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Il tesoro perduto
Le pietre preziose, il loro colore, il loro universo interno, la loro cultura, il loro mito e il loro mistero in mostra all’Atelier Gluck di Milano
Comunicato stampa
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Dopo il grande successo del primo film “TRILLI”, la fatina di Peter Pan si rinnova ancora e torna con un nuovo look autunnale, nuovi amici e nuove avventure nell’attesissimo film in DVD e Blu-ray DiscTM “Trilli e il Tesoro Perduto”. Per celebrare la magia di Trilli l’Associazione Atelier Gluck Arte allestisce, con la Fondazione Willy Andergassen e l’Istituto Gemmologico Italiano, una mostra interamente dedicata alle pietre preziose, al loro mito, alla loro storia e a tutte le curiosità che nascondono.
Grazie alla collaborazione dell’Istituto Gemmologico Italiano si potranno ammirare dal vivo venti gemme tra le più preziose: dal diamante allo zaffiro, dallo smeraldo al rubino, dall’ametista al topazio, fino alle meno note, crisoberillo, olivina, scapolite ma non per questo meno preziose ed affascinanti. Ad ogni gemma sarà affiancato un pannello esplicativo che porterà per mano il visitatore alla scoperta del vero tesoro perduto: la storia, la cultura e la mitologia delle pietre! Per scoprire che il rubino è stata per secoli la pietra destinata agli eroi ma anche una gemma un po’ “traditrice” (molti dei rubini più conosciuti sono in realtà spinelli), che il diamante è considerato la pietra dell’amore perché la sua incredibile durezza l’ha reso simbolo di eternità, che l’opale porta sfortuna solo perché è fragile e i gioiellieri devono stare molto attenti a non romperla durante l’incastonatura, che lo zaffiro prende nome dall’antico termine ebraico “sappir” che significa “la cosa più bella”, che la meno nota olivina era sacra all’Islam per via del colore verde tanto caro al profeta Maometto. E... via via alla scoperta di mille tesori di conoscenza e storia ormai perduti dietro alla freddezza delle carature e delle quotazioni. Scoprire che la bacchetta di mago merlino era fatta di tormalina, la pietra in grado di caricarsi elettrostaticamente e compiere prodigi.
A far da “padrona di casa” sarà la bellissima Pietra di Luna, gemma lattiginosa dai favolosi riflessi azzurri protagonista del nuovo cartone Disney “Trilli e il Tesoro Perduto”: è infatti proprio una preziosa Pietra di Luna la gemma che produce la polvere di fata e che dona alle fatine il potere di volare e che la stessa Trilli dovrà recuperare alla fine di un lungo e avventuroso viaggio! Una pietra preziosa che diventa il pretesto per imparare a guardarsi dentro, alla scoperta del vero valore dell’amicizia e delle proprie responsabilità!
Ma non è tutto. Grazie alla collaborazione della Fondazione Willy Andergassen di Trento verrà esposta anche una suggestiva galleria fotografica che vi accompagnerà in un microcosmo nascosto: ecco un altro tesoro perduto tutto da scoprire! Ogni pietra rivela infatti antichi frammenti di storia del nostro pianeta, un mondo di geometrie e colori, davvero insospettabili. Trenta fotografie scattate al microscopio mostrano al visitatore cosa si può osservare dentro a un diamante (i triangoli formati dal carbonio paiono quasi le piramidi di Giza) e le inclusioni di uno smeraldo che paiono incisioni rupestri. E che dire di quello spermatozoo che naviga soletto in un topazio? Oppure dell’aurora boreale che nasconde lo zaffiro o dei contrafforti dell’ematite? E, sorpresa delle sorprese, due alucce trasparenti, proprio come quelle di Trilli, si possono trovare in uno zaffiro! Insomma, un mondo tutto da scoprire tra la suggestione del tesoro vero e proprio, quello formato dalle gemme preziose, e quello più nascosto, ormai perduto ma carico di fascino, storia e cultura. Un mondo magico a cui nemmeno la fantasia Disney è riuscita a sottrarsi!
Grazie alla collaborazione dell’Istituto Gemmologico Italiano si potranno ammirare dal vivo venti gemme tra le più preziose: dal diamante allo zaffiro, dallo smeraldo al rubino, dall’ametista al topazio, fino alle meno note, crisoberillo, olivina, scapolite ma non per questo meno preziose ed affascinanti. Ad ogni gemma sarà affiancato un pannello esplicativo che porterà per mano il visitatore alla scoperta del vero tesoro perduto: la storia, la cultura e la mitologia delle pietre! Per scoprire che il rubino è stata per secoli la pietra destinata agli eroi ma anche una gemma un po’ “traditrice” (molti dei rubini più conosciuti sono in realtà spinelli), che il diamante è considerato la pietra dell’amore perché la sua incredibile durezza l’ha reso simbolo di eternità, che l’opale porta sfortuna solo perché è fragile e i gioiellieri devono stare molto attenti a non romperla durante l’incastonatura, che lo zaffiro prende nome dall’antico termine ebraico “sappir” che significa “la cosa più bella”, che la meno nota olivina era sacra all’Islam per via del colore verde tanto caro al profeta Maometto. E... via via alla scoperta di mille tesori di conoscenza e storia ormai perduti dietro alla freddezza delle carature e delle quotazioni. Scoprire che la bacchetta di mago merlino era fatta di tormalina, la pietra in grado di caricarsi elettrostaticamente e compiere prodigi.
A far da “padrona di casa” sarà la bellissima Pietra di Luna, gemma lattiginosa dai favolosi riflessi azzurri protagonista del nuovo cartone Disney “Trilli e il Tesoro Perduto”: è infatti proprio una preziosa Pietra di Luna la gemma che produce la polvere di fata e che dona alle fatine il potere di volare e che la stessa Trilli dovrà recuperare alla fine di un lungo e avventuroso viaggio! Una pietra preziosa che diventa il pretesto per imparare a guardarsi dentro, alla scoperta del vero valore dell’amicizia e delle proprie responsabilità!
Ma non è tutto. Grazie alla collaborazione della Fondazione Willy Andergassen di Trento verrà esposta anche una suggestiva galleria fotografica che vi accompagnerà in un microcosmo nascosto: ecco un altro tesoro perduto tutto da scoprire! Ogni pietra rivela infatti antichi frammenti di storia del nostro pianeta, un mondo di geometrie e colori, davvero insospettabili. Trenta fotografie scattate al microscopio mostrano al visitatore cosa si può osservare dentro a un diamante (i triangoli formati dal carbonio paiono quasi le piramidi di Giza) e le inclusioni di uno smeraldo che paiono incisioni rupestri. E che dire di quello spermatozoo che naviga soletto in un topazio? Oppure dell’aurora boreale che nasconde lo zaffiro o dei contrafforti dell’ematite? E, sorpresa delle sorprese, due alucce trasparenti, proprio come quelle di Trilli, si possono trovare in uno zaffiro! Insomma, un mondo tutto da scoprire tra la suggestione del tesoro vero e proprio, quello formato dalle gemme preziose, e quello più nascosto, ormai perduto ma carico di fascino, storia e cultura. Un mondo magico a cui nemmeno la fantasia Disney è riuscita a sottrarsi!
03
novembre 2009
Il tesoro perduto
Dal 03 all'otto novembre 2009
Location
ATELIER GLUCK
Milano, Via Cristoforo Gluck, 45, (Milano)
Milano, Via Cristoforo Gluck, 45, (Milano)
Orario di apertura
ore 10.00-19.00