Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Perifuturismo / Foto movimentate / Dopo la velocità
Un convegno, un concerto, due mostre e altrettanti spettacoli teatrali. E in conclusione un assaggio delle curiose creazioni gastronomiche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rende, 14 novembre 2009
Filobus Percorsi nell’arte contemporanea
Il futurismo 100 anni dopo
a cura di Vittorio Cappelli
PERIFUTURISMO
IL FUTURISMO CORRE AI LATI, TRA I VULCANI I TERREMOTI E IL MARE
16-20 Novembre 2009
Un convegno, un concerto, due mostre e altrettanti spettacoli teatrali. E in conclusione un assaggio delle curiose creazioni gastronomiche. Si presenta ricco e vario il cartellone di “Perifuturismo. Il Futurismo corre ai lati, tra i vulcani i terremoti e il mare”, in programma all’Università della Calabria dal 16 al 20 novembre. Con l’Unical, che ha inserito la settimana futurista nella rassegna Festivart, ne sono sostenitori la Regione Calabria e la Fondazione Carical.
Il Futurismo, cent’anni dopo il primo Manifesto di Marinetti, continua essere fonte di suggestione nelle arti visive, nel teatro e nella musica. «Il progetto Perifuturismo – afferma il curatore Vittorio Cappelli- rappresenta una straordinaria opportunità per colmare un vuoto d’offerta culturale. Ciò che si intende celebrare, infatti, non è la retorica del centenario o quella dei temi centrali della filosofia futurista, bensì la lunga durata dell’avanguardia futurista – quasi un quarantennio – e la sua capacità di coinvolgere periferie culturali e geografiche in Italia e nel mondo».
Il convegno su “Futurismo e mezzogiorno”, che si terrà lunedì 16 novembre dalle ore 10 nel Ptu Piccolo Teatro Unical, dopo i saluti del Rettore Giovanni Latorre, del presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, del responsabile di Festivart Gino Mirocle Crisci e del presidente del Cams Michele Costabile, prevede gli interventi degli studiosi Walter Pedullà, Ugo Piscopo, Anna Maria Ruta, Antonio Lucio Giannone, oltre a Vittorio Cappelli, curatore anche del libro “Calabria Futurista” che sarà presentato nella stessa mattina. Sempre nel Ptu giorno 16 è programmata l’esposizione dei manifesti del cosentino Michele Berardelli e in serata, alle ore 20.45, il concerto di musica contemporanea “Il futurismo calabrese in musica” a cura di Francesco Gesualdi.
Lo spettacolo “Omaggio alla Piedigrotta di Cangiullo” di Ugo Piscopo, per la regia di Renato Carpentieri, andrà in scena al Ptu martedì 17 novembre alle ore 20.45.
Mercoledì 18 novembre alle ore 18 negli Spazi Cams sarà inaugurata la mostra fotografica di Angelo Maggio “Foto movimentate”. La presentazione è a cura di Attilio Lauria.
Ancora negli Spazi Cams, il giorno seguente, giovedì 19 novembre, alle ore 20.45, “A Sud del Futurismo”, recital dell’attore Antonio Petrocelli.
Conclusione il 20 novembre alle ore 18 negli Spazi Cams con l’inaugurazione della mostra di arti visive “Dopo la velocità. 7 Artisti calabresi della diaspora in dialogo col futurismo” a cura di Paolo Aita. Seguiranno assaggi di cucina futurista.
Di seguito: note del curatore di “Perifuturismo” Vttorio Cappelli; note del curatore della mostra “Dopo la velocità” Paolo Aita.
Si allega: programma completo di “Perifuturismo”.
