Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Felipe Cardeña – Rock in Flowers
A quarant’anni esatti da Woodstock, l’evento-simbolo che ha caratterizzato la storia del Rock, lo spirito che l’ha generato è più che mai vivo. La sua carica di straripante energia, di spinta gioiosa e libertaria, di desiderio di pace e di felicità è ancora oggi la bussola e il l’epicentro di ogni nuovo fermento giovanile. Ed è proprio un omaggio allo spirito originario del Rock, quello di Woodstock dei “figli dei fiori”, della psichedelia e della libertà, quello che caratterizza i coloratissimi e straripanti quadri di Felipe Cardeña realizzati per la sua ultima mostra personale, intitolata “Rock in Flowers”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
un progetto di Francesco Caprini e Franco Sainini, coordinazione artistica di Dany Vescovi.
"realizzare maggiori opportunità e comunicazione per giovani artisti, protagonisti ed interpreti, nelle diverse forme ed espressioni artistiche dei linguaggi creativi contemporanei"
A Milano, un nuovo spazio dedicato a tutti coloro che sono interessati ad una maggiore
informazione e partecipazione nel mondo dell'arte.
A cura di Dany Vescovi
ARTIFICIO Lab ARTE CONTEMPORANEA
C/o Oldoni Grafica editoriale
Via Pezzotti 8
20141 Milano
tel. 02-8462607
www.oldoni.com
Dal 17 settembre al 16 ottobre 2009
Dal lunedì al venerdì
h. 15.30-18
inaugurazione: 16 settembre 2009, h. 18.30
A quarant'anni esatti da Woodstock, l'evento-simbolo che ha caratterizzato la storia del Rock, lo spirito che l'ha generato è più che mai vivo. La sua carica di straripante energia, di spinta gioiosa e libertaria, di desiderio di pace e di felicità è ancora oggi la bussola e il l'epicentro di ogni nuovo fermento giovanile.
Ed è proprio un omaggio allo spirito originario del Rock, quello di Woodstock dei "figli dei fiori", della psichedelia e della libertà, quello che caratterizza i coloratissimi e straripanti quadri di Felipe Cardeña realizzati per la sua ultima mostra personale, intitolata "Rock in Flowers".
In contemporanea con l'uscita della compilation della XXI edizione di Rock Targato Italia - una tra le manifestazioni più importanti e più seguite per la scoperta dei nuovi talenti del rock italiano -, Felipe Cardeña, che è anche autore della copertina della compilation, ha realizzato una serie di quadri ispirati ai grandi miti del Rock.
Dai Rolling Stones ai Beatles, passando per Elvis, Janis Joplin, Bob Dylan, Sinead O'Connor, senza dimenticare qualche "puntata" nel blues, nel punk, nel rap e nelle altre correnti più importanti della storia della musica pop, Felipe ha ricreato una propria versione della storia musicale di questi quarant'anni, immergendo i grandi miti del Rock in un fondale colorato e floreale.
Quelli di Felipe sono infatti, come ha scritto il giornalista e scrittore Lorenzo Viganò (che è anche critico musicale del Magazine del Corriere della Sera), "sono i fiori piantati nella Summer of Love, nell’estate dell’amore, di cui Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles fu la colonna sonora, che sbocciano quarant’anni dopo. Sono i figli diretti del magico autobus dei Merry Prankster di Ken Kesey guidato da uno strafatto Neal Cassady (immortalato da Kerouac nelle pagine di On The Road) e della Rolls Royce psichedelica di John Lennon; della Swingin’ London e della visionarietà di Pink Floyd, del tessuto per bambini con cui Paul Smith confezionò la prima camicia fiorata e dei vestiti che si vendevano nelle boutique di Chelsea a Kings Road, come I Was Lord Kirchener’s Valet frequentato da Jimi Hendrix; sono quei giardini primordiali, simbolo del ritorno alla natura tanto auspicato dai movimenti controculturali di San Francisco, che tornano a fare da scenario a un mondo che i Biechi blu hanno reso sempre più grigio, come avevano intuito Lennon e McCartney nel cartone animato Yellow Submarine di George Dunning. È come se i fiori infilati nelle canne dei fucili della polizia dai pacifisti o quello offerto da una giovane ragazza ai militari nella marcia su Washington contro il Vietman nella celebre immagine di Mark Riboud si fossero allungati fino a noi, incollandosi sulle tele di Cardeña, insieme al fiore stilizzato logo della boutique di Mary Quant, ai colori del collettivo The Fool (che disegnarono i muri esterni della Apple Boutique di Londra), alle meraviglie incontrate da Alice nel suo viaggio in un’altra dimensione e alle visioni fantastiche di disegnatori fantasy come John Tenniel, Arthur Rackham e Henry J. Ford che tanto stimolarono la cultura psichedelica dell’epoca".
