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Donne in primo piano. Fotoritratti di Ieri. Disponendo il Domani
La mostra espone immagini d’epoca tratte dall’archivio personale di Rosanna Cavallini, curatrice della mostra, e si arricchisce del lavoro di tre fotografi contemporanei che realizzeranno dei servizi fotografici dove ad essere protagoniste saranno le donne di tutte le età che verranno a visitare gli Spazi.
Comunicato stampa
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Da sabato 14 novembre e fino al 31 gennaio 2010 gli Spazi livioROSSI di Borgo Valsugana ospiteranno un particolare progetto espositivo tutto declinato al femminile. A incontrarsi saranno i mondi, le espressioni, il vissuto delle donne di ieri e di oggi. DONNE IN PRIMO PIANO. Fotoritratti di ieri, disponendo il domani, espone immagini d’epoca tratte dall’archivio personale di Rosanna Cavallini, curatrice della mostra, e si arricchisce del lavoro di tre fotografi contemporanei che realizzeranno dei servizi fotografici dove ad essere protagoniste saranno le donne di tutte le età che verranno a visitare gli Spazi.
Le foto selezionate da Rosanna Cavallini erano state dimenticate nei cassetti di mobili che attenti restauratori hanno rinvenuto e conservato. Gran parte di esse sono anonime: solo alcune forniscono delle informazioni personali attraverso una data, un nome o una dedica. Questo eccezionale materiale, che descrive un periodo compreso fra la fine del XIX e gli anni Quaranta del XX secolo, costituisce un’importante testimonianza dei cambiamenti di cui hanno fatto esperienza le classi popolari che, grazie alla diffusione della fotografia, hanno potuto e voluto rappresentarsi. Sono ritratti di donne di diversa età ed estrazione sociale: bambine annoiate in posa nello studio fotografico, anziane che sfoggiano ancora l’abito tradizionale o i merletti neri della vedovanza, ragazze assorte nella lettura, donne al lavoro intente a cucire divise militari. Altre sono immagini di donne di ambito popolare, borghese e nobile, nei vestiti della festa, spesso bloccate in un’espressione che tradisce l’emozione dell’evento. Tutte le protagoniste di questa vasta galleria sono però accomunate da una bellezza che va oltre ogni canone estetico.
Agli scatti storici del trentino Giambattista Unterveger si accompagnano quelli di altri anonimi fotografi ambulanti che con i loro esotici “marchingegni” si recavano alle feste e alle sagre di paese per offrire l’occasione di un prezioso ricordo. All’epoca la richiesta più frequente era di isolare il soggetto dal contesto più che di documentare la realtà. Utilizzando un fondale fittizio il fotografo riusciva a straniare geograficamente e temporalmente il cliente che in questo modo poteva trattenere per sé e per i suoi cari un’immagine più desiderata che reale. Così scrive Rosanna Cavallini: “..è una doppia necessità questa, che nasconde due aspetti: uno tecnico che riguarda il fotografo e cioè la miglior focalizzazione del soggetto, l’altro psicologico che riguarda il cliente e che il fotografo offre, da vero mago, a poco prezzo. Queste immagini compongono il quadro di regole codificate che rappresenta - continua la curatrice - “il diario degli umili scritto per immagini” e documentano l’esigenza di un riscatto sociale…I fotoritratti d’epoca, vissuti come vero evento dalle classi sociali popolari, nascondono la verità di una grande bugia sociale, ancora attuale: il bisogno di fuggire la realtà esterna e interiore, apparendo altro da sé”.
Per rendere migliore la fruizione, le fotografie raccolte nella mostra sono state suddivise tematicamente : le “piccole donne”, le “donne al lavoro”, le “donne amiche” e i “foto ritratti”. Una particolare scelta è stata quella di escludere immagini della maternità e del matrimonio per privilegiare l’unicità della persona e l’essenza femminile.
L’esposizione presso gli Spazi livioROSSI rappresenta il primo passo nell’ambito di un progetto più esteso che mira a costruire un archivio fotografico femminile stabile da realizzare grazie al prestito dei materiali, sempre molto preziosi per coloro che li hanno conservati.
Il sottotitolo stesso della mostra è un invito a esplorare il passato descritto attraverso le immagini di queste donne, ma al contempo suggerisce di fermarsi sullo sguardo fiero e consapevole di ognuna di esse, da cui trapela la predisposizione a disporre il domani: a prepararlo, a renderlo realtà.
Nell’ambito della mostra saranno attivati dei laboratori creativi rivolti sia agli adulti che ai bambini. "Sabatopomeriggioinsieme", questo il titolo dell’iniziativa curata dall'Atelier Le Coccinelle, offrirà l'occasione di recuperare il gusto per la decorazione in senso lato e di esplorare abilità e manualità prevalentemente femminili. I sei appuntamenti previsti, con una cadenza di due sabati al mese, si svolgeranno presso l'edificio dell’ex scuola elementare di Olle.
I promotori della mostra
Arte Sella. Dall’estate 2009 l’associazione Arte Sella gestisce, in convenzione con il Comune di Borgo Valsugana il Museo Soggetto Montagna Donna.
Casa Andriollo, il Museo Soggetto Montagna Donna di Olle Valsugana, ospita documenti e manufatti del vissuto femminile soprattutto di ambito domestico. La finalità di questo spazio espositivo è di valorizzare qualità e saperi delle donne di montagna. Scopo del Museo è anche quello di divenire archivio del vissuto femminile; tale destinazione, oltre rappresentare una formidabile possibilità di documentazione di costume da consegnare alle future generazioni, potrebbe consentire al Museo stesso di essere vissuto più attivamente dalla comunità, frequentato per studi e ricerche, animato dal flusso continuo di arricchimenti ed integrazioni.
Le foto selezionate da Rosanna Cavallini erano state dimenticate nei cassetti di mobili che attenti restauratori hanno rinvenuto e conservato. Gran parte di esse sono anonime: solo alcune forniscono delle informazioni personali attraverso una data, un nome o una dedica. Questo eccezionale materiale, che descrive un periodo compreso fra la fine del XIX e gli anni Quaranta del XX secolo, costituisce un’importante testimonianza dei cambiamenti di cui hanno fatto esperienza le classi popolari che, grazie alla diffusione della fotografia, hanno potuto e voluto rappresentarsi. Sono ritratti di donne di diversa età ed estrazione sociale: bambine annoiate in posa nello studio fotografico, anziane che sfoggiano ancora l’abito tradizionale o i merletti neri della vedovanza, ragazze assorte nella lettura, donne al lavoro intente a cucire divise militari. Altre sono immagini di donne di ambito popolare, borghese e nobile, nei vestiti della festa, spesso bloccate in un’espressione che tradisce l’emozione dell’evento. Tutte le protagoniste di questa vasta galleria sono però accomunate da una bellezza che va oltre ogni canone estetico.
Agli scatti storici del trentino Giambattista Unterveger si accompagnano quelli di altri anonimi fotografi ambulanti che con i loro esotici “marchingegni” si recavano alle feste e alle sagre di paese per offrire l’occasione di un prezioso ricordo. All’epoca la richiesta più frequente era di isolare il soggetto dal contesto più che di documentare la realtà. Utilizzando un fondale fittizio il fotografo riusciva a straniare geograficamente e temporalmente il cliente che in questo modo poteva trattenere per sé e per i suoi cari un’immagine più desiderata che reale. Così scrive Rosanna Cavallini: “..è una doppia necessità questa, che nasconde due aspetti: uno tecnico che riguarda il fotografo e cioè la miglior focalizzazione del soggetto, l’altro psicologico che riguarda il cliente e che il fotografo offre, da vero mago, a poco prezzo. Queste immagini compongono il quadro di regole codificate che rappresenta - continua la curatrice - “il diario degli umili scritto per immagini” e documentano l’esigenza di un riscatto sociale…I fotoritratti d’epoca, vissuti come vero evento dalle classi sociali popolari, nascondono la verità di una grande bugia sociale, ancora attuale: il bisogno di fuggire la realtà esterna e interiore, apparendo altro da sé”.
Per rendere migliore la fruizione, le fotografie raccolte nella mostra sono state suddivise tematicamente : le “piccole donne”, le “donne al lavoro”, le “donne amiche” e i “foto ritratti”. Una particolare scelta è stata quella di escludere immagini della maternità e del matrimonio per privilegiare l’unicità della persona e l’essenza femminile.
L’esposizione presso gli Spazi livioROSSI rappresenta il primo passo nell’ambito di un progetto più esteso che mira a costruire un archivio fotografico femminile stabile da realizzare grazie al prestito dei materiali, sempre molto preziosi per coloro che li hanno conservati.
Il sottotitolo stesso della mostra è un invito a esplorare il passato descritto attraverso le immagini di queste donne, ma al contempo suggerisce di fermarsi sullo sguardo fiero e consapevole di ognuna di esse, da cui trapela la predisposizione a disporre il domani: a prepararlo, a renderlo realtà.
Nell’ambito della mostra saranno attivati dei laboratori creativi rivolti sia agli adulti che ai bambini. "Sabatopomeriggioinsieme", questo il titolo dell’iniziativa curata dall'Atelier Le Coccinelle, offrirà l'occasione di recuperare il gusto per la decorazione in senso lato e di esplorare abilità e manualità prevalentemente femminili. I sei appuntamenti previsti, con una cadenza di due sabati al mese, si svolgeranno presso l'edificio dell’ex scuola elementare di Olle.
I promotori della mostra
Arte Sella. Dall’estate 2009 l’associazione Arte Sella gestisce, in convenzione con il Comune di Borgo Valsugana il Museo Soggetto Montagna Donna.
Casa Andriollo, il Museo Soggetto Montagna Donna di Olle Valsugana, ospita documenti e manufatti del vissuto femminile soprattutto di ambito domestico. La finalità di questo spazio espositivo è di valorizzare qualità e saperi delle donne di montagna. Scopo del Museo è anche quello di divenire archivio del vissuto femminile; tale destinazione, oltre rappresentare una formidabile possibilità di documentazione di costume da consegnare alle future generazioni, potrebbe consentire al Museo stesso di essere vissuto più attivamente dalla comunità, frequentato per studi e ricerche, animato dal flusso continuo di arricchimenti ed integrazioni.
14
novembre 2009
Donne in primo piano. Fotoritratti di Ieri. Disponendo il Domani
Dal 14 novembre 2009 al 31 gennaio 2010
fotografia
Location
SPAZI LIVIO ROSSI
Borgo Valsugana, Corso Augusum, 55, (Trento)
Borgo Valsugana, Corso Augusum, 55, (Trento)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10.00 - 12.00 e 15.00 - 19.00, domenica 15.00 - 19.00
Vernissage
14 Novembre 2009, ore 17
Sito web
www.artesella.it
Curatore