Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Geo Florenti / Emilio Leofreddi – Room Crossover
“Room Crossover” è il risultato dell’interazione tra Arte (disegni di Emilio Leofreddi) e Arte/Ricerca Scientifica (Geo Florenti “Free Light System”), incontro tra il lavoro (bozzetti onirici) di Emilio Leofreddi e la ricerca della Luce senza consumo di energia elettrica di Geo Florenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 10 novembre alle ore 18.30 inaugura al Room26 la mostra “Room Crossover” di Emilio Leofreddi / Disegni con l’intervento di Geo Florenti con l’installazione “Free Light System”, un’istallazione luminosa che avrà l’obbiettivo di illuminare la mostra , senza consumo di energia elettrica. La mostra sarà a cura di Giuseppe Stagnitta in collaborazione con la Galleria “La Nuvola”. L’esposizione si potrà visitare dall’11 novembre al 7 dicembre 2009 nelle ore di apertura del Room26 (per info vedi il sito: www.room26.it ).
“Room Crossover” è il risultato dell’interazione tra Arte (disegni di Emilio Leofreddi) e Arte/Ricerca Scientifica (Geo Florenti “Free Light System”), incontro tra il lavoro (bozzetti onirici) di Emilio Leofreddi e la ricerca della Luce senza consumo di energia elettrica di Geo Florenti.
Il giorno dell’inaugurazione si svolgeranno la performance video “REW” a cura di Geo Florenti con Miriam Abutori (Accademia degli Artefatti) e suoni di Makro Music. Inoltre verrà proiettato il video “Tate” di Emilio Leofreddi con le suggestioni musicali del Dj Andy Shakty.
PER INFO:
Room26, piazza Guglielmo Marconi, 31 00144 Roma
www.room26.it info@room26.it Tel. +390654649512
giuseppe.stagnitta@room26.it tel. +393382777142
EMILIO LEOFREDDI
Emilio LEOFREDDI è nato nel 1958 a Roma dove vive e lavora come pittore e autore video. Il lavoro di Leofreddi è stato studiato all'Accademia delle Belle Arti di Milano, Firenze e Roma. Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali. Nel 1999 ha fondato a Roma, insieme ad altri quattro artisti, l' ICE BADILE STUDIO.
MOSTRE PERSONALI
1993. “BALENE” - installazione in strada per GREENPEACE (finanziata da M. Schifano) – Roma (Italia)
1994. “Im-media” - Gall. de’ Serpenti – Roma (Italia)
“CONTACT: phase 1” - Gall. de’ Serpenti – Roma (Italia)
1996 “CAOS: progetto 4/96” - Palazzo delle Esposizioni - Roma (Italia)
“COSTRUZIONE e DISSOLVENZA” - happening – Roma (Italia)
“MO-MORSE” (quattro opere in video) - Libreria BIBLI – Roma (Italia)
1997 “MANGIATE PIETA’” - ES Architetture – Roma (Italia)
1998. “MANGIATE PIETA’” - performance con Tonj ACQUAVIVA e Rosie WIEDERKEHR (Agricantus), Paolo BRUNATTO, Luca ZAMPIERI - C.S.O.A. ex SNIA Viscosa - Roma (Italia)
1999 “HUMANBEING 1999” – M.O.C.A. Museum of Contemporary Art - Washington D.C. (USA)
2001 8a Biennale del Cairo (1° Premio della critica al padiglione italiano) - Cairo (Egitto)
2002 "AIUOLE UTOPICHE" - Campusgalerie - Università di Bayreuth - Bayreuth (Germania)
2003 "AIUOLE UTOPICHE" - Mary Oligivie Gallery - Università di Oxford – Oxford (Inghilterra)
2006 “DREAMS (diario di viaggio)” – Gall. Santo Ficara – Firenze (Italia)
“DREAMS (diario di viaggio)” – Palazzo Ducale – Genova (Italia)
10a Biennale del Cairo - (Premio della Giuria Internazionale per l’installazione “Dreams” ) –
Cairo (Egitto)
2007 “DREAMS (diario di viaggio)” – Gall. ARTExARTE (Incontri Internazionali d’Arte) – Napoli
“DREAMS (diario di viaggio)” – Gallery of Art Temple University – Roma (Italia)
2008 “DREAMS (diario di viaggio) – opere su carta” – Gall Segni Mutanti (SMAC) – Roma (Italia)
2009 “IL RESPIRO DEL MONDO” - Complesso del Vittoriano – Roma (Italia)
“IL RESPIRO DEL MONDO” - Gall. La Nuvola – Roma (Italia)
GEO FLORENTI
Chi ha detto che l’ arte è inutile? Con le sue istallazioni “Uno”, Geo Florenti dimostra il contrario e porta di fatto luce su di essa usando il suo linguaggio. La Luce è componente essenziale delle opere di Geo Florenti il quale concentra la sua riflessione sul collegamento tra creazione artistica e ricerca scientifica. Le sue installazioni tendono a essere prive di forma e prescindono da qualsiasi tecnica artistica, poiché l’opera è una creazione di luce: “Dico che è ARTE perché questa luce non ha un consumo effettivo di energia. Dico ancora ARTE perché i fruitori possono, una volta scoperta la natura della creazione, ricreare la Luce nei loro contesti reali”. Dopo l’esordio alla Galleria Corsini nel 2007 dove l’artista illumina con le sue istallazioni di luce “Giovanni Battista” del Garavaggio e “La Danzatrice“ del Canova, nel 2008 è ospite della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ed espone al Museo Hendrik C. Andersen. Sempre nel 2008 in occasione del Natale inventa gli “Alberi con regalo”. Una serie d’istallazioni identiche ospitate in alcune delle più importanti sedi d’arte tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. A dicembre esporrà alcune istallazioni al Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e avrà alcune collaborazioni eccellenti.
L’impiego razionale delle risorse naturali, prime fra tutte quelle energetiche, è una delle sfide sulle quali si gioca il futuro dell’umanità e del pianeta. Dopo decenni di consumismo sprecone e scellerato, urge un profondo cambiamento tecnologico e culturale. Una vera e propria rivoluzione alla quale tutti siamo chiamati a contribuire. Anche l’arte, un linguaggio visivo, immediato, universale, può e deve fare la sua parte. L’istallazione che Geo Florenti sperimenta al Room 26 ha la funzione di illuminare le opere di Emilio Leofreddi. L’idea è di riciclare una parte della luce emessa da una lampadina, in uso comunque, utilizzando comuni celle fotovoltaiche “notturne”. La luce è dunque elemento fondamentale dell’istallazione, i cui componenti coincidono con quelli di un reale impianto d’illuminazione! Senza interferire con la funzionalità della lampadina (che può essere posizionata anche a grande distanza), le celle fotovoltaiche catturano parte della luce emessa che, riconvertita in energia elettrica, è disponibile per alimentare, in diretta, faretti a led. L’installazione luminosa perciò funziona senza alcun consumo di energia.
Room Crossover
di Giuseppe Stagnitta
Il Progetto Room Crossover al Room26 vede i due artisti Emilio Leofreddi e Geo Florenti impegnati in un percorso installativo senza consumo di energia. Il processo creativo di Emilio Leofreddi e la ricerca sia artistica che tecnologica di Geo Florenti culminano in un progetto comune attraverso la presentazione di cinque lavori su tela e plexiglass di Leofreddi illuminati con un’installazione di luce senza consumo di energia di Geo Florenti (TechnoArt).
Credo che l’artista in quanto status abbia il dovere, come portavoce eletto, di trasferire idee, di utilizzare il proprio ruolo per contribuire alla risoluzione delle problematiche del Pianeta, di dare il suo contributo progettuale ed effettivo con le suo opere. Non è più tempo di pura estetica. La poetica si evolve in poetica dell’utilità, del contributo reale allo sviluppo del processo dell’umanità. Incontro tra due sensibilità attente alle problematiche del “Sistema Terra”, ecco cosa accomuna Geo Florenti a Emilio Leofreddi, la consapevolezza che siamo in un Pianeta in crisi a vari livelli, e che non abbiamo più tempo da dedicare al gioco. Leofreddi affronta i suoi “viaggi” nel mondo onirico e sogna un mondo migliore. Nella speranza del sogno si elegge “paladino del cambiamento”. Geo nella sua freddezza cinica “spezza”, “distrugge per ricostruire” in “altro utile”, e nel ricomporre dà delle soluzioni pratiche, reali, come contributo a tutti, chiunque vedendo la sua installazione di luce senza consumo di energia può riprodurla a casa ed utilizzarla con uno suo scopo che prescinde dall’esperienza estetica.
