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Stefano Nicolini – Piscine
Attraverso l’alternarsi di inedite soluzioni stilistiche, le fotografie in mostra, realizzate durante gli scorsi Campionati del Mondo di Nuoto Roma 2009, diventano paradigma della società attuale, proponendo differenti visioni della realtà a seconda del punto temporale da cui la si osserva.
Comunicato stampa
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La Biblioteca Nazionale Marciana ospiterà, nelle sue Sale monumentali (con ingresso dal Museo Correr, come di consueto), dal 22 gennaio al 28 febbraio 2010 una nuova mostra dedicata alle fotografie di Stefano Nicolini e intitolata: “Piscine”. L’inaugurazione è prevista per giovedì 21 gennaio, alle ore 17.00, con ingresso dallo Scalone monumentale della Libreria Sansoviniana (Venezia, Piazzetta San Marco n. 13/a). La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 22 gennaio. Orari e biglietti del Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco.
«In “Piscine” », spiega l’autore a Laura Cherubini, curatrice della mostra «sono passato dal ritrarre il gesto della natura al ritrarre la natura del gesto». Attraverso l’alternarsi di inedite soluzioni stilistiche, le fotografie in mostra, realizzate durante gli scorsi Campionati del Mondo di Nuoto Roma 2009, diventano paradigma della società attuale, proponendo differenti visioni della realtà a seconda del punto temporale da cui la si osserva. Si può leggere l’opera di Nicolini come una possibile declinazione visiva delle Lezioni americane calviniane: Rapidità, Esattezza, Visibilità, Leggerezza, Molteplicità… Le sue figure di Nuotatori, stilizzate e quasi smaterializzate, e poi le linee precise delle corsie, moltiplicate all’infinito, evocano geometrie postumane e anaffettive del nuovo millennio. Dove l’acqua, elemento cosmico dei presocratici, origine taoista della realtà stessa, appare compressa dentro spazi artificiali e ordinati.
"I Nuotatori" così scarnificati sono la metafora di quella parte della società globale per cui la bellezza, vuota di sentimento, è ridotta a pura estetica, modello per schiere crescenti di uomini e donne che la monotonia di un’azione senza ideali riduce ad automi.
Nei Foto Disegni l’autore trova rifugio alle angosce dei nostri tempi presentando i protagonisti degli scatti in una dimensione fantastica e irriverente al tempo stesso. Una mano che si allunga sull’acqua come un artiglio, corpi di atleti sospesi in volo e tra realtà e sogno, verso cui proietta irresistibilmente l’ immagine di una piscina vuota, dove un bianco abbagliante contiene le righe-corsie della prossima pagina da scrivere.
Poi “i Tuffatori” ci restituiscono, quasi con un colpo di scena, una visibile, carnosa, fluida corporalità.
Quelle piscine alla fine ridisegnano un possibile tessuto dell’esperienza, così come accadeva alle 16 piscine che deve attraversare il protagonista del racconto di John Cheever “Il nuotatore” (poi film con un memorabile Burt Lancaster). Una carnalità gioiosa a cui, al contrario di quanto accade nei Nuotatori, fanno da sfondo i giochi di colori creati dal pubblico, che conservando in parte il suo sostegno alla profonda natura umana del gesto atletico. Integrando la visione della realtà da un ennesimo punto temporale, le fotografie dedicate all’eleganza lieve e vivace del nuoto sincronizzato preannunciano la soluzione indicata dall’autore per affrontare il profondo malessere che contraddistingue il nostro tempo. È il ritorno all’elemento naturale, da cui la nostra esistenza come genere umano ha avuto inizio. Nicolini, come ogni vero artista, ci mostra la realtà ordinaria (qui le gare dei campionati del mondo di nuoto Roma 2009) come se fosse la prima volta, sottolineandone valenze simboliche e inattese capacità di suggestione.
La prefazione al catalogo della mostra Piscine, pubblicato da Silvana Editoriale, è a cura di Maria Letizia Sebastiani.
«In “Piscine” », spiega l’autore a Laura Cherubini, curatrice della mostra «sono passato dal ritrarre il gesto della natura al ritrarre la natura del gesto». Attraverso l’alternarsi di inedite soluzioni stilistiche, le fotografie in mostra, realizzate durante gli scorsi Campionati del Mondo di Nuoto Roma 2009, diventano paradigma della società attuale, proponendo differenti visioni della realtà a seconda del punto temporale da cui la si osserva. Si può leggere l’opera di Nicolini come una possibile declinazione visiva delle Lezioni americane calviniane: Rapidità, Esattezza, Visibilità, Leggerezza, Molteplicità… Le sue figure di Nuotatori, stilizzate e quasi smaterializzate, e poi le linee precise delle corsie, moltiplicate all’infinito, evocano geometrie postumane e anaffettive del nuovo millennio. Dove l’acqua, elemento cosmico dei presocratici, origine taoista della realtà stessa, appare compressa dentro spazi artificiali e ordinati.
"I Nuotatori" così scarnificati sono la metafora di quella parte della società globale per cui la bellezza, vuota di sentimento, è ridotta a pura estetica, modello per schiere crescenti di uomini e donne che la monotonia di un’azione senza ideali riduce ad automi.
Nei Foto Disegni l’autore trova rifugio alle angosce dei nostri tempi presentando i protagonisti degli scatti in una dimensione fantastica e irriverente al tempo stesso. Una mano che si allunga sull’acqua come un artiglio, corpi di atleti sospesi in volo e tra realtà e sogno, verso cui proietta irresistibilmente l’ immagine di una piscina vuota, dove un bianco abbagliante contiene le righe-corsie della prossima pagina da scrivere.
Poi “i Tuffatori” ci restituiscono, quasi con un colpo di scena, una visibile, carnosa, fluida corporalità.
Quelle piscine alla fine ridisegnano un possibile tessuto dell’esperienza, così come accadeva alle 16 piscine che deve attraversare il protagonista del racconto di John Cheever “Il nuotatore” (poi film con un memorabile Burt Lancaster). Una carnalità gioiosa a cui, al contrario di quanto accade nei Nuotatori, fanno da sfondo i giochi di colori creati dal pubblico, che conservando in parte il suo sostegno alla profonda natura umana del gesto atletico. Integrando la visione della realtà da un ennesimo punto temporale, le fotografie dedicate all’eleganza lieve e vivace del nuoto sincronizzato preannunciano la soluzione indicata dall’autore per affrontare il profondo malessere che contraddistingue il nostro tempo. È il ritorno all’elemento naturale, da cui la nostra esistenza come genere umano ha avuto inizio. Nicolini, come ogni vero artista, ci mostra la realtà ordinaria (qui le gare dei campionati del mondo di nuoto Roma 2009) come se fosse la prima volta, sottolineandone valenze simboliche e inattese capacità di suggestione.
La prefazione al catalogo della mostra Piscine, pubblicato da Silvana Editoriale, è a cura di Maria Letizia Sebastiani.
21
gennaio 2010
Stefano Nicolini – Piscine
Dal 21 gennaio al 28 febbraio 2010
fotografia
Location
BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA
Venezia, Piazza San Marco, 7, (Venezia)
Venezia, Piazza San Marco, 7, (Venezia)
Vernissage
21 Gennaio 2010, ore 17
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore