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Ritratti di signora. Fotografi a Roma tra le due guerre
La mostra presenta circa quaranta ritratti di signore eseguiti, tra gli anni Venti e Trenta del ”900, da un gruppo di fotografi-ritrattisti molto noti e attivi a Roma al tempo dei ‘telefoni bianchi’: Carell, Barrett, Bonaventura, Luxardo, Valentini, Ghergo, D’Antoni, D’Alessandri, Bragaglia, ecc.
Comunicato stampa
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La mostra presenta circa quaranta ritratti di signore eseguiti, tra gli anni Venti e Trenta del ''900, da un gruppo di fotografi-ritrattisti molto noti e attivi a Roma al tempo dei 'telefoni bianchi': Carell, Barrett, Bonaventura, Luxardo, Valentini, Ghergo, D'Antoni, D'Alessandri, Bragaglia, ecc.
Per lo più giovani signore, riprese con tecniche fotografiche differenti, che rendono perfettamente riconoscibili, al di là del comune utilizzo della carta alla gelatina, i singoli autori: il 'lou', dov'è utilizzato un fuoco dolce o a diffusione, chiamata generalmente 'foto secessione' e nella quale fu maestro Gustavo Bonaventura, presente in questa galleria di fisionomie con tre opere. I ritratti acquarellati a mano, a metà tra foto e disegno, tecnica magistralmente utilizzata da Eva Barrett, e poi quelli 'ambientati' di Ghitta Carrell e gli altri dai contorni sottolineati, lenticolari, come in Arturo Ghergo o Elio Luxardo, ecc.
L'interesse maggiore di questa esposizione, dunque, non è solo la verifica di una rilevanza contenutistica degli scatti qui presentati, che certamente esiste, ma soprattutto il riscontro dello sforzo 'visivo' praticato dai singoli autori, alla ricerca di quel personale segno stilistico che potesse rendere - com'è avvenuto nei fatti - immediatamente riconoscibili i loro esiti artistici. Tanto che ciascuna di queste foto si sottrae, ci pare, alla possibile serialità, derivante da quel diffuso costume che prevedeva, necessariamente, soprattutto per le classi alte e borghesi, una seduta di posa davanti al fotografo alla moda, per divenire invece autentico oggetto d'arte. Per esempio, alla stessa stregua dei disegni o delle incisioni.
Con questa mostra fotografica, la Galleria Carlo Virgilio intende addentrarsi maggiormente nel mondo della fotografia d'autore, affrontato in passato in due sole occasioni (Antonio Biasucci e Milton Gendel), indagando sull'intero arco temporale dell'attività fotografica dalla nascita alla maturazione: cioè dal dagherrotipo al digitale, e contribuendo in tal modo a una nuova forma di collezionismo, così come già da tempo accaduto in numerose capitali d'Europa e oltre.
La presente mostra dei Ritratti di signora è corredata da un agile catalogo, con la descrizione tecnica delle opere esposte e una prefazione di Marco Delogu, fotografo e ritrattista certamente oggi tra i più sensibili e apprezzati.
Per lo più giovani signore, riprese con tecniche fotografiche differenti, che rendono perfettamente riconoscibili, al di là del comune utilizzo della carta alla gelatina, i singoli autori: il 'lou', dov'è utilizzato un fuoco dolce o a diffusione, chiamata generalmente 'foto secessione' e nella quale fu maestro Gustavo Bonaventura, presente in questa galleria di fisionomie con tre opere. I ritratti acquarellati a mano, a metà tra foto e disegno, tecnica magistralmente utilizzata da Eva Barrett, e poi quelli 'ambientati' di Ghitta Carrell e gli altri dai contorni sottolineati, lenticolari, come in Arturo Ghergo o Elio Luxardo, ecc.
L'interesse maggiore di questa esposizione, dunque, non è solo la verifica di una rilevanza contenutistica degli scatti qui presentati, che certamente esiste, ma soprattutto il riscontro dello sforzo 'visivo' praticato dai singoli autori, alla ricerca di quel personale segno stilistico che potesse rendere - com'è avvenuto nei fatti - immediatamente riconoscibili i loro esiti artistici. Tanto che ciascuna di queste foto si sottrae, ci pare, alla possibile serialità, derivante da quel diffuso costume che prevedeva, necessariamente, soprattutto per le classi alte e borghesi, una seduta di posa davanti al fotografo alla moda, per divenire invece autentico oggetto d'arte. Per esempio, alla stessa stregua dei disegni o delle incisioni.
Con questa mostra fotografica, la Galleria Carlo Virgilio intende addentrarsi maggiormente nel mondo della fotografia d'autore, affrontato in passato in due sole occasioni (Antonio Biasucci e Milton Gendel), indagando sull'intero arco temporale dell'attività fotografica dalla nascita alla maturazione: cioè dal dagherrotipo al digitale, e contribuendo in tal modo a una nuova forma di collezionismo, così come già da tempo accaduto in numerose capitali d'Europa e oltre.
La presente mostra dei Ritratti di signora è corredata da un agile catalogo, con la descrizione tecnica delle opere esposte e una prefazione di Marco Delogu, fotografo e ritrattista certamente oggi tra i più sensibili e apprezzati.
20
novembre 2009
Ritratti di signora. Fotografi a Roma tra le due guerre
Dal 20 novembre al 23 dicembre 2009
fotografia
Location
CARLO VIRGILIO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Roma, Via Della Lupa, 10, (Roma)
Roma, Via Della Lupa, 10, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 16.00-19.30
Vernissage
20 Novembre 2009, ore 18-21
Autore