Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’attesa – Rossella Mianulli
Personale della pittrice e scultrice Rossella Mianulli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nuovo appuntamento per la città con l’arte pittorica. Giovedì 15 ottobre, infatti, alle ore 19, presso la Civica Biblioteca “A. Perotti”, si terrà l’inaugurazione della mostra personale della pittrice e scultrice Rossella Mianulli, patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed organizzata dalla locale “Pro Loco La Murgianella” in collaborazione con il Centro Studi Europeo “Spinelli”.
“Il filo conduttore di questi ritratti - dichiara l’artista - è la ricerca: uno studio tra il soggetto e i colori, il soggetto e la materia e le possibili emozioni che da questi connubi – una vera e propria simbiosi -scaturiscono: perché una sfumatura, uno sguardo, un’espressione del volto, parlano di noi, delle diverse e variegate sfaccettature del sé. Come artista, ogni ritratto per me è stata un’analisi, una prova, un ostacolo, una soddisfazione, un passo, una meticolosa esplorazione nella figura femminile. La motivazione è stata la passione, la volontà di creare e raccontare; l’intento quello di avvicinarmi ad un’espressione artistica definibile ed emozionante”.
Ogni giorno, le espressioni della nostra anima scrivono sul nostro viso una pagina di quel racconto, in perenne revisione, che è il volto di ciascuno di noi. La Mianulli ne ha osservato l'alfabeto, ne ha cercato la grammatica, ha studiato le combinazioni e le tracce che l'anima disegna sulla superficie del viso. "Ritrarre" (re-trahere) significa infatti "tirar fuori", ricavare con colori, marmo o altra materia, l'effige, il simulacro di un individuo. L'arte ha il potere di "simulare" cioè riprodurre e tenere vivi non solo la forma ma l'unicità interiore del soggetto ritratto, facendo affiorare il suo carattere, l'anima.
Nel catalogo, il critico d’arte Lello Spinelli fa emergere “il personale universo dei tanti sguardi femminili, scavato sempre più in profondità piuttosto che in estensione”, mentre i bassorilievi, scolpiti su materiali diversi, “rappresentano volti di donne colti nella ieraticità e nella staticità dell’attesa, di tante attese, che traspaiono, nei dipinti, dai volti di queste sue figure apparentemente statiche, dalla fisicità trasognata, quasi enigmatica, atemporale”. “L’attesa” – l’ha definita lo stesso critico questa mostra della Mianulli – “una pittrice-scultrice-poetessa che non cerca la res publica così cara a Platone, ma cerca solamente di trasmettere al fruitore il suo messaggio: un messaggio, il suo, mai lanciato a squarciagola ma sussurrato a fior di labbra”. Nella recente Personale dell’artista saranno presentate anche opere “altre”, frutto “di un brusco mutamento, di una vera e propria rivoluzione nei contenuti, nei processi e nelle forme – scrive ancora Spinelli – tesi soltanto a rettificare il suo percorso e superare eventuali ristagni nella sua produzione”.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 ottobre, verrà presentata dallo stesso Spinelli ed inaugurata dal Sindaco di Cassano delle Murge Maria Pia Di Medio e dall’Assessore alla cultura, sport e turismo Pierpaola Sapienza. Nel corso della serata, nella quale interverranno il giornalista Domenico Fumarola ed il Presidente della Pro Loco Giovanni Brunelli, la scrittrice Anna Sciacovelli parlerà della riscoperta delle nostre radici storico-antropologiche e linguistiche.
Il sito dell’arte
PRESENTAZIONE
“Potrà crescere...”ripetevo a Massimo Nardi che mi aveva accompagnato per una estemporanea e fugace visita ad una mostra, lo scorso anno, qui a Cassano delle Murge.
“Potrà crescere questa giovane artista autodidatta” - dicevo - “ritengo e preferisco la sua ritrattistica che riesce a cogliere con un intransigente rigore morale più che con fisicità del soggetto i dicotomici stati d’animo dello stesso” aggiungevo prima di fare un salto in biblioteca. Me la ritrovo, sere addietro, Rossella Mianulli, classe 1982, studi scientifici, nella sua casa di via Battarino, gremita a dismisura di quadri, sculture, libri ed oggetti i più disparati a significare la poliedricità di questa giovane donna che riesce, bruciando giorni ed ore, anche a scrivere poesie intimistiche che, dalla rapida lettura di alcune, mi danno l’equivalenza armonica del suo stesso “essere”.
Mentre vado leggendo le tante e tante opere collocate una accanto all’altra sulle pareti -distorsione del mestiere- penso per un attimo che aveva ragione Goethe nel definire il bello scrivendo di esso “è una manifestazione di arcane leggi della natura che, senza l’apparire di esso, ci sarebbero rimaste eternamente celate”.
Continuo a leggere la fissità dei tanti sguardi femminili, il loro stesso essere se stesse, protagoniste/spettatrici forse del consumismo, dialogo aperto col fruitore, il personale universo scavato sempre più in profondità piuttosto che in estensione lasciandomi fluttuare nella figura -tante tante, figure- di donne , giovani che costituiscono, appunto la fonte ispirativa di questa giovane donna, ma donna pittrice-scultrice- poetessa.
