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Apt Art – Corpus Dominae
Curata da Stefania Binato per l’Area Arti Visive dell’Associazione dominoBarocco che ne cura l’allestimento, questa mostra si presenta finalmente al pubblico dopo la pre-view organizzata in occasione della Giornata del Contemporaneo del 3 ottobre scorso.
Comunicato stampa
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Curata da Stefania Binato per l’Area Arti Visive dell’Associazione dominoBarocco che ne cura l’allestimento, questa mostra si presenta finalmente al pubblico dopo la pre-view organizzata in occasione della Giornata del Contemporaneo del 3 ottobre scorso. La attuale composizione di opere, non definitiva essendo Corpus Dominae un work in progress, ma già molto vicina alla selezione completa di artisti partecipanti, si e’ arricchita dell’emozionante lavoro video-pittorico di Aghim Muka cui si affiancano nuove opere di Svitlana Grebenyuk e Agnese Guido, tutte frutto di riflessioni sull’universo femminile.
Le opere in mostra, declinazioni possibili di un caleidoscopico soggetto, quello femminile appunto, aspirano a sanarne le discrasie tra una sua presenza attiva, ‘’attoriale’’, autoriale e visibilità corporea.
Non e’ l’immagine femminile e la sua raf-figurazione che andiamo a proporre ma, come una lettura sottile del titolo suggerisce, una panoramica delle emozioni di cui il corpo femminile si fa mezzo, luogo e centro. Gli artisti invitati , essi stessi corpo ricettivo i cui pori respirano e rielaborano le suggestioni della cronaca e del proprio vissuto rispetto alla realtà femminile contemporanea con disincanto ma non senza pietas, hanno trasformato anche la più spessa crudezza del quotidiano col segno fermo e amorevole della loro mano. Soprusi e violenze, abbandoni e ipocrisie, giocosa autoironia, contraddizioni della nostra mente, escono trasformate, plasmate dal parto del loro talento che li svela, alleggerendoli, per offrirli distillati in emozione al nostro sguardo. Così, fotogrammi, collage, tecniche miste, pigmenti in polvere su tela; base leggera e lieve, suggerimento all’uomo a ritornare a riconoscere in noi ancora qualcosa di se’; dal nominativo all’ablativo, l’intera rosa delle nostre declinazioni possibili.
Apt Art si ripropone con un nuovo appuntamento a proseguire il minuzioso lavorio di ‘’imbastitura’’ a filo resistente per ricucire il contatto tra i luoghi della vita quotidiana e l’arte.
Questo il nuovo progetto dell’effervescente dominoBarocco, l’associazione culturale che da qualche anno si occupa, con iniziative di successo, di studiare e portare alla ribalta modalità innovative nell’ organizzare la produzione culturale.
APT ART e’ il recente frutto dell’area Arti Visive e Figurative . Con i contributi ideativo e curatoriale di Stefania Binato e realizzativi di Allegra Barbarigo e Tullio Pizzoni Ardemani– interior designers – in un grazioso appartamento in un bellissimo edificio di inizio secolo scorso, destinato a divenire punto di osservazione milanese rispetto all’attività di ricerca e scouting dell’Associazione, si e’ dato inizio al progetto ambizioso di riportare arte, artisti e collezionisti ‘’nella propria casa’’ , travasando senso dalla modalità di allestimento alle opere.
Un contenitore già significante si imbelletta periodicamente di oggetti d’arte ( pittura, scultura, foto, elementi vari d’arredo, etc.) realizzati da artisti di talento a se-durre appassionati, artisti, collezionisti e trendsetters.
Una esposizione ‘’privata’’ , un po’ aristocratico cabinets des curieux , un po’ Chambre d’Amis vuole svelare primizie portando l’attenzione, oltre che sull’opera, sulla relazione che questa e il suo autore sono in grado di intessere con una realtà di quotidianità , di esposizione non formale ma luogo di intimo confronto con un pubblico circoscritto;un pubblico che vuole avere, e dunque comprende, un’esperienza diretta con l’opera che , oltre la sua visibilità, ne riproduca ,per collocazione, l’ipotesi di possesso e proprietà. La riproduzione del possibile collocamento dell’opera stessa in un contesto ‘’casalingo’’ porta infatti ad attivare il dispositivo percettivo e l’emozione che può derivare dal possederla riportando l’attenzione sull’opera e sulla sua diffusione anziche’ risolvere l’occasione espositiva nella effimera e saltuaria celebrazione di artista e curatore .
