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Gianni Berengo Gardin – L’Aquila
L’Aquila torna a vivere attraverso lo stile inconfondibile di Berengo Gardin, il suo approccio coinvolgente, partecipe ma mai patetico, la sua capacità di cogliere frammenti di tempo e di spazio e di fermarli per sempre in uno scatto.
Comunicato stampa
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Gianni Berengo Gardin
L'Aquila
Quando Gianni Berengo Gardin ha effettuato la selezione delle 38 fotografie presentate in mostra, in un pomeriggio dello scorso luglio, un velo di malinconia e nostalgia era evidente nel suo sguardo. Immagini di una città bella e vitale, della sua gente, della realtà di un vissuto quotidiano che non esiste più.
L'Aquila torna a vivere attraverso lo stile inconfondibile di Berengo Gardin, il suo approccio coinvolgente, partecipe ma mai patetico, la sua capacità di cogliere frammenti di tempo e di spazio e di fermarli per sempre in uno scatto.
Le immagini, ritraggono architetture e scene di vita quotidiana dell'Aquila dei primi anni '90 con tutta l'eleganza formale tipica di Berengo Gardin, ma al tempo stesso anche con tutta la profonda percezione umana che distingue la sua fotografia.
L'incasso della mostra sarà devoluto al Ministero dei Beni Culturali per contribuire alla ricostruzione di uno dei monumenti ritratti da Berengo Gardin che sono stati distrutti dal terremoto dello scorso aprile.
Profilo
Gianni Berengo Gardin è il più noto fotografo italiano. Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si occupa di fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per "il Mondo" di Pannunzio. Nel corso degli anni collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali (Domus, Epoca, L'Espresso, Time, Stern, Harper's Bazaar, Vogue, Du, Le F**aro ecc.) Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d'immagine.
Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant'anni provengono dal suo archivio. Procter&Gamble e Olivetti più volte hanno usato le sue foto per promuovere la loro immagine.
Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC.
Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo dell'Elysée a Lausanne e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.
Tra le mostre più recenti: New York (1999 - Leica Gallery) e Germania (2000).
Italo Zennier nella sua "Storia della Fotografia Italiana" lo ha definito il più ragguardevole fototografo del dopoguerra.
Gianni Berengo Gardin vive a Milano ed è membro di Contrasto dal 1990.
Premi Internazionali
Berengo Gardin ha ricevuto nella sua lunga carriera moltissimi riconoscimenti tra I quali:
Worl Press Photo - 1963
Scanno Award - per il miglior libro fotografico 1981
Oskar Barnack - Camera Group Award - Rencontres Internationaux de Photografie de Arles - France. 1995
Oscar Goldoni Award - per il miglior libro fotografico dell'anno 1998
Lucie Award - ottobre 2008
Pubblicazioni
Berengo Gardin ha pubblicato oltre 200 volumi, tra i quail:
Venise des Saisons
Morire di classe (con Carla Cerati)
L'occhio come mestiere
Toscana
Francia
Gran Bretagna
Roma
Dentro le case
Dentro il lavoro
Il Mondo
Un paese vent'anni dopo (con Zavattini)
In treno attraverso l'Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch),
Gianni Berengo Gardin Fotografo
Disperata Allegria - vivere da Zingari a Firenze (Oscar Barnack Award 1994)
Italiani
L'Aquila
Quando Gianni Berengo Gardin ha effettuato la selezione delle 38 fotografie presentate in mostra, in un pomeriggio dello scorso luglio, un velo di malinconia e nostalgia era evidente nel suo sguardo. Immagini di una città bella e vitale, della sua gente, della realtà di un vissuto quotidiano che non esiste più.
L'Aquila torna a vivere attraverso lo stile inconfondibile di Berengo Gardin, il suo approccio coinvolgente, partecipe ma mai patetico, la sua capacità di cogliere frammenti di tempo e di spazio e di fermarli per sempre in uno scatto.
Le immagini, ritraggono architetture e scene di vita quotidiana dell'Aquila dei primi anni '90 con tutta l'eleganza formale tipica di Berengo Gardin, ma al tempo stesso anche con tutta la profonda percezione umana che distingue la sua fotografia.
L'incasso della mostra sarà devoluto al Ministero dei Beni Culturali per contribuire alla ricostruzione di uno dei monumenti ritratti da Berengo Gardin che sono stati distrutti dal terremoto dello scorso aprile.
Profilo
Gianni Berengo Gardin è il più noto fotografo italiano. Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si occupa di fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per "il Mondo" di Pannunzio. Nel corso degli anni collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali (Domus, Epoca, L'Espresso, Time, Stern, Harper's Bazaar, Vogue, Du, Le F**aro ecc.) Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d'immagine.
Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant'anni provengono dal suo archivio. Procter&Gamble e Olivetti più volte hanno usato le sue foto per promuovere la loro immagine.
Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC.
Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo dell'Elysée a Lausanne e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.
Tra le mostre più recenti: New York (1999 - Leica Gallery) e Germania (2000).
Italo Zennier nella sua "Storia della Fotografia Italiana" lo ha definito il più ragguardevole fototografo del dopoguerra.
Gianni Berengo Gardin vive a Milano ed è membro di Contrasto dal 1990.
Premi Internazionali
Berengo Gardin ha ricevuto nella sua lunga carriera moltissimi riconoscimenti tra I quali:
Worl Press Photo - 1963
Scanno Award - per il miglior libro fotografico 1981
Oskar Barnack - Camera Group Award - Rencontres Internationaux de Photografie de Arles - France. 1995
Oscar Goldoni Award - per il miglior libro fotografico dell'anno 1998
Lucie Award - ottobre 2008
Pubblicazioni
Berengo Gardin ha pubblicato oltre 200 volumi, tra i quail:
Venise des Saisons
Morire di classe (con Carla Cerati)
L'occhio come mestiere
Toscana
Francia
Gran Bretagna
Roma
Dentro le case
Dentro il lavoro
Il Mondo
Un paese vent'anni dopo (con Zavattini)
In treno attraverso l'Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch),
Gianni Berengo Gardin Fotografo
Disperata Allegria - vivere da Zingari a Firenze (Oscar Barnack Award 1994)
Italiani
13
novembre 2009
Gianni Berengo Gardin – L’Aquila
Dal 13 novembre all'otto dicembre 2009
fotografia
Location
VILLA BOTTINI
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Biglietti
libera donazione
Orario di apertura
Lun – ven 15,00 – 19,30 / Sab - dom e 7 e 8 dicembre 10,00 –19,30
Sito web
www.ldpf.it
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