Perifuturismo
Il Futurismo corre ai lati, tra i vulcani i terremoti e il mare
Uno dei caratteri che maggiormente qualificano il Futurismo quale movimento culturale, oltre che artistico, è senza dubbio la capacità pervasiva dei suoi protagonisti. Una pervasività di spazi, tempi, specializzazioni, modalità espressive, universi simbolici e sensoriali, e altro ancora, con ampiezza e profondità degne dei grandi movimenti culturali e religiosi della storia. Si tratta, certo, di un carattere noto e pure ben trattato nella storiografia artistica e letteraria; un carattere al quale, tuttavia, le celebrazioni del centenario non sembrano aver dedicato sufficiente attenzione, né a livello nazionale né tantomeno a livello regionale.
Il progetto Perifuturismo, quindi, rappresenta una straordinaria opportunità per colmare un vuoto d’offerta culturale. Ciò che si intende celebrare, infatti, non è la retorica del centenario o quella dei temi centrali della filosofia futurista, che pure consentono di coglierne la portata. Ciò che si intende celebrare, invece, è la lunga durata dell’avanguardia futurista – quasi un quarantennio – e la sua capacità di coinvolgere periferie culturali e geografiche in Italia e nel mondo. Periferie non per secondarietà o marginalità, ma quale conseguenza di una centralità seminale e della straordinaria molteplicità originata dal fecondo pensare futurista. Una molteplicità che inevitabilmente implica corsie laterali e complanari, tunnel, viadotti e sopraelevate. Del resto, già sul finire degli anni Novanta, quattro importanti e originali mostre hanno documentato su scala regionale la circolazione del Futurismo al Sud, in Campania, in Puglia, in Calabria e in Sicilia. In questa occasione si torna sull’argomento anche con nuove scoperte che riguardano il futurismo calabrese. Si tratta, infine, oggi non solo di esporre le grandi creazioni artistiche futuriste, ma anche di verificare – è questa una delle chiavi di lettura del progetto “Perifiturismo”– il perdurare di suggestioni futuriste, dialoganti con le produzioni artistiche del XXI secolo, nelle arti visive, nel teatro e nella musica.
Sulla base di queste considerazioni e di una strategia di posizionamento che enfatizzi l’originalità del progetto a beneficio di un’offerta culturale armonica e tendente all’integrazione, il CAMS dell’Unical, col sostegno della Regione Calabria e della Fondazione Carical, vuole coinvolgere il territorio in una iniziativa che tende ad evidenziare il carattere “militante” e capillare dell’avanguardia futurista, ma in specie la sua anima meridionale, intuitiva, “tellurica” e “africana”.
Vittorio Cappelli
Venerdì 20 novembre ore 18.00 Università della Calabria- Spazi Cams
inaugurazione della mostra
DOPO LA VELOCITA’
Salvatore Dominelli, Giuseppe Gallo, Serafino Maiorano, Pietro Perrone,
Alfredo Pirri, Ascanio Renda, Antonio Violetta
A cura di Paolo Aita
Questa mostra, posta a chiusura di una serie di eventi sul medesimo tema, è un omaggio e un bilancio sul Futurismo, a cento anni dal Primo Manifesto di Marinetti. Sono stati invitati i più importanti artisti di origine calabrese, ma residenti al di fuori della nostra regione, per verificare la “tenuta storica” di questa Avanguardia e la sua attualità.
Le mitologie della velocità, della bellezza della tecnologia, della palingenesi nella cultura e nel costume, che hanno contraddistinto il Futurismo dagli albori, sono stati sottoposti a una verifica culturale, e hanno generato opere che approfondiscono il lato problematico di questa Avanguardia, le cui conseguenze culturali hanno una portata che si può osservare agevolmente solo oggi. Le opere esposte evidenziano una creatività non inferiore a quella degli artefici del primo novecento, dimostrando che la ricerca artistica attuale tiene debitamente conto di ogni ritrovato estetico e linguistico del Futurismo, che ha toccato tutti gli aspetti del vivere, e ha avuto il ruolo di dinamico propulsore della sperimentazione in Italia.
Per l’occasione è stato realizzato un catalogo che documenta accuratamente sull’esposizione.
