Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mariano Domenici – Geometriche Prospettive
La mostra presenta le più recenti creazioni di Mariano Domenici dove segno, materia, colore, struttura architettonica, sono gli elementi sui quali l’autore fonda l’espressività artistica delle sue composizioni astratto-geometriche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra allestita nel “Museo Ugo Guidi” di Forte dei Marmi – Via M. Civitali 33 a Vittoria Apuana – e presso il Logos Hotel - Via Mazzini 153 Forte dei Marmi, sarà inaugurata Sabato 14 NOVEMBRE alle ore 16.
“La mostra presenta le più recenti creazioni di Mariano Domenici dove segno, materia, colore, struttura architettonica, sono gli elementi sui quali l'autore fonda l'espressività artistica delle sue composizioni astratto-geometriche.
La sua ricerca è orientata verso una meticolosa indagine su originali soluzioni prospettiche che si risolvono nell'esplorazione di scheletrici paesaggi urbani realizzati su grandi tavole in legno di “buon spessore” per supportare le incisioni che l'artista pratica “per via di levare” utilizzando frese ed altri attrezzi di varie dimensioni fino ad arrivare all'uso di utensileria da cesellatura, ottenendo raffinati e complicati intrecci di piani sovrapposti che s'intersecano con i colori affioranti dai legni incisi. Con certosina pazienza e con l'abilità che deriva da una lunga pratica di restauratore e cesellatore di mobili antichi, nonché ideatore di nuove soluzioni mobiliari, libera la fantasia nella realizzazione di composizioni parietali su cui pratica una miriade di linee rette affiancate, sovrapposte e oblique, tali da formare un fitto reticolato: strutture segniche filtranti di ricche intonazioni cromatiche ed insolite superfici caratterizzate da particolari texture vibratili che restituiscono rarefatte atmosfere luminose. Dai particolari elaborati, dove il pennello è usato solo per stendere stratificazioni di colore successivamente asportate a colpi di fresa o abrase opportunamente per far emergere modulazioni tonali, nascono enigmatici scorci cittadini che inducono l'uomo a riflettere sulla dilagante cementificazione urbana ponendolo di fronte ad una assunzione contemplatrice astratta, simbolo di una perdita del dato reale, oggettivo e naturale delle cose. Ecco che la configurazione segnica diviene analisi spirituale, labirinto mentale di strutture devianti dell'inconscio e dell'ignoto che si fanno metafore di significati appartenenti ad un mistero di origine astratta, sottilmente psicologica, cerebrale: “Instabili tralicci”, “Trame sospese”, “Città ferita”, “Quiete nella notte” e dove, talvolta, dal fondo appaiono melanconiche figure umane appena accennate come in “Sconosciuto nel suo urbano labirinto”. Accanto a questa produzione che fonda la sua ricerca su uno studio introspettivo, Domenici associa opere che rappresentano una rivisitazione della Pop Art americana facenti parte della serie dedicata alla “Segnaletica degli enigmi”: collage, intagli di materiali, quali applicazioni di vetro fuso e bronzo, e straniamenti di tecniche diverse, conferiscono alle opere vitalismo materico e coloristico. Le superfici sono lucidate a specchio, il cromatismo è smagliante.
Lo scopo dell'artista è quello di raggiungere una nuova dignità estetica, basata sull'armonia della forma e il contrasto del colore dove il segno compositivo stupisce ed intriga l'osservatore per l'assenza del significato oggettivo.” Enrica Frediani
“La mostra presenta le più recenti creazioni di Mariano Domenici dove segno, materia, colore, struttura architettonica, sono gli elementi sui quali l'autore fonda l'espressività artistica delle sue composizioni astratto-geometriche.
La sua ricerca è orientata verso una meticolosa indagine su originali soluzioni prospettiche che si risolvono nell'esplorazione di scheletrici paesaggi urbani realizzati su grandi tavole in legno di “buon spessore” per supportare le incisioni che l'artista pratica “per via di levare” utilizzando frese ed altri attrezzi di varie dimensioni fino ad arrivare all'uso di utensileria da cesellatura, ottenendo raffinati e complicati intrecci di piani sovrapposti che s'intersecano con i colori affioranti dai legni incisi. Con certosina pazienza e con l'abilità che deriva da una lunga pratica di restauratore e cesellatore di mobili antichi, nonché ideatore di nuove soluzioni mobiliari, libera la fantasia nella realizzazione di composizioni parietali su cui pratica una miriade di linee rette affiancate, sovrapposte e oblique, tali da formare un fitto reticolato: strutture segniche filtranti di ricche intonazioni cromatiche ed insolite superfici caratterizzate da particolari texture vibratili che restituiscono rarefatte atmosfere luminose. Dai particolari elaborati, dove il pennello è usato solo per stendere stratificazioni di colore successivamente asportate a colpi di fresa o abrase opportunamente per far emergere modulazioni tonali, nascono enigmatici scorci cittadini che inducono l'uomo a riflettere sulla dilagante cementificazione urbana ponendolo di fronte ad una assunzione contemplatrice astratta, simbolo di una perdita del dato reale, oggettivo e naturale delle cose. Ecco che la configurazione segnica diviene analisi spirituale, labirinto mentale di strutture devianti dell'inconscio e dell'ignoto che si fanno metafore di significati appartenenti ad un mistero di origine astratta, sottilmente psicologica, cerebrale: “Instabili tralicci”, “Trame sospese”, “Città ferita”, “Quiete nella notte” e dove, talvolta, dal fondo appaiono melanconiche figure umane appena accennate come in “Sconosciuto nel suo urbano labirinto”. Accanto a questa produzione che fonda la sua ricerca su uno studio introspettivo, Domenici associa opere che rappresentano una rivisitazione della Pop Art americana facenti parte della serie dedicata alla “Segnaletica degli enigmi”: collage, intagli di materiali, quali applicazioni di vetro fuso e bronzo, e straniamenti di tecniche diverse, conferiscono alle opere vitalismo materico e coloristico. Le superfici sono lucidate a specchio, il cromatismo è smagliante.
Lo scopo dell'artista è quello di raggiungere una nuova dignità estetica, basata sull'armonia della forma e il contrasto del colore dove il segno compositivo stupisce ed intriga l'osservatore per l'assenza del significato oggettivo.” Enrica Frediani
14
novembre 2009
Mariano Domenici – Geometriche Prospettive
Dal 14 novembre al 06 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO UGO GUIDI
Forte Dei Marmi, Via Matteo Civitali, 33, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Via Matteo Civitali, 33, (Lucca)
Orario di apertura
Apertura su appuntamento. Al Logos Hotel tutti i giorni con orario 10-23
Vernissage
14 Novembre 2009, ore 18
Autore
Curatore