24 febbraio 2011

fino all’8.III.2011 Loris Cecchini / Sabrina Torelli Torino, Velan

 
Parlare del rapporto tra uomo e natura senza fare previsioni catastrofiche e pronunziare parole piene di retorica è possibile? Forse sì. Lo dimostrano Loris Cecchini e Sabrina Torelli. In un garage a Torino...

di

È difficile poter credere che la frase che definisce
uno dei principi della fisica suoni come una di quelle che si trovano nei Baci
Perugina o nelle bustine delle tisane Yogi. Fatto sta che il “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si
trasforma”
formulato a fine Settecento da Antoine Laurent de Lavoisier è
davvero lo sviluppo verbale della formula meglio nota come legge della
conservazione della massa. E, andando oltre la scienza, è anche il titolo della
bipersonale che Velan ospita nella sua nuova sede battezzata tautologicamente
Garage 42, perché ospitata proprio in un garage riconvertito a scopi più nobili
che ospitare autovetture.

I protagonisti della mostra in questione sono Loris Cecchini (Milano, 1969; vive a
Prato e Beijing) e Sabrina Torelli
(Reggio Emilia, 1966; vive a Bologna). La curatrice, Francesca Referza, li ha
scelti perché, “a ben guardare, le riflessioni dei due artisti hanno un
orizzonte comune. Partono da due punti di vista apparentemente molto distanti,
tutto basato sulla natura dei materiali e della loro astrazione quello di
Cecchini e, simmetricamente agli antipodi, sull’immaterialità/spiritualità
della natura quello della Torelli, per arrivare a un punto di contatto che la
mostra Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma intende
sottolineare
”.

Loris Cecchini - Crystal Engineering in Self-Assembly Networks - 2009
E a ben guardare le estetiche dei due artisti non
solo sono convergenti, ma anche complementari. La fiducia di Cecchini nella
possibilità dell’uomo di integrarsi fino a mimetizzarsi nella natura, definendo
così una nuova estetica della tecno-natura, si completa nell’invito di Torelli
a recuperare il rapporto spirituale e magico tra uomo e natura che per secoli
ne ha governato gli equilibri.

Lo Yin delle teche in PETG (copoliestere
termoplastico), policarbonato protetto UV e rivestimento di pellicola ottica in
cui sono rinchiusi vari tipi di coralli e quello che in moduli assemblabili di
acciaio cromato riproduce un grande corallo marino si contrappone e integra
nello Yang delle opere di Torelli, che l’artista crea raccogliendo argilla di
fiume e modellandola, disegnando mappe astrali, incidendo e disegnando tronchi
e pezzi di legno trasportati dal Po fino a farli sembrare strumenti sciamanici
capaci di riavvicinare l’uomo al rispetto alla terra.

Sabrina Torelli - Durante il giorno non vediamo le stelle - 2010
Sono, queste, due visioni necessarie per riflettere
sul rapporto tra uomo e natura, e sugli effetti del primo sul secondo. Due
visioni che partono dagli estremi per confrontarsi nell’eterno scontro fra
tecnologia e romanticismo. Tra ibridazione e purezza. Ne esce una riflessione
poetica e profonda che fa perno sui sentimenti e non sulla razionalità di
documentari in stile Unconvinient Trouth la cui retoricità ha finito per
stufare.

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dal
26 gennaio all’otto marzo 2011

Loris
Cecchini / Sabrina Torelli – Nulla si crea nulla si distrugge tutto si
trasforma

a cura di Francesca Referza

Velan Centro Arte Contemporanea – Garage 42

Via Saluzzo, 64 (zona San Salvario) – 10153 Torino

Orario: da martedì a venerdì ore 15.30-18.30

Ingresso libero

Info: tel./fax +39 011280406; info@velancenter.com; www.velancenter.com

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