Mi soffermo ancora a leggere alcuni suoi interessanti bassorilievi, scolpiti su materiali diversi (Marmo bianco di Carrara, marmo rosa, pietra Serena ed altri), che rappresentano anch’essi volti di donne colti nella ieraticità e nella staticità dell’attesa, di tante attese, le stesse che traspaiono, appunto, dai volti di queste sue figure (di acrilici, tecniche miste) apparentemente statiche, dalla fisicità trasognata, quasi enigmatica, atemporale. “L’attesa” definirci questa mostra della Mianulli, una pittrice-scultrice-poetessa che non cerca la res pubblica cosi cara a Platone ma cerca solamente di trasmettere al fruitore il suo messaggio, un messaggio mai lanciato a squarciagola (anche nella scrittura poetica) ma sussurrato a fior di labbra.
A bocce ferme, fissati data, numero delle opere, catalogo, inviti, addirittura cornici e listelli da far eseguire, lo sguardo, il mio, si sofferma su di un angolo della parete nel quale sono accatastate altre opere e chiedo, tout court, a Rossella per quella inspiegabile voglia di vedere tutto, di farmi leggere quelle opere a costo di essere accusato, come a noi critici d’arte spesso accade, di dirigismo.
Finalmente Rossella (una decina di parole durante la serata) sembra voglia esplodere e, tutto di un fiato mi dice che “per lei grattare l’inconscio non basta perché occorre anche ricercare nuove frontiere. Dicono che l’organismo umano rimuovi tutte le proprie cellule in breve tempo. Ebbene in tale incessante rinnovamento dobbiamo far entrare ogni cosciente modificazione culturale”. Subito dopo, quasi uscita dal limbo di una fantasia sinora inespressa, mi lascia leggere opere “altre” ancora fresche nel pigmento, che volutamente ho fatto inserire in questa mostra lasciando carta bianca al fruitore per esprimere ogni giudizio.
Sono queste recentissime opere “altre” il frutto di un brusco mutamento, di una vera e propria rivoluzione nei contenuti, nei processi e nelle forme. Un mutamento, aggiungo , una rivoluzione tesi soltanto a rettificare il suo “percorso” e superare eventuali ristagni nel suo “fare artistico” passando dalla continuità, cronologica, “ch’è l’aspetto tipico della tradizione ” -come affermava il mio amico-maestro Giulio Carlo Argan - ”alla continuità logica ch’è propria dalla storia”.
Lello Spinelli
“Il filo conduttore di questi ritratti - dichiara l’artista - è la ricerca: uno studio tra il soggetto e i colori, il soggetto e la materia e le possibili emozioni che da questi connubi – una vera e propria simbiosi -scaturiscono: perché una sfumatura, uno sguardo, un’espressione del volto, parlano di noi, delle diverse e variegate sfaccettature del sé. Come artista, ogni ritratto per me è stata un’analisi, una prova, un ostacolo, una soddisfazione, un passo, una meticolosa esplorazione nella figura femminile. La motivazione è stata la passione, la volontà di creare e raccontare; l’intento quello di avvicinarmi ad un’espressione artistica definibile ed emozionante”.
Ogni giorno, le espressioni della nostra anima scrivono sul nostro viso una pagina di quel racconto, in perenne revisione, che è il volto di ciascuno di noi. La Mianulli ne ha osservato l'alfabeto, ne ha cercato la grammatica, ha studiato le combinazioni e le tracce che l'anima disegna sulla superficie del viso. "Ritrarre" (re-trahere) significa infatti "tirar fuori", ricavare con colori, marmo o altra materia, l'effige, il simulacro di un individuo. L'arte ha il potere di "simulare" cioè riprodurre e tenere vivi non solo la forma ma l'unicità interiore del soggetto ritratto, facendo affiorare il suo carattere, l'anima.
Nel catalogo, il critico d’arte Lello Spinelli fa emergere “il personale universo dei tanti sguardi femminili, scavato sempre più in profondità piuttosto che in estensione”, mentre i bassorilievi, scolpiti su materiali diversi, “rappresentano volti di donne colti nella ieraticità e nella staticità dell’attesa, di tante attese, che traspaiono, nei dipinti, dai volti di queste sue figure apparentemente statiche, dalla fisicità trasognata, quasi enigmatica, atemporale”. “L’attesa” – l’ha definita lo stesso critico questa mostra della Mianulli – “una pittrice-scultrice-poetessa che non cerca la res publica così cara a Platone, ma cerca solamente di trasmettere al fruitore il suo messaggio: un messaggio, il suo, mai lanciato a squarciagola ma sussurrato a fior di labbra”. Nella recente Personale dell’artista saranno presentate anche opere “altre”, frutto “di un brusco mutamento, di una vera e propria rivoluzione nei contenuti, nei processi e nelle forme – scrive ancora Spinelli – tesi soltanto a rettificare il suo percorso e superare eventuali ristagni nella sua produzione”.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 ottobre, verrà presentata dallo stesso Spinelli ed inaugurata dal Sindaco di Cassano delle Murge Maria Pia Di Medio e dall’Assessore alla cultura, sport e turismo Pierpaola Sapienza. Nel corso della serata, nella quale interverranno il giornalista Domenico Fumarola ed il Presidente della Pro Loco Giovanni Brunelli, la scrittrice Anna Sciacovelli parlerà della riscoperta delle nostre radici storico-antropologiche e linguistiche.
Il sito dell’arte
PRESENTAZIONE
“Potrà crescere...”ripetevo a Massimo Nardi che mi aveva accompagnato per una estemporanea e fugace visita ad una mostra, lo scorso anno, qui a Cassano delle Murge.
“Potrà crescere questa giovane artista autodidatta” - dicevo - “ritengo e preferisco la sua ritrattistica che riesce a cogliere con un intransigente rigore morale più che con fisicità del soggetto i dicotomici stati d’animo dello stesso” aggiungevo prima di fare un salto in biblioteca. Me la ritrovo, sere addietro, Rossella Mianulli, classe 1982, studi scientifici, nella sua casa di via Battarino, gremita a dismisura di quadri, sculture, libri ed oggetti i più disparati a significare la poliedricità di questa giovane donna che riesce, bruciando giorni ed ore, anche a scrivere poesie intimistiche che, dalla rapida lettura di alcune, mi danno l’equivalenza armonica del suo stesso “essere”.
Mentre vado leggendo le tante e tante opere collocate una accanto all’altra sulle pareti -distorsione del mestiere- penso per un attimo che aveva ragione Goethe nel definire il bello scrivendo di esso “è una manifestazione di arcane leggi della natura che, senza l’apparire di esso, ci sarebbero rimaste eternamente celate”.
Continuo a leggere la fissità dei tanti sguardi femminili, il loro stesso essere se stesse, protagoniste/spettatrici forse del consumismo, dialogo aperto col fruitore, il personale universo scavato sempre più in profondità piuttosto che in estensione lasciandomi fluttuare nella figura -tante tante, figure- di donne , giovani che costituiscono, appunto la fonte ispirativa di questa giovane donna, ma donna pittrice-scultrice- poetessa.
Mi soffermo ancora a leggere alcuni suoi interessanti bassorilievi, scolpiti su materiali diversi (Marmo bianco di Carrara, marmo rosa, pietra Serena ed altri), che rappresentano anch’essi volti di donne colti nella ieraticità e nella staticità dell’attesa, di tante attese, le stesse che traspaiono, appunto, dai volti di queste sue figure (di acrilici, tecniche miste) apparentemente statiche, dalla fisicità trasognata, quasi enigmatica, atemporale. “L’attesa” definirci questa mostra della Mianulli, una pittrice-scultrice-poetessa che non cerca la res pubblica cosi cara a Platone ma cerca solamente di trasmettere al fruitore il suo messaggio, un messaggio mai lanciato a squarciagola (anche nella scrittura poetica) ma sussurrato a fior di labbra.
A bocce ferme, fissati data, numero delle opere, catalogo, inviti, addirittura cornici e listelli da far eseguire, lo sguardo, il mio, si sofferma su di un angolo della parete nel quale sono accatastate altre opere e chiedo, tout court, a Rossella per quella inspiegabile voglia di vedere tutto, di farmi leggere quelle opere a costo di essere accusato, come a noi critici d’arte spesso accade, di dirigismo.
Finalmente Rossella (una decina di parole durante la serata) sembra voglia esplodere e, tutto di un fiato mi dice che “per lei grattare l’inconscio non basta perché occorre anche ricercare nuove frontiere. Dicono che l’organismo umano rimuovi tutte le proprie cellule in breve tempo. Ebbene in tale incessante rinnovamento dobbiamo far entrare ogni cosciente modificazione culturale”. Subito dopo, quasi uscita dal limbo di una fantasia sinora inespressa, mi lascia leggere opere “altre” ancora fresche nel pigmento, che volutamente ho fatto inserire in questa mostra lasciando carta bianca al fruitore per esprimere ogni giudizio.
Sono queste recentissime opere “altre” il frutto di un brusco mutamento, di una vera e propria rivoluzione nei contenuti, nei processi e nelle forme. Un mutamento, aggiungo , una rivoluzione tesi soltanto a rettificare il suo “percorso” e superare eventuali ristagni nel suo “fare artistico” passando dalla continuità, cronologica, “ch’è l’aspetto tipico della tradizione ” -come affermava il mio amico-maestro Giulio Carlo Argan - ”alla continuità logica ch’è propria dalla storia”.
Lello Spinelli
15
ottobre 2009
L’attesa – Rossella Mianulli
Dal 15 al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CIVICA – PALAZZO MIANI PEROTTI
Cassano Delle Murge, Piazza Galileo Galilei, (Bari)
Cassano Delle Murge, Piazza Galileo Galilei, (Bari)
Vernissage
15 Ottobre 2009, ore 19
Autore