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V Giornata del Contemporaneo
In occasione della V Giornata del Contemporaneo – evento nazionale promosso dall’AMACI, Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani – Riso propone, all’interno del progetto Free Zone, una serata di appuntamenti dedicati all’arte e alla musica. Un live set musicale, un’installazione e la presentazione di un video accompagnano il finissage della mostra in corso, “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ITINERARI D’ARTE GRATUITI, MUSICA E PERFORMANCE
PALAZZO RISO ADERISCE ALLA V GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
PALERMO, 2 OTT – Itinerari d’arte gratuiti, musica e performance celebrano domani, a Palazzo Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia, la quinta Giornata del contemporaneo, l’evento nazionale promosso dall’Amaci, Associazione musei d’arte contemporanea italiani che coinvolge, in tutto il territorio nazionale, mille istituzioni culturali che aprono le porte agli appassionati d’arte. Per l’intera giornata di domani, dalle 10 alle 22, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre” e partecipare agli itinerari d’arte guidati (ore 10, 12, 17, 19), a cura del Settore Educazione del Museo. L’esposizione, curata da Valentina Bruschi e Paolo Falcone, si chiude domenica e presenta più di sessanta opere di artisti siciliani e internazionali legati all’isola e alla sua storia dal secondo dopoguerra ai nostri giorni. La mattina circa 70 alunni delle scuole elementari Cei e Convitto Nazionale G. Falcone, saranno coinvolti nel laboratorio “Puzzle art” a cura del Settore Educazione del Museo. A partire dalle 20 e fino a mezzanotte, all’interno del progetto Free Zone, al pianterreno del Museo, si svolgerà una serata di appuntamenti dedicati all’arte e alla musica, a cura di Helga Marsala (curatrice di S.A.C.S., Sportello d’Arte Contemporanea della Sicilia di Riso), mentre la caffetteria rimarrà aperta, dalle ore 20, per prendere un aperitivo.
Si parte alle 20, alla caffetteria, con la presentazione del video Humans, 2008-2009 di Stefania Galegati Shines, un lungo girato che registra frammenti del quotidiano dell’artista-viaggiatrice romagnola. Il video, che propone un sorprendente spaccato sociale dell’umanità con le sue corrispondenze e le sue contraddizioni, è stato presentato in anteprima lo scorso 24 gennaio in 29 location sparse per il mondo, da Tokyo a Praga, da Milano a Shangai, da Bologna a Bratislava.
In contemporanea, a partire dalle 20 e fino alle 24, la biglietteria ospiterà l’installazione di Federico Lupo, Apart and between, in collaborazione con l’artista Katia Beltrame, che inaugura Radar, micro-interventi realizzati dagli artisti di S.A.C.S., tra gli spazi di transito del piano terra. Un video, un audiodramma e due elementi installativi compongono il progetto, una riflessione poetica intorno al potere onirico ed evocativo della parola, e alla sua capacità di costruire relazioni attraverso il tempo e lo spazio.
Ultimo appuntamento della giornata, alle 22 nel cortile del Museo, con il live set musicale Trenton playlive, con Samuel Rouanet aka Reynold da Berlino (tastiera), Giovanni Verga (tastiera) e Gianni Gebbia (sax, oggetti, elettronica). Lo spettacolo è un raffinato showcase elettroacustico, che ha per ospite esclusivo Reynold, musicista, produttore e dj francese, protagonista della scena berlinese, qui in formazione con due noti musicisti siciliani attivi nel campo del free jazz, dell’elettronica e della musica contemporanea. Durante la performance si combineranno tracce acustiche, suoni e loop preregistrati e suoni generati in tempo reale.
Il video di Stefania Galegati Shines e l’installazione di Federico Lupo proseguono pure domenica, giorno di chiusura della mostra “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”.
Con il sostegno di VELARREDO, Palermo
Palazzo Riso, corso Vittorio Emanuele, 365 - 90134 Palermo
t +39 091.320532
t +39 091.587717
www.palazzoriso.it
info@palazzoriso.it
Ufficio stampa
Feedback – Angela Abbate – 335 7406260 – angela.abbate@feedback.it
Palazzo Riso 091 320532.2 – ufficiostampa@palazzoriso.it
SCHEDE CRITICHE DEGLI EVENTI
REYNOLD-GEBBIA-VERGA, TRENTON PLAYLIVE
Un nuovo appuntamento musicale al Museo Riso, che in occasione della V Giornata del Contemporaneo ospita negli spazi della Free Zone un raffinato showcase elettroacustico.
Ospite esclusivo della serata è Samuel Rouanet aka Reynold, noto musicista, produttore e dj di origini francesi, protagonista della scena berlinese e attivo in diversi contesti internazionali.
Reynold si esibisce qui in un progetto inedito, pensato per l’occasione, che vede in azione accanto a lui due musicisti siciliani: Gianni Gebbia, tra i più noti improvvisatori italiani nell’ambito del free jazz e della musica contemporanea, particolarmente noto in Usa e Giappone, e Giovanni Verga, autore di elettronica e dj con una formazione sperimentale legata all’house, al jazz, al funk, al dub e alla musica d’avanguardia.
Trenton playlive è il titolo dello show, ispirato al nome dell’etichetta fondata a Berlino da Reynold – la Trenton Records - con cui ha occasionalmente collaborato anche Gebbia e che pubblica le principali produzioni di Verga.
Il cortile di Riso diventa teatro di un live-set basato sull’improvvisazione, una vera e propria performance creativa in cui si combinano tracce acustiche, suoni e loop preregistrati e suoni generati in tempo reale. Gli strumenti elettronici (laptop, campionatori) convivono con generatori di suoni “concreti”, quali il sax e alcuni oggetti amplificati e processati: il peso specifico del suono acustico, con la sua presenza vibratile ed epidermica, si intreccia con la levità astratta propria delle sonorità electro. A partire da questa ibridazione estemporanea affiorano strutture in divenire, aperte e contaminate, in cui suono e rumore, dilatazione e contrazione, messa a fuoco e dissolvenza, si alternano fino al raggiungimento di un continuum evolutivo.
Segmenti ritmici e incalzanti giungono via via a destrutturarsi secondo tempi e modalità irregolari, rigenerandosi ogni volta in nuovi loop e in materiale acustico più rarefatto: una sorta di “tutto sonoro” agisce sul luogo e il tempo dell’ascolto, modificando le coordinate percettive e lasciando emergere soundscape astratti e dinamici.
S.A.C.S. RADAR > FEDERICO LUPO, APART AND BETWEEN
Un nuovo progetto dedicato a S.A.C.S., Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, viene inaugurato al Museo Riso. RADAR, micro-interventi personali, sono appositamente pensati per la Free-Zone del Museo e concentrati dunque tra gli spazi di transito del piano terra: in particolare l’ampia biglietteria, poi la caffetteria, e occasionalmente il cortile o il giardino, accoglieranno delle piccole sfide progettuali ed espositive, con cui presentare nuovi step della propria ricerca.
Un modo per aggirare un momentaneo problema di spazi, causato dal cantiere ancora aperto che interessa un’intera ala del Palazzo, ma anche un’opportunità per reinventare, attraverso intuizioni creative ad hoc, quelle aree di passaggio che il pubblico del Museo si ritrova spesso ad attraversare.
Radar, intercettando idee e input lanciati dagli artisti di S.A.C.S., riformula così, di volta in volta, il carattere di queste aree comuni, a cui il progetto Free Zone vuole restituire – col suo programma di appuntamenti dedicati all’arte, alla musica, all’editoria - una identità basata sulla libera fruizione di momenti aggregativi, culturali, ludici e informativi.
Apart and between nasce da un dialogo a due, coltivato nell’arco di un tempo lungo che è il tempo di una relazione amicale, ma anche quello di un progetto condiviso e di un’operazione di memoria, di linguaggio, di catalogazione, di narrazione.
Avvalendosi della collaborazione di Katia Beltrame, amica e artista siciliana residente a Londra, Federico Lupo costruisce una densa storia relazionale basata sulla scrittura, sull’interpretazione testuale, sulla comunicazione emotiva e verbale, sulla distanza fisica e sull’idea di superamento di quella stessa distanza, attraverso la potenza della parola e dell’immagine mentale.
Da Palermo a Londra si innesca un gioco dialogico tra i due artisti, destinato a sfociare nella realizzazione di una serie di audiodrammi: Lupo scrive i suoi brevi racconti, spaccati poetici del quotidiano in cui si sovrappongono elementi surreali, mnemonici e immaginativi; Beltrame riceve i testi, li interpreta e registra la propria voce che legge, quasi sussurrando, dopo aver concordato con l’amico luoghi, giorni e orari delle letture.
