Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Barbara Tavella / Claus Vittur – Immaginario su tela
L’inaugurazione di ZonaK apre con “Immaginario su tela”, mostra di Barbara Tavella e Claus Vittur, artisti altoatesini, originari della Val Badia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apre a Milano ZonaK, un nuovo spazio polivalente, situato all’Isola, uno dei quartieri più vivaci della città.
ZonaK nasce dalla scommessa di un gruppo di giovani, eterogeneo per provenienza geografica e professionale, persuaso che uno spazio possa essere contenitore e proporsi al contempo come contenuto e convinto che impresa, cultura e arte possano convivere e sostenersi in un reciproco scambio di interessi e possibilità. Non solo uno spazio - location ideale per i più svariati tipi di eventi - ma una zona da creare e inventare, aperta alle realtà circostanti, dove la K intende ricordare i passati Kursaal, luoghi di incontro e di conoscenza, ma può sottintendere parole come kult, kultur, kitchen, kine e quant’altro si voglia evocare.
I contenuti si rivogeranno spesso all’Alto Adige: la stagione culturale di ZonaK è infatti curata da Valentina Picariello e Valentina Kastlunger, che hanno entrambe un forte legame con l’Alto Adige. Valentina Picariello passa le sue vacanze in Val Badia da quand’è nata e ha collaborato a diversi progetti culturali altoatesini; Valentina Kastlunger è nata e cresciuta a San Vigilio di Marebbe e lavora da anni come produttrice e regista teatrale e video tra l’Alto Adige e Milano.
L’inaugurazione di ZonaK apre con “Immaginario su tela”, mostra di Barbara Tavella e Claus Vittur, artisti altoatesini, originari della Val Badia. La mostra rimarrà aperta dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00, fino al 24 ottobre 2009.
Per informazioni contattare Sabine Gamper, tel 348.3925121, e-mail sabigamper@gmail.com
giovedì 8 ottobre - ore 18.30
Zona K
via Spalato 11 – 20124 Milano
tel. 345 2366929 - www.zonak.it
“Immaginario su tela”
a cura di Sabine Gamper
Barbara Tavella e Claus Vittur hanno iniziato il proprio percorso artistico nell’ambito del disegno informale. Mentre Tavella ha in seguito utilizzato prevalentemente la fotografia e il video, Vittur ha continuato a indagare le possibilità dell’arte informale tramite il disegno. Nell’ultimo periodo hanno entrambi riscoperto la pittura quale mezzo più atto a dare alla loro ricerca artistica una nuova direzione.
Fulcro del lavoro di Barbara Tavella è il contrasto tra l’autopercezione del corpo femminile e l’immagine del corpo quale rappresentazione di femminilità. I lavori di Tavella sono caratterizzati da una ricca vivacità di colori su sfondi decorati a tappezzeria. Le figure dei suoi quadri non possiedono un corpo unitario. L’artista sovrappone parti di corpo e immagini idealizzate tratte dai mass-media, assembla pose diverse dello stesso arto, completa l’immagine di un corpo soggettivamente percepito con un’estensione della sua fisicità, lo sdoppia, lo moltiplica e ne compone le singole parti in un corpo femminile spezzettato e frastagliato. Nel lavoro di Tavella il concetto “linguaggio del corpo” emerge con particolare chiarezza. Il corpo della donna è il protagonista di una crisi: il confronto con lo sguardo dell’altro, così come con i diversi progetti di femminilità, impedisce una visione coerente del corpo femminile idealizzato e spinge l’artista a confrontarsi criticamente con il ruolo e la funzione del proprio essere donna nella società, nonché a mettere in dubbio le assegnazioni di ruoli tradizionali.
A differenza di Barbara Tavella, il soggetto preferito di Claus Vittur non è la figura umana, ma il paesaggio, ambienti esterni e interni. Punto di partenza e di arrivo della sua riflessione artistica è la continua ricerca della possibilità di comunicare stati d’animo inconsci, che lo accompagnano nella quotidianità. I quadri rappresentano soprattutto spazi vuoti, discreti, non-luoghi silenziosi, paesaggi innevati o immersi nella nebbia che evocano sensazioni di solitudine e di ricerca interiore. Questo gioco tra il velare e lo svelare collega Vittur alla tradizione del Romanticismo dai paesaggi imponenti, nei quali l’uomo è investigatore di universi interiori più che esploratore di realtà esteriori. Il fascino per il “continente oscuro” dell’inconscio freudiano cresce su questo terreno. Il mondo - quello autentico, interiore – non è direttamente esperibile, tuttavia lo si può esprimere attraverso la pittura e l’arte. I quadri di Claus Vittur sembrano visioni oniriche, più l’osservatore si avvicina, più l’immagine si fa indistinta e si dissolve. I luoghi sono condizioni. I soggetti e le atmosfere divengono paesaggi sensibili, spazi simbolici, luoghi della memoria. Grazie all’ampiezza del formato, lo spettatore viene avvolto dalla situazione spaziale e spinto, attraverso l’intensificazione della percezione sensibile, a immergersi in questo misterioso mondo di stati d’animo.
