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Marina Gasparini – Walking words
In mostra negli spazi della galleria Corraini i recenti lavori di Marina
Gasparini: un’installazione di grandi dimensioni, opere su tela realizzate dal
2008 al 2009 e un video.
Comunicato stampa
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In mostra negli spazi della galleria Corraini i recenti lavori di Marina
Gasparini: un’installazione di grandi dimensioni, opere su tela realizzate dal
2008 al 2009 e un video.
Nucleo dell’esposizione è un’installazione, walking words on four
walls, che riproduce fotograficamente su tessuto le pareti di una stanza
(nello specifico, la cucina dell’artista in scala 1:1). Ricamate sulle pareti
stesse, frasi tratte da opere di Michel de Certeau e delle giovani poetesse
Elisa Biagini e Valentina Pinza.
L’ambiente della cucina viene così ricreato attraverso trame e trasparenze
che lo rendono pienamente percorribile non solo fisicamente, ma anche
con lo sguardo e la lettura. Le frasi e i discorsi, che nella realtà si dissolvono
immateriali nello stesso momento e luogo in cui nascono, sono ora “cuciti
addosso” agli oggetti che li circondano.
Accostando attività artistica e letteratura, la ricerca di Marina Gasparini si
presta ad essere definita una riorganizzazione tattile e visiva del testo e del
discorso: attraverso il linguaggio, è una possibilità di fissare (e sfuggire) il
ripetitivo e inconscio navigare nelle “cose” di tutti i giorni.
Ugualmente nata dalla combinazione di attività artistica e letteratura,
la serie Quando raggruppa panorami domestici in tessuto di piccole
dimensioni. Le frasi ricamate sono ancora la traccia tangibile della
frammentazione del pensiero che segue alle situazioni di improvvisa
incertezza.
A completare l’esposizione, il video a fior di pelle descrive invece il viaggio
fantastico di un filo rosso, originariamente usato dal cartografo per indicare
una strada principale su di una mappa, fino a formare frasi precariamente
cucite in una realtà immaginaria.
Marina Gasparini ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
A partire dagli anni Ottanta, ha esposto le sue opere in mostre collettive e
personali, tra cui recentemente Works On Paper (a cura della rivista NY Arts
Magazine, The Ny Arts Venice Pavilion, Venezia 2009) e Miniartextil (a cura
di Luciano Caramel, Salon de l’Hotel de la Ville, Montrouge 2008). Insegna
Tecniche Grafiche e Comunicazione visiva presso l’Accademia di Belle Arti
di Venezia.
Il suo lavoro si concentra sui linguaggio come pratica di invenzione
del quotidiano, fondendo attività artistica e letteraria. Nelle sue opere,
spesso focalizzate sui luoghi dell’abitare, è costante l’impiego della
scrittura associata all’utilizzo dei materiali tessili.
Gasparini: un’installazione di grandi dimensioni, opere su tela realizzate dal
2008 al 2009 e un video.
Nucleo dell’esposizione è un’installazione, walking words on four
walls, che riproduce fotograficamente su tessuto le pareti di una stanza
(nello specifico, la cucina dell’artista in scala 1:1). Ricamate sulle pareti
stesse, frasi tratte da opere di Michel de Certeau e delle giovani poetesse
Elisa Biagini e Valentina Pinza.
L’ambiente della cucina viene così ricreato attraverso trame e trasparenze
che lo rendono pienamente percorribile non solo fisicamente, ma anche
con lo sguardo e la lettura. Le frasi e i discorsi, che nella realtà si dissolvono
immateriali nello stesso momento e luogo in cui nascono, sono ora “cuciti
addosso” agli oggetti che li circondano.
Accostando attività artistica e letteratura, la ricerca di Marina Gasparini si
presta ad essere definita una riorganizzazione tattile e visiva del testo e del
discorso: attraverso il linguaggio, è una possibilità di fissare (e sfuggire) il
ripetitivo e inconscio navigare nelle “cose” di tutti i giorni.
Ugualmente nata dalla combinazione di attività artistica e letteratura,
la serie Quando raggruppa panorami domestici in tessuto di piccole
dimensioni. Le frasi ricamate sono ancora la traccia tangibile della
frammentazione del pensiero che segue alle situazioni di improvvisa
incertezza.
A completare l’esposizione, il video a fior di pelle descrive invece il viaggio
fantastico di un filo rosso, originariamente usato dal cartografo per indicare
una strada principale su di una mappa, fino a formare frasi precariamente
cucite in una realtà immaginaria.
Marina Gasparini ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
A partire dagli anni Ottanta, ha esposto le sue opere in mostre collettive e
personali, tra cui recentemente Works On Paper (a cura della rivista NY Arts
Magazine, The Ny Arts Venice Pavilion, Venezia 2009) e Miniartextil (a cura
di Luciano Caramel, Salon de l’Hotel de la Ville, Montrouge 2008). Insegna
Tecniche Grafiche e Comunicazione visiva presso l’Accademia di Belle Arti
di Venezia.
Il suo lavoro si concentra sui linguaggio come pratica di invenzione
del quotidiano, fondendo attività artistica e letteraria. Nelle sue opere,
spesso focalizzate sui luoghi dell’abitare, è costante l’impiego della
scrittura associata all’utilizzo dei materiali tessili.
24
ottobre 2009
Marina Gasparini – Walking words
Dal 24 ottobre al 20 novembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA CORRAINI
Mantova, Via Ippolito Nievo, 7A, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 7A, (Mantova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9.30-12.30 e
15.30-19.30 - chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
24 Ottobre 2009, ore 18 sarà presente Marina Gasparini
Ufficio stampa
MARA VITALI
Autore