14 marzo 2011

fino al 5 VI.2011 Giacometti, l’anima del ‘900 MAga, Gallarate

 
Una mostra dedicata all'intimità di Giacometti. Ritratti di famiglia e dei pià cari ci mostrano un lato meno ovvio della vita del celebre artista...

di

Una criniera di capelli, lo sguardo mite e malinconico ma che vedeva attraverso, la sigaretta perennemente accesa all’angolo della bocca e quelle sue mani grandi e  nodose che erano in grado, ogni volta, di scavare l’anima nell’argilla, di estrarne il respiro profondo e di dare forma e suono alla figura umana, realizzata poi nel bronzo o semplicemente schizzata a penna biro su un banale foglio di giornale. Così appare Alberto Giacometti nelle grandi fotografie che lo ritraggono nel suo studio e che introducono l’importante rassegna a lui dedicata e appena aperta al Maga di Gallarate. Curata da un grande specialista di Giacometti, ma anche di Bacon, l’inglese Michael Peppiard che gli ha dedicato 40 di vita e di ricerca, la mostra “ Alberto Giacometti. L’anima del Novecento.
Sculture, dipinti, disegni“, è in realtà una sorta lessico familiare, perché è soprattutto il Giacometti privato che qui si può vedere. Lo scultore  ritrae infatti, con ossessiva passione, la moglie Annette, ma anche suo padre, la madre, la sorella Ottilia e il fratello Diego e, persino, il cane di casa. E’ l’artista che spalanca il proprio mondo privato allo sguardo altrui, che apre al visitatore la porta del suo atelier dove, come sottolinea Peppiard, si può trovare di tutto, in un caos geniale ed emozionante. Ma oltre alle sculture, nella mostra del Maga, allestita con grande attenzione, ci sono anche i dipinti, i disegni, gli schizzi, spesso poco visti se non del tutto inediti, provenienti, come del resto quasi tutta l’opera esposta, da una collezione privata del tutto speciale, quella del suo  medico di casa, amico e anche mecenate dell’artista. 
E un motivo in più per visitarla è dato dal fatto che possiamo ascoltare persino la voce dello stesso Giacometti nei filmati che accompagnano l’esposizione: una voce profonda e pacata che invita, come del resto tutta la sua opera, a un viaggio nella visione e nella meditazione.

nicoletta pallini
mostra visitata il 5 marzo 2011


Dal 5 marzo al 5 giugno 2011
Alberto Giacometti. L’anima del Novecento. Sculture, dipinti, disegni.
a cura di Michael Peppiard

Maga, Museo Arte Gallarate, Via de Magri, 1
Orario: da martedì a domenica 9.30-19.30, domenica chiuso
Ingresso: intero ridotto
Catalogo Electa
Info:02/542757  www.museomaga.it


4 Commenti

  1. Opere all’altezza della fama di Giacometti, con disegni e appunti che sono delle vere perle di poesia, intuizioni, pensieri e altre cose colte al volo.
    Ma cosa dire della penosa presentazione dei lavori?
    Evabbene che i lavori di Giacometti costano un patrimonio, ma sembra di aggirarsi in una gioielleria! e gli specchi? chi ha pensato a queste assurdità dietro le sculture, e che cavolo ci faccio io dietro la scultura? voglio guardarmi con attenzione la sua opera e mi ci trovo continuamente di mezzo! Mai visto niente di più penoso, o forse volevano accontentare la sciura Maria del gallaratese… con luccichii e swaroskate? Mah!
    e delle finestre aperte nelle mura sospese che dire? che è bello vedere continuamente le gambe degli altri visitatori? sculture viventi in mezzo alle sculture? un fastidio continuo. ma chi è questo genio?

    complimenti per le opere, pollice verso per il resto.

  2. che dire…a volte i museografi dovrebbero mettere a tacere la propria megalomania sussurrare delicatamente per far urlare le opere soltanto..in molti non possiedono le chiavi di un mestiere così delicato tanto che spesso vediamo allestimenti del tutto simili a catafalchi ingombranti….ciao Margaretha!!!!

  3. Io francamente ho apprezzato gli specchi che consentono di vedere a tuttotondo l’opera, girandoci virtualmente dietro.
    Va bene essere critici, ma che le critiche abbiano senso…
    Il museo è interessante e molto ben gestito
    Mostra di qualità.

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