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Nunzio De Martino – La leggerezza del respiro
Il lavoro di De Martino si dipana attraverso oggetti prelevati dalla propria intimità che formano un cammino di visioni dentro e fuori dalla dimensione cosciente, in una continua altalena tra sogno e realtà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 14 Ottobre, si inaugura dalle ore 19.00 presso la Changing Role-Roma, Vicolo del bollo 13, "La leggerezza del respiro", prima mostra personale a Roma di Nunzio De Martino
“ ...la pesantezza, la necessità e il valore sono tre concetti intimamente legati tra loro: solo ciò che è necessario è pesante, solo ciò che pesa ha valore... es muss sein!”
Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
La poetica dell’artista si concentra da sempre sull’indagine del rapporto tra vita e morte attraverso il dispositivo della memoria. E’ infatti il ricordo il punto di passaggio tra la fine di una vita e il suo eterno rinnovarsi in un’altra simile, ma sempre nuova.
Il lavoro di De Martino si dipana attraverso oggetti prelevati dalla propria intimità che formano un cammino di visioni dentro e fuori dalla dimensione cosciente, in una continua altalena tra sogno e realtà. In questo progetto, in particolare, egli evidenzia come spesso ciò che appare leggero e apparentemente etereo, ha in realtà un forte peso specifico nell'esistenza di tutti.
Il rapporto tra corpo e anima come contrapposizione tra materia e spirito, è evidente nel lavoro che dà il titolo alla mostra “La leggerezza del respiro”, rielaborazione fotografica del Cristo del Mantegna dalla quale emerge parallelamente il tema della resurrezione e della persistenza della vita sotto forma di luce, o spirito, che si ripresenta anche ne “l’evento”.
Allo stesso modo l’apparente banalità di un oggetto quotidiano come un ago da cucire che moltiplicato si carica di significati quasi totemici, riflette sull’importanza dei piccoli gesti abituali della quotidianità.
Nucleo centrale della mostra è il gruppo di cinque fotografie che per leggerezza formale ricordano, in certi casi, gli sperimentali fotogrammi dei primi decenni del secolo scorso. Nei suoi scatti l’artista attua una ricostruzione plastica del reale che è essenza creativa della fotografia. ex-porre: estrapolare dalla realtà oggetti apparentemente privi di importanza, leggeri, impalpabili per renderli attori di un’esperienza epifanica.
I suoi rami con spine, rappresentazione del percorso della vita, mostrati tono su tono con estremo dettaglio e pulizia stilistica, rimandano agli inganni semiseri di matrice dadaista e soprattutto surrealista.
Nunzio De Martino sceglie con cura i suoi soggetti così come i suoi “oggetti”, scavando nella sua memoria storica familiare e nel suo inconscio, utilizzando un processo che oscilla tra ready made e object trouvè assistito, dove l’oggetto esiste nella mente dell’artista ancor prima che nella realtà.
Così accade anche quando ci spinge a vedere un “Landscape” su un foglio bruciato o un’esplosione di vita in un’alba o un abbraccio tra vita e morte in una coppia di bicchieri colorati. Egli innesta un processo “metonimico” toccando emozioni popolari e familiari che oltrepassano l’ironia e parlando direttamente all’osservatore in un linguaggio contemporaneo.
“ ...la pesantezza, la necessità e il valore sono tre concetti intimamente legati tra loro: solo ciò che è necessario è pesante, solo ciò che pesa ha valore... es muss sein!”
Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
La poetica dell’artista si concentra da sempre sull’indagine del rapporto tra vita e morte attraverso il dispositivo della memoria. E’ infatti il ricordo il punto di passaggio tra la fine di una vita e il suo eterno rinnovarsi in un’altra simile, ma sempre nuova.
Il lavoro di De Martino si dipana attraverso oggetti prelevati dalla propria intimità che formano un cammino di visioni dentro e fuori dalla dimensione cosciente, in una continua altalena tra sogno e realtà. In questo progetto, in particolare, egli evidenzia come spesso ciò che appare leggero e apparentemente etereo, ha in realtà un forte peso specifico nell'esistenza di tutti.
Il rapporto tra corpo e anima come contrapposizione tra materia e spirito, è evidente nel lavoro che dà il titolo alla mostra “La leggerezza del respiro”, rielaborazione fotografica del Cristo del Mantegna dalla quale emerge parallelamente il tema della resurrezione e della persistenza della vita sotto forma di luce, o spirito, che si ripresenta anche ne “l’evento”.
Allo stesso modo l’apparente banalità di un oggetto quotidiano come un ago da cucire che moltiplicato si carica di significati quasi totemici, riflette sull’importanza dei piccoli gesti abituali della quotidianità.
Nucleo centrale della mostra è il gruppo di cinque fotografie che per leggerezza formale ricordano, in certi casi, gli sperimentali fotogrammi dei primi decenni del secolo scorso. Nei suoi scatti l’artista attua una ricostruzione plastica del reale che è essenza creativa della fotografia. ex-porre: estrapolare dalla realtà oggetti apparentemente privi di importanza, leggeri, impalpabili per renderli attori di un’esperienza epifanica.
I suoi rami con spine, rappresentazione del percorso della vita, mostrati tono su tono con estremo dettaglio e pulizia stilistica, rimandano agli inganni semiseri di matrice dadaista e soprattutto surrealista.
Nunzio De Martino sceglie con cura i suoi soggetti così come i suoi “oggetti”, scavando nella sua memoria storica familiare e nel suo inconscio, utilizzando un processo che oscilla tra ready made e object trouvè assistito, dove l’oggetto esiste nella mente dell’artista ancor prima che nella realtà.
Così accade anche quando ci spinge a vedere un “Landscape” su un foglio bruciato o un’esplosione di vita in un’alba o un abbraccio tra vita e morte in una coppia di bicchieri colorati. Egli innesta un processo “metonimico” toccando emozioni popolari e familiari che oltrepassano l’ironia e parlando direttamente all’osservatore in un linguaggio contemporaneo.
14
ottobre 2009
Nunzio De Martino – La leggerezza del respiro
Dal 14 ottobre al 28 novembre 2009
arte contemporanea
Location
CHANGINGROLE@SALA1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì ore 16-20
Vernissage
14 Ottobre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore