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Chiara Fazi – Pelle di talpa
NUfactory ha scelto per questa mostra di Chiara Fazi dei disegni interamente realizzati a pennarello calligrafico per ideogrammi su queste agendine, che l’artista ha poi scucito e riassemblato all’interno di cornici di plexiglass. La serie di immagini selezionate riempiono le pareti del foyer del teatro e creano un effetto di accumulo che ne rinsalda il valore narrativo, senz’altro il vero punto di forza di questa serie grafica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PELLE DI TALPA - CHIARA FAZI COMUNICATO STAMPA
Progetto visivo di Chiara Fazi
Live musicale Circo Banana di Flavio Scutti
Teatro Palladium - Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
Vernissage mercoledi 13 gennaio 2010, dalle h 18.00, live set dalle ore 19.
Ingresso gratuito.
La stagione espositiva del 2010 del teatro Palladium
INSIDE ART a cura di NUfactory www.nufactory.it
inaugura con un omaggio alla Moleskine, (tradotto: Pelle di Talpa)
il taccuino reso famoso da Ernest Hemingway.
NUfactory ha scelto per questa mostra di Chiara Fazi dei disegni interamente realizzati a pennarello calligrafico per ideogrammi su queste agendine, che l’artista ha poi scucito e riassemblato all’interno di cornici di plexiglass. La serie di immagini selezionate riempiono le pareti del foyer del teatro e creano un effetto di accumulo che ne rinsalda il valore narrativo, senz’altro il vero punto di forza di questa serie grafica.
Le note della suite in cinque parti ‘Circo Banana’ di Flavio Scutti allieteranno gli spettatori presenti.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Chiara Fazi mette a nostra disposizione il suo sguardo sul mondo e la sua capacità di catturare degli scorci inediti, di fermare in un tempo indefinito degli attimi rubati. Questo suo bisogno di dare vita a un’immagine forte e autonoma diventa persino più leggibile nella sua scelta di non cedere alla tentazione del fumetto: per raccontare, non serve associare testo e immagine perché basta saper vedere. Chiara Fazi racconta l’assoluta e semplice bellezza del guardare e il senso profondo della visione umana.
Certo, il suo modo di scegliere e di comporre deve molto alla fotografia. Il taglio dato alle immagini, l’impostazione dello sguardo: tutto svela questa fonte d’ispirazione. Ma la dipendenza iniziale è solo l’input per una dichiarazione d’autonomia ed un richiamo alla libertà del segno grafico rispetto allo scatto fotografico. Questa serie di disegni contende alla fotografia la capacità poetica di raccontare il reale, che sembra appannaggio esclusivo del mezzo fotografico.
Le composizioni tratteggiate riempiono pagine intere di Moleskine per raccontare episodi di vita reale. Vederle, passando da un pannello all’altro, rende ancor più evidente la falsa idea di una fedeltà delle immagini al reale che la nostra società veicola con sempre maggior forza. A voler forzare un po’ la mano per rendere più chiaro il concetto, potremmo persino dire che in un mondo che fonda il proprio equilibrio sulla verità incontestabile delle immagini – politiche, pubblicitarie, etc... – i suoi disegni diventano un piccolo, silenzioso e rivoluzionario campanello d’allarme. Ma quel che più conta è che le sue opere ci ricordano la semplice e pura bellezza del vedere, perché come scriveva Francis Haskell in Le immagini della storia: «a chiunque sia sensibile all'arte è sicuramente capitato di pensare che l'esperienza del guardare contenga in sé la propria ricompensa».
A cura di Christian Omodeo.
Circo Banana è una suite in cinque parti che nasce dal desiderio di raccontare gli stati d'animo, traslando immagini che diventano note, città e paesaggi armonie scandite dal ritmo dei passi, dei treni, scrivanie che si animano, oggetti nelle stanze che ci fanno compagnia. L'opera racchiude un senso politico di negazione della società della fretta, dell'ansia e dei sentimenti sbiaditi nelle relazioni.
BIO ARTISTI
Chiara Fazi nasce a Roma nel 1984. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico “Mario Mafai” si iscrive nel 2003 all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove consegue la laurea nel luglio 2008. Nel 2006 vince il concorso indetto dal Arte live Project e pochi mesi dopo la Galleria Aka ospita la sua prima personale. Da allora sue opere sono state esposte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, all’Ars Habitat –ex Palazzo Ratto-Picasso–di Genova, alla galleria La Pigna in Palazzo Maffei Marescottied a Catania. Partecipa nel 2009 alla collettiva allestita da NUfactory RAM_09 (Rome Art and Music) con il suo progetto sulla musica medievale.