Le storie scritte da lui prendono corpo grazie alla voce e al gesto di lei, all’interno di un territorio utopico in cui le soglie del contatto e le traiettorie della comunicazione si ridefiniscono, producendo nuove articolazioni iconiche, segniche, affettive.
Gli audiodrammi vengono qui montati in un unico flusso, in cui rumori d’ambiente, prelevati dal caos cittadino o dalla natura, fungono da sfondo confuso, come in quelle visioni ovattate e fuori fuoco in cui la mente precipita al risveglio o prima del sonno.
Un video accompagna i racconti diffusi nell’ambiente, essendone quasi una trasposizione metaforica.
Si tratta di una apparizione onirica, l’immagine potente di un cervo albino che corre in mezzo ai boschi, si arresta, poi avanza lentamente verso l’obiettivo. Effetti di dissolvenza, stacchi bruschi o minimi rallentamenti conferiscono un’aura magica alla visione: come un’epifania, come un’evocazione poetica, il ritratto in movimento dell’animale, affidato a un bianco e nero evanescente, diventa rappresentazione di una favola infantile o di un sogno, immagine interiore pescata tra le pieghe di un racconto notturno a bassa voce.
Due elementi installativi completano il progetto: le audiocassette su cui sono state registrate le storie stanno in fila su una mensola, come vecchi cimeli rivestiti di cartone e archiviati; sul dorso di ognuna sono riportate le indicazioni relative ai luoghi e ai momenti in cui ogni brano è stato letto.
Infine, la parola “apart” su un foglio è un segno scritto da lei, su indicazione di lui, a rappresentare ancora una volta quel senso di distanza e insieme di contatto che nutre lo spirito del progetto: arrivato da Londra, ben ripiegato dentro una busta, il documento diventa qui reperto sotto vetro, racchiuso da una cornice. Testimonianza concreta e traccia materiale di una relazione coltivata nel segno del linguaggio e di una narrativa emozionale.
STEFANIA GALEGATI SHINES, HUMANS
Gli spazi della caffetteria ospitano un video di Stefania Galegati Shines, artista romagnola affermata a livello internazionale, trasferitasi a Palermo dopo una lunga esperienza di vita e di lavoro a New York. Mille, opera realizzata nel corso del 2008, poco dopo il suo arrivo sull’isola, è stata inclusa nella mostra Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre.
Humans, proposto come progetto speciale in occasione della Giornata del Contemporaneo, è stato presentato in anteprima lo scorso 24 gennaio in ben ventinove location sparse per il mondo (da Tokyo a Praga, da Milano a Shangai, da Bologna a Bratislava…). Grazie alla collaborazione di amici e conoscenti dell’artista, il video è stato proiettato in contemporanea in musei, gallerie, centri culturali, project space, archivi video, una tv web e persino un ristorante e una parruccheria, divenendo protagonista di un vero e proprio show multiplo.
Humans, realizzato nel corso degli ultimi due anni, è un lungo girato che registra frammenti del quotidiano dell’artista-viaggiatrice, impegnata a rubare centinaia di immagini in movimento durante sue lunghe peregrinazioni in giro per il globo. Situazioni folli e altre del tutto normali si avvicendano caoticamente, tracciando una cartografia globalizzata dei luoghi del nostro tempo. Qui, articolate relazioni tra cose, persone, segni e contesti, si disegnano sulla base di inattese corrispondenze, di riflessi e di stridenti divergenze, secondo grammatiche socio-culturali complesse.
Il montaggio ritmato è scandito da una sound track che spazia dal jazz al blues, dal funk alla musica popolare, dal genere latino al cantautorato italiano: una lunga storia di sguardi e di gesti qualunque, una costellazione di micro accadimenti inessenziali o di straordinari momenti di condivisione sociale, sono il materiale prezioso a partire da cui prende forma questo racconto immediato e partecipato. Un racconto che parla della gente, della strada, dei timbri, dei mood, dei codici e dei valori su cui si fondano senso del vivere comune e appartenenza culturale.
Humans mescola con un’energica spinta indagativa momenti ludici e colti, sacro e profano, solitudine e prossimità, affettività, indifferenza e partecipazione collettiva, facendoli confluire in un amalgama differenziato e straordinariamente umano.
Helga Marsala
SHORT BIOGRAPHIES
* Sin da piccolo Samuel Rounaet si accosta alla musica studiando violino e chitarra classica presso il conservatorio di Toulouse. Più tardi è la chitarra elettrica che lo accompagna nelle jam in compagnia del padre, eccellente pianista jazz. Sono gli anni ’90, quando Sam si trasferisce a Chicago suonando in varie band in tour per gli States; qui viene a contatto con la vasta scena musicale underground americana. Grande è l’ influenza e l’ispirazione che l’hip hop, l’house, il jazz funk ma soprattutto il postrock, hanno sull’artista. Tornato in Europa sviluppa sempre più interesse verso l’elettronica e la produzione musicale, cosi che parallelamente ad altri vari progetti odierni e soprattutto futuri, in collaborazione con musicisti e band, Sam Rouanet crea il suo progetto solista Reynold incentrato solo sull’ elettronica. Ecco che nel 2001 fonda a Parigi la nota etichetta discografica Trenton Records e nel 2004 si sposta a Berlino, città dove attualmente vive e lavora e da dove si sposta frequentemente per tourneè internazionali.
* Gianni Gebbia è uno tra i musicisti siciliani più affermati sulla scena internazionale del jazz contemporaneo e della musica creativa improvvisata. Particolarmente attivo in Europa, Giappone e America, ha partecipato a importanti festival in tutto il mondo, collaborando con un grandissimo numero di artisti dell’area contemporanea e sperimentale, tra cui Lee Ranaldo, Fred Frith, Louis Sclavis.
* Giovanni Verga, artista dell'etichetta berlinese Trenton records, è un dj, compositore di musica elettronica e performer che vive e lavora a Palermo. Esperto in manipolazione del suono, svolge un’intensa attività di produzione musicale nel suo studiolaboratorio. Numerose sono anche le collaborazioni con musicisti, dj e artisti (Gianni Gebbia, Francesco Cusa, Giovanna Velardi, etc), finalizzate a lavori in studio o alla realizzazione di performance dal vivo in cui è centrale la componente improvvisativa.
Stefania Galegati Shines e' nata a Bagnacavallo (RA) nel 1973. La sua prima mostra e' “We are moving”, in Viafarini, a Milano, nel 1994. “Humans” e' l'ultimo video, del 2008. Nel 2002 ha girato un film in pellicola in cui due vecchi partigiani si rincontrano e fanno l'amore. Nel 2003-2004 ha vissuto dentro al PS1 MoMa, a Long Island City, New York. La peggior mostra a cui ha partecipato e' stata Periscopio, a Rozzano (MI). Tra le più belle invece: “Critica in Arte”, al MAR, Museo della Citta'di Ravenna (2008), “A s a drop of water on the k-way”, by Scintilla Robina and Norberto Dalmatah, da Careof, Milano (2007), “Memoria”, da Futuraproject, Praga (2006) e Bizart, a Shanghai (2002).
Stefania Galegati Shines collabora stabilmente con le gallerie Francesco Pantaleone, Palermo, e Pink Summer, Genova. Vive a Palermo da un anno e mezzo, con Caito, Nina e Darrell Shines.
* Federico Lupo nasce nel 1984 a Palermo, dove vive. Nel 2005 dà vita al primo ciclo di video “Biography through objects” composto da 4 loop autoconclusivi, ma assolutamente relazionabili. Nello stesso anno prende parte all’ultima edizione de “il Genio di Palermo”, vincendo l’atelier residenza al Kunstlerhaus Bethanien di Berlino, dove trascorre tre mesi, a cavallo tra il 2006 e il 2007. Del 2008 i progetti “E il mangianastri mangiava anche me”, un’audioinstallazione giocata sulla recitazione e uno scarno corredo di scena, e “In eterna latenza il guscio non concede disincanto” una complessa installazione tra video, oggetti di scena e fieldrecording.
Dal 2005 porta avanti un progetto tuttora attivo, uno spazio espositivo nel cuore del centro storico di Palermo, ZELLE Arte Contemporanea, puntualizzando lo stato della ricerca di alcuni giovani artisti, con particolare attenzione agli artisti della scena locale.
