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fino al 26.II.2011 Winfred Gaul Milano, Galleria Bianconi
milano
Colori monacali, sfondi monocromi e suddivisioni assiali. La geometria obbliga l'astrazione al rigore della libertà. I dipinti del tedesco si trasformano in disciplina di pensiero e manifestazione di senso...
di Ginevra Bria
è figurativa. Non riproduce e non imita. Non è né cubista, né espressionista,
né surrealista. Non è astratta, ma non è neppure decisamente non-oggettiva. Il
raggio d’azione della mia pittura è limitato unicamente dalla mia scelta di non
fare pittura figurativa. Entro questi limiti mi prendo tutte le libertà che
l’intuizione, la fantasia, il caso, l’esperienza o il calcolo mi consentono”. Con questo incipit, con questa
dichiarazione d’intenti, Winfred Gaul
(Dusseldorf, 1928 – Kaiserswerth, 2003) introduce la sua nuova personale
milanese, installata nelle sale geometriche della Galleria Bianconi.
In mostra sono esposti una ventina di lavori appartenenti
alla serie Markierungen, superfici
pittoriche di medie e grandi dimensioni, dipinte durante diversi periodi. Le tele inquadrano con rigore e
completezza una profonda ricerca dell’artista, un percorso centrato sulla
marchiatura rettilinea del segno, manifestazione complice di lavori datati agli
inizi degli anni ‘70.
I dipinti su tela e su cartone, nel percorso di Die linie. Dire tutto in
un’unica linea, riportano in vita la fase di adesione di Gaul alla
Pittura Analitica. Ogni lavoro è uno studio monocromo in cui la linea, componente
e allo stesso tempo soggetto compositore dei riquadri, incarna la metodica di
una disciplina astratta liberandone stilemi e confini. La tela grezza crea
infatti le giuste caratteristiche per spazi meditativi, campi nei quali
l’artista traccia separazioni assiali pure, mai del tutto sature seppure ben
impiantate.
Ogni dipinto trasmette l’immediatezza compositiva di
gesti e segmenti elementari, seppur calibrati in maniera strutturale. Gaul
riporta in luce procedure performative che demandano all’atto del vedere “una sorta di essenza dei fenomeni,
nell’accezione filosofica del termine”;
sviluppi formali che contraddistinguono con omogeneità
l’intera realizzazione artistica della mostra personale. Come ha giustamente
affermato l’artista, queste opere sono “il
risultato del metodo analitico di avvicinarsi alla perfezione tentando sempre
nuovamente, di dire tutto in un’unica linea”. Il risultato di un’attenzione
calibrata al significato del segno diventa, lungo il percorso in galleria,
tangibile. Fattore da rilevarsi soprattutto nelle tele di media dimensione,
dove la porosità degli sfondi e la proiezione di segmenti prospettici è
maggiore.
Alle pareti sarà dunque possibile visitare un percorso nel tempo, un sentiero cromatico
illuminato e claustrale. Un cammino silenzioso che riporta in vita influssi del
Gruppe 53 di Düsseldorf, origini formali apprese da Gaul nel preciso tentativo
di sperimentare e preconizzare un movimento. Da ricordare infatti che Gaul, a
metà degli anni ‘50, divenne esponente di punta della linea di Abstration
Lyrique, portata avanti dall’allora giovane critico Pierre Restany. Die linie. Dire tutto in
un’unica linea resta una mostra da visitare tanto per il valore
storico quanto per la modularità estetica dei lavori esposti, quanto infine per
il loro respiro allestitivo.
articoli correlati
ginevra bria
mostra visitata il 20 gennaio 2011
dal 20
gennaio al 26 febbraio 2011
Winfred
Gaul – Die linie. Dire tutto in un’unica linea
Galleria Bianconi
Via Lecco, 20 (zona Porta Venezia) –
20124 Milano
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13 e
15-19
Ingresso libero
Info: tel. + 39 0291767926; info@galleriabianconi.com; www.galleriabianconi.com
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