“Continuare a sognare, coltivare la speranza di un mondo diverso è necessario quanto respirare” per Emilio Leofreddi. Viaggio – Sogno - Immaginario Onirico. Il gioco delle immagini del reinventare il mondo. Un mondo senza prevaricazioni. Un mondo in cui il colore “nero” abbia lo stesso peso specifico del colore “bianco”. Un mondo fatto di pace e di rispetto dell’”altro” da sé. Dell’accettazione dello straniero, del “diverso”. Del rispetto del nostro “vero” potenziale, per crescere in un equilibrio sano e consapevole. Nella fiducia nell’esperienza “vera” e nella comunicazione genuina, nella creatività, nella fede nella consapevolezza come strumento e come scopo. La capacità di destrutturarci è il primo passo. Capacità di togliere tutte le “strutture” che abbiamo appreso nella crescita, strutture fisse, regole non mobili. La mobilità è vivere in armonia con l’inevitabile, cioè l’inevitabile in se stesso, non fuori, allora saremo capaci di accettare la realtà com’è e viverla in modo autentico, vero. In ogni caso, ciò che si intende è un vivere dal di dentro piuttosto che vivere dal di fuori, fuori dall’obbedienza degli obblighi e della preoccupazione per la propria immagine. Essere significa essere “qui e ora”, essere consapevole e responsabile, cioè essere dietro alle proprie azioni e sentimenti.
“E’ la fine del soggettivismo concettuale nell’arte e la prevalenza della necessità universale dell’utile proposto a tutti” , dice lo stesso Geo Florenti. Il suo vuole essere un motivo di riflessione che tutti noi dovremo fare, data la situazione di emergenza globale, e allo stesso tempo una provocazione contro l’utilizzo smodato dell’energia elettrica. E’ importante capire la necessità che spinge l’artista ad applicare al mondo reale la sua idea. Provocazione artistica e allo stesso tempo applicazione tecnologica al mondo del consumo. Geo Florenti soprattutto è un uomo che vive le problematiche dell’essere umano e non dell’artista. L’arte diventa così oggetto necessario in Florenti anche perché la luce e l’energia trovano un incontro concettuale nel momento in cui l'una e l'altra sono alla base del dibattito per la sopravvivenza.
L’importanza di questo progetto di Florenti insieme a Leofreddi sta’ nel suo tentativo radicale di spezzare con un sistema di equilibri culturali, sociali e politici, quindi di gestione dell’energia del pianeta. L’artista è libero fino in fondo. Non ha bisogno neanche dell’energia per illuminare le sue opere. La sua azione nell’illuminare le opere di Leofreddi sarà spegnere la luce data dal fornitore di energia, che sta in un sistema malato, per ridarla in una modalità “nuova”, luce senza consumo di energia. Ecco l’importanza della sua azione. Il non consumo di energia implica una libertà totale dagli equilibri globalizzanti. In questo modo Geo fa vivere l’opera, perché la inserisce nel mondo reale, fa si che noi possiamo vederla liberi senza influire sul peso della crisi energetica e dei valori, anche nell’arte. Da’ qualcosa anche al fruitore. Anche il fruitore può prendere l’idea per illuminare il suo mondo quotidiano. Cerca così di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso una realtà manifesta nel mondo dell’arte, utile alla comunità. Coinvolgendo Leofreddi consolida la sua idea, dato che nel momento in cui l’artista stesso la riconosce e la include nel suo progetto, sia artistico che esistenziale, si moltiplica la sua solidità. Estremizzare l’arte. Spegnere la visione dell’opera per poi ridarla senza consumo di energia. Senza aver bisogno del servizio dei “Padroni del Mondo”, della nostra energia. NOI VEDIAMO SENZA IL LORO SISTEMA PIENO DÌ FILTRI MALATI, a prescindere dagli elementi strutturali di cui il nostro ordinario stato di coscienza è composto. Noi siamo al tempo stesso i beneficiari e le vittime della particolare selettività della nostra cultura.