PALAZZO RISO ADERISCE ALLA V GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
PALERMO, 2 OTT – Itinerari d’arte gratuiti, musica e performance celebrano domani, a Palazzo Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia, la quinta Giornata del contemporaneo, l’evento nazionale promosso dall’Amaci, Associazione musei d’arte contemporanea italiani che coinvolge, in tutto il territorio nazionale, mille istituzioni culturali che aprono le porte agli appassionati d’arte. Per l’intera giornata di domani, dalle 10 alle 22, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre” e partecipare agli itinerari d’arte guidati (ore 10, 12, 17, 19), a cura del Settore Educazione del Museo. L’esposizione, curata da Valentina Bruschi e Paolo Falcone, si chiude domenica e presenta più di sessanta opere di artisti siciliani e internazionali legati all’isola e alla sua storia dal secondo dopoguerra ai nostri giorni. La mattina circa 70 alunni delle scuole elementari Cei e Convitto Nazionale G. Falcone, saranno coinvolti nel laboratorio “Puzzle art” a cura del Settore Educazione del Museo. A partire dalle 20 e fino a mezzanotte, all’interno del progetto Free Zone, al pianterreno del Museo, si svolgerà una serata di appuntamenti dedicati all’arte e alla musica, a cura di Helga Marsala (curatrice di S.A.C.S., Sportello d’Arte Contemporanea della Sicilia di Riso), mentre la caffetteria rimarrà aperta, dalle ore 20, per prendere un aperitivo.
Si parte alle 20, alla caffetteria, con la presentazione del video Humans, 2008-2009 di Stefania Galegati Shines, un lungo girato che registra frammenti del quotidiano dell’artista-viaggiatrice romagnola. Il video, che propone un sorprendente spaccato sociale dell’umanità con le sue corrispondenze e le sue contraddizioni, è stato presentato in anteprima lo scorso 24 gennaio in 29 location sparse per il mondo, da Tokyo a Praga, da Milano a Shangai, da Bologna a Bratislava.
In contemporanea, a partire dalle 20 e fino alle 24, la biglietteria ospiterà l’installazione di Federico Lupo, Apart and between, in collaborazione con l’artista Katia Beltrame, che inaugura Radar, micro-interventi realizzati dagli artisti di S.A.C.S., tra gli spazi di transito del piano terra. Un video, un audiodramma e due elementi installativi compongono il progetto, una riflessione poetica intorno al potere onirico ed evocativo della parola, e alla sua capacità di costruire relazioni attraverso il tempo e lo spazio.
Ultimo appuntamento della giornata, alle 22 nel cortile del Museo, con il live set musicale Trenton playlive, con Samuel Rouanet aka Reynold da Berlino (tastiera), Giovanni Verga (tastiera) e Gianni Gebbia (sax, oggetti, elettronica). Lo spettacolo è un raffinato showcase elettroacustico, che ha per ospite esclusivo Reynold, musicista, produttore e dj francese, protagonista della scena berlinese, qui in formazione con due noti musicisti siciliani attivi nel campo del free jazz, dell’elettronica e della musica contemporanea. Durante la performance si combineranno tracce acustiche, suoni e loop preregistrati e suoni generati in tempo reale.
Il video di Stefania Galegati Shines e l’installazione di Federico Lupo proseguono pure domenica, giorno di chiusura della mostra “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”.
Con il sostegno di VELARREDO, Palermo
Palazzo Riso, corso Vittorio Emanuele, 365 - 90134 Palermo
t +39 091.320532
t +39 091.587717
www.palazzoriso.it
info@palazzoriso.it
Ufficio stampa
Feedback – Angela Abbate – 335 7406260 – angela.abbate@feedback.it
Palazzo Riso 091 320532.2 – ufficiostampa@palazzoriso.it
SCHEDE CRITICHE DEGLI EVENTI
REYNOLD-GEBBIA-VERGA, TRENTON PLAYLIVE
Un nuovo appuntamento musicale al Museo Riso, che in occasione della V Giornata del Contemporaneo ospita negli spazi della Free Zone un raffinato showcase elettroacustico.
Ospite esclusivo della serata è Samuel Rouanet aka Reynold, noto musicista, produttore e dj di origini francesi, protagonista della scena berlinese e attivo in diversi contesti internazionali.
Reynold si esibisce qui in un progetto inedito, pensato per l’occasione, che vede in azione accanto a lui due musicisti siciliani: Gianni Gebbia, tra i più noti improvvisatori italiani nell’ambito del free jazz e della musica contemporanea, particolarmente noto in Usa e Giappone, e Giovanni Verga, autore di elettronica e dj con una formazione sperimentale legata all’house, al jazz, al funk, al dub e alla musica d’avanguardia.
Trenton playlive è il titolo dello show, ispirato al nome dell’etichetta fondata a Berlino da Reynold – la Trenton Records - con cui ha occasionalmente collaborato anche Gebbia e che pubblica le principali produzioni di Verga.
Il cortile di Riso diventa teatro di un live-set basato sull’improvvisazione, una vera e propria performance creativa in cui si combinano tracce acustiche, suoni e loop preregistrati e suoni generati in tempo reale. Gli strumenti elettronici (laptop, campionatori) convivono con generatori di suoni “concreti”, quali il sax e alcuni oggetti amplificati e processati: il peso specifico del suono acustico, con la sua presenza vibratile ed epidermica, si intreccia con la levità astratta propria delle sonorità electro. A partire da questa ibridazione estemporanea affiorano strutture in divenire, aperte e contaminate, in cui suono e rumore, dilatazione e contrazione, messa a fuoco e dissolvenza, si alternano fino al raggiungimento di un continuum evolutivo.
Segmenti ritmici e incalzanti giungono via via a destrutturarsi secondo tempi e modalità irregolari, rigenerandosi ogni volta in nuovi loop e in materiale acustico più rarefatto: una sorta di “tutto sonoro” agisce sul luogo e il tempo dell’ascolto, modificando le coordinate percettive e lasciando emergere soundscape astratti e dinamici.
S.A.C.S. RADAR > FEDERICO LUPO, APART AND BETWEEN
Un nuovo progetto dedicato a S.A.C.S., Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, viene inaugurato al Museo Riso. RADAR, micro-interventi personali, sono appositamente pensati per la Free-Zone del Museo e concentrati dunque tra gli spazi di transito del piano terra: in particolare l’ampia biglietteria, poi la caffetteria, e occasionalmente il cortile o il giardino, accoglieranno delle piccole sfide progettuali ed espositive, con cui presentare nuovi step della propria ricerca.
Un modo per aggirare un momentaneo problema di spazi, causato dal cantiere ancora aperto che interessa un’intera ala del Palazzo, ma anche un’opportunità per reinventare, attraverso intuizioni creative ad hoc, quelle aree di passaggio che il pubblico del Museo si ritrova spesso ad attraversare.
Radar, intercettando idee e input lanciati dagli artisti di S.A.C.S., riformula così, di volta in volta, il carattere di queste aree comuni, a cui il progetto Free Zone vuole restituire – col suo programma di appuntamenti dedicati all’arte, alla musica, all’editoria - una identità basata sulla libera fruizione di momenti aggregativi, culturali, ludici e informativi.
Apart and between nasce da un dialogo a due, coltivato nell’arco di un tempo lungo che è il tempo di una relazione amicale, ma anche quello di un progetto condiviso e di un’operazione di memoria, di linguaggio, di catalogazione, di narrazione.
Avvalendosi della collaborazione di Katia Beltrame, amica e artista siciliana residente a Londra, Federico Lupo costruisce una densa storia relazionale basata sulla scrittura, sull’interpretazione testuale, sulla comunicazione emotiva e verbale, sulla distanza fisica e sull’idea di superamento di quella stessa distanza, attraverso la potenza della parola e dell’immagine mentale.
Da Palermo a Londra si innesca un gioco dialogico tra i due artisti, destinato a sfociare nella realizzazione di una serie di audiodrammi: Lupo scrive i suoi brevi racconti, spaccati poetici del quotidiano in cui si sovrappongono elementi surreali, mnemonici e immaginativi; Beltrame riceve i testi, li interpreta e registra la propria voce che legge, quasi sussurrando, dopo aver concordato con l’amico luoghi, giorni e orari delle letture.
Le storie scritte da lui prendono corpo grazie alla voce e al gesto di lei, all’interno di un territorio utopico in cui le soglie del contatto e le traiettorie della comunicazione si ridefiniscono, producendo nuove articolazioni iconiche, segniche, affettive.
