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Philipp Messner – Parametrale
I rapporti fra la ricerca artistica di Philipp Messner e le pratiche neo-concettuali sono netti e, contemporaneamente, sfumati.
Da questa composta, ma irriducibile, oscillazione deriva lo statuto intimamente dinamico delle sue opere e installazioni.
Comunicato stampa
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I rapporti fra la ricerca artistica di Philipp Messner e le pratiche neo-concettuali sono netti e, contemporaneamente, sfumati.
Da questa composta, ma irriducibile, oscillazione deriva lo statuto intimamente dinamico delle sue opere e installazioni.
I materiali e i processi di produzione impiegati dall’artista rimandano alla Minimal Art e alla sua estetica “industriale”, la grammatica formale è ridotta a forme semplici, a un linguaggio purificato nell’essenzialità degli archetipi e dei simboli.
In questa immediatezza visiva è introdotto un elemento di costante destrutturazione e alleggerimento dell’immagine: essa è ottenuta sia a livello di ritaglio e ricomposizione tridimensionale – che prevede anche la dislocazione e il riassemblaggio degli elementi risultanti – sia – ed è forse non casuale che Messner abbia frequentato la classe di Michelangelo Pistoletto all’Accademia di Belle Arti di Vienna – attraverso l’uso del riflesso, del rispecchiamento, della sovrimpressione (come nell’opera Arsenale, 2006), che conferiscono alla superficie piatta e bidimensionale quella virtualità percettiva ed immaginifica che diviene elemento di congiunzione e “messa in prospettiva” fra l’opera, l’osservatore e lo spazio espositivo. Il ruolo dell’osservatore è, in questa relazione fluida, quello di vettore attivo: senza occupare una posizione pre-determinata esso è immesso in un flusso di relazioni che ne determinano la percezione e che, al contempo, contribuisce a determinare con il suo movimento fisico e le sue proiezioni intellettuali.
I rapporti fra Messner e la tradizione dell’Arte Concettuale sono contraddistinti da una distillazione paziente e consapevole di sperimentazioni afferibili, tra l’altro, anche all’Arte Cinetica e all’Arte Povera e, insieme, da un’attenzione per l’arte applicata, il design, l’architettura in quanto espressioni di una cultura della progettazione in grado di indagare e rilanciare attraverso lo spazio empirico dell’opera lo spazio reale e simbolico delle nostre esperienze e credenze.
Andrea Viliani
Philipp Messner nasce a Bolzano nel 1975. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Vienna dove si diploma nel 1999 nella classe del Prof. Michelangelo Pistoletto. Vive e lavora a Monaco di Baviera
Da questa composta, ma irriducibile, oscillazione deriva lo statuto intimamente dinamico delle sue opere e installazioni.
I materiali e i processi di produzione impiegati dall’artista rimandano alla Minimal Art e alla sua estetica “industriale”, la grammatica formale è ridotta a forme semplici, a un linguaggio purificato nell’essenzialità degli archetipi e dei simboli.
In questa immediatezza visiva è introdotto un elemento di costante destrutturazione e alleggerimento dell’immagine: essa è ottenuta sia a livello di ritaglio e ricomposizione tridimensionale – che prevede anche la dislocazione e il riassemblaggio degli elementi risultanti – sia – ed è forse non casuale che Messner abbia frequentato la classe di Michelangelo Pistoletto all’Accademia di Belle Arti di Vienna – attraverso l’uso del riflesso, del rispecchiamento, della sovrimpressione (come nell’opera Arsenale, 2006), che conferiscono alla superficie piatta e bidimensionale quella virtualità percettiva ed immaginifica che diviene elemento di congiunzione e “messa in prospettiva” fra l’opera, l’osservatore e lo spazio espositivo. Il ruolo dell’osservatore è, in questa relazione fluida, quello di vettore attivo: senza occupare una posizione pre-determinata esso è immesso in un flusso di relazioni che ne determinano la percezione e che, al contempo, contribuisce a determinare con il suo movimento fisico e le sue proiezioni intellettuali.
I rapporti fra Messner e la tradizione dell’Arte Concettuale sono contraddistinti da una distillazione paziente e consapevole di sperimentazioni afferibili, tra l’altro, anche all’Arte Cinetica e all’Arte Povera e, insieme, da un’attenzione per l’arte applicata, il design, l’architettura in quanto espressioni di una cultura della progettazione in grado di indagare e rilanciare attraverso lo spazio empirico dell’opera lo spazio reale e simbolico delle nostre esperienze e credenze.
Andrea Viliani
Philipp Messner nasce a Bolzano nel 1975. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Vienna dove si diploma nel 1999 nella classe del Prof. Michelangelo Pistoletto. Vive e lavora a Monaco di Baviera
19
novembre 2009
Philipp Messner – Parametrale
Dal 19 novembre al 23 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA GOETHE2
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Orario di apertura
da lunedi a venerdì ore 15.30-19.30
sabato dalle 10.00-12.30
Vernissage
19 Novembre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore