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Giorgio Bellincampi – Le Voci Dentro
La pittura di Giorgio Bellincampi richiama la tradizione artistica dell’impegno, opera una denuncia del disagio sociale che si annida nelle odierne condizioni politico-economiche e culturali e che troppe volte è occultato dietro le forme rassicuranti di un estetismo esasperato.
Comunicato stampa
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Anti-eroi nella società delle pose esasperate progettano uno sciopero. E' uno sciopero dell'immagine. Pochi tratti veloci vanno a costruire espressioni primordiali, essenziali, prive dei dettagli che l'era del digitale invita (all'apparenza) a dissezionare. Queste espressioni però sono capaci di mille sfumature: stridono se paragonate a quelle emanate dai profili mediali che animano schermi ultrapiatti, le più in voga di questi tempi.
La pittura di Giorgio Bellincampi richiama la tradizione artistica dell'impegno, opera una denuncia del disagio sociale che si annida nelle odierne condizioni politico-economiche e culturali e che troppe volte è occultato dietro le forme rassicuranti di un estetismo esasperato.
Ne deriva che le suggestioni dei volti usciti dai pennelli di questo artista perugino non sono gradevoli, non rilassano, né si candidano a testimonial che invitino all'acquisto di finanziamenti emotivi. Perché in questi volti il sorriso è il Grande Assente. Forse a causa di un mondo che non glielo ha mai concesso, o forse, più probabilmente, per via della natura stessa di quella arma a doppio taglio che è un sorriso.
A cosa porterà infatti un sorriso forzato da una posa? Porterà sulla loro strada un raggio di sole, riflesso direttamente dalle vetrine di chissà quale negozio, o porterà forse all'ennesimo abuso di una fiducia sempre più carente? A questo punto delle loro vite interiori, come rivelano i tratti senescenti dei soggetti rappresentati, ogni maschera diventa troppo pesante per poter essere indossata con disinvoltura. Allora è meglio rivelarsi, per sgradevoli si possa essere (diventati), e manifestare la propria rabbia, la propria incertezza, la propria sofferenza, il proprio smarrimento. E scoprirsi così molto più vicini alla realtà indotta delle cose.
La pittura di Giorgio Bellincampi richiama la tradizione artistica dell'impegno, opera una denuncia del disagio sociale che si annida nelle odierne condizioni politico-economiche e culturali e che troppe volte è occultato dietro le forme rassicuranti di un estetismo esasperato.
Ne deriva che le suggestioni dei volti usciti dai pennelli di questo artista perugino non sono gradevoli, non rilassano, né si candidano a testimonial che invitino all'acquisto di finanziamenti emotivi. Perché in questi volti il sorriso è il Grande Assente. Forse a causa di un mondo che non glielo ha mai concesso, o forse, più probabilmente, per via della natura stessa di quella arma a doppio taglio che è un sorriso.
A cosa porterà infatti un sorriso forzato da una posa? Porterà sulla loro strada un raggio di sole, riflesso direttamente dalle vetrine di chissà quale negozio, o porterà forse all'ennesimo abuso di una fiducia sempre più carente? A questo punto delle loro vite interiori, come rivelano i tratti senescenti dei soggetti rappresentati, ogni maschera diventa troppo pesante per poter essere indossata con disinvoltura. Allora è meglio rivelarsi, per sgradevoli si possa essere (diventati), e manifestare la propria rabbia, la propria incertezza, la propria sofferenza, il proprio smarrimento. E scoprirsi così molto più vicini alla realtà indotta delle cose.
22
ottobre 2009
Giorgio Bellincampi – Le Voci Dentro
Dal 22 al 28 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
REBACCO WINE BAR
Roma, Via Pomezia, 12 , (Roma)
Roma, Via Pomezia, 12 , (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 19.00 alle 02.00
Vernissage
22 Ottobre 2009, ore 19
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