La mostra è curata da Dany Vescovi, artista italiano che a sua volta ha fatto dei fiori un elemento stilistico assai noto e riconoscibile, come in un curioso gioco di omaggi e di scambi di suggestioni reciproche tra artisti.
Felipe Cardeña
Felipe Cardeña è nato a Balaguer (Spagna) nel 1979.
Artista sans papier (senza fissa dimora), ha vissuto a Madrid, a Barcellona, ad Atene, a Roma, a Milano, a Tirana, a Sofia e in altre città, grandi e piccole, d’Europa (e non solo).
Ha partecipato a numerose mostre in giro per il mondo, sia come artista invitato che come "clandestino": dallo Espacio Loco di Madrid al Pac di Milano al Feng-Shui Museum di Shanghay, Cardeña è intervenuto spesso con azioni di "disturbo" e performance estemporanee di diverso tipo.
In Italia, ad esempio, nel 2005 ha partecipato alla mostra Miracolo a Milano, al Palazzo della Ragione di Milano, restando per sei ore immobile, "mimando" la statua di San Giovanni Battista decollato; nel 2007 ha partecipato alla mostra (censurata dall'ammimistrazione milanese) "Vade Retro – Arte e omosessualità" a cura di Vittorio Sgarbi e Eugenio Viola, mentre, sempre a Milano, nel 2007, alla mostra Sweet Art Street Art, ha piantato simbolicamente la bandiera dei pirati sull’ingresso del museo (opera successivamente rubata da un visitatore), diventando il "simbolo" della presa di possesso del Padiglione d'arte contemporanea da parte degli street artists.
Dalla fine del 2007 ha dato il via al progetto "Power Flower".
Nel 2008 ha partecipato alla mostra Scala Mercalli – il terremoto creativo della street art italiana, a cura di Gianluca Marziani, per la quale ha realizzato un intervento site specific sul Dalai Lama: un gigantesco pannello della serie “Power Flower”, intitolato Free Tibet Free Flower.
Nel 2009 ha presentato la sua ultima serie di collages, "The Black Dahlia" (omaggio all'epoca della detective story d'autore) prima alla Fabbrica Borroni di Bollate, all'interno della manifestazione "Take Off" curata da Chiara Canali, quindi al MystFest, il Festival del giallo e del Mistero di Cattolica. La serie, accompagnata dai racconti di Lorenzo Viganò, giornalista ed esperto di true crime, è stata presentata al MystFest dallo scrittore Andrea G. Pinketts.
Nel luglio del 2009 è stato invitato a partecipare ad Arte Mas 2009, Festival Internacional de arte y Literatura joven, a L'Avana (Cuba), organizzato dall'Asociación Cultural CubEArt e curato da Ana Pedroso. Per l'occasione ha presentato una serie di pannelli giganti, che sono stati acquisiti dalla Municipalidad de L'Avana, che rappresentano il volto di Che Guevara immerso in un mare floreciente; il titolo di questa serie, ispirata a una celebre canzone cubana, è "Cuba es un jardin de rosas".
Tutto il lavoro recente di Felipe Cardeña si basa sull'idea della "sorpresa" e della "meraviglia", con grandi - a volte anche monumentali - composizioni coloratissime e strabordanti di collages dalle forme impazzite e dall’effetto eccentrico e volutamente esagerato, a base soprattutto floreale, che toccano i temi del sacro, delle diverse identità culturali, del mescolamento tra natura umana e forme naturali.
Dagli inizi del 2009 ha avviato il progetto “Felipe Cartoons”, che prevede la realizzazione di un quadro alla settimana, dedicato a un evento o a un personaggio che è entrato nella cronaca internazionale. L’opera viene messa on line sul sito www.arslife.com. Spaziando dalla politica alla cronaca nera, al gossip, alla letteratura, all’arte le opere di Felipe registreranno, come in una sorta di diario per immagini, la storia minuziosadi quest’anno.
MOSTRE PRECEDENTI
dal 28 febbraio al 28 marzo 2007
COLLETTIVA
dal 19 luglio al 6 agosto 2007
COLLETTIVA
dal 27 novembre al 18 febbraio 2009
FERTILIS
dal 29 marzo al 13 aprile 2007
NAGY AGOSTON
dal 21 febbraio al 30 marzo 2008
INTO THE NIGHT
dal 18 febbraio al 22 aprile 2009
PRIMITIVA
dal 19 aprile al 24 maggio 2007
FASE REM
dal 10 aprile al 30 maggio 2008
TRIATHLON
dal 23 aprile al 22 maggio 2009
I LOVE ALICE
dal 28 maggio al 30 giugno 2007
MARCO MAZZONI
dal 3 giugno al 25 luglio 2008
LUOGHI
dal 16 luglio al 6 agosto 2009
INCURSIONI
"realizzare maggiori opportunità e comunicazione per giovani artisti, protagonisti ed interpreti, nelle diverse forme ed espressioni artistiche dei linguaggi creativi contemporanei"
A Milano, un nuovo spazio dedicato a tutti coloro che sono interessati ad una maggiore
informazione e partecipazione nel mondo dell'arte.
A cura di Dany Vescovi
ARTIFICIO Lab ARTE CONTEMPORANEA
C/o Oldoni Grafica editoriale
Via Pezzotti 8
20141 Milano
tel. 02-8462607
www.oldoni.com
Dal 17 settembre al 16 ottobre 2009
Dal lunedì al venerdì
h. 15.30-18
inaugurazione: 16 settembre 2009, h. 18.30
A quarant'anni esatti da Woodstock, l'evento-simbolo che ha caratterizzato la storia del Rock, lo spirito che l'ha generato è più che mai vivo. La sua carica di straripante energia, di spinta gioiosa e libertaria, di desiderio di pace e di felicità è ancora oggi la bussola e il l'epicentro di ogni nuovo fermento giovanile.
Ed è proprio un omaggio allo spirito originario del Rock, quello di Woodstock dei "figli dei fiori", della psichedelia e della libertà, quello che caratterizza i coloratissimi e straripanti quadri di Felipe Cardeña realizzati per la sua ultima mostra personale, intitolata "Rock in Flowers".
In contemporanea con l'uscita della compilation della XXI edizione di Rock Targato Italia - una tra le manifestazioni più importanti e più seguite per la scoperta dei nuovi talenti del rock italiano -, Felipe Cardeña, che è anche autore della copertina della compilation, ha realizzato una serie di quadri ispirati ai grandi miti del Rock.
Dai Rolling Stones ai Beatles, passando per Elvis, Janis Joplin, Bob Dylan, Sinead O'Connor, senza dimenticare qualche "puntata" nel blues, nel punk, nel rap e nelle altre correnti più importanti della storia della musica pop, Felipe ha ricreato una propria versione della storia musicale di questi quarant'anni, immergendo i grandi miti del Rock in un fondale colorato e floreale.
Quelli di Felipe sono infatti, come ha scritto il giornalista e scrittore Lorenzo Viganò (che è anche critico musicale del Magazine del Corriere della Sera), "sono i fiori piantati nella Summer of Love, nell’estate dell’amore, di cui Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles fu la colonna sonora, che sbocciano quarant’anni dopo. Sono i figli diretti del magico autobus dei Merry Prankster di Ken Kesey guidato da uno strafatto Neal Cassady (immortalato da Kerouac nelle pagine di On The Road) e della Rolls Royce psichedelica di John Lennon; della Swingin’ London e della visionarietà di Pink Floyd, del tessuto per bambini con cui Paul Smith confezionò la prima camicia fiorata e dei vestiti che si vendevano nelle boutique di Chelsea a Kings Road, come I Was Lord Kirchener’s Valet frequentato da Jimi Hendrix; sono quei giardini primordiali, simbolo del ritorno alla natura tanto auspicato dai movimenti controculturali di San Francisco, che tornano a fare da scenario a un mondo che i Biechi blu hanno reso sempre più grigio, come avevano intuito Lennon e McCartney nel cartone animato Yellow Submarine di George Dunning. È come se i fiori infilati nelle canne dei fucili della polizia dai pacifisti o quello offerto da una giovane ragazza ai militari nella marcia su Washington contro il Vietman nella celebre immagine di Mark Riboud si fossero allungati fino a noi, incollandosi sulle tele di Cardeña, insieme al fiore stilizzato logo della boutique di Mary Quant, ai colori del collettivo The Fool (che disegnarono i muri esterni della Apple Boutique di Londra), alle meraviglie incontrate da Alice nel suo viaggio in un’altra dimensione e alle visioni fantastiche di disegnatori fantasy come John Tenniel, Arthur Rackham e Henry J. Ford che tanto stimolarono la cultura psichedelica dell’epoca".
La mostra è curata da Dany Vescovi, artista italiano che a sua volta ha fatto dei fiori un elemento stilistico assai noto e riconoscibile, come in un curioso gioco di omaggi e di scambi di suggestioni reciproche tra artisti.
Felipe Cardeña
Felipe Cardeña è nato a Balaguer (Spagna) nel 1979.
Artista sans papier (senza fissa dimora), ha vissuto a Madrid, a Barcellona, ad Atene, a Roma, a Milano, a Tirana, a Sofia e in altre città, grandi e piccole, d’Europa (e non solo).
Ha partecipato a numerose mostre in giro per il mondo, sia come artista invitato che come "clandestino": dallo Espacio Loco di Madrid al Pac di Milano al Feng-Shui Museum di Shanghay, Cardeña è intervenuto spesso con azioni di "disturbo" e performance estemporanee di diverso tipo.
In Italia, ad esempio, nel 2005 ha partecipato alla mostra Miracolo a Milano, al Palazzo della Ragione di Milano, restando per sei ore immobile, "mimando" la statua di San Giovanni Battista decollato; nel 2007 ha partecipato alla mostra (censurata dall'ammimistrazione milanese) "Vade Retro – Arte e omosessualità" a cura di Vittorio Sgarbi e Eugenio Viola, mentre, sempre a Milano, nel 2007, alla mostra Sweet Art Street Art, ha piantato simbolicamente la bandiera dei pirati sull’ingresso del museo (opera successivamente rubata da un visitatore), diventando il "simbolo" della presa di possesso del Padiglione d'arte contemporanea da parte degli street artists.
Dalla fine del 2007 ha dato il via al progetto "Power Flower".
Nel 2008 ha partecipato alla mostra Scala Mercalli – il terremoto creativo della street art italiana, a cura di Gianluca Marziani, per la quale ha realizzato un intervento site specific sul Dalai Lama: un gigantesco pannello della serie “Power Flower”, intitolato Free Tibet Free Flower.
Nel 2009 ha presentato la sua ultima serie di collages, "The Black Dahlia" (omaggio all'epoca della detective story d'autore) prima alla Fabbrica Borroni di Bollate, all'interno della manifestazione "Take Off" curata da Chiara Canali, quindi al MystFest, il Festival del giallo e del Mistero di Cattolica. La serie, accompagnata dai racconti di Lorenzo Viganò, giornalista ed esperto di true crime, è stata presentata al MystFest dallo scrittore Andrea G. Pinketts.
Nel luglio del 2009 è stato invitato a partecipare ad Arte Mas 2009, Festival Internacional de arte y Literatura joven, a L'Avana (Cuba), organizzato dall'Asociación Cultural CubEArt e curato da Ana Pedroso. Per l'occasione ha presentato una serie di pannelli giganti, che sono stati acquisiti dalla Municipalidad de L'Avana, che rappresentano il volto di Che Guevara immerso in un mare floreciente; il titolo di questa serie, ispirata a una celebre canzone cubana, è "Cuba es un jardin de rosas".
Tutto il lavoro recente di Felipe Cardeña si basa sull'idea della "sorpresa" e della "meraviglia", con grandi - a volte anche monumentali - composizioni coloratissime e strabordanti di collages dalle forme impazzite e dall’effetto eccentrico e volutamente esagerato, a base soprattutto floreale, che toccano i temi del sacro, delle diverse identità culturali, del mescolamento tra natura umana e forme naturali.
Dagli inizi del 2009 ha avviato il progetto “Felipe Cartoons”, che prevede la realizzazione di un quadro alla settimana, dedicato a un evento o a un personaggio che è entrato nella cronaca internazionale. L’opera viene messa on line sul sito www.arslife.com. Spaziando dalla politica alla cronaca nera, al gossip, alla letteratura, all’arte le opere di Felipe registreranno, come in una sorta di diario per immagini, la storia minuziosadi quest’anno.
MOSTRE PRECEDENTI
dal 28 febbraio al 28 marzo 2007
COLLETTIVA
dal 19 luglio al 6 agosto 2007
COLLETTIVA
dal 27 novembre al 18 febbraio 2009
FERTILIS
dal 29 marzo al 13 aprile 2007
NAGY AGOSTON
dal 21 febbraio al 30 marzo 2008
INTO THE NIGHT
dal 18 febbraio al 22 aprile 2009
PRIMITIVA
dal 19 aprile al 24 maggio 2007
FASE REM
dal 10 aprile al 30 maggio 2008
TRIATHLON
dal 23 aprile al 22 maggio 2009
I LOVE ALICE
dal 28 maggio al 30 giugno 2007
MARCO MAZZONI
dal 3 giugno al 25 luglio 2008
LUOGHI
dal 16 luglio al 6 agosto 2009
INCURSIONI
16
settembre 2009
Felipe Cardeña – Rock in Flowers
Dal 16 settembre al 16 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
ARTIFICIO GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Ascanio Sforza, 59, (Milano)
Milano, Via Ascanio Sforza, 59, (Milano)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì
h. 15.30-18
Vernissage
16 Settembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore