Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
RiskArt! Rischio ad Arte
La mostra RiskArt! evidenzia l’alta componente di rischio insita nel processo creativo, il senso di pericolo di ogni forma espressiva, potenziale minaccia di rassicuranti equilibri. Per questo la scelta della location è ricaduta sulle ex Fonderie Riunite, uno spazio a rischio crollo, distante dal conforto offerto da musei pubblici e gallerie private.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 19 dicembre 2009, alle 18,30, presso le ex Fonderie Riunite di Modena, di fianco al cavalcavia di via Ciro Menotti, inaugura la mostra RiskArt!, a cura di Fulvio Chimento e Antonella Malaguti, tra i vincitori della II edizione del “Concorso regionale per giovani curatori e critici d’arte A cura di…”, promosso dall’Ufficio Giovani d’Arte in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche Finanziarie e alla Programmazione e Gestione del Territorio, Infrastrutture e Mobilità Centro Storico del Comune di Modena. Il progetto rientra nel Programma triennale GECO, che vede come partner il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna e gli enti locali che collaborano con l’Associazione GA/ER. La II edizione del concorso prevede la realizzazione di altri tre progetti a Bologna, Ferrara e Ravenna, scelti da una commissione composta da Roberto Daolio e Walter Guadagnini, critici d’arte e docenti presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
La mostra RiskArt! evidenzia l’alta componente di rischio insita nel processo creativo, il senso di pericolo di ogni forma espressiva, potenziale minaccia di rassicuranti equilibri. Per questo la scelta della location è ricaduta sulle ex Fonderie Riunite, uno spazio a rischio crollo, distante dal conforto offerto da musei pubblici e gallerie private. La ricerca estetica si confronta con luoghi deputati “scomodi”, che hanno perduto la propria funzione originaria ma che possono interagire con la storia, costruendo un ponte ideale tra passato e presente. Il progetto espositivo è realizzato interamente in esterno e individua quale punto di osservazione ideale il cavalcavia di via Ciro Menotti. La mostra prevede infatti l’allestimento della facciata ovest delle acciaierie, con opere site specific ideate da Fabio Bonetti, Gianluca Rossi e Cristina Panicali.
La struttura dell’edificio ha ispirato a Bonetti e Rossi un’opera che rilegge in chiave artistica uno dei capolavori della cinematografia del Novecento: Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin, nell’intento di smascherare, grazie all’ironia, un’autorità astratta che esercita il suo potere attraverso la manipolazione. Cristina Panicali ricorre invece al mezzo fotografico per mettere in luce il gioco infinitamente replicabile di rappresentazione e immaginazione: il rischio massimo è illudersi di interpretare oggettivamente la realtà. Rottura, cambiamento, riscatto, pericolo di crollo. Queste le parole chiave della mostra allestita alle ex Fonderie Riunite, metafora moderna di un territorio espressivo da riconquistare.
Le ex Fonderie Riunite sono uno dei simboli della città di Modena, specchio di un’Italia industriale e post-bellica. La storia dell’edificio si intreccia con quella delle lotte sociali tra lavoratori e “padroni” che investì la Penisola tra il 1947 e il 1950. Proprio qui infatti, al termine di una manifestazione indetta dai lavoratori per ottenere la riapertura della fabbrica dopo le “serrate” imposte dal proprietario Adolfo Orsi, il 9 gennaio 1950 vennero uccisi sei operai dalla celere di Mario Scelba, Ministro dell’Interno sotto il Governo De Gasperi. La conclusione della mostra RiskArt! coincide con la commemorazione del 60° Anniversario dei caduti presso le Ex Fonderie. La riapertura metaforica delle Fonderie in occasione di RiskArt! è dunque un simbolo di riscatto: l'ex fabbrica tornerà a essere una cattedrale del lavoro, quello comune e quello "artistico", quello "fisico" e quello "intellettuale", attribuendo a essi pari dignità e valore.
FULVIO CHIMENTO (Roma, 1979) si laurea in Arte Moderna con Antonio Pinelli presso l’Università di Pisa e lavora tra la Capitale, Modena e Bologna come curatore indipendente di mostre d’arte contemporanea. Selezionato nel 2001 per la Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, nel 2008 svolge il ruolo di giurato per il Premio Supermart. Nello stesso anno pubblica alcuni testi poetici nella rivista The Barcelona Review. Principali mostre curate: 2007, Il domasguardi contro l'arte dell'accecamento di Oronzo Orodé, Galleria Archrome, Roma; 2008, Guerrieri di Sandro Cutri, Galleria Archrome, Roma; 2009, Il viaggio di Eva di Giampaolo Atzeni, Galleria Margutta 102, Roma.