ZonaK nasce dalla scommessa di un gruppo di giovani, eterogeneo per provenienza geografica e professionale, persuaso che uno spazio possa essere contenitore e proporsi al contempo come contenuto e convinto che impresa, cultura e arte possano convivere e sostenersi in un reciproco scambio di interessi e possibilità. Non solo uno spazio - location ideale per i più svariati tipi di eventi - ma una zona da creare e inventare, aperta alle realtà circostanti, dove la K intende ricordare i passati Kursaal, luoghi di incontro e di conoscenza, ma può sottintendere parole come kult, kultur, kitchen, kine e quant’altro si voglia evocare.
I contenuti si rivogeranno spesso all’Alto Adige: la stagione culturale di ZonaK è infatti curata da Valentina Picariello e Valentina Kastlunger, che hanno entrambe un forte legame con l’Alto Adige. Valentina Picariello passa le sue vacanze in Val Badia da quand’è nata e ha collaborato a diversi progetti culturali altoatesini; Valentina Kastlunger è nata e cresciuta a San Vigilio di Marebbe e lavora da anni come produttrice e regista teatrale e video tra l’Alto Adige e Milano.
L’inaugurazione di ZonaK apre con “Immaginario su tela”, mostra di Barbara Tavella e Claus Vittur, artisti altoatesini, originari della Val Badia. La mostra rimarrà aperta dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00, fino al 24 ottobre 2009.
Per informazioni contattare Sabine Gamper, tel 348.3925121, e-mail sabigamper@gmail.com
giovedì 8 ottobre - ore 18.30
Zona K
via Spalato 11 – 20124 Milano
tel. 345 2366929 - www.zonak.it
“Immaginario su tela”
a cura di Sabine Gamper
Barbara Tavella e Claus Vittur hanno iniziato il proprio percorso artistico nell’ambito del disegno informale. Mentre Tavella ha in seguito utilizzato prevalentemente la fotografia e il video, Vittur ha continuato a indagare le possibilità dell’arte informale tramite il disegno. Nell’ultimo periodo hanno entrambi riscoperto la pittura quale mezzo più atto a dare alla loro ricerca artistica una nuova direzione.
Fulcro del lavoro di Barbara Tavella è il contrasto tra l’autopercezione del corpo femminile e l’immagine del corpo quale rappresentazione di femminilità. I lavori di Tavella sono caratterizzati da una ricca vivacità di colori su sfondi decorati a tappezzeria. Le figure dei suoi quadri non possiedono un corpo unitario. L’artista sovrappone parti di corpo e immagini idealizzate tratte dai mass-media, assembla pose diverse dello stesso arto, completa l’immagine di un corpo soggettivamente percepito con un’estensione della sua fisicità, lo sdoppia, lo moltiplica e ne compone le singole parti in un corpo femminile spezzettato e frastagliato. Nel lavoro di Tavella il concetto “linguaggio del corpo” emerge con particolare chiarezza. Il corpo della donna è il protagonista di una crisi: il confronto con lo sguardo dell’altro, così come con i diversi progetti di femminilità, impedisce una visione coerente del corpo femminile idealizzato e spinge l’artista a confrontarsi criticamente con il ruolo e la funzione del proprio essere donna nella società, nonché a mettere in dubbio le assegnazioni di ruoli tradizionali.
A differenza di Barbara Tavella, il soggetto preferito di Claus Vittur non è la figura umana, ma il paesaggio, ambienti esterni e interni. Punto di partenza e di arrivo della sua riflessione artistica è la continua ricerca della possibilità di comunicare stati d’animo inconsci, che lo accompagnano nella quotidianità. I quadri rappresentano soprattutto spazi vuoti, discreti, non-luoghi silenziosi, paesaggi innevati o immersi nella nebbia che evocano sensazioni di solitudine e di ricerca interiore. Questo gioco tra il velare e lo svelare collega Vittur alla tradizione del Romanticismo dai paesaggi imponenti, nei quali l’uomo è investigatore di universi interiori più che esploratore di realtà esteriori. Il fascino per il “continente oscuro” dell’inconscio freudiano cresce su questo terreno. Il mondo - quello autentico, interiore – non è direttamente esperibile, tuttavia lo si può esprimere attraverso la pittura e l’arte. I quadri di Claus Vittur sembrano visioni oniriche, più l’osservatore si avvicina, più l’immagine si fa indistinta e si dissolve. I luoghi sono condizioni. I soggetti e le atmosfere divengono paesaggi sensibili, spazi simbolici, luoghi della memoria. Grazie all’ampiezza del formato, lo spettatore viene avvolto dalla situazione spaziale e spinto, attraverso l’intensificazione della percezione sensibile, a immergersi in questo misterioso mondo di stati d’animo.
08
ottobre 2009
Barbara Tavella / Claus Vittur – Immaginario su tela
Dall'otto al 24 ottobre 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ZONA K
Milano, Via Spalato, 11, (Milano)
Milano, Via Spalato, 11, (Milano)
Orario di apertura
martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00
Vernissage
8 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore