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Biennale d’Arte Contemporanea 2009
IX edizione di “Contemporanea 2009 – Biennale di Pittura, Scultura
e fotografia”, mostra d’Arte collettiva curata dall’Associazione Culturale
AltaVoce di Trentola Ducenta e presentata da Carlo Roberto Sciascia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 25 settembre, alle ore 19.00, avrà luogo nel cortile e nel giardino
del Palazzo Petruzzo di Trentola Ducenta, via Roma n. 162, l’inaugurazione
della IX edizione di “Contemporanea 2009-09-23 - Biennale di Pittura, Scultura
e fotografia”, mostra d’Arte collettiva curata dall’Associazione Culturale
AltaVoce di Trentola Ducenta e presentata da Carlo Roberto Sciascia.
All’evento parteciperanno i seguenti artisti: Antonia Acri (Brindisi), Carlo
Capone (Aversa), Antonio D’Albore (Caturano), Belgiro Di Marzo (S: Maria a
Vico), Aldo Diana (Vitulazio), Nadia Lolletti (Sulmona), Marinka (Bari),
Vincenzo Orazio (Aversa), Angelo Ranieri (Aversa), Anna Scopetta (Caserta).
La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta da una conferenza sull’evento;
in occasione della mostra è stato edito un catalogo a colori con testo critico
di Carlo Roberto Sciascia, intitolato “L’Arte, il neo colonialismo ed i diritti
dei veri artisti”.
La collettiva, che rientra nell’ambito delle attività artistico culturali
dell’Associazione Culturale AltaVoce e dell’Associazione Turistica Pro Loco di
Trentola Ducenta, gode del patrocinio della Provincia di Caserta e dell’Ente
Provinciale per il Turismo.
Il critico Carlo Roberto Sciascia nel suo testo in catalogo ha affermato:
“Ben vengano le iniziative come questa di AltaVoce, un’associazione che si
impegna da tanti anni a realizzare nel proprio territorio iniziative di valore
nazionale ed oltre, in piena libertà da condizionamenti economico-socio-
politici, senza legarsi a, urlando ad alta voce e con forza la
volontà di essere al di là dei giochi di potere e cercando di conquistare per
tanti veri artisti quello spazio a loro spesso negato. L’avere, infatti,
proposto la IX edizione di “Contemporanea”, una biennale nella quale espongono
in minipersonali ben 10 artisti (1 scultore, 7 pittori, 2 fotografi), l’avere
edito un catalogo a colori, locandine ed inviti, l’insistere nelle proprie
azioni e non fermarsi di fronte alle difficoltà economiche, logistiche e
organizzative testimoniano una ferrea e costante volontà positiva che fa onore
a tutti i soci. Non resta che ringraziare per l’impegno profuso nella
realizzazione di questa nona edizione di Contemporanea i soci ed in primis il
Presidente Francesco Russo con il padrone di casa Nunzio Petruzzo, che ha messo
a disposizione il cortile ed il giardino del suo palazzo, in collaborazione con
l’associazione turistica Pro Loco di Trentola Ducenta ed ammirare le opere di
tutti gli artisti partecipanti: lo scultore Aldo Diana da Vitulazio, i
fotografi Antonio D’Albore da Caturano e Marina da Bari, i pittori Antonia Acri
da Brindisi, Nadia Lolletti da Sulmona, Carlo Capone, Vincenzo Orazio ed Angelo
Ranieri da Aversa, Belgiro di Marzo da S. Maria a Vico ed Anna Scopetta da
Caserta”.
La mostra proseguirà fino al 27 settembre 2009 con il seguente orario di
apertura: venerdì, sabato e domenica ore 19.00 – 23.00
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
L’Arte, il neo colonialismo ed i diritti dei veri artisti
di Carlo Roberto Sciascia
In Italia, ed in particolare in Campania, nel campo dell'Arte in molti hanno
smesso di lottare per far valere i propri diritti ma, per fortuna, tanti altri
proseguono a biasimare il modo di realizzare e pubblicizzare le
opere e gli artisti e non si arrendono di fronte a chi assoggetta la vera Arte
ai giochi commerciali, di potere (economico, politico, religioso, ...).
