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Street Art: tra contestazione e provocazione
altrecittà
Le opere di Hogre varcano le porte della Mondo Bizzarro Gallery, ed é un brulicare di sfide, di lucide condanne: una ennesima manifestazione, coerente con gli eventi di piazza dei nostri giorni. Ancora una volta la Street Art entra in galleria...
Si incontra sui muri di
Roma, sotto i cavalcavia della tangenziale, tra i piloni del grande raccordo
anulare. Ogni passaggio urbano della capitale è segnato dalla sua firma
sotto forma di tag. Il suo nome è Hogre e da anni le sue opere di street
art tappezzano la capitale. La Mondo Bizzarro Gallery di Roma, piattaforma delle arti iper – contemporanee del XXI secolo, presenta l’ultimo
grande talento della scuola romana di Street Art in una prima personale indoor. La sua arte di strada
inizia durante l’adolescenza, a quattordici anni, quando nella capitale i manifesti
di un noto politico italiano hanno iniziato a riempirsi di nasi da clown.I suoi stencil nel tempo
si sono poi evoluti, facendo spazio ad acrilici e ai pennelli per tele di
grande formato, ma già in questa sua prima manifestazione artistica si colgono
le linee guida di un individuale linguaggio artistico. Contestazione e condanna
delle ingiustizie sociali, innanzitutto. I suoi stencil, infatti, colpiscono
per l’immediatezza del messaggio e per il loro carattere di disincantata
ironia. Hogre decodifica, scardina fino in fondo la società contemporanea e ne
mette a nudo le brutture. Un linguaggio irriverente e spudorato, che scuote le
coscienze facendo aprire gli occhi allo spettatore.
Il lavoro di quest’artista,
il cui vero nome rimane rigorosamente anonimo, si compone soprattutto di facce.
Un’iconografia umana multiforme e variegata. I suoi stencil si compongono di
sagome di uomini che pensano con teste più simili a dei lecca-lecca che non a
dei cervelli. Nel suo mondo onirico metropolitano ci sono mostruosi draghi che
vengono incoronati sacerdoti di bizzarre religioni urbane, cavalieri medioevali
che cavalcano i miti della modernità. Ci sono stencil, infine, rappresentanti
tutori dell’ordine attinti alla realtà che finiscono per apparire semplici
feticci in mani non identificate. La mostra che aprirà il
prossimo 19 marzo nella galleria romana, porta il titolo Trash Pro Todo ed è “un viaggio nell’immaginario pop che si
colora di satira politica in modo gioioso e disincantato”.
Nell’ambito del dibattito
sulla vera o solo attribuita artisticità della Street Art la mostra personale
dedicata a Hogre non è un unicum. Non è la prima volta, infatti, che il movimento della Street Art lascia i muri delle città per assumere una veste ufficiale entrando in uno
spazio espositivo. Tutto cominciò a partire
dal mega evento Scala Mercalli del 2008 realizzato presso l’Auditorium di Roma, dove l’evocativa metafora sismica ben definiva la volontà di scuotere
violentemente le coscienze. Si puntava il dito contro una certa estetica retrograda
e passatista, svilendola nel suo atteggiamento anti-democratico e di
ghettizzazione nei confronti di una forma d’arte che si caratterizza per una
sua organica sintesi estetica e soprattutto per l’uso di un linguaggio ironico,
buffo e di certo dissacrante, capace di denunciare le incrinature politiche,
sociali, culturali della contemporaneità. Da Keith Haring e Jean
Michelle Basquiat ai più contemporanei Banski e J.R., il linguaggio artistico
di strada si è evoluto cambiando le sue sembianze.
rebecca vespa
dal 19 marzo al 6 aprile 2011
HOGRE – Trash Pro Todo
Mondo Bizzarro Gallery, Via Reggio Emilia 32 c/d; Roma
Orario: dal lunedì al sabato ore 12-20
Info: 06/44247451 www.mondobizzarrogallery.com