galleria Monitor, Roma, 2010-2009; Pallet sospeso su 7 raggi, Brown Project Space, Milano, 2008; 3,24 mq, Nomas Foundation, Roma, 2008; Arena, De Marco, Schirinzi, G.A.M. Galleria d’arte Moderna Bologna (con De Marco e Schirinzi), Bologna, 2005. Tra le mostre collettive nel 2009: Qui è altrove!, a cura di Francesco Poli e Francesca Referza, Palazzo De Sanctis, Castelbasso; Senza Rete, a cura di Lorenzo Benedetti e Caroline Corbetta, Santo Spirito in Sassia, Roma; Cose mai Viste, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo Barberini, Roma; Usine des rêves, a cura di Cecilia Casorati e Sabrina Vedovotto, 26cc – space for contemporary art, Roma. È uno dei 5 vincitori di una residenza di 3 mesi a Villa Arson, a Nizza, per il Premio LUM per l’arte contemporanea, 1° Edizione, LUM, Libera Università Mediterranea, Bari, 2009. Nel 2008 ha vinto: Premio Torino-Milano incontrano l’arte, 6° Edizione, Camera di Commercio di Torino, Torino; Premio Terna per l’arte contemporanea, 1° Edizione, Terna, Roma.
Nel 2005 ha partecipato al Corso Superiore di Arte Visiva 2005, Fondazione Ratti, Como, Visiting Professor Alfredo Jaar.
Il progetto si avvale della collaborazione di Elica e del contributo di: Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Garbini consulting, Intesa Sanpaolo, Vodafone.
Friday 19 February 2010, in the premises of the Elica company in Fabriano, the Fondazione Ermanno Casoli presents Teste [Heads], the artwork created by Francesco Arena, winner of the XI edition of the Ermanno Casoli Contemporary Art Award, curated by the artistic director of the foundation Marcello Smarrelli.
The award intends to be a moment of authentic support to contemporary art and culture, without embracing a competitive perspective; the prize aims to produce projects of international relevance that however hold a strong relation to the region Marche, a territory to which Ermanno Casoli was - and his family is today - deeply connected.
Francesco Arena won the award in June 2009 and was then invited to realize a project for Elica, the company that supports the foundation, located in the inland of the province of Ancona – an area where industries have become part of the territory. In addition the workers of all the companies of the area form a community that can be considered the first recipient of the foundation’s activities fostering a better knowledge of art. The award, dedicated to the entrepreneur Ermanno Casoli, founder of Elica, has two main goals: to create in Fabriano an international pole for contemporary art that spreads across the region, and to encourage the collaboration between artists and the world of industrial production.
This is why Francesco Arena decided to involve a group of workers from Elica in the realization of his artwork. The workers joined the programme of talks and workshops part of E-STRAORDINARIO, the training programme of the Fondazione Ermanno Casoli curated by Marcello Smarrelli and thought for the companies in order to promote interaction between art and business. And this is how E-STRAORDINARIO #3. To remember is to know originated: four meetings during which the artist, after having presented his work and research in an open conference, invited the workers to address issues linked to their historical and personal memory, starting a reflection on the mechanisms of memory and shared memories, like those related to news stories that everyone has experienced in different times and places. Arena asks himself, referring to the author Edgar L. Doctorow, “what is history if not a story to warn us?”. The act of remembering thus becomes a means of knowledge, to improve one’s own capacity to understand what happens and who we are, from different points of view.
Teste is a work focusing on the importance of the past as an iconographic source for artists of every age, and on the function of memory as a way of knowing the present.
Since ancient times artists have measured themselves with the concept of time, with the issue of handing down content and giving immortality to moments and people that have marked the history of humanity. In this sense the genre of portraiture is emblematic: either realistic, idealistic or celebratory, a portrait has always had the function of making the memory of the depicted person immortal. Even today, photographs, monuments, statues, plaques, inscriptions on buildings, along streets and in squares allow us to learn things connected to the past, help us to remember, and constitute annotations that if correctly developed become a safe guide to the interpretation of facts happened in the past.
“There is no memory without forgetfulness” states Francesco Arena. This reflection was the starting point for one of the workshops at Elica during which the artist led the participants to identify a method to select six significant characters in the history of the Marche. The names that were chosen are the following: Gino De Dominicis, artist, architect and philosopher (Ancona, 1947 – Rome, 1998); Osvaldo Licini, artist (Monte Vidon Corrado, Ascoli Piceno, 1894 - 1958); Giambattista Miliani, explorer, mountaineer, speleologist and an innovator of the paper industry, as well as Senator of the Kingdom of Italy (Fabriano, 1856 - 1937); Maria Montessori, pedagogist, philosopher, doctor, scientist, educationist and volunteer (Chiaravalle, Ancona, 1870 – Noordwijk aan Zee, 1952); Father Matteo Ricci, Jesuit, mathematician and cartographer (Macerata, 1552 – Beijing, 1610); Renata Tebaldi, soprano (Pesaro, 1922 - San Marino, 2004).