ANTONELLA MALAGUTI (Modena, 1978) laureata in Arte Moderna presso l’Università di Bologna, frequenta un master in editoria a Milano e collabora con importanti case editrici. I suoi interessi spaziano dall'ideazione di prodotti editoriali per l'infanzia alle forme più innovative dell'espressione artistica contemporanea. In occasione di mostre da lei organizzate, ha realizzato varie performance.
Fulvio Chimento e Antonella Malaguti hanno curato insieme anche: 2008, Le città in visibili0, curata con G. Monti, Loggia della Fornace, Rastignano (BO); Tiempo y Silencio di Angela Hernandez e Attilio Aleotti, Galleria Art Fennec, Roma; 2009, Un giro di danza e di dolcezza, curata con G. Monti, Loggia della Fornace, Rastignano (BO). Nel 2010 cureranno la VII edizione di Gemine: Muse per la città di Modena.
Gli artisti:
Fabio Bonetti (Modena, 1981) laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, partecipa a diverse mostre in sedi pubbliche e private. La sua ricerca artistica si muove tra disegno, fotografia e installazioni ambientali, approfondendo i temi dell'identità e del conflitto. Principali mostre: 2005, Miart, Milano; Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli; 2006, Arte Fiera, Bologna; 2007, 10 ostruzioni del bassoventre Area Progetto (mostra personale), Galleria Civica, Modena; 2008, Strangescreen, Macedonian Museum of Contemporany Art, Salonicco; 2009, Structures/CTM 09, Maria am Ostbahnhof, Berlino.
Cristina Panicali (Carpi, Modena, 1981) laureata in Scienze della Comunicazione a Perugia, frequenta l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma, dove approfondisce la sua ricerca artistica e documentaria che la porta a realizzare reportage in Italia e all’estero, pubblicati su Left, Jeune Afrique e Carta. Principali mostre: 2006, Dimostrando-stretching time (mostra personale), Vietnam; 2008, vincitrice del concorso fotografico Città che cambia. Immagini dei luoghi in trasformazione, Modena.
Gianluca Rossi (Caserta, 1981) laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città in cui vive e lavora, dedica parte della sua produzione all'approfondimento di tematiche legate all'arte popolare del Sud Italia, realizzando installazioni e sculture che prevedono un ampio utilizzo di materiali “poveri”. Principali mostre: 2006, Miart, Milano; Arte Fiera, Bologna; Portate pazienza (personale), Galleria Dulcisinfundo, Modena; 2007, 10, ex Chiesa di Sarzano, Reggio Emilia; 2008, Inantro, Tramogge di Ponte Alto, Modena.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
La mostra RiskArt! evidenzia l’alta componente di rischio insita nel processo creativo, il senso di pericolo di ogni forma espressiva, potenziale minaccia di rassicuranti equilibri. Per questo la scelta della location è ricaduta sulle ex Fonderie Riunite, uno spazio a rischio crollo, distante dal conforto offerto da musei pubblici e gallerie private. La ricerca estetica si confronta con luoghi deputati “scomodi”, che hanno perduto la propria funzione originaria ma che possono interagire con la storia, costruendo un ponte ideale tra passato e presente. Il progetto espositivo è realizzato interamente in esterno e individua quale punto di osservazione ideale il cavalcavia di via Ciro Menotti. La mostra prevede infatti l’allestimento della facciata ovest delle acciaierie, con opere site specific ideate da Fabio Bonetti, Gianluca Rossi e Cristina Panicali.
La struttura dell’edificio ha ispirato a Bonetti e Rossi un’opera che rilegge in chiave artistica uno dei capolavori della cinematografia del Novecento: Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin, nell’intento di smascherare, grazie all’ironia, un’autorità astratta che esercita il suo potere attraverso la manipolazione. Cristina Panicali ricorre invece al mezzo fotografico per mettere in luce il gioco infinitamente replicabile di rappresentazione e immaginazione: il rischio massimo è illudersi di interpretare oggettivamente la realtà. Rottura, cambiamento, riscatto, pericolo di crollo. Queste le parole chiave della mostra allestita alle ex Fonderie Riunite, metafora moderna di un territorio espressivo da riconquistare.