Paolo Aita
Filobus Percorsi nell’arte contemporanea
Il futurismo 100 anni dopo
a cura di Vittorio Cappelli
PERIFUTURISMO
IL FUTURISMO CORRE AI LATI, TRA I VULCANI I TERREMOTI E IL MARE
16-20 Novembre 2009
Un convegno, un concerto, due mostre e altrettanti spettacoli teatrali. E in conclusione un assaggio delle curiose creazioni gastronomiche. Si presenta ricco e vario il cartellone di “Perifuturismo. Il Futurismo corre ai lati, tra i vulcani i terremoti e il mare”, in programma all’Università della Calabria dal 16 al 20 novembre. Con l’Unical, che ha inserito la settimana futurista nella rassegna Festivart, ne sono sostenitori la Regione Calabria e la Fondazione Carical.
Il Futurismo, cent’anni dopo il primo Manifesto di Marinetti, continua essere fonte di suggestione nelle arti visive, nel teatro e nella musica. «Il progetto Perifuturismo – afferma il curatore Vittorio Cappelli- rappresenta una straordinaria opportunità per colmare un vuoto d’offerta culturale. Ciò che si intende celebrare, infatti, non è la retorica del centenario o quella dei temi centrali della filosofia futurista, bensì la lunga durata dell’avanguardia futurista – quasi un quarantennio – e la sua capacità di coinvolgere periferie culturali e geografiche in Italia e nel mondo».
Il convegno su “Futurismo e mezzogiorno”, che si terrà lunedì 16 novembre dalle ore 10 nel Ptu Piccolo Teatro Unical, dopo i saluti del Rettore Giovanni Latorre, del presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, del responsabile di Festivart Gino Mirocle Crisci e del presidente del Cams Michele Costabile, prevede gli interventi degli studiosi Walter Pedullà, Ugo Piscopo, Anna Maria Ruta, Antonio Lucio Giannone, oltre a Vittorio Cappelli, curatore anche del libro “Calabria Futurista” che sarà presentato nella stessa mattina. Sempre nel Ptu giorno 16 è programmata l’esposizione dei manifesti del cosentino Michele Berardelli e in serata, alle ore 20.45, il concerto di musica contemporanea “Il futurismo calabrese in musica” a cura di Francesco Gesualdi.
Lo spettacolo “Omaggio alla Piedigrotta di Cangiullo” di Ugo Piscopo, per la regia di Renato Carpentieri, andrà in scena al Ptu martedì 17 novembre alle ore 20.45.
Mercoledì 18 novembre alle ore 18 negli Spazi Cams sarà inaugurata la mostra fotografica di Angelo Maggio “Foto movimentate”. La presentazione è a cura di Attilio Lauria.
Ancora negli Spazi Cams, il giorno seguente, giovedì 19 novembre, alle ore 20.45, “A Sud del Futurismo”, recital dell’attore Antonio Petrocelli.
Conclusione il 20 novembre alle ore 18 negli Spazi Cams con l’inaugurazione della mostra di arti visive “Dopo la velocità. 7 Artisti calabresi della diaspora in dialogo col futurismo” a cura di Paolo Aita. Seguiranno assaggi di cucina futurista.
Di seguito: note del curatore di “Perifuturismo” Vttorio Cappelli; note del curatore della mostra “Dopo la velocità” Paolo Aita.
Si allega: programma completo di “Perifuturismo”.
Perifuturismo
Il Futurismo corre ai lati, tra i vulcani i terremoti e il mare
Uno dei caratteri che maggiormente qualificano il Futurismo quale movimento culturale, oltre che artistico, è senza dubbio la capacità pervasiva dei suoi protagonisti. Una pervasività di spazi, tempi, specializzazioni, modalità espressive, universi simbolici e sensoriali, e altro ancora, con ampiezza e profondità degne dei grandi movimenti culturali e religiosi della storia. Si tratta, certo, di un carattere noto e pure ben trattato nella storiografia artistica e letteraria; un carattere al quale, tuttavia, le celebrazioni del centenario non sembrano aver dedicato sufficiente attenzione, né a livello nazionale né tantomeno a livello regionale.