For each of these characters the artist realized a head-portrait in clay, reproducing the distinctive features of their faces. The six portraits will be positioned in six passageways inside and outside the premises of Elica in Fabriano, so they can easily be seen by workers and visitors. Thanks to an innovative hydraulic device that collects water, every time it rains the heads will be showered by water jets that gradually consume the clay making the portraits unrecognizable. This process of corrosion is beyond direct control: one can’t foresee in how much time the faces that belong to our cultural background and historical memory will blur and become increasingly anonymous and surreal.
After a certain degree of consumption other characters will be chosen to undergo this treatment of memory dispersion, while the consumed faces will be showcased in an exhibition space creating quite a unique gallery of portraits, somewhat echoing the galleries of viris illustribus (famous men) of the patrician collections in ancient Rome.
The project is accompanied by an Italian and English catalogue published by Shin Production, with a critical essay by Marcello Smarrelli and colour photographs.
Teste will become part of Elica Contemporary, the art collection that Francesco Casoli, president of the company, has placed at Elica’s disposal for the realization of a company museum set up in the working area.
Established in 1998, the Ermanno Casoli Contemporary Art Award has renewed itself over the years, particularly after the birth in 2007 of the Fondazione Ermanno Casoli and the appointment of Marcello Smarrelli as artistic director.
In this new form the Award steps away from being a competitive contest, becoming rather a sort of donation. A passionate entrepreneur, who had studied as a veterinarian, Ermanno Casoli was an eclectic man with great spirit of enterprise, who loved culture and creativity. In 1970 he founded Elica, a company that through the years has become the world leader in the production of hoods for domestic kitchens and that has been awarded very important prizes: Elica ranked for three consecutive years fourth and fifth place among the Best Workplaces Italia 2008, 2009 and 2010, and among the first fifty Best Workplaces in Europe 2008, 2009 and 2010.The company is also a model in Italy for its Corporate Social Responsibility (CSR) thanks to the support granted by the activities of the Fondazione Ermanno Casoli and to the Premio Etica e Impresa won for the Enterprise Bargaining Agreement.
Francesco Arena was born in Torre Santa Susanna (Brindisi) in 1978. He now lives and works in Cassano delle Murge, Bari. His works have been showcased in several public and private spaces all around Italy. Among his most recent solo exhibitions: Francesco Arena/Nina Beier, double solo show, Galleria Monitor, Rome, 2010-2009; Pallet sospeso su 7 raggi, Brown Project Space, Milan, 2008; 3,24 mq, Nomas Foundation, Rome, 2008; Arena, De Marco, Schirinzi, G.A.M. Galleria d’arte Moderna Bologna (with De Marco and Schirinzi), Bologna, 2005. Among the 2009 group exhibitions: Qui è altrove!, curated by Francesco Poli and Francesca Referza, Palazzo De Sanctis, Castelbasso; Senza Rete, curated by Lorenzo Benedetti and Caroline Corbetta, Santo Spirito in Sassia, Rome; Cose mai Viste, curated by Achille Bonito Oliva, Palazzo Barberini, Rome; Usine des rêves, curated by Cecilia Casorati and Sabrina Vedovotto, 26cc – space for contemporary art, Rome. Arena is one of the five winners of the three month residency at Villa Arson, in Nice, thanks to the LUM Contemporary Art Award, 1° Edition, LUM, Libera Università Mediterranea, Bari, 2009. In 2008 he won: the “Torino-Milano incontrano l’arte” Award, 6° Edition, Turin Chamber of Commerce, Turin, and the “Terna per l’arte contemporanea” Award , 1° Editon, Terna, Rome. In 2005 Arena participated in the Advanced Course in Visual Arts of the Fondazione Antonio Ratti with the Visiting Professor Alfredo Jaar.
The project is in collaboration with Elica and is supported by: Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Garbini consulting, Intesa Sanpaolo, Vodafone.
19
febbraio 2010
Francesco Arena – Teste
19 febbraio 2010
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
Location
ELICA – FONDAZIONE CASOLI
Fabriano, Via Dante Alighieri, 288, (Ancona)
Fabriano, Via Dante Alighieri, 288, (Ancona)
Orario di apertura
dal 19 febbraio in poi su appuntamento
Vernissage
19 Febbraio 2010, ore 12
Autore
Curatore