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Carlo Braschi – Un fiore… per sempre – I fiori visti attraverso le polaroid
I fiori di Carlo Braschi, che l’autore chiama “Polagrammi”, sono immagini che vanno oltre la semplice apparenza del soggetto rappresentato, “sono i fiori stessi a disegnarsi, a lasciare il proprio segno, la propria impronta, quasi anche il proprio profumo” fino a svelarne l’anima.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Carlo Braschi e l'Agenzia n°7 della BNL organizzano, per la raccolta dei fondi Telethon, una mostra fotografica dal titolo “Un fiore... per sempre - I fiori visti attraverso le polaroid di Carlo Braschi”
La mostra si terrà presso i locali dell'Agenzia, in via valdinievole 57, a Firenze, zona Novoli, e rimarrà aperta dal 3 al 12 dicembre nei consueti orari di Agenzia, dalle 8:30 alle 13:35 e dalle 14:50 alle 16:05. Una apertura straordinaria è inoltre prevista nei due giorni di Telethon, venerdì 11 dicembre dalle 17:00 alle 20:00 e sabato 12 dicembre dalle 10:00 alle 20:00. In particolare per sabato 12 dicembre alle ore 11:00 è prevista la presenza dell'autore e sarà offerto un buffet da parte dell'Agenzia di BNL, gruppo BNP Paribas.
Le donazioni raccolte saranno devolute a Telethon.
I fiori di Carlo Braschi, che l'autore chiama “Polagrammi”, sono immagini che vanno oltre la semplice apparenza del soggetto rappresentato, “sono i fiori stessi a disegnarsi, a lasciare il proprio segno, la propria impronta, quasi anche il proprio profumo” fino a svelarne l'anima.
Chi è Carlo Braschi
Carlo Braschi nasce nel 1959 a Firenze. “Artista-fotografo”, per le sue ricerche utilizza esclusivamente materiale immediato Polaroid.
Nel 1995 crea i “Polagrammi”, immagini uniche create in camera oscura esponendo per contatto sulla pellicola foglie e fiori. Dal 2001 in poi le sue immagini sono sempre più apprezzate dalla critica e lo portano ad esporre in numerose mostre. Nel 2009 partecipa alla mostra “La magia della polaroid, gli Autori italiani interpretano il mito”, che si è tenuta presso il Centro Italiano della Fotografia d'Autore e ha riunito in un evento storico i più importanti Autori italiani. La prestigiosa rivista professionale FOTOGraphia lo indica come uno degli autori più interessanti della mostra.
Carlo Braschi
Carlo Braschi nasce nel 1959 a Firenze. “Artista-fotografo”, per le sue ricerche utilizza esclusivamente materiale immediato Polaroid.
Nel 1995 crea i “Polagrammi”, immagini uniche create in camera oscura esponendo per contatto sulla pellicola foglie e fiori. Dal 2001 in poi le sue immagini sono sempre più apprezzate dalla critica e lo portano ad esporre in numerose mostre. Nel 2009 partecipa alla mostra “La magia della polaroid, gli Autori italiani interpretano il mito”, che si è tenuta presso il Centro Italiano della Fotografia d'Autore e ha riunito in un evento storico i più importanti Autori italiani. La prestigiosa rivista professionale FOTOGraphia lo indica come uno degli autori più interessanti della mostra.
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Da anni ho scoperto le possibilità offerte dal materiale immediato Polaroid. Questo ha completamente cambiato il mio modo di vedere e interpretare la realtà. Ho chiamato polagrammi le mie stampe a contatto, le mie immagini sembrano degli acquerelli e si vogliono avvicinare alla sintesi grafica delle stampe giapponesi, tanto care agli impressionisti. Del resto sono “impressionisti” anche i miei paesaggi. Immagini che vogliono andare oltre la superficie delle cose, e rivelarne i loro aspetti sconosciuti, o, per dirla con le parole del grande artista Luigi Veronesi, “ Gli oggetti ritrovano nel fotogramma la loro espressione primordiale, noi possiamo vederli al di là della loro forma reale.”
Carlo Braschi
Giudizi Critici:
Fotografia per riflettere
Convinto come sono che la vita di ciascuno di noi sia un continuo intreccio di esperienze e influenze, e che ogni attività sia determinante non soltanto per se stessa, ma per i propri condizionamenti, non posso ignorare che da tempo il bravo Carlo Braschi frequenta la fotografia immediata, interpretata con connotati di grande personalità: sia formale sia di contenuti. Per quanto i suoi soggetti siano soprattutto individuati nella “natura”, che personalmente mi è assai distante, non posso rimanere indifferente alla attenzione al particolare, che si proietta sull’insieme, e di fronte alla sua capacità di realizzare inquadrature di accattivante fascino visivo.
E questi sono giusto i valori espliciti e impliciti delle particolari polaroid di Carlo Braschi, la cui conoscenza ed esperienza emergono oltre la superficie delle immagini e consentono anche a noi osservatori di avvicinare la materia rappresentata, in modo che anche noi possiamo presto comprendere grado a grado i fenomeni, le proprietà e le leggi della natura, come pure i nostri rapporti con la natura e la realtà: così come Carlo Braschi li ha già intuiti e sintetizzati.
Nell’osservatore, ogni fotografia suscita percezioni e impressioni proprie. Forte anche di ripetizioni e sottolineature, la somma delle singole riflessioni produce quel confortevole salto in avanti nel processo della conoscenza, che fa nascere il concetto: che non riflette più l’aspetto singolo e i nessi esterni dei soggetti, dei fiori, ma coglie l’essenza della realtà, il suo insieme e il suo nesso interno. La differenza non è soltanto quantitativa ma anche qualitativa. Quando si dice comunemente “Lasciatemi riflettere”, ci si riferisce al momento in cui ciascuno di noi collega le proprie impressioni, servendosi dei concetti, per formare giudizi e trarre deduzioni.
E davanti alle fotografie di Carlo Braschi, la riflessione è più che necessaria, obbligatoria addirittura. Oltre che confortevolmente benefica.
Maurizio Rebuzzini, direttore ed editore di FOTOGraphia
Fra i lavori di Carlo Braschi, quello che mi ha particolarmente attratto è quello sui fiori, che definirei "fiorigrammi" proprio per la particolare tecnica di esposizione diretta del fiore, appoggiato sul supporto sensibile e illuminato per trasparenza. Non sono fotografie di fiori, sono i fiori stessi a disegnarsi, a lasciare il proprio segno, la propria impronta, quasi anche il proprio profumo. La successiva trasposizione dell'emulsione su preziosa carta da acquarello ne fa poi un esemplare unico e irripetibile, quasi a voler ripetere che il fiore stesso è unico, come uniche sono le emozioni che riesce a suscitare nell'osservatore. Carlo Braschi sfrutta con grande capacità la tecnica, per assecondare la propria vena artistica e creativa, ottenendo dei risultati di alta poesia, come si conviene a chi ha tante cosa belle da trasmettere e sa come farlo.
Beppe Bolchi, fotografo professionista
La mostra si terrà presso i locali dell'Agenzia, in via valdinievole 57, a Firenze, zona Novoli, e rimarrà aperta dal 3 al 12 dicembre nei consueti orari di Agenzia, dalle 8:30 alle 13:35 e dalle 14:50 alle 16:05. Una apertura straordinaria è inoltre prevista nei due giorni di Telethon, venerdì 11 dicembre dalle 17:00 alle 20:00 e sabato 12 dicembre dalle 10:00 alle 20:00. In particolare per sabato 12 dicembre alle ore 11:00 è prevista la presenza dell'autore e sarà offerto un buffet da parte dell'Agenzia di BNL, gruppo BNP Paribas.
Le donazioni raccolte saranno devolute a Telethon.
I fiori di Carlo Braschi, che l'autore chiama “Polagrammi”, sono immagini che vanno oltre la semplice apparenza del soggetto rappresentato, “sono i fiori stessi a disegnarsi, a lasciare il proprio segno, la propria impronta, quasi anche il proprio profumo” fino a svelarne l'anima.
Chi è Carlo Braschi
Carlo Braschi nasce nel 1959 a Firenze. “Artista-fotografo”, per le sue ricerche utilizza esclusivamente materiale immediato Polaroid.
Nel 1995 crea i “Polagrammi”, immagini uniche create in camera oscura esponendo per contatto sulla pellicola foglie e fiori. Dal 2001 in poi le sue immagini sono sempre più apprezzate dalla critica e lo portano ad esporre in numerose mostre. Nel 2009 partecipa alla mostra “La magia della polaroid, gli Autori italiani interpretano il mito”, che si è tenuta presso il Centro Italiano della Fotografia d'Autore e ha riunito in un evento storico i più importanti Autori italiani. La prestigiosa rivista professionale FOTOGraphia lo indica come uno degli autori più interessanti della mostra.
Carlo Braschi
Carlo Braschi nasce nel 1959 a Firenze. “Artista-fotografo”, per le sue ricerche utilizza esclusivamente materiale immediato Polaroid.
Nel 1995 crea i “Polagrammi”, immagini uniche create in camera oscura esponendo per contatto sulla pellicola foglie e fiori. Dal 2001 in poi le sue immagini sono sempre più apprezzate dalla critica e lo portano ad esporre in numerose mostre. Nel 2009 partecipa alla mostra “La magia della polaroid, gli Autori italiani interpretano il mito”, che si è tenuta presso il Centro Italiano della Fotografia d'Autore e ha riunito in un evento storico i più importanti Autori italiani. La prestigiosa rivista professionale FOTOGraphia lo indica come uno degli autori più interessanti della mostra.
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Da anni ho scoperto le possibilità offerte dal materiale immediato Polaroid. Questo ha completamente cambiato il mio modo di vedere e interpretare la realtà. Ho chiamato polagrammi le mie stampe a contatto, le mie immagini sembrano degli acquerelli e si vogliono avvicinare alla sintesi grafica delle stampe giapponesi, tanto care agli impressionisti. Del resto sono “impressionisti” anche i miei paesaggi. Immagini che vogliono andare oltre la superficie delle cose, e rivelarne i loro aspetti sconosciuti, o, per dirla con le parole del grande artista Luigi Veronesi, “ Gli oggetti ritrovano nel fotogramma la loro espressione primordiale, noi possiamo vederli al di là della loro forma reale.”
Carlo Braschi
Giudizi Critici:
Fotografia per riflettere
Convinto come sono che la vita di ciascuno di noi sia un continuo intreccio di esperienze e influenze, e che ogni attività sia determinante non soltanto per se stessa, ma per i propri condizionamenti, non posso ignorare che da tempo il bravo Carlo Braschi frequenta la fotografia immediata, interpretata con connotati di grande personalità: sia formale sia di contenuti. Per quanto i suoi soggetti siano soprattutto individuati nella “natura”, che personalmente mi è assai distante, non posso rimanere indifferente alla attenzione al particolare, che si proietta sull’insieme, e di fronte alla sua capacità di realizzare inquadrature di accattivante fascino visivo.
E questi sono giusto i valori espliciti e impliciti delle particolari polaroid di Carlo Braschi, la cui conoscenza ed esperienza emergono oltre la superficie delle immagini e consentono anche a noi osservatori di avvicinare la materia rappresentata, in modo che anche noi possiamo presto comprendere grado a grado i fenomeni, le proprietà e le leggi della natura, come pure i nostri rapporti con la natura e la realtà: così come Carlo Braschi li ha già intuiti e sintetizzati.
Nell’osservatore, ogni fotografia suscita percezioni e impressioni proprie. Forte anche di ripetizioni e sottolineature, la somma delle singole riflessioni produce quel confortevole salto in avanti nel processo della conoscenza, che fa nascere il concetto: che non riflette più l’aspetto singolo e i nessi esterni dei soggetti, dei fiori, ma coglie l’essenza della realtà, il suo insieme e il suo nesso interno. La differenza non è soltanto quantitativa ma anche qualitativa. Quando si dice comunemente “Lasciatemi riflettere”, ci si riferisce al momento in cui ciascuno di noi collega le proprie impressioni, servendosi dei concetti, per formare giudizi e trarre deduzioni.
E davanti alle fotografie di Carlo Braschi, la riflessione è più che necessaria, obbligatoria addirittura. Oltre che confortevolmente benefica.
Maurizio Rebuzzini, direttore ed editore di FOTOGraphia
Fra i lavori di Carlo Braschi, quello che mi ha particolarmente attratto è quello sui fiori, che definirei "fiorigrammi" proprio per la particolare tecnica di esposizione diretta del fiore, appoggiato sul supporto sensibile e illuminato per trasparenza. Non sono fotografie di fiori, sono i fiori stessi a disegnarsi, a lasciare il proprio segno, la propria impronta, quasi anche il proprio profumo. La successiva trasposizione dell'emulsione su preziosa carta da acquarello ne fa poi un esemplare unico e irripetibile, quasi a voler ripetere che il fiore stesso è unico, come uniche sono le emozioni che riesce a suscitare nell'osservatore. Carlo Braschi sfrutta con grande capacità la tecnica, per assecondare la propria vena artistica e creativa, ottenendo dei risultati di alta poesia, come si conviene a chi ha tante cosa belle da trasmettere e sa come farlo.
Beppe Bolchi, fotografo professionista
03
dicembre 2009
Carlo Braschi – Un fiore… per sempre – I fiori visti attraverso le polaroid
Dal 03 al 12 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
AGENZIA B.N.L. N. 7
Firenze, Via Valdinievole, 57, (Firenze)
Firenze, Via Valdinievole, 57, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 8:30 alle 13:35 e dalle 14:50 alle 16:05. Una apertura straordinaria è inoltre prevista nei due giorni di Telethon, venerdì 11 dicembre dalle 17:00 alle 20:00 e sabato 12 dicembre dalle 10:00 alle 20:00. In particolare per sabato 12 dicembre alle ore 11:00 è prevista la presenza dell'autore e sarà offerto un buffet da parte dell'Agenzia di BNL, gruppo BNP Paribas.
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