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Claudio Tesser – Viandante nel mare di nebbia
Conclusa da poco l’esposizione negli spazi prestigiosi della cinquecentesca Villa Grimani Morosini di Martellago, Claudio Tesser (Venezia, 1952) presenta per Segnoperenne una selezione di lavori, oli su tela di medie e grandi dimensioni, realizzati nell’ultimo decennio.
Comunicato stampa
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Segnoperenne inaugura sabato 24 ottobre 2009, alle ore 18.30, presso lo Spazio Voltolina di Mestre, Viandante nel mare di nebbia, personale del pittore Claudio Tesser.
Conclusa da poco l’esposizione negli spazi prestigiosi della cinquecentesca Villa Grimani Morosini di Martellago, Claudio Tesser (Venezia, 1952) presenta per Segnoperenne una selezione di lavori, oli su tela di medie e grandi dimensioni, realizzati nell’ultimo decennio.
L’artista, regista teatrale oltre che pittore, è attivo dalla fine degli anni ’70 nel campo delle arti visive; caratteristica della sua fortunata e vasta produzione, ampiamente apprezzata dalla critica ed esposta in personali e collettive in Italia e all’estero, è la lavorazione ciclica di soggetti sui quali sofferma l’attenzione e lo studio nella ricerca metodica di ogni potenzialità espressiva ed esprimibile nella materia e nel gesto che sono, prima ancora di scoprirsi e divenire mimesis pittorica, passaggi intensi analitici e concettuali.
Filo conduttore di questo ultimo ciclo, momento nodale del processo evolutivo del segno dell’artista giunto ormai a livelli quasi assoluti di astrazione, in cui alterna grandi produzioni dal tema paesaggistico a piccole parentesi bucoliche dal sapore vagamente sentimentale, è l’uso preponderante del colore indaco con il quale organizza accordi tonali costantemente lividi, saturando le atmosfere con un lirismo freddo e distaccato.
Vicine ad una visione friedrichiana del mondo in cui il sentire proto-romantico dell’ “andar nella natura” non sembra più ricercare aspetti connessi ad una visione di bello ideale oggettivo - definitiva utopia, oggi come allora, velocemente debordata verso un nuovo sentimento del sublime – Claudio Tesser interpreta in ogni composizione il rapporto biunivoco, tormentato e impari, a tratti sommessamente autobiografico, tra uomo e natura (affrontata nella duplice valenza di manifestazione fenomenica del mondo e mondo psichico dell’artista)
Con digressioni panteistiche in un mondo spaventevole e monocromatico il pittore compie un passo successivo quanto necessario, nella presa di coscienza del sé, rispetto all’uomo ottocentesco immergendosi nelle nebbie, lasciandosi permeare da un mondo in disfacimento, allo stato liquido e gassoso e apparentemente privo di confini certi, desolatamente illimitato e non finito; simile a un viandante inquieto e curioso, defilato rispetto alla centralità del quadro nel quale trova invece saldamente posto la Natura, moderna madre matrigna e portatrice di pensieri nefasti, il pittore ci concede fugaci apparizioni di spalle, prima di sparire triste e solo nel cammino che il destino sembra avergli indicato, lungo il viaggio esistenziale la cui fine appare ancora lontana.
Affiorano però tra le brume del cielo, limaccioso e carico di pioggia e tensione, sprazzi di luce nei quali si intravedono cripto-scritture celanti verità che solo il pittore, divenuto poeta nell’esperienza sensoriale della ricerca, sembra in grado di cogliere e svelare.
L’artista sarà presente durante la vernice.
Il catalogo della mostra (edito da Segnoperenne, testo critico a cura di Gaetano Salerno) sarà disponibile in galleria.
Conclusa da poco l’esposizione negli spazi prestigiosi della cinquecentesca Villa Grimani Morosini di Martellago, Claudio Tesser (Venezia, 1952) presenta per Segnoperenne una selezione di lavori, oli su tela di medie e grandi dimensioni, realizzati nell’ultimo decennio.
L’artista, regista teatrale oltre che pittore, è attivo dalla fine degli anni ’70 nel campo delle arti visive; caratteristica della sua fortunata e vasta produzione, ampiamente apprezzata dalla critica ed esposta in personali e collettive in Italia e all’estero, è la lavorazione ciclica di soggetti sui quali sofferma l’attenzione e lo studio nella ricerca metodica di ogni potenzialità espressiva ed esprimibile nella materia e nel gesto che sono, prima ancora di scoprirsi e divenire mimesis pittorica, passaggi intensi analitici e concettuali.
Filo conduttore di questo ultimo ciclo, momento nodale del processo evolutivo del segno dell’artista giunto ormai a livelli quasi assoluti di astrazione, in cui alterna grandi produzioni dal tema paesaggistico a piccole parentesi bucoliche dal sapore vagamente sentimentale, è l’uso preponderante del colore indaco con il quale organizza accordi tonali costantemente lividi, saturando le atmosfere con un lirismo freddo e distaccato.
Vicine ad una visione friedrichiana del mondo in cui il sentire proto-romantico dell’ “andar nella natura” non sembra più ricercare aspetti connessi ad una visione di bello ideale oggettivo - definitiva utopia, oggi come allora, velocemente debordata verso un nuovo sentimento del sublime – Claudio Tesser interpreta in ogni composizione il rapporto biunivoco, tormentato e impari, a tratti sommessamente autobiografico, tra uomo e natura (affrontata nella duplice valenza di manifestazione fenomenica del mondo e mondo psichico dell’artista)
Con digressioni panteistiche in un mondo spaventevole e monocromatico il pittore compie un passo successivo quanto necessario, nella presa di coscienza del sé, rispetto all’uomo ottocentesco immergendosi nelle nebbie, lasciandosi permeare da un mondo in disfacimento, allo stato liquido e gassoso e apparentemente privo di confini certi, desolatamente illimitato e non finito; simile a un viandante inquieto e curioso, defilato rispetto alla centralità del quadro nel quale trova invece saldamente posto la Natura, moderna madre matrigna e portatrice di pensieri nefasti, il pittore ci concede fugaci apparizioni di spalle, prima di sparire triste e solo nel cammino che il destino sembra avergli indicato, lungo il viaggio esistenziale la cui fine appare ancora lontana.
Affiorano però tra le brume del cielo, limaccioso e carico di pioggia e tensione, sprazzi di luce nei quali si intravedono cripto-scritture celanti verità che solo il pittore, divenuto poeta nell’esperienza sensoriale della ricerca, sembra in grado di cogliere e svelare.
L’artista sarà presente durante la vernice.
Il catalogo della mostra (edito da Segnoperenne, testo critico a cura di Gaetano Salerno) sarà disponibile in galleria.
24
ottobre 2009
Claudio Tesser – Viandante nel mare di nebbia
Dal 24 ottobre al 03 novembre 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO LUIGI VOLTOLINA
Venezia, Calle Della Testa, 1, (Venezia)
Venezia, Calle Della Testa, 1, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì 27 ottobre visitabile su appuntamento
Vernissage
24 Ottobre 2009, ore 18.30
Sito web
www.segnoperenne.it
Autore
Curatore