L’impiego razionale delle risorse e il risparmio energetico sono gli obiettivi da risolvere fondamentali per il futuro dell’umanità e del pianeta. Dopo decenni di consumismo frenetico, smisurato e inutile, è importante che affrontiamo un profondo cambiamento tecnologico e culturale. Una vera e propria rivoluzione alla quale tutti siamo chiamati a contribuire. Anche l’arte può e deve fare la sua parte.
“Room Crossover” è il risultato dell’interazione tra Arte (disegni di Emilio Leofreddi) e Arte/Ricerca Scientifica (Geo Florenti “Free Light System”), incontro tra il lavoro (bozzetti onirici) di Emilio Leofreddi e la ricerca della Luce senza consumo di energia elettrica di Geo Florenti.
Il giorno dell’inaugurazione si svolgeranno la performance video “REW” a cura di Geo Florenti con Miriam Abutori (Accademia degli Artefatti) e suoni di Makro Music. Inoltre verrà proiettato il video “Tate” di Emilio Leofreddi con le suggestioni musicali del Dj Andy Shakty.
PER INFO:
Room26, piazza Guglielmo Marconi, 31 00144 Roma
www.room26.it info@room26.it Tel. +390654649512
giuseppe.stagnitta@room26.it tel. +393382777142
EMILIO LEOFREDDI
Emilio LEOFREDDI è nato nel 1958 a Roma dove vive e lavora come pittore e autore video. Il lavoro di Leofreddi è stato studiato all'Accademia delle Belle Arti di Milano, Firenze e Roma. Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali. Nel 1999 ha fondato a Roma, insieme ad altri quattro artisti, l' ICE BADILE STUDIO.
MOSTRE PERSONALI
1993. “BALENE” - installazione in strada per GREENPEACE (finanziata da M. Schifano) – Roma (Italia)
1994. “Im-media” - Gall. de’ Serpenti – Roma (Italia)
“CONTACT: phase 1” - Gall. de’ Serpenti – Roma (Italia)
1996 “CAOS: progetto 4/96” - Palazzo delle Esposizioni - Roma (Italia)
“COSTRUZIONE e DISSOLVENZA” - happening – Roma (Italia)
“MO-MORSE” (quattro opere in video) - Libreria BIBLI – Roma (Italia)
1997 “MANGIATE PIETA’” - ES Architetture – Roma (Italia)
1998. “MANGIATE PIETA’” - performance con Tonj ACQUAVIVA e Rosie WIEDERKEHR (Agricantus), Paolo BRUNATTO, Luca ZAMPIERI - C.S.O.A. ex SNIA Viscosa - Roma (Italia)
1999 “HUMANBEING 1999” – M.O.C.A. Museum of Contemporary Art - Washington D.C. (USA)
2001 8a Biennale del Cairo (1° Premio della critica al padiglione italiano) - Cairo (Egitto)
2002 "AIUOLE UTOPICHE" - Campusgalerie - Università di Bayreuth - Bayreuth (Germania)
2003 "AIUOLE UTOPICHE" - Mary Oligivie Gallery - Università di Oxford – Oxford (Inghilterra)
2006 “DREAMS (diario di viaggio)” – Gall. Santo Ficara – Firenze (Italia)
“DREAMS (diario di viaggio)” – Palazzo Ducale – Genova (Italia)
10a Biennale del Cairo - (Premio della Giuria Internazionale per l’installazione “Dreams” ) –
Cairo (Egitto)
2007 “DREAMS (diario di viaggio)” – Gall. ARTExARTE (Incontri Internazionali d’Arte) – Napoli
“DREAMS (diario di viaggio)” – Gallery of Art Temple University – Roma (Italia)
2008 “DREAMS (diario di viaggio) – opere su carta” – Gall Segni Mutanti (SMAC) – Roma (Italia)
2009 “IL RESPIRO DEL MONDO” - Complesso del Vittoriano – Roma (Italia)
“IL RESPIRO DEL MONDO” - Gall. La Nuvola – Roma (Italia)
GEO FLORENTI
Chi ha detto che l’ arte è inutile? Con le sue istallazioni “Uno”, Geo Florenti dimostra il contrario e porta di fatto luce su di essa usando il suo linguaggio. La Luce è componente essenziale delle opere di Geo Florenti il quale concentra la sua riflessione sul collegamento tra creazione artistica e ricerca scientifica. Le sue installazioni tendono a essere prive di forma e prescindono da qualsiasi tecnica artistica, poiché l’opera è una creazione di luce: “Dico che è ARTE perché questa luce non ha un consumo effettivo di energia. Dico ancora ARTE perché i fruitori possono, una volta scoperta la natura della creazione, ricreare la Luce nei loro contesti reali”. Dopo l’esordio alla Galleria Corsini nel 2007 dove l’artista illumina con le sue istallazioni di luce “Giovanni Battista” del Garavaggio e “La Danzatrice“ del Canova, nel 2008 è ospite della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ed espone al Museo Hendrik C. Andersen. Sempre nel 2008 in occasione del Natale inventa gli “Alberi con regalo”. Una serie d’istallazioni identiche ospitate in alcune delle più importanti sedi d’arte tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. A dicembre esporrà alcune istallazioni al Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e avrà alcune collaborazioni eccellenti.
L’impiego razionale delle risorse naturali, prime fra tutte quelle energetiche, è una delle sfide sulle quali si gioca il futuro dell’umanità e del pianeta. Dopo decenni di consumismo sprecone e scellerato, urge un profondo cambiamento tecnologico e culturale. Una vera e propria rivoluzione alla quale tutti siamo chiamati a contribuire. Anche l’arte, un linguaggio visivo, immediato, universale, può e deve fare la sua parte. L’istallazione che Geo Florenti sperimenta al Room 26 ha la funzione di illuminare le opere di Emilio Leofreddi. L’idea è di riciclare una parte della luce emessa da una lampadina, in uso comunque, utilizzando comuni celle fotovoltaiche “notturne”. La luce è dunque elemento fondamentale dell’istallazione, i cui componenti coincidono con quelli di un reale impianto d’illuminazione! Senza interferire con la funzionalità della lampadina (che può essere posizionata anche a grande distanza), le celle fotovoltaiche catturano parte della luce emessa che, riconvertita in energia elettrica, è disponibile per alimentare, in diretta, faretti a led. L’installazione luminosa perciò funziona senza alcun consumo di energia.
Room Crossover
di Giuseppe Stagnitta
Il Progetto Room Crossover al Room26 vede i due artisti Emilio Leofreddi e Geo Florenti impegnati in un percorso installativo senza consumo di energia. Il processo creativo di Emilio Leofreddi e la ricerca sia artistica che tecnologica di Geo Florenti culminano in un progetto comune attraverso la presentazione di cinque lavori su tela e plexiglass di Leofreddi illuminati con un’installazione di luce senza consumo di energia di Geo Florenti (TechnoArt).
Credo che l’artista in quanto status abbia il dovere, come portavoce eletto, di trasferire idee, di utilizzare il proprio ruolo per contribuire alla risoluzione delle problematiche del Pianeta, di dare il suo contributo progettuale ed effettivo con le suo opere. Non è più tempo di pura estetica. La poetica si evolve in poetica dell’utilità, del contributo reale allo sviluppo del processo dell’umanità. Incontro tra due sensibilità attente alle problematiche del “Sistema Terra”, ecco cosa accomuna Geo Florenti a Emilio Leofreddi, la consapevolezza che siamo in un Pianeta in crisi a vari livelli, e che non abbiamo più tempo da dedicare al gioco. Leofreddi affronta i suoi “viaggi” nel mondo onirico e sogna un mondo migliore. Nella speranza del sogno si elegge “paladino del cambiamento”. Geo nella sua freddezza cinica “spezza”, “distrugge per ricostruire” in “altro utile”, e nel ricomporre dà delle soluzioni pratiche, reali, come contributo a tutti, chiunque vedendo la sua installazione di luce senza consumo di energia può riprodurla a casa ed utilizzarla con uno suo scopo che prescinde dall’esperienza estetica.
“Continuare a sognare, coltivare la speranza di un mondo diverso è necessario quanto respirare” per Emilio Leofreddi. Viaggio – Sogno - Immaginario Onirico. Il gioco delle immagini del reinventare il mondo. Un mondo senza prevaricazioni. Un mondo in cui il colore “nero” abbia lo stesso peso specifico del colore “bianco”. Un mondo fatto di pace e di rispetto dell’”altro” da sé. Dell’accettazione dello straniero, del “diverso”. Del rispetto del nostro “vero” potenziale, per crescere in un equilibrio sano e consapevole. Nella fiducia nell’esperienza “vera” e nella comunicazione genuina, nella creatività, nella fede nella consapevolezza come strumento e come scopo. La capacità di destrutturarci è il primo passo. Capacità di togliere tutte le “strutture” che abbiamo appreso nella crescita, strutture fisse, regole non mobili. La mobilità è vivere in armonia con l’inevitabile, cioè l’inevitabile in se stesso, non fuori, allora saremo capaci di accettare la realtà com’è e viverla in modo autentico, vero. In ogni caso, ciò che si intende è un vivere dal di dentro piuttosto che vivere dal di fuori, fuori dall’obbedienza degli obblighi e della preoccupazione per la propria immagine. Essere significa essere “qui e ora”, essere consapevole e responsabile, cioè essere dietro alle proprie azioni e sentimenti.
“E’ la fine del soggettivismo concettuale nell’arte e la prevalenza della necessità universale dell’utile proposto a tutti” , dice lo stesso Geo Florenti. Il suo vuole essere un motivo di riflessione che tutti noi dovremo fare, data la situazione di emergenza globale, e allo stesso tempo una provocazione contro l’utilizzo smodato dell’energia elettrica. E’ importante capire la necessità che spinge l’artista ad applicare al mondo reale la sua idea. Provocazione artistica e allo stesso tempo applicazione tecnologica al mondo del consumo. Geo Florenti soprattutto è un uomo che vive le problematiche dell’essere umano e non dell’artista. L’arte diventa così oggetto necessario in Florenti anche perché la luce e l’energia trovano un incontro concettuale nel momento in cui l'una e l'altra sono alla base del dibattito per la sopravvivenza.
L’importanza di questo progetto di Florenti insieme a Leofreddi sta’ nel suo tentativo radicale di spezzare con un sistema di equilibri culturali, sociali e politici, quindi di gestione dell’energia del pianeta. L’artista è libero fino in fondo. Non ha bisogno neanche dell’energia per illuminare le sue opere. La sua azione nell’illuminare le opere di Leofreddi sarà spegnere la luce data dal fornitore di energia, che sta in un sistema malato, per ridarla in una modalità “nuova”, luce senza consumo di energia. Ecco l’importanza della sua azione. Il non consumo di energia implica una libertà totale dagli equilibri globalizzanti. In questo modo Geo fa vivere l’opera, perché la inserisce nel mondo reale, fa si che noi possiamo vederla liberi senza influire sul peso della crisi energetica e dei valori, anche nell’arte. Da’ qualcosa anche al fruitore. Anche il fruitore può prendere l’idea per illuminare il suo mondo quotidiano. Cerca così di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso una realtà manifesta nel mondo dell’arte, utile alla comunità. Coinvolgendo Leofreddi consolida la sua idea, dato che nel momento in cui l’artista stesso la riconosce e la include nel suo progetto, sia artistico che esistenziale, si moltiplica la sua solidità. Estremizzare l’arte. Spegnere la visione dell’opera per poi ridarla senza consumo di energia. Senza aver bisogno del servizio dei “Padroni del Mondo”, della nostra energia. NOI VEDIAMO SENZA IL LORO SISTEMA PIENO DÌ FILTRI MALATI, a prescindere dagli elementi strutturali di cui il nostro ordinario stato di coscienza è composto. Noi siamo al tempo stesso i beneficiari e le vittime della particolare selettività della nostra cultura.
L’impiego razionale delle risorse e il risparmio energetico sono gli obiettivi da risolvere fondamentali per il futuro dell’umanità e del pianeta. Dopo decenni di consumismo frenetico, smisurato e inutile, è importante che affrontiamo un profondo cambiamento tecnologico e culturale. Una vera e propria rivoluzione alla quale tutti siamo chiamati a contribuire. Anche l’arte può e deve fare la sua parte.
10
novembre 2009
Geo Florenti / Emilio Leofreddi – Room Crossover
Dal 10 novembre al 07 dicembre 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
disegno e grafica
performance - happening
serata - evento
disegno e grafica
Location
ROOM 26
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 31, (Roma)
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 31, (Roma)
Orario di apertura
nelle ore di apertura del Room26
Vernissage
10 Novembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore