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Carlo De Meo – Contemporaneamente. O del simultaneo errare
Sei installazioni per sei biblioteche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alle 18:30 del prossimo 7 dicembre 2009 in sei biblioteche del Sud Pontino prende il via un’installazione diffusa dell’artista Carlo De Meo ed intitolata: Contemporaneamente - O del simultaneo errare.
La mostra è pensata ed interpretata come un’esperienza estetica condivisa a cui chiunque vi partecipa vive collettivamente qui e ora/non qui e non ora. L’impossibilità di partecipare a tutte le inaugurazioni simultaneamente trova il suo habitat naturale nello spazio della biblioteca dimensione allo stesso tempo pubblica e privata.
L'essenza dell'operazione artistica consiste nell'introdurre questa contraddizione in fieri. Quella beata solitudo, di cui si sente necessariamente bisogno è vissuta dall’opera d’arte oggetto e soggetto della rappresentazione. Proprio come in una piéce, un palcoscenico e un attore si presentano ad un pubblico che ha la libertà di scegliere il teatro e il tempo per prendere parte ad essa.
Il progetto si sviluppa in sei distinte installazioni che occuperanno rispettivamente gli ambienti delle sei biblioteche scelte per il progetto organizzato dal Teatro Bertold Brecht.
Carlo De Meo porta in scena diverse situazioni casalinghe in cui il soggetto sulle scene, sempre lo stesso e vagamente somigliante all’artista stesso, si infiltra e si mimetizza per raccontare storie in cui la corporeità, l’esperienza e il ribaltamento inventivo degli elementi presuppongono uno svolgimento continuo che dall’esterno scivola verso l’interno. L’opera d’arte diviene come per incanto il correlativo oggettivo di tutto l’ambiente. Il processo metonimico non si serve dell’intera ambientazione ma ne utilizza una parte per essere nel luogo ed è proprio attraverso questa occupazione coatta che l’uomo sulle scene rivendica il suo posto in regia.
Bio Carlo De Meo:
Carlo De Meo nasce a Maranola nel 1966 dove vive e lavora. Da tempo la sua ricerca artistica si è focalizzata sulla figura umana che, ridotta al 33%, ricopre all’interno dell’opera il ruolo del narratore, dell’attore non protagonista e all’occorrenza dello spettatore. Il soggetto sulla scena si infiltra e mimetizza all’interno degli spazi per raccontare storie in cui la memoria, la corporeità, l’esperienza del quotidiano e il ribaltamento inventivo degli oggetti presuppongono uno svolgimento continuo che dall’esterno scivola verso l’interno, orientando le azioni del vivere. Ultime mostre personali: “OMO” alla Fondazione IDIS, Città della Scienza di Napoli (2009), “DEMEOCRAZIA” alla Fondazione Volume! di Roma (2006) e “LEMANINTESTA” al BAD Museum di Casandrino (2006). Fra le collettive: “SUMMER KISS”, a cura di M. Coccia e E. De Leonibus al Museo Laboratorio di Città di Castello (2008), “SMALL IS BEAUTIFUL”, a cura di P. Weiermair alla Fondazione Blickle – Kraichtal (2007) e “FALSO MOVIMENTO”, a cura di C. Pisano, presso il Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, CIAC, Genazzano (2007).
La mostra è pensata ed interpretata come un’esperienza estetica condivisa a cui chiunque vi partecipa vive collettivamente qui e ora/non qui e non ora. L’impossibilità di partecipare a tutte le inaugurazioni simultaneamente trova il suo habitat naturale nello spazio della biblioteca dimensione allo stesso tempo pubblica e privata.
L'essenza dell'operazione artistica consiste nell'introdurre questa contraddizione in fieri. Quella beata solitudo, di cui si sente necessariamente bisogno è vissuta dall’opera d’arte oggetto e soggetto della rappresentazione. Proprio come in una piéce, un palcoscenico e un attore si presentano ad un pubblico che ha la libertà di scegliere il teatro e il tempo per prendere parte ad essa.
Il progetto si sviluppa in sei distinte installazioni che occuperanno rispettivamente gli ambienti delle sei biblioteche scelte per il progetto organizzato dal Teatro Bertold Brecht.
Carlo De Meo porta in scena diverse situazioni casalinghe in cui il soggetto sulle scene, sempre lo stesso e vagamente somigliante all’artista stesso, si infiltra e si mimetizza per raccontare storie in cui la corporeità, l’esperienza e il ribaltamento inventivo degli elementi presuppongono uno svolgimento continuo che dall’esterno scivola verso l’interno. L’opera d’arte diviene come per incanto il correlativo oggettivo di tutto l’ambiente. Il processo metonimico non si serve dell’intera ambientazione ma ne utilizza una parte per essere nel luogo ed è proprio attraverso questa occupazione coatta che l’uomo sulle scene rivendica il suo posto in regia.
Bio Carlo De Meo:
Carlo De Meo nasce a Maranola nel 1966 dove vive e lavora. Da tempo la sua ricerca artistica si è focalizzata sulla figura umana che, ridotta al 33%, ricopre all’interno dell’opera il ruolo del narratore, dell’attore non protagonista e all’occorrenza dello spettatore. Il soggetto sulla scena si infiltra e mimetizza all’interno degli spazi per raccontare storie in cui la memoria, la corporeità, l’esperienza del quotidiano e il ribaltamento inventivo degli oggetti presuppongono uno svolgimento continuo che dall’esterno scivola verso l’interno, orientando le azioni del vivere. Ultime mostre personali: “OMO” alla Fondazione IDIS, Città della Scienza di Napoli (2009), “DEMEOCRAZIA” alla Fondazione Volume! di Roma (2006) e “LEMANINTESTA” al BAD Museum di Casandrino (2006). Fra le collettive: “SUMMER KISS”, a cura di M. Coccia e E. De Leonibus al Museo Laboratorio di Città di Castello (2008), “SMALL IS BEAUTIFUL”, a cura di P. Weiermair alla Fondazione Blickle – Kraichtal (2007) e “FALSO MOVIMENTO”, a cura di C. Pisano, presso il Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, CIAC, Genazzano (2007).
07
dicembre 2009
Carlo De Meo – Contemporaneamente. O del simultaneo errare
Dal 07 al 20 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE
Gaeta, Via Annunziata, 7/21, (Latina)
Gaeta, Via Annunziata, 7/21, (Latina)
Vernissage
7 Dicembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore