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Daniela Savini – Sintesi. Dipinti 2007-2009
Mostra personale
Comunicato stampa
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Anche quest'anno, sulla linea della minipersonale svoltasi l'anno passato in novembre presso la Galleria del Candelaio in Firenze, si è voluto organizzare - presentare una personale di circa 40 opere che fosse effettivamente una sintesi degli ultimi anni, in una sede scenograficamente di grande effetto, prestigiosa per l'edificio in sé ed il contesto in cui si trova. Tale mostra potrà essere così l'occasione per conoscere l'operato di questo giovane artista e contemporaneamente visitare la sede del Circolo (ala del Castello) normalmente chiusa ai non iscritti.
La mostra sarà presentata da Roberta Fiorini -Critico d'Arte e Vice Direttore del periodico Eco d'Arte Moderna -(Galleria del Candelaio, via Frà G. Angelico 3/R, Firenze).
Si ringrazia per la realizzazione della mostra la collaborazione ed interesse di Paola Bautti e la disponibilità del Circolo Ufficiali dell'Esercito di Verona.
DANIELA SAVINI nata a Teramo, vive e ... a San Giorgio di Mantova. Dopo il diploma al Liceo Artistico Statale di Teramo ha conseguito l’attestato professionale di Decoratore di Ceramica. Si trasferisce a Parma per tutto il periodo universitario ed infine a Mantova. Riprende attivamente a dipingere, passione -insieme al disegno- che coltiva sin dall’infanzia e maturata al liceo, partecipando a concorsi, collettive e allestendo personali, ... riscuotendo un notevole interesse.
“... Si potrebbe considerare l’insieme o il complesso di opere come la trascrizione in forma pittorica dei più rustici “miti” che albergano nel profondo del cuore: almeno del cuore di Savini.
L’esito è il tentativo di interrogare e sviscerare quanto c’e(ra) nel proprio animo di più inquieto e forte: le radici, i ricordi, il pensiero, la vita e la morte.
Ne esce fuori uno scenario costituito da paesaggi e orizzonti infiniti, senza tempo e spazio, reali e non reali, desolati e non, privi di vita umana –trasformata in alberi o sparuti fiori nati qua e là, alberi dalle fronde taglienti e irte spinte verso l’alto a 360° oltre l’innaturale misura, metafore dell’esistenza ed ancor di più dell’uomo stesso che vuole liberarsi dal sostrato e mettere radici nel cielo libero e infinito quale lo spazio, liberarsi dalla storia, dalle magre ipocrisie e ignoranze quotidiane create dall’uomo stesso o meglio da pochi uomini per dominare governare sul tutto, sulla massa facile a sottomettersi in nome di una falsa tranquillità desiderata e mai raggiungibile.
Dalla serie di immagini né uscirà un volto scavato dagli occhi fissi verso lo spettatore, angosciati e angoscianti, a volte senza occhi, uccisi feriti annullati dal peso dell’esistenza, a volte rovesciati segno di un forte malessere, quasi malattia mentale più che fisica, deformati dalle passioni esterne; un viso duro divorato da un dolore inalienabile e senza un motivo apparente ma che nel suo profondo in quanto essere spera ancora in una possibile ancora di salvezza: gli affetti. ...”
Carina Spurio poetessa teramana e collaboratrice di Il Giornale 24 ore (Teramo) delle sue opere scrive: “... La sua passione per la pittura nasce durante l’adolescenza e si ripresenta nelle sue opere sotto forma di scintilla divina con cui illumina sulle tele le atmosfere paesaggistiche del suo paese natale alle pendici del Gran Sasso; la stessa montagna che ha visto nascere il grande talento Guido Montauti (Pietracamela 1918 –Teramo 1979).
Anche dopo essersi trasferita a San Giorgio di Mantova, Daniela Savini continua a raccontare il paesaggio della sua terra nelle sue opere pittoriche. Si arrende ai colori adattati magicamente alle sue percezioni, per ridare vita alle immagini racchiuse in fondo alla sua anima, in cui, il paesaggio abruzzese è immerso tra i colori caldi dell’autunno e il bagliore accecante della neve. Il colore risulta carico di energia, perché solo quando si ama si attiva la fantasia, l’idea, la forma. ...”