Di volta in volta, vengono individuati artisti ed opere che secondo la sensibilità della curatrice sono tra loro in intima relazione;ad ogni appuntamento col pubblico si ha quindi una nuova combinazione di opere non lasciata alla casualità dell’accostamento ma volta a comporre un disegno di arredo, ‘’ una nuova atmosfera rifuggente l’anonimato e l’asetticità architettonica e luministica del contenitore galleria’’ ( R. Peregalli ) per una alchimia opera-luogo sempre nuova.
Le opere in mostra, declinazioni possibili di un caleidoscopico soggetto, quello femminile appunto, aspirano a sanarne le discrasie tra una sua presenza attiva, ‘’attoriale’’, autoriale e visibilità corporea.
Non e’ l’immagine femminile e la sua raf-figurazione che andiamo a proporre ma, come una lettura sottile del titolo suggerisce, una panoramica delle emozioni di cui il corpo femminile si fa mezzo, luogo e centro. Gli artisti invitati , essi stessi corpo ricettivo i cui pori respirano e rielaborano le suggestioni della cronaca e del proprio vissuto rispetto alla realtà femminile contemporanea con disincanto ma non senza pietas, hanno trasformato anche la più spessa crudezza del quotidiano col segno fermo e amorevole della loro mano. Soprusi e violenze, abbandoni e ipocrisie, giocosa autoironia, contraddizioni della nostra mente, escono trasformate, plasmate dal parto del loro talento che li svela, alleggerendoli, per offrirli distillati in emozione al nostro sguardo. Così, fotogrammi, collage, tecniche miste, pigmenti in polvere su tela; base leggera e lieve, suggerimento all’uomo a ritornare a riconoscere in noi ancora qualcosa di se’; dal nominativo all’ablativo, l’intera rosa delle nostre declinazioni possibili.
Apt Art si ripropone con un nuovo appuntamento a proseguire il minuzioso lavorio di ‘’imbastitura’’ a filo resistente per ricucire il contatto tra i luoghi della vita quotidiana e l’arte.
Questo il nuovo progetto dell’effervescente dominoBarocco, l’associazione culturale che da qualche anno si occupa, con iniziative di successo, di studiare e portare alla ribalta modalità innovative nell’ organizzare la produzione culturale.
APT ART e’ il recente frutto dell’area Arti Visive e Figurative . Con i contributi ideativo e curatoriale di Stefania Binato e realizzativi di Allegra Barbarigo e Tullio Pizzoni Ardemani– interior designers – in un grazioso appartamento in un bellissimo edificio di inizio secolo scorso, destinato a divenire punto di osservazione milanese rispetto all’attività di ricerca e scouting dell’Associazione, si e’ dato inizio al progetto ambizioso di riportare arte, artisti e collezionisti ‘’nella propria casa’’ , travasando senso dalla modalità di allestimento alle opere.
Un contenitore già significante si imbelletta periodicamente di oggetti d’arte ( pittura, scultura, foto, elementi vari d’arredo, etc.) realizzati da artisti di talento a se-durre appassionati, artisti, collezionisti e trendsetters.
Una esposizione ‘’privata’’ , un po’ aristocratico cabinets des curieux , un po’ Chambre d’Amis vuole svelare primizie portando l’attenzione, oltre che sull’opera, sulla relazione che questa e il suo autore sono in grado di intessere con una realtà di quotidianità , di esposizione non formale ma luogo di intimo confronto con un pubblico circoscritto;un pubblico che vuole avere, e dunque comprende, un’esperienza diretta con l’opera che , oltre la sua visibilità, ne riproduca ,per collocazione, l’ipotesi di possesso e proprietà. La riproduzione del possibile collocamento dell’opera stessa in un contesto ‘’casalingo’’ porta infatti ad attivare il dispositivo percettivo e l’emozione che può derivare dal possederla riportando l’attenzione sull’opera e sulla sua diffusione anziche’ risolvere l’occasione espositiva nella effimera e saltuaria celebrazione di artista e curatore .
Di volta in volta, vengono individuati artisti ed opere che secondo la sensibilità della curatrice sono tra loro in intima relazione;ad ogni appuntamento col pubblico si ha quindi una nuova combinazione di opere non lasciata alla casualità dell’accostamento ma volta a comporre un disegno di arredo, ‘’ una nuova atmosfera rifuggente l’anonimato e l’asetticità architettonica e luministica del contenitore galleria’’ ( R. Peregalli ) per una alchimia opera-luogo sempre nuova.
10
novembre 2009
Apt Art – Corpus Dominae
Dal 10 novembre al 09 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
APT ART
Milano, Via Ciro Menotti, 16, (Milano)
Milano, Via Ciro Menotti, 16, (Milano)
Orario di apertura
dalle ore 19 alle ore 21 su prenotazione
Vernissage
10 Novembre 2009, ore 19.30 - 21.30
Autore
Curatore