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Fino al 8.III.2002 Andrea Salvino – Il disprezzo Milano, Colombo Arte Contemporanea
milano
Guerrieri metropolitani che sembrano arrivare direttamente dalle lotte sociali degli anni ’70, sono i protagonisti della prima personale milanese di Andrea Salvino, artista che sceglie di rappresentare temi di scottante attualità con una tecnica impersonale e documentaria...
di redazione
Un distacco assoluto dai fatti sembra essere la cifra stilistica della ricerca di Andrea Salvino (Roma, 1969), che trova compimento perfetto ne Il disprezzo, personale milanese, il cui titolo è tratto dall’omonimo film di Jean Luc Godard (1963) e dal romanzo di Alberto Moravia.
Più che una definizione programmatica, si tratta della precisa scelta di documentare, gareggiando con la fotografia, in uno stile scarno e brutale da reportage di cronaca nera, le guerriglie urbane e le lotte di classe dagli anni ’70 ad oggi. Sfilano così davanti agli occhi del visitatore i volti senza nome tratti dalle fotografie, dai video di quegli anni e da immagini scattate dall’artista stesso.
In mostra sono presenti due grandi dipinti su tela e su tavola, tre disegni ed un video.
I dipinti sono dedicati alla memoria di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, due giovani coraggiosi esponenti di sinistra, uccisi barbaramente a Milano nel 1975 a distanza di un giorno uno dall’altro, il primo dai fascisti, il secondo da una camionetta di carabinieri che caricava i manifestanti.
Il video Il disprezzo (b/n, 2001) è una sorta di rimontaggio del documentario realizzato dai militanti extraparlamentari sulla morte di Varalli e sui funerali di Zibecchi: le immagini, durissime, sono rese ancor più incisive dalla colonna sonora, l’Internazionale suonata dagli Area.
Ma gli eroi senza volto di Salvino sono anche eroi senza tempo: la tecnica del rimontaggio delle immagini permette loro infatti di valicare gli anni ’60 e i ’70, e di comunicare direttamente coi giorni nostri, ergendosi a metafora di tutti gli odi, di tutti i disprezzi. Ecco così che il Soggetto sociale antagonista (1999, olio su tela) che accoglie il visitatore della mostra, punta su di lui i suoi occhi fermi, glaciali, silenziosi, e carichi d’attesa. La sala della galleria Colombo Arte è ricostruita come il luogo della tragedia, di cui porta i segni: al suo interno si viene introiettati prima mentalmente dal sonoro, poi fisicamente grazie al filmato. Le immagini alle pareti prendono vita con il documentario rimontato ad hoc, in cui si assiste in prima persona, spettatori privilegiati, al dramma della vicenda, senza poter intervenire, senza poter bloccare il tragico evolversi degli eventi. Fori di proiettili sulle tele – fori reali – stanno lì, ad indicare il legame di quella tragedia con i giorni nostri, e tutte le eredità di violenza che la storia ci ha lasciato, senza chiederci nulla.
Non ci sono commenti, solo la fredda cronaca e l’emozione sottesa di chi non riesce e non vuole dimenticare.
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Cinzia Tedeschi
Andrea Salvino – Il disprezzo
Dal 17/1 al 8/3/2002
Antonio Colombo Arte Contemporanea, via Solferino 44, Milano.
Orari da mar a sab dalle 16 alle 19.30.
Info: tel 02/29060171
Catalogo a Cura di Bartolomeo Pietromarchi
[exibart]
Dev’essere una bella mostra. Spero di riuscire a visitarla.
Complimenti a Salvino è un ottimo artista.
Dopo averci provato più volte…..ho desistito.
Impossibile trovare questa Galleria Colombo aperta! Di sabato negli orari indicati era sempre chiusa…..un vero peccato. A mio avviso una grande mancanza di serietà…..
D.