Il progetto Perifuturismo, quindi, rappresenta una straordinaria opportunità per colmare un vuoto d’offerta culturale. Ciò che si intende celebrare, infatti, non è la retorica del centenario o quella dei temi centrali della filosofia futurista, che pure consentono di coglierne la portata. Ciò che si intende celebrare, invece, è la lunga durata dell’avanguardia futurista – quasi un quarantennio – e la sua capacità di coinvolgere periferie culturali e geografiche in Italia e nel mondo. Periferie non per secondarietà o marginalità, ma quale conseguenza di una centralità seminale e della straordinaria molteplicità originata dal fecondo pensare futurista. Una molteplicità che inevitabilmente implica corsie laterali e complanari, tunnel, viadotti e sopraelevate. Del resto, già sul finire degli anni Novanta, quattro importanti e originali mostre hanno documentato su scala regionale la circolazione del Futurismo al Sud, in Campania, in Puglia, in Calabria e in Sicilia. In questa occasione si torna sull’argomento anche con nuove scoperte che riguardano il futurismo calabrese. Si tratta, infine, oggi non solo di esporre le grandi creazioni artistiche futuriste, ma anche di verificare – è questa una delle chiavi di lettura del progetto “Perifiturismo”– il perdurare di suggestioni futuriste, dialoganti con le produzioni artistiche del XXI secolo, nelle arti visive, nel teatro e nella musica.
Sulla base di queste considerazioni e di una strategia di posizionamento che enfatizzi l’originalità del progetto a beneficio di un’offerta culturale armonica e tendente all’integrazione, il CAMS dell’Unical, col sostegno della Regione Calabria e della Fondazione Carical, vuole coinvolgere il territorio in una iniziativa che tende ad evidenziare il carattere “militante” e capillare dell’avanguardia futurista, ma in specie la sua anima meridionale, intuitiva, “tellurica” e “africana”.
Vittorio Cappelli
Venerdì 20 novembre ore 18.00 Università della Calabria- Spazi Cams
inaugurazione della mostra
DOPO LA VELOCITA’
Salvatore Dominelli, Giuseppe Gallo, Serafino Maiorano, Pietro Perrone,
Alfredo Pirri, Ascanio Renda, Antonio Violetta
A cura di Paolo Aita
Questa mostra, posta a chiusura di una serie di eventi sul medesimo tema, è un omaggio e un bilancio sul Futurismo, a cento anni dal Primo Manifesto di Marinetti. Sono stati invitati i più importanti artisti di origine calabrese, ma residenti al di fuori della nostra regione, per verificare la “tenuta storica” di questa Avanguardia e la sua attualità.
Le mitologie della velocità, della bellezza della tecnologia, della palingenesi nella cultura e nel costume, che hanno contraddistinto il Futurismo dagli albori, sono stati sottoposti a una verifica culturale, e hanno generato opere che approfondiscono il lato problematico di questa Avanguardia, le cui conseguenze culturali hanno una portata che si può osservare agevolmente solo oggi. Le opere esposte evidenziano una creatività non inferiore a quella degli artefici del primo novecento, dimostrando che la ricerca artistica attuale tiene debitamente conto di ogni ritrovato estetico e linguistico del Futurismo, che ha toccato tutti gli aspetti del vivere, e ha avuto il ruolo di dinamico propulsore della sperimentazione in Italia.
Per l’occasione è stato realizzato un catalogo che documenta accuratamente sull’esposizione.
Paolo Aita
16
novembre 2009
Perifuturismo / Foto movimentate / Dopo la velocità
Dal 16 al 20 novembre 2009
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
Orario di apertura
da lunedì a venerdì: ore 9-13, 17.30-19.30
Vernissage
16 Novembre 2009, dalle ore 10
Autore
Curatore