La mostra sarà presentata da Roberta Fiorini -Critico d'Arte e Vice Direttore del periodico Eco d'Arte Moderna -(Galleria del Candelaio, via Frà G. Angelico 3/R, Firenze).
Si ringrazia per la realizzazione della mostra la collaborazione ed interesse di Paola Bautti e la disponibilità del Circolo Ufficiali dell'Esercito di Verona.
DANIELA SAVINI nata a Teramo, vive e ... a San Giorgio di Mantova. Dopo il diploma al Liceo Artistico Statale di Teramo ha conseguito l’attestato professionale di Decoratore di Ceramica. Si trasferisce a Parma per tutto il periodo universitario ed infine a Mantova. Riprende attivamente a dipingere, passione -insieme al disegno- che coltiva sin dall’infanzia e maturata al liceo, partecipando a concorsi, collettive e allestendo personali, ... riscuotendo un notevole interesse.
“... Si potrebbe considerare l’insieme o il complesso di opere come la trascrizione in forma pittorica dei più rustici “miti” che albergano nel profondo del cuore: almeno del cuore di Savini.
L’esito è il tentativo di interrogare e sviscerare quanto c’e(ra) nel proprio animo di più inquieto e forte: le radici, i ricordi, il pensiero, la vita e la morte.
Ne esce fuori uno scenario costituito da paesaggi e orizzonti infiniti, senza tempo e spazio, reali e non reali, desolati e non, privi di vita umana –trasformata in alberi o sparuti fiori nati qua e là, alberi dalle fronde taglienti e irte spinte verso l’alto a 360° oltre l’innaturale misura, metafore dell’esistenza ed ancor di più dell’uomo stesso che vuole liberarsi dal sostrato e mettere radici nel cielo libero e infinito quale lo spazio, liberarsi dalla storia, dalle magre ipocrisie e ignoranze quotidiane create dall’uomo stesso o meglio da pochi uomini per dominare governare sul tutto, sulla massa facile a sottomettersi in nome di una falsa tranquillità desiderata e mai raggiungibile.
Dalla serie di immagini né uscirà un volto scavato dagli occhi fissi verso lo spettatore, angosciati e angoscianti, a volte senza occhi, uccisi feriti annullati dal peso dell’esistenza, a volte rovesciati segno di un forte malessere, quasi malattia mentale più che fisica, deformati dalle passioni esterne; un viso duro divorato da un dolore inalienabile e senza un motivo apparente ma che nel suo profondo in quanto essere spera ancora in una possibile ancora di salvezza: gli affetti. ...”
Carina Spurio poetessa teramana e collaboratrice di Il Giornale 24 ore (Teramo) delle sue opere scrive: “... La sua passione per la pittura nasce durante l’adolescenza e si ripresenta nelle sue opere sotto forma di scintilla divina con cui illumina sulle tele le atmosfere paesaggistiche del suo paese natale alle pendici del Gran Sasso; la stessa montagna che ha visto nascere il grande talento Guido Montauti (Pietracamela 1918 –Teramo 1979).
Anche dopo essersi trasferita a San Giorgio di Mantova, Daniela Savini continua a raccontare il paesaggio della sua terra nelle sue opere pittoriche. Si arrende ai colori adattati magicamente alle sue percezioni, per ridare vita alle immagini racchiuse in fondo alla sua anima, in cui, il paesaggio abruzzese è immerso tra i colori caldi dell’autunno e il bagliore accecante della neve. Il colore risulta carico di energia, perché solo quando si ama si attiva la fantasia, l’idea, la forma. ...”
20
novembre 2009
Daniela Savini – Sintesi. Dipinti 2007-2009
Dal 20 novembre al 04 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
CIRCOLO UFFICIALI DELL’ESERCITO
Verona, Corso Castelvecchio, 4, (Verona)
Verona, Corso Castelvecchio, 4, (Verona)
Orario di apertura
Martedì e mercoledì 10.00/19.30, giovedì venerdì e sabato 10.00/22.00, domenica 10.00/16.00. Giorno di chiusura: lunedì.
Vernissage
20 Novembre 2009, ore 18.00 - presentazione di Roberta Fiorini
Sito web
www.saviniweb.netsons.org
Autore
Curatore