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fino al 15.III.2011 Magda Stanová Roma, VM21
roma
L’intuizione, la folgorazione, l’illuminazione. Sono solo alcuni dei cliché che ancora resistono quando si parla d’arte. L’artista slovacca prova a decostruirli. Mostrandone la vera natura...
che seguono un intento iniziale. Questa è la riflessione di partenza
dell’artista slovacca Magda Stanová (Presov,
1981; vive a Roma) e del suo progetto esposto nella project room della galleria
capitolina.
Una riflessione debitrice di Edgar Allan Poe
che, nel saggio La filosofia della
composizione, descrive il processo della nascita del famoso poema Il Corvo. Lo scrittore spiega che il
suo pezzo è la conseguenza delle varie decisioni seguite all’intenzione
iniziale. Magda Stanová ha applicato questa premessa nel processo della
creazione dell’arte visiva, riflettendo inoltre su temi come kitsch, copyright,
intuizione e illuminazione.
La sua opera si propone come momento di
mediazione tra la sua visione del mondo e il mondo stesso: “L’arte è il mio mezzo per comunicare alcune
piccole cose che ho scoperto sul mondo. Queste sono spesso situazioni banali,
prese dalla vita quotidiana ma che contengono una poesia nascosta”. E l’artista prosegue: “Osservando i vari posti in cui ho vissuto
negli ultimi anni, mi sono trovata ad annotare particolari poco appariscenti ma
interessanti quasi sempre in relazione con i paesaggi architettonici o
naturali. Trasformo queste osservazioni in disegni, fotografie e testi perché
diventino una guida per piccole esperienze personali….. Collezionare queste
osservazioni è un processo lento, non è possibile pianificare le scoperte. Le
cose interessanti appaiono inaspettatamente”.
Nel progetto Algoritmi nell’arte (2010-11) osserva i
principi che portano l’artista alla creazione, spesso considerati il frutto
dell’intuizione, del subconscio e di qualcosa di trascendentale. Stanová,
invece, con un analisi quasi scientifica, rigorosa, afferma che la creazione è
spesso un processo decisionale, razionale e prevedibile. Nella decifrazione di
questo mistero ha usato le strategie ispirate dalla neuroscienza, dalla
matematica, dalla biologia e dalla logica. Infatti, Algoritmi nell’arte prende forma attraverso testi, diagrammi,
schemi e disegni minimalistici.
E se il lavoro di Magda Stanová si caratterizza
per la sua precisione e profondità, non mancano un intelligente senso dello
humour e una realizzazione peculiare, a metà fra il disegno e la scrittura. La
serie Algoritmi nell’arte consiste
infatti in 24 disegni, un oggetto (una sedia con una bilancia per seduta) e dei
volantini.
Precedentemente ha
realizzato il progetto Nell’ombra della
fotografia, basato su un principio simile, visualizzando il discorso
attorno al mezzo fotografico.
angela
valenti
mostra visitata il 28 gennaio 2011
dal 20 gennaio al 15 marzo 2011
Magda Stanová – Algoritmi nell’arte
a cura di Lýdia Pribišová
VM21artecontemporanea
Via della Vetrina, 21 (zona piazza Navona) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 11-19.30; sabato ore 16.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0668891365; info@vm21contemporanea.com; www.vm21contemporanea.com
[exibart]