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fino al 26.II.2011 Polaroid Roma, Doozo
roma
È un’epoca in cui le fotografie si guardano attraverso uno schermo e la magia della stampa sta scomparendo. Ma una mostra riporta indietro, ai giorni in cui l’oggetto-fotografia aveva tutt’altro fascino...
il grande ritorno in commercio dei mitici film pack della fotocamera che ha
rivoluzionato il modo di fotografare e il concetto stesso di fotografia,
ispirando generazioni di artisti. Una mostra e un luogo che rappresentano un
significativo punto d’incontro fra civiltà molto diverse fra loro, quella
orientale e quella occidentale. Già entrando in galleria si respira questa
duplice atmosfera, vino dei Castelli Romani per l’inaugurazione e taglieri di
sushi per gli ospiti seduti a cena. Oggetto dell’esposizione? Polaroid spesso
inedite di grandi maestri che hanno contribuito a plasmare la storia dell’arte
contemporanea.
Sono presenti alcune fotografie di Andy Warhol, tra le quali spicca – in una sorta di mise en abyme – il ritratto del
fotografo Robert Mapplethorpe. L’artista americano ha
fatto ampio uso della Polaroid, intervenendo spesso con inserti pittorici sulle
proprie fotografie. La stessa tecnica caratterizza le opere del coevo Mario Schifano, i cui soggetti
prediletti sono corpi e schermi televisivi, entrambi esposti in mostra.
Con le Polaroid di Carlo Mollino lo spettatore ha la possibilità
di curiosare in spazi privati e momenti intimi, in particolare del mondo
femminile. Yasumasa Morimura,
fondendo antiche tecniche pittoriche con la fotografia e il fotoritocco,
reinterpreta opere e icone artistiche in una contaminazione continua fra
Oriente e Occidente. Infine, le fotografie di Nobuyoshi Araki, caratterizzate da un’estetica erotica e
sofisticata, che continua dopo decenni a scandalizzare il pubblico più bigotto.
Cinque artisti rappresentativi di due culture, unite dall’uso dello
stesso mezzo artistico ma al contempo caratterizzate ognuna da elementi
peculiari. Emblematico è il confronto tra le Polaroid di Schifano, in cui protagonista
è lo schermo televisivo, elemento prettamente occidentale, e gli autoritratti
di Yasumasa Morimura, nei quali non mancano mai particolari abbigliamenti o
accessori tipici orientali.
Una mostra che si presenta come un omaggio a Edwin Land, inventore e
imprenditore noto per aver brevettato i filtri polarizzanti, fondatore nel 1937
della Polaroid Corporation nonché, grazie al suo Artists Support Program,
progetto che prevedeva la fornitura agli artisti di fotocamere e materiali in
cambio delle opere realizzate, grande collezionista.
Ma anche come un omaggio
alla recente riuscita di The Impossibile
Project, realizzato da un gruppo di sognatori insieme a ex dipendenti della
storica azienda, che hanno rilevato in Olanda l’ultimo stabilimento per la
produzione di film a sviluppo immediato permettendo a tutti gli appassionati
della macchina fotografica più nota degli anni ’60 non solo di rispolverarla,
ma di rimetterla in uso.
Nobuyoshi
Araki alla One Piece Contemporary Art
AA-artauction:
piccole ma preziose. Trionfa da Sotheby’s New York l’asta Polaroid
Mario
Schifano a Palazzo Pigorini a Parma
damaride d’andrea
mostra visitata l’11 novembre 2010
dall’undici novembre 2010 al 26
febbraio 2011
Polaroid
Galleria Doozo
Via Palermo, 51 – 00184 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 11-22
Ingresso libero
Info: tel. +39 064815655; info@doozo.it; www.doozo.it
[exibart]