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Massimo D’Orta – Il Grande Inverno
L’esposizione di circa 50 opere pittoriche di grandi e varie dimensioni, ci presenta un artista nel periodo migliore della sua produzione in cui la “sofferenza”, pur se ha scavato profondamente nel suo cuore, è pur sempre ingabbiata ed è stimolo a pensieri e riflessioni altri.
Comunicato stampa
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Inaugura, mercoledì 7 ottobre alle ore 17.00 nelle sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo a Napoli, la mostra personale di Massimo D’Orta “Il Grande Inverno” a cura di Ornella Falco Del Deo con testi a catalogo di Domenico Gioia, Claudio Strinati, Maria Continisio e di Nahmad David.
L’esposizione di circa 50 opere pittoriche di grandi e varie dimensioni, ci presenta un artista nel periodo migliore della sua produzione in cui la “sofferenza”, pur se ha scavato profondamente nel suo cuore, è pur sempre ingabbiata ed è stimolo a pensieri e riflessioni altri.
Massimo D'Orta con le sue opere, ora esposte nella mostra "Il Grande Inverno", combatte con maestria una passione interiore per la perdita dell'amore, il suo lungo inverno del cuore, che manifesta in un dolore che, pur se avvertito, è contenuto, controllato, chiuso tutto quasi in uno spazio ipnotico, una catarsi che non deflagra se non nella realizzazione delle opere.
In esse ritroviamo una scia di umane presenze e tracce mnemoniche di eventi passati, vissuti, trasposti sulla tela con tecnica pittorica e stile diversi, in cui predominano il nero, lo scuro, il colore delle tenebre dell'animo.
“I suoi neri profondi, cupi e tenebrosi con bagliori di toni caldi sono a volte attenuati da una luce data da vibranti colpi di pennello che, interrotti, accrescono l'aspetto inquietante dei suoi soggetti amari.La materia cromatica è agitata da una potenza gestuale che dà esiti ricchi di drammaticità; talvolta il segno sembra organizzarsi in un linguaggio da atteggiamento nichilista, a volte è carico di un alto potenziale espressivo”. [O. Falco Del Deo]
A catalogo Domenico Gioia dice “Massimo D’Orta, utilizza la sua tecnica pittorica ineccepibile per condurci a perdere la dimensione terrena delle cose, nulla è falso, da questo processo nascono una serie di opere dal valore artistico unico, è arte vera, allo stato puro”.
Nahmad David, art dealer newyorkese, aggiunge “Nelle sue opere coesistono tracce di stili e di epoche diverse e lontane tra loro che si fondono felicemente in un nuovo risultato espressivo… l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che segni e colori hanno prodotto”.
La presentazione ad operatori e giornalisti è fissata per mercoledì 7ottobre alle ore 17.00. La Mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 8 ottobre dalle ore 9.00 alle 18.00
COMUNICATO STAMPA
l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e quei colori hanno prodotto
l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e quei colori hanno prodotto quei colori hanno prodotto
L’esposizione di circa 50 opere pittoriche di grandi e varie dimensioni, ci presenta un artista nel periodo migliore della sua produzione in cui la “sofferenza”, pur se ha scavato profondamente nel suo cuore, è pur sempre ingabbiata ed è stimolo a pensieri e riflessioni altri.
Massimo D'Orta con le sue opere, ora esposte nella mostra "Il Grande Inverno", combatte con maestria una passione interiore per la perdita dell'amore, il suo lungo inverno del cuore, che manifesta in un dolore che, pur se avvertito, è contenuto, controllato, chiuso tutto quasi in uno spazio ipnotico, una catarsi che non deflagra se non nella realizzazione delle opere.
In esse ritroviamo una scia di umane presenze e tracce mnemoniche di eventi passati, vissuti, trasposti sulla tela con tecnica pittorica e stile diversi, in cui predominano il nero, lo scuro, il colore delle tenebre dell'animo.
“I suoi neri profondi, cupi e tenebrosi con bagliori di toni caldi sono a volte attenuati da una luce data da vibranti colpi di pennello che, interrotti, accrescono l'aspetto inquietante dei suoi soggetti amari.La materia cromatica è agitata da una potenza gestuale che dà esiti ricchi di drammaticità; talvolta il segno sembra organizzarsi in un linguaggio da atteggiamento nichilista, a volte è carico di un alto potenziale espressivo”. [O. Falco Del Deo]
A catalogo Domenico Gioia dice “Massimo D’Orta, utilizza la sua tecnica pittorica ineccepibile per condurci a perdere la dimensione terrena delle cose, nulla è falso, da questo processo nascono una serie di opere dal valore artistico unico, è arte vera, allo stato puro”.
Nahmad David, art dealer newyorkese, aggiunge “Nelle sue opere coesistono tracce di stili e di epoche diverse e lontane tra loro che si fondono felicemente in un nuovo risultato espressivo… l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che segni e colori hanno prodotto”.
La presentazione ad operatori e giornalisti è fissata per mercoledì 7ottobre alle ore 17.00. La Mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 8 ottobre dalle ore 9.00 alle 18.00
COMUNICATO STAMPA
l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e quei colori hanno prodotto
l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e l’osservatore, come ipnotizzato, è quasi costretto a concentrarsi nella lettura del sentimento e delle emozioni che quei segni e quei colori hanno prodotto quei colori hanno prodotto
07
ottobre 2009
Massimo D’Orta – Il Grande Inverno
Dal 07 al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Biglietti
negli eventi e all’inaugurazione
Orario di apertura
Lunedì – Sabato 10.00 – 18.00
Domenica 10.00 – 13.00
Vernissage
7 Ottobre 2009, ore 17.30
Sito web
www.massimodorta.com
Autore
Curatore