Gli audiodrammi vengono qui montati in un unico flusso, in cui rumori d’ambiente, prelevati dal caos cittadino o dalla natura, fungono da sfondo confuso, come in quelle visioni ovattate e fuori fuoco in cui la mente precipita al risveglio o prima del sonno.
Un video accompagna i racconti diffusi nell’ambiente, essendone quasi una trasposizione metaforica.
Si tratta di una apparizione onirica, l’immagine potente di un cervo albino che corre in mezzo ai boschi, si arresta, poi avanza lentamente verso l’obiettivo. Effetti di dissolvenza, stacchi bruschi o minimi rallentamenti conferiscono un’aura magica alla visione: come un’epifania, come un’evocazione poetica, il ritratto in movimento dell’animale, affidato a un bianco e nero evanescente, diventa rappresentazione di una favola infantile o di un sogno, immagine interiore pescata tra le pieghe di un racconto notturno a bassa voce.
Due elementi installativi completano il progetto: le audiocassette su cui sono state registrate le storie stanno in fila su una mensola, come vecchi cimeli rivestiti di cartone e archiviati; sul dorso di ognuna sono riportate le indicazioni relative ai luoghi e ai momenti in cui ogni brano è stato letto.
Infine, la parola “apart” su un foglio è un segno scritto da lei, su indicazione di lui, a rappresentare ancora una volta quel senso di distanza e insieme di contatto che nutre lo spirito del progetto: arrivato da Londra, ben ripiegato dentro una busta, il documento diventa qui reperto sotto vetro, racchiuso da una cornice. Testimonianza concreta e traccia materiale di una relazione coltivata nel segno del linguaggio e di una narrativa emozionale.
STEFANIA GALEGATI SHINES, HUMANS
Gli spazi della caffetteria ospitano un video di Stefania Galegati Shines, artista romagnola affermata a livello internazionale, trasferitasi a Palermo dopo una lunga esperienza di vita e di lavoro a New York. Mille, opera realizzata nel corso del 2008, poco dopo il suo arrivo sull’isola, è stata inclusa nella mostra Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre.
Humans, proposto come progetto speciale in occasione della Giornata del Contemporaneo, è stato presentato in anteprima lo scorso 24 gennaio in ben ventinove location sparse per il mondo (da Tokyo a Praga, da Milano a Shangai, da Bologna a Bratislava…). Grazie alla collaborazione di amici e conoscenti dell’artista, il video è stato proiettato in contemporanea in musei, gallerie, centri culturali, project space, archivi video, una tv web e persino un ristorante e una parruccheria, divenendo protagonista di un vero e proprio show multiplo.
Humans, realizzato nel corso degli ultimi due anni, è un lungo girato che registra frammenti del quotidiano dell’artista-viaggiatrice, impegnata a rubare centinaia di immagini in movimento durante sue lunghe peregrinazioni in giro per il globo. Situazioni folli e altre del tutto normali si avvicendano caoticamente, tracciando una cartografia globalizzata dei luoghi del nostro tempo. Qui, articolate relazioni tra cose, persone, segni e contesti, si disegnano sulla base di inattese corrispondenze, di riflessi e di stridenti divergenze, secondo grammatiche socio-culturali complesse.
Il montaggio ritmato è scandito da una sound track che spazia dal jazz al blues, dal funk alla musica popolare, dal genere latino al cantautorato italiano: una lunga storia di sguardi e di gesti qualunque, una costellazione di micro accadimenti inessenziali o di straordinari momenti di condivisione sociale, sono il materiale prezioso a partire da cui prende forma questo racconto immediato e partecipato. Un racconto che parla della gente, della strada, dei timbri, dei mood, dei codici e dei valori su cui si fondano senso del vivere comune e appartenenza culturale.
Humans mescola con un’energica spinta indagativa momenti ludici e colti, sacro e profano, solitudine e prossimità, affettività, indifferenza e partecipazione collettiva, facendoli confluire in un amalgama differenziato e straordinariamente umano.