Qualcuno può affermare che, chi è stato
giudicato o, addirittura, di serie C; che gli artisti, scartati
e/o non considerati, sono artisti mediocri; che è il mercato a giudicare le
opere degli artisti (ma - vi è da chiedersi - un artista naif di poco pregio,
che si vanta di essere il migliore sul mercato perché ha venduto decine di
migliaia di opere a poco prezzo, è veramente il più bravo? Le sue opere sono da
considerarsi realmente di valore);che vi è differenza tra un critico
(ma, se si toglie quel potere che è riuscito a conquistare con
metodi il più delle volte illeciti e/o non relativi al suo effettivo valore,
cosa resta?!?!) ed uno; ...
Il problema da dibattere è sul metodo. Cioè, come e chi deve avere il compito
di giudicare l’arte, di decidere cosa sia arte e cosa no? Chi deve stabilire
chi è artista e chi no ed il livello di ognuno? È giusto che sia uno solo o
siano in pochi a far ciò (la responsabilità di chi pronuncia verdetti e
distribuisce patenti d’arte è altissima)? E, poi, chi deve decidere quali siano
i componenti di questa?
In ultimo, come si giudica l’opera d’arte? Non certo dal successo di mercato
(spesso condizionato da una scarsa conoscenza del settore – tecniche e norme
comprese, o dalle considerazioni ampollose ma poco attendibili di critici ed
operatori molto coinvolti), né dall’avallo di un solo critico e/o dal consenso
dei politici e/o dai giudizi dei salotti culturali (spesso impressionati dai
nomi, ma non in grado di la validità di un'opera e/o di un
artista)?
Nell’era della globalizzazione e dell’estraneazione delle peculiarità locali,
non sarebbe giusto recuperare la propria identità e tornare ad un rapporto più
semplice e spontaneo tra fruitore/compratore ed opera d’arte?
Insomma, ogni decisione su cosa sia o non sia arte dovrebbe essere fatta in
base a criteri il più possibile “oggettivi” e non solo in base a propri
individuali convincimenti. Inoltre ogni testo critico, a mio avviso, dovrebbe
essere esente da logiche commerciali e fornire una
lettura> delle opere proposte, dello stile dell’artista e della suo approccio
all’oggetto dei suoi lavori?
E poi vi è da osservare: è giusto praticare la damnatio memoriae di ciò, che
si giudica di secondo piano, per privilegiare solo ciò che è giudicato di primo
piano? Infatti, è proprio la cultura del “contesto” con le sue ricerche che
deve essere privilegiata dalla critica e dalla storia dell’arte e, in
particolare, è il tessuto connettivo della creatività artistica campana
(indicata generalmente con il termine di) a meritare ben altra
considerazione artistica!
Peggio le cose sono se si vedono da un altro punto di vista.
Infatti, vi sono preoccupanti aspetti della situazione artistica
contemporanea della nostra regione, che fanno parlare di,
che non dovrebbero essere trascurati.
Mi riferisco ai criteri ed ai metodi di quelle scelte pubbliche che hanno
portato alla realizzazione di importanti (ma per chi?) eventi espositivi nell’
area napoletana, che hanno richiamato l’attenzione anche del grande pubblico
ma, a mio avviso e secondo il parere di ogni mente libera ed in grado di
pensare autonomamente, sono da considerarsi. Le stazioni
della linea uno della metropolitana di Napoli sono state, infatti, abbellite
(?!?!?!) con opere di artisti noti provenienti prevalentemente da città
europee, americane, mentre la maggior parte di quelli locali, e parlo di coloro
i quali esprimono arte a grande livello, non sono stati presi in
considerazione.
È vero che gli interventi sono stati realizzati da
artisti internazionali, ma è anche vero che i soldi sono finiti in
(neocolonialismo) e saranno spesi altrove. È vero che le
stazioni appaiono quali museo all’aperto, e piacevoli, ma cosa centra
Napoli, la Campania, i cittadini ed in particolare la con questi
interventi artistici, con queste opere, con queste installazioni, che appaiono
del tutto avulse dal contesto sociale e culturale del locus?
Occorre operare un’analisi critica ma non malevola, spinta dalla volontà di
capire e non di condannare, senza alcun pregiudizio, ed aprire un dibattito con
un intento ben preciso: ribadire la dignità dell’arte napoletana e della
Campania.
L’idea-progetto, lungamente discussa anche se – come al solito – non ha
prodotto neanche lo spostamento dell’aria impiegata, della creazione di una
a Napoli, contraltare alle scelte politiche, che risvegliasse
e rendesse visibile una sorta di coscienza critica dell’arte napoletana, è
naufragata di fronte alle lobbies, ai critici-big, alla voglia di protagonismo
ad ogni costo degli stessi artisti disposti a distruggere tutto intorno a loro
pur di non vedere l’amico-artista in una posizione prevalente. Io sono scettico
sulla possibilità di instaurare un dialogo costruttivo e sereno tra quanti
volessero esercitare un intervento critico, purché metodologicamente fondato ed
alieno da qualsiasi intento che travalicasse il puro spirito della dialettica e
dell’ermeneutica artistica; non è sfiducia, ma è l’esperienza che in tanti anni
raramente mi ha fatto incontrare critici ed operatori d’arte il cui lavoro sia
impostato al.
Questo discorso induce a riflessioni profonde che meriterebbero l’apertura di
un serio dibattito tra tutti i cultori dell’Arte, quella vera, quella che ha
proiettato l’Italia ai massimi livelli assoluti tanto da indicarla come la
tenutrice del 70% del patrimonio artistico mondiale ed al diritto agli spazi
adeguati ed alla visibilità dei veri artisti.
Ben vengano le iniziative come questa di AltaVoce, un’associazione che si
impegna da tanti anni a realizzare nel proprio territorio iniziative di valore
nazionale ed oltre, in piena libertà da condizionamenti economico-socio-
politici, senza legarsi a, urlando ad alta voce e con forza la
volontà di essere al di là dei giochi di potere e cercando di conquistare per
tanti veri artisti quello spazio a loro spesso negato.
L’avere, infatti, proposto la IX edizione di “Contemporanea”, una biennale
nella quale espongono in minipersonali ben 10 artisti (1 scultore, 7 pittori, 2
fotografi), l’avere edito un catalogo a colori, locandine ed inviti, l’
insistere nelle proprie azioni e non fermarsi di fronte alle difficoltà
economiche, logistiche e organizzative testimoniano una ferrea e costante
volontà positiva che fa onore a tutti i soci.
Non resta che ringraziare per l’impegno profuso nella realizzazione di questa
nona edizione di Contemporanea i soci ed in primis il Presidente Francesco
Russo con il padrone di casa Nunzio Petruzzo, che ha messo a disposizione il
cortile ed il giardino del suo palazzo, in collaborazione con l’associazione
turistica Pro Loco di Trentola Ducenta ed ammirare le opere di tutti gli
artisti partecipanti: lo scultore Aldo Diana da Vitulazio, i fotografi Antonio
D’Albore da Caturano e Marina da Bari, i pittori Antonia Acri da Brindisi,
Nadia Lolletti da Sulmona, Carlo Capone, Vincenzo Orazio ed Angelo Ranieri da
Aversa, Belgiro di Marzo da S. Maria a Vico ed Anna Scopetta da Caserta.
Per giungere a Palazzo Petruzzo occorre imboccare l’asse mediano, uscire ad
Aversa nord e girare a destra verso Aversa; prendere la seconda via a destra
(sia la prima che la seconda hanno un pino marittimo tra le due carreggiate) e
proseguire come porta la strada. Giunti alla pizzeria “La rosa” (vi è un
cartello grande), girare a sinistra (direzione Carabinieri); alla fine della
strada, girare a sinistra. Il Palazzo è situato a 50 m circa.
del Palazzo Petruzzo di Trentola Ducenta, via Roma n. 162, l’inaugurazione
della IX edizione di “Contemporanea 2009-09-23 - Biennale di Pittura, Scultura
e fotografia”, mostra d’Arte collettiva curata dall’Associazione Culturale
AltaVoce di Trentola Ducenta e presentata da Carlo Roberto Sciascia.
All’evento parteciperanno i seguenti artisti: Antonia Acri (Brindisi), Carlo
Capone (Aversa), Antonio D’Albore (Caturano), Belgiro Di Marzo (S: Maria a
Vico), Aldo Diana (Vitulazio), Nadia Lolletti (Sulmona), Marinka (Bari),
Vincenzo Orazio (Aversa), Angelo Ranieri (Aversa), Anna Scopetta (Caserta).
La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta da una conferenza sull’evento;
in occasione della mostra è stato edito un catalogo a colori con testo critico
di Carlo Roberto Sciascia, intitolato “L’Arte, il neo colonialismo ed i diritti
dei veri artisti”.
La collettiva, che rientra nell’ambito delle attività artistico culturali
dell’Associazione Culturale AltaVoce e dell’Associazione Turistica Pro Loco di
Trentola Ducenta, gode del patrocinio della Provincia di Caserta e dell’Ente
Provinciale per il Turismo.
Il critico Carlo Roberto Sciascia nel suo testo in catalogo ha affermato:
“Ben vengano le iniziative come questa di AltaVoce, un’associazione che si
impegna da tanti anni a realizzare nel proprio territorio iniziative di valore
nazionale ed oltre, in piena libertà da condizionamenti economico-socio-
politici, senza legarsi a
volontà di essere al di là dei giochi di potere e cercando di conquistare per
tanti veri artisti quello spazio a loro spesso negato. L’avere, infatti,
proposto la IX edizione di “Contemporanea”, una biennale nella quale espongono
in minipersonali ben 10 artisti (1 scultore, 7 pittori, 2 fotografi), l’avere
edito un catalogo a colori, locandine ed inviti, l’insistere nelle proprie
azioni e non fermarsi di fronte alle difficoltà economiche, logistiche e
organizzative testimoniano una ferrea e costante volontà positiva che fa onore
a tutti i soci. Non resta che ringraziare per l’impegno profuso nella
realizzazione di questa nona edizione di Contemporanea i soci ed in primis il
Presidente Francesco Russo con il padrone di casa Nunzio Petruzzo, che ha messo
a disposizione il cortile ed il giardino del suo palazzo, in collaborazione con
l’associazione turistica Pro Loco di Trentola Ducenta ed ammirare le opere di
tutti gli artisti partecipanti: lo scultore Aldo Diana da Vitulazio, i
fotografi Antonio D’Albore da Caturano e Marina da Bari, i pittori Antonia Acri
da Brindisi, Nadia Lolletti da Sulmona, Carlo Capone, Vincenzo Orazio ed Angelo
Ranieri da Aversa, Belgiro di Marzo da S. Maria a Vico ed Anna Scopetta da
Caserta”.
La mostra proseguirà fino al 27 settembre 2009 con il seguente orario di
apertura: venerdì, sabato e domenica ore 19.00 – 23.00
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
L’Arte, il neo colonialismo ed i diritti dei veri artisti
di Carlo Roberto Sciascia
In Italia, ed in particolare in Campania, nel campo dell'Arte in molti hanno
smesso di lottare per far valere i propri diritti ma, per fortuna, tanti altri
proseguono a biasimare il modo
opere e gli artisti e non si arrendono di fronte a chi assoggetta la vera Arte
ai giochi commerciali, di potere (economico, politico, religioso, ...).
Qualcuno può affermare che
giudicato
e/o non considerati, sono artisti mediocri; che è il mercato a giudicare le
opere degli artisti (ma - vi è da chiedersi - un artista naif di poco pregio,
che si vanta di essere il migliore sul mercato perché ha venduto decine di
migliaia di opere a poco prezzo, è veramente il più bravo? Le sue opere sono da
considerarsi realmente di valore);che vi è differenza tra un critico
metodi il più delle volte illeciti e/o non relativi al suo effettivo valore,
cosa resta?!?!) ed uno
Il problema da dibattere è sul metodo. Cioè, come e chi deve avere il compito
di giudicare l’arte, di decidere cosa sia arte e cosa no? Chi deve stabilire
chi è artista e chi no ed il livello di ognuno? È giusto che sia uno solo o
siano in pochi a far ciò (la responsabilità di chi pronuncia verdetti e
distribuisce patenti d’arte è altissima)? E, poi, chi deve decidere quali siano
i componenti di questa
In ultimo, come si giudica l’opera d’arte? Non certo dal successo di mercato
(spesso condizionato da una scarsa conoscenza del settore – tecniche e norme
comprese, o dalle considerazioni ampollose ma poco attendibili di critici ed
operatori molto coinvolti), né dall’avallo di un solo critico e/o dal consenso
dei politici e/o dai giudizi dei salotti culturali (spesso impressionati dai
nomi, ma non in grado di
artista)?
Nell’era della globalizzazione e dell’estraneazione delle peculiarità locali,
non sarebbe giusto recuperare la propria identità e tornare ad un rapporto più
semplice e spontaneo tra fruitore/compratore ed opera d’arte?
Insomma, ogni decisione su cosa sia o non sia arte dovrebbe essere fatta in
base a criteri il più possibile “oggettivi” e non solo in base a propri
individuali convincimenti. Inoltre ogni testo critico, a mio avviso, dovrebbe
essere esente da logiche commerciali e fornire una
all’oggetto dei suoi lavori?
E poi vi è da osservare: è giusto praticare la damnatio memoriae di ciò, che
si giudica di secondo piano, per privilegiare solo ciò che è giudicato di primo
piano? Infatti, è proprio la cultura del “contesto” con le sue ricerche che
deve essere privilegiata dalla critica e dalla storia dell’arte e, in
particolare, è il tessuto connettivo della creatività artistica campana
(indicata generalmente con il termine di
considerazione artistica!
Peggio le cose sono se si vedono da un altro punto di vista.
Infatti, vi sono preoccupanti aspetti della situazione artistica
contemporanea della nostra regione, che fanno parlare di
che non dovrebbero essere trascurati.
Mi riferisco ai criteri ed ai metodi di quelle scelte pubbliche che hanno
portato alla realizzazione di importanti (ma per chi?) eventi espositivi nell’
area napoletana, che hanno richiamato l’attenzione anche del grande pubblico
ma, a mio avviso e secondo il parere di ogni mente libera ed in grado di
pensare autonomamente, sono da considerarsi
della linea uno della metropolitana di Napoli sono state, infatti, abbellite
(?!?!?!) con opere di artisti noti provenienti prevalentemente da città
europee, americane, mentre la maggior parte di quelli locali, e parlo di coloro
i quali esprimono arte a grande livello, non sono stati presi in
considerazione.
È vero che gli interventi sono stati realizzati da
artisti internazionali, ma è anche vero che i soldi
stazioni appaiono quali museo all’aperto,
Napoli, la Campania, i cittadini ed in particolare la
interventi artistici, con queste opere, con queste installazioni, che appaiono
del tutto avulse dal contesto sociale e culturale del locus?
Occorre operare un’analisi critica ma non malevola, spinta dalla volontà di
capire e non di condannare, senza alcun pregiudizio, ed aprire un dibattito con
un intento ben preciso: ribadire la dignità dell’arte napoletana e della
Campania.