Le ex Fonderie Riunite sono uno dei simboli della città di Modena, specchio di un’Italia industriale e post-bellica. La storia dell’edificio si intreccia con quella delle lotte sociali tra lavoratori e “padroni” che investì la Penisola tra il 1947 e il 1950. Proprio qui infatti, al termine di una manifestazione indetta dai lavoratori per ottenere la riapertura della fabbrica dopo le “serrate” imposte dal proprietario Adolfo Orsi, il 9 gennaio 1950 vennero uccisi sei operai dalla celere di Mario Scelba, Ministro dell’Interno sotto il Governo De Gasperi. La conclusione della mostra RiskArt! coincide con la commemorazione del 60° Anniversario dei caduti presso le Ex Fonderie. La riapertura metaforica delle Fonderie in occasione di RiskArt! è dunque un simbolo di riscatto: l'ex fabbrica tornerà a essere una cattedrale del lavoro, quello comune e quello "artistico", quello "fisico" e quello "intellettuale", attribuendo a essi pari dignità e valore.
FULVIO CHIMENTO (Roma, 1979) si laurea in Arte Moderna con Antonio Pinelli presso l’Università di Pisa e lavora tra la Capitale, Modena e Bologna come curatore indipendente di mostre d’arte contemporanea. Selezionato nel 2001 per la Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, nel 2008 svolge il ruolo di giurato per il Premio Supermart. Nello stesso anno pubblica alcuni testi poetici nella rivista The Barcelona Review. Principali mostre curate: 2007, Il domasguardi contro l'arte dell'accecamento di Oronzo Orodé, Galleria Archrome, Roma; 2008, Guerrieri di Sandro Cutri, Galleria Archrome, Roma; 2009, Il viaggio di Eva di Giampaolo Atzeni, Galleria Margutta 102, Roma.
ANTONELLA MALAGUTI (Modena, 1978) laureata in Arte Moderna presso l’Università di Bologna, frequenta un master in editoria a Milano e collabora con importanti case editrici. I suoi interessi spaziano dall'ideazione di prodotti editoriali per l'infanzia alle forme più innovative dell'espressione artistica contemporanea. In occasione di mostre da lei organizzate, ha realizzato varie performance.
Fulvio Chimento e Antonella Malaguti hanno curato insieme anche: 2008, Le città in visibili0, curata con G. Monti, Loggia della Fornace, Rastignano (BO); Tiempo y Silencio di Angela Hernandez e Attilio Aleotti, Galleria Art Fennec, Roma; 2009, Un giro di danza e di dolcezza, curata con G. Monti, Loggia della Fornace, Rastignano (BO). Nel 2010 cureranno la VII edizione di Gemine: Muse per la città di Modena.
Gli artisti:
Fabio Bonetti (Modena, 1981) laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, partecipa a diverse mostre in sedi pubbliche e private. La sua ricerca artistica si muove tra disegno, fotografia e installazioni ambientali, approfondendo i temi dell'identità e del conflitto. Principali mostre: 2005, Miart, Milano; Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli; 2006, Arte Fiera, Bologna; 2007, 10 ostruzioni del bassoventre Area Progetto (mostra personale), Galleria Civica, Modena; 2008, Strangescreen, Macedonian Museum of Contemporany Art, Salonicco; 2009, Structures/CTM 09, Maria am Ostbahnhof, Berlino.
Cristina Panicali (Carpi, Modena, 1981) laureata in Scienze della Comunicazione a Perugia, frequenta l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma, dove approfondisce la sua ricerca artistica e documentaria che la porta a realizzare reportage in Italia e all’estero, pubblicati su Left, Jeune Afrique e Carta. Principali mostre: 2006, Dimostrando-stretching time (mostra personale), Vietnam; 2008, vincitrice del concorso fotografico Città che cambia. Immagini dei luoghi in trasformazione, Modena.
Gianluca Rossi (Caserta, 1981) laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città in cui vive e lavora, dedica parte della sua produzione all'approfondimento di tematiche legate all'arte popolare del Sud Italia, realizzando installazioni e sculture che prevedono un ampio utilizzo di materiali “poveri”. Principali mostre: 2006, Miart, Milano; Arte Fiera, Bologna; Portate pazienza (personale), Galleria Dulcisinfundo, Modena; 2007, 10, ex Chiesa di Sarzano, Reggio Emilia; 2008, Inantro, Tramogge di Ponte Alto, Modena.
19
dicembre 2009
RiskArt! Rischio ad Arte
Dal 19 dicembre 2009 al 09 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
EX FONDERIE RIUNITE
Modena, Via Ciro Menotti, (Modena)
Modena, Via Ciro Menotti, (Modena)
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 18,30 di fronte all’ingresso delle Ex Fonderie
Autore
Curatore