Nelle sue tele compare un’umanità distratta, seppure colta nella propria quotidianità. L’arte di Chiara Fazi è la ricerca di una distrazione sana, spontanea, di un’introspezione disinvolta e preoccupata dall’incedere del fare sull’essere. Per questo il suo linguaggio non può rinunciare al figurativo ed alla narratività, nei soggetti come nelle tecniche. Ampie campiture cromatiche si alternano con una bicromia più essenziale: entrambe illustrano a dovere il suo sentire.
http://www.chiarafazi.com/ http://www.myspace.com/chiarafazi
Flavio Scutti
Nell'estate del 1990 Flavio compera un software per creare musica con un Amiga 500, iniziano le prime sperimentazione susseguite anni dopo passando all'uso di tastiere didattiche-giocattolo. Fino al 1998 le produzioni si limitano ad essere studi, manipolazioni sul circuiti. Nei primi anni 2000 si concentra sulla ricerca elettro-acustica, ambient-noise e le video installazioni.
In seguito ad un viaggio tra le città del nord quali Torino, Milano e provincia, soggiorna per molto tempo a Bologna dove il 2 dicembre 2006, in seguito a diverse esperienze e avvenimenti accaduti, qualcosa cambia e parte il tutto. “Il piano” è la prima canzone sviluppata con coscienza. Inizia a lavorare all'album, un album di micromusica. La versione strumentale entra a far parte della compilation BIT BEAT (To Lose La Track, 8-b.it - 2007) che da una spinta decisiva allo sviluppo del genere. Insieme a Stefano (dei Micropupazzo), Cobol Pongide, Lo-lo, Mat64 e Pira666, rende vita al collettivo MicRoma, con lo scopo di creare iniziative per far conoscere questo modo di fare arte, collaborando anche con gli altri collettivi, sia italiani che internazionali.
Parallelamente dà vita ad altri progetti indirizzati su sonorità diverse quali i Nastro e Le Rose.
http://www.myspace.com/chincaglie / http://www.myspace.com/ascoltalerose
http://www.myspace.com/nastrofisica
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
NUfactory è un’associazione culturale nata nel 2006 con l’intento di valorizzare i fermenti artistici presenti sul territorio cittadino attraverso una formula innovativa e in continua evoluzione, lontano da schemi di proposta culturale convenzionali, ma cercando nuove proposte rivolte ad un target, giovane, interessato e che non ama sentirsi catalogato.
Nel corso dei suoi due anni NUfactory ha portato i suoi format in alcuni dei centri aggregativi più significativi della scena romana: Angelo Mai, Brancaleone, Crudo Roma, Hotel Boscolo Borromini, Rialtosantambrogio, Spazio Novecento, Teatro Palladium.
La stagione espositiva dell’anno 2009/2010 è intitolata INSIDE ART e si svolgerà tra il foyer del Teatro Palladium, gli spazi espositivi del Brancaleone e la galleria RGB46 di Testaccio.
NUfactory Associazione Culturale www.nufactory.it info@nufactory.it
Social network:
www.myspace.com/nufactory
www.youtube.com/nufactory
www.facebook.com/NUfactory
www.flickr.com/photo/nufactory
Progetto visivo di Chiara Fazi
Live musicale Circo Banana di Flavio Scutti
Teatro Palladium - Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
Vernissage mercoledi 13 gennaio 2010, dalle h 18.00, live set dalle ore 19.
Ingresso gratuito.
La stagione espositiva del 2010 del teatro Palladium
INSIDE ART a cura di NUfactory www.nufactory.it
inaugura con un omaggio alla Moleskine, (tradotto: Pelle di Talpa)
il taccuino reso famoso da Ernest Hemingway.
NUfactory ha scelto per questa mostra di Chiara Fazi dei disegni interamente realizzati a pennarello calligrafico per ideogrammi su queste agendine, che l’artista ha poi scucito e riassemblato all’interno di cornici di plexiglass. La serie di immagini selezionate riempiono le pareti del foyer del teatro e creano un effetto di accumulo che ne rinsalda il valore narrativo, senz’altro il vero punto di forza di questa serie grafica.
Le note della suite in cinque parti ‘Circo Banana’ di Flavio Scutti allieteranno gli spettatori presenti.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Chiara Fazi mette a nostra disposizione il suo sguardo sul mondo e la sua capacità di catturare degli scorci inediti, di fermare in un tempo indefinito degli attimi rubati. Questo suo bisogno di dare vita a un’immagine forte e autonoma diventa persino più leggibile nella sua scelta di non cedere alla tentazione del fumetto: per raccontare, non serve associare testo e immagine perché basta saper vedere. Chiara Fazi racconta l’assoluta e semplice bellezza del guardare e il senso profondo della visione umana.
Certo, il suo modo di scegliere e di comporre deve molto alla fotografia. Il taglio dato alle immagini, l’impostazione dello sguardo: tutto svela questa fonte d’ispirazione. Ma la dipendenza iniziale è solo l’input per una dichiarazione d’autonomia ed un richiamo alla libertà del segno grafico rispetto allo scatto fotografico. Questa serie di disegni contende alla fotografia la capacità poetica di raccontare il reale, che sembra appannaggio esclusivo del mezzo fotografico.
Le composizioni tratteggiate riempiono pagine intere di Moleskine per raccontare episodi di vita reale. Vederle, passando da un pannello all’altro, rende ancor più evidente la falsa idea di una fedeltà delle immagini al reale che la nostra società veicola con sempre maggior forza. A voler forzare un po’ la mano per rendere più chiaro il concetto, potremmo persino dire che in un mondo che fonda il proprio equilibrio sulla verità incontestabile delle immagini – politiche, pubblicitarie, etc... – i suoi disegni diventano un piccolo, silenzioso e rivoluzionario campanello d’allarme. Ma quel che più conta è che le sue opere ci ricordano la semplice e pura bellezza del vedere, perché come scriveva Francis Haskell in Le immagini della storia: «a chiunque sia sensibile all'arte è sicuramente capitato di pensare che l'esperienza del guardare contenga in sé la propria ricompensa».
A cura di Christian Omodeo.
Circo Banana è una suite in cinque parti che nasce dal desiderio di raccontare gli stati d'animo, traslando immagini che diventano note, città e paesaggi armonie scandite dal ritmo dei passi, dei treni, scrivanie che si animano, oggetti nelle stanze che ci fanno compagnia. L'opera racchiude un senso politico di negazione della società della fretta, dell'ansia e dei sentimenti sbiaditi nelle relazioni.
BIO ARTISTI
Chiara Fazi nasce a Roma nel 1984. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico “Mario Mafai” si iscrive nel 2003 all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove consegue la laurea nel luglio 2008. Nel 2006 vince il concorso indetto dal Arte live Project e pochi mesi dopo la Galleria Aka ospita la sua prima personale. Da allora sue opere sono state esposte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, all’Ars Habitat –ex Palazzo Ratto-Picasso–di Genova, alla galleria La Pigna in Palazzo Maffei Marescottied a Catania. Partecipa nel 2009 alla collettiva allestita da NUfactory RAM_09 (Rome Art and Music) con il suo progetto sulla musica medievale.
Nelle sue tele compare un’umanità distratta, seppure colta nella propria quotidianità. L’arte di Chiara Fazi è la ricerca di una distrazione sana, spontanea, di un’introspezione disinvolta e preoccupata dall’incedere del fare sull’essere. Per questo il suo linguaggio non può rinunciare al figurativo ed alla narratività, nei soggetti come nelle tecniche. Ampie campiture cromatiche si alternano con una bicromia più essenziale: entrambe illustrano a dovere il suo sentire.
http://www.chiarafazi.com/ http://www.myspace.com/chiarafazi
Flavio Scutti
Nell'estate del 1990 Flavio compera un software per creare musica con un Amiga 500, iniziano le prime sperimentazione susseguite anni dopo passando all'uso di tastiere didattiche-giocattolo. Fino al 1998 le produzioni si limitano ad essere studi, manipolazioni sul circuiti. Nei primi anni 2000 si concentra sulla ricerca elettro-acustica, ambient-noise e le video installazioni.
In seguito ad un viaggio tra le città del nord quali Torino, Milano e provincia, soggiorna per molto tempo a Bologna dove il 2 dicembre 2006, in seguito a diverse esperienze e avvenimenti accaduti, qualcosa cambia e parte il tutto. “Il piano” è la prima canzone sviluppata con coscienza. Inizia a lavorare all'album, un album di micromusica. La versione strumentale entra a far parte della compilation BIT BEAT (To Lose La Track, 8-b.it - 2007) che da una spinta decisiva allo sviluppo del genere. Insieme a Stefano (dei Micropupazzo), Cobol Pongide, Lo-lo, Mat64 e Pira666, rende vita al collettivo MicRoma, con lo scopo di creare iniziative per far conoscere questo modo di fare arte, collaborando anche con gli altri collettivi, sia italiani che internazionali.
Parallelamente dà vita ad altri progetti indirizzati su sonorità diverse quali i Nastro e Le Rose.
http://www.myspace.com/chincaglie / http://www.myspace.com/ascoltalerose
http://www.myspace.com/nastrofisica
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
NUfactory è un’associazione culturale nata nel 2006 con l’intento di valorizzare i fermenti artistici presenti sul territorio cittadino attraverso una formula innovativa e in continua evoluzione, lontano da schemi di proposta culturale convenzionali, ma cercando nuove proposte rivolte ad un target, giovane, interessato e che non ama sentirsi catalogato.
Nel corso dei suoi due anni NUfactory ha portato i suoi format in alcuni dei centri aggregativi più significativi della scena romana: Angelo Mai, Brancaleone, Crudo Roma, Hotel Boscolo Borromini, Rialtosantambrogio, Spazio Novecento, Teatro Palladium.
La stagione espositiva dell’anno 2009/2010 è intitolata INSIDE ART e si svolgerà tra il foyer del Teatro Palladium, gli spazi espositivi del Brancaleone e la galleria RGB46 di Testaccio.
NUfactory Associazione Culturale www.nufactory.it info@nufactory.it
Social network:
www.myspace.com/nufactory
www.youtube.com/nufactory
www.facebook.com/NUfactory
www.flickr.com/photo/nufactory
13
gennaio 2010
Chiara Fazi – Pelle di talpa
Dal 13 gennaio al 13 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
TEATRO PALLADIUM
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Biglietti
su prenotazione
Vernissage
13 Gennaio 2010, ore 18
Sito web
www.chiarafazi.com
Autore
Curatore