Helga Marsala
SHORT BIOGRAPHIES
* Sin da piccolo Samuel Rounaet si accosta alla musica studiando violino e chitarra classica presso il conservatorio di Toulouse. Più tardi è la chitarra elettrica che lo accompagna nelle jam in compagnia del padre, eccellente pianista jazz. Sono gli anni ’90, quando Sam si trasferisce a Chicago suonando in varie band in tour per gli States; qui viene a contatto con la vasta scena musicale underground americana. Grande è l’ influenza e l’ispirazione che l’hip hop, l’house, il jazz funk ma soprattutto il postrock, hanno sull’artista. Tornato in Europa sviluppa sempre più interesse verso l’elettronica e la produzione musicale, cosi che parallelamente ad altri vari progetti odierni e soprattutto futuri, in collaborazione con musicisti e band, Sam Rouanet crea il suo progetto solista Reynold incentrato solo sull’ elettronica. Ecco che nel 2001 fonda a Parigi la nota etichetta discografica Trenton Records e nel 2004 si sposta a Berlino, città dove attualmente vive e lavora e da dove si sposta frequentemente per tourneè internazionali.
* Gianni Gebbia è uno tra i musicisti siciliani più affermati sulla scena internazionale del jazz contemporaneo e della musica creativa improvvisata. Particolarmente attivo in Europa, Giappone e America, ha partecipato a importanti festival in tutto il mondo, collaborando con un grandissimo numero di artisti dell’area contemporanea e sperimentale, tra cui Lee Ranaldo, Fred Frith, Louis Sclavis.
* Giovanni Verga, artista dell'etichetta berlinese Trenton records, è un dj, compositore di musica elettronica e performer che vive e lavora a Palermo. Esperto in manipolazione del suono, svolge un’intensa attività di produzione musicale nel suo studiolaboratorio. Numerose sono anche le collaborazioni con musicisti, dj e artisti (Gianni Gebbia, Francesco Cusa, Giovanna Velardi, etc), finalizzate a lavori in studio o alla realizzazione di performance dal vivo in cui è centrale la componente improvvisativa.
Stefania Galegati Shines e' nata a Bagnacavallo (RA) nel 1973. La sua prima mostra e' “We are moving”, in Viafarini, a Milano, nel 1994. “Humans” e' l'ultimo video, del 2008. Nel 2002 ha girato un film in pellicola in cui due vecchi partigiani si rincontrano e fanno l'amore. Nel 2003-2004 ha vissuto dentro al PS1 MoMa, a Long Island City, New York. La peggior mostra a cui ha partecipato e' stata Periscopio, a Rozzano (MI). Tra le più belle invece: “Critica in Arte”, al MAR, Museo della Citta'di Ravenna (2008), “A s a drop of water on the k-way”, by Scintilla Robina and Norberto Dalmatah, da Careof, Milano (2007), “Memoria”, da Futuraproject, Praga (2006) e Bizart, a Shanghai (2002).
Stefania Galegati Shines collabora stabilmente con le gallerie Francesco Pantaleone, Palermo, e Pink Summer, Genova. Vive a Palermo da un anno e mezzo, con Caito, Nina e Darrell Shines.
* Federico Lupo nasce nel 1984 a Palermo, dove vive. Nel 2005 dà vita al primo ciclo di video “Biography through objects” composto da 4 loop autoconclusivi, ma assolutamente relazionabili. Nello stesso anno prende parte all’ultima edizione de “il Genio di Palermo”, vincendo l’atelier residenza al Kunstlerhaus Bethanien di Berlino, dove trascorre tre mesi, a cavallo tra il 2006 e il 2007. Del 2008 i progetti “E il mangianastri mangiava anche me”, un’audioinstallazione giocata sulla recitazione e uno scarno corredo di scena, e “In eterna latenza il guscio non concede disincanto” una complessa installazione tra video, oggetti di scena e fieldrecording.
Dal 2005 porta avanti un progetto tuttora attivo, uno spazio espositivo nel cuore del centro storico di Palermo, ZELLE Arte Contemporanea, puntualizzando lo stato della ricerca di alcuni giovani artisti, con particolare attenzione agli artisti della scena locale.
03
ottobre 2009
V Giornata del Contemporaneo
Dal 03 al 04 ottobre 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
RISO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA – PALAZZO BELMONTE RISO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Orario di apertura
FEDERICO LUPO, Apart and between (in collaborazione con Katia Beltrame) ore 20 – location: biglietteria - fino al 4 ottobre 2009, h. 10/20
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 20 > 24
Ufficio stampa
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