L’idea-progetto, lungamente discussa anche se – come al solito – non ha
prodotto neanche lo spostamento dell’aria impiegata, della creazione di una
e rendesse visibile una sorta di coscienza critica dell’arte napoletana, è
naufragata di fronte alle lobbies, ai critici-big, alla voglia di protagonismo
ad ogni costo degli stessi artisti disposti a distruggere tutto intorno a loro
pur di non vedere l’amico-artista in una posizione prevalente. Io sono scettico
sulla possibilità di instaurare un dialogo costruttivo e sereno tra quanti
volessero esercitare un intervento critico, purché metodologicamente fondato ed
alieno da qualsiasi intento che travalicasse il puro spirito della dialettica e
dell’ermeneutica artistica; non è sfiducia, ma è l’esperienza che in tanti anni
raramente mi ha fatto incontrare critici ed operatori d’arte il cui lavoro sia
impostato al
Questo discorso induce a riflessioni profonde che meriterebbero l’apertura di
un serio dibattito tra tutti i cultori dell’Arte, quella vera, quella che ha
proiettato l’Italia ai massimi livelli assoluti tanto da indicarla come la
tenutrice del 70% del patrimonio artistico mondiale ed al diritto agli spazi
adeguati ed alla visibilità dei veri artisti.
Ben vengano le iniziative come questa di AltaVoce, un’associazione che si
impegna da tanti anni a realizzare nel proprio territorio iniziative di valore
nazionale ed oltre, in piena libertà da condizionamenti economico-socio-
politici, senza legarsi a
volontà di essere al di là dei giochi di potere e cercando di conquistare per
tanti veri artisti quello spazio a loro spesso negato.
L’avere, infatti, proposto la IX edizione di “Contemporanea”, una biennale
nella quale espongono in minipersonali ben 10 artisti (1 scultore, 7 pittori, 2
fotografi), l’avere edito un catalogo a colori, locandine ed inviti, l’
insistere nelle proprie azioni e non fermarsi di fronte alle difficoltà
economiche, logistiche e organizzative testimoniano una ferrea e costante
volontà positiva che fa onore a tutti i soci.
Non resta che ringraziare per l’impegno profuso nella realizzazione di questa
nona edizione di Contemporanea i soci ed in primis il Presidente Francesco
Russo con il padrone di casa Nunzio Petruzzo, che ha messo a disposizione il
cortile ed il giardino del suo palazzo, in collaborazione con l’associazione
turistica Pro Loco di Trentola Ducenta ed ammirare le opere di tutti gli
artisti partecipanti: lo scultore Aldo Diana da Vitulazio, i fotografi Antonio
D’Albore da Caturano e Marina da Bari, i pittori Antonia Acri da Brindisi,
Nadia Lolletti da Sulmona, Carlo Capone, Vincenzo Orazio ed Angelo Ranieri da
Aversa, Belgiro di Marzo da S. Maria a Vico ed Anna Scopetta da Caserta.
Per giungere a Palazzo Petruzzo occorre imboccare l’asse mediano, uscire ad
Aversa nord e girare a destra verso Aversa; prendere la seconda via a destra
(sia la prima che la seconda hanno un pino marittimo tra le due carreggiate) e
proseguire come porta la strada. Giunti alla pizzeria “La rosa” (vi è un
cartello grande), girare a sinistra (direzione Carabinieri); alla fine della
strada, girare a sinistra. Il Palazzo è situato a 50 m circa.
25
settembre 2009
Biennale d’Arte Contemporanea 2009
Dal 25 al 27 settembre 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO PETRUZZO
Trentola-ducenta, Via Natale Di Roma, 162, (Caserta)
Trentola-ducenta, Via Natale Di Roma, 162, (Caserta)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica ore 19.00 – 23.00
Vernissage
25 Settembre 2009, ore 19
Autore