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Olivier Fermariello – Air de Famille
Le opere di Air de famille hanno la grandezza dei ritratti barocchi e insieme la sacralità, qui sbeffeggiata con precipuo intento ironico, dei ritratti fotografici dei nostri antenati al tempo della nascita della fotografia.
Comunicato stampa
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L’esposizione che apre la stagione 2009/2010 della Galleria PrimoPiano è a firma di Olivier Fermariello. Artista nato a Roma, cresciuto tra Italia e Francia, che attualmente vive a Berlino.
Da sempre diviso tra due mondi, diverse culture, due particolari milieux familiari, Fermariello, con questo progetto attraversa intensi e attivi lessici di famiglia, di finissimi intellettuali, inventori ed esploratori, di un’aria che si cristallizza infine su queste due figure, Madame e Monsieur Vieille, oscillando tra fabula et historia.
Egli così aggiunge, a quel lungo e affollato corridoio della galleria di famiglia, una nuova memoria, una prospettiva che contiene la complessa e affascinante eredità degli antenati..
Air de famille è volontario arresto dell’azione. O Noia! quinta stagione! Steppe deserte come il tempo – Orologio in una stazione deserta… Così il poeta Jules Laforgue avrebbe letto questa irremissibile attesa che segna i volti dei due eredi di quel mondo.
Il signore e la signora Vieille cadono nelle mani del nipote, che ce li riporta nel mentre essi guardano a quell’eredità e al tempo andato con la lucidità stanca dell’inazione.
E allora vediamo una Madame Vieille la quale non riesce ad essere severa, si defila e tenta di recuperare una cordialità irrimediabilmente usurpata dal nipote/artista che le si pone di fronte con l’apparecchio fotografico, si fidano di Olivier, che intanto scatta sentendo la forte complicità maschile del nonno e, come in un innocente gioco infantile, sorprende il lezioso femmineo della nonna.
Mentre nello sguardo di Monsieur Vieille c’è tutta la risacca lontana, resa quasi impercettibile, della storia di famiglia. L’aria ha qui veramente lo spessore di una lunga storia che si arresta per essere respirata. Fabula et Historia.
Le opere di Air de famille hanno la grandezza dei ritratti barocchi e insieme la sacralità, qui sbeffeggiata con precipuo intento ironico, dei ritratti fotografici dei nostri antenati al tempo della nascita della fotografia. C’è la staticità aristocratica delle bambole del dipinto Las Meninas di Velázquez (il gioco degli specchi non è forse dato dall’artista che si rivive fotografando i suoi antenati?) e la finzione borghese dell’apparire con il primo dei vestiti più belli del proprio guardaroba o con la divisa che segnala al popolo a quale grado di potere si è giunti. Al posto di un cane accovacciato ai piedi del padrone, simbolo di fedeltà e classe, un cavallino a dondolo; invece di una regale bellicosa spada una vecchia racchetta da tennis.
Un complessivo commiato quando tutto ripugna, quando in un momento della vita in noi c’è vita solo unicamente per non vedere i soli due ospiti che la abitano: la memoria e la morte.
Il tempo! Il tempo! e il resto soltanto scie… di intatta freschezza di Madame e Monsieur Vieille.
Da sempre diviso tra due mondi, diverse culture, due particolari milieux familiari, Fermariello, con questo progetto attraversa intensi e attivi lessici di famiglia, di finissimi intellettuali, inventori ed esploratori, di un’aria che si cristallizza infine su queste due figure, Madame e Monsieur Vieille, oscillando tra fabula et historia.
Egli così aggiunge, a quel lungo e affollato corridoio della galleria di famiglia, una nuova memoria, una prospettiva che contiene la complessa e affascinante eredità degli antenati..
Air de famille è volontario arresto dell’azione. O Noia! quinta stagione! Steppe deserte come il tempo – Orologio in una stazione deserta… Così il poeta Jules Laforgue avrebbe letto questa irremissibile attesa che segna i volti dei due eredi di quel mondo.
Il signore e la signora Vieille cadono nelle mani del nipote, che ce li riporta nel mentre essi guardano a quell’eredità e al tempo andato con la lucidità stanca dell’inazione.
E allora vediamo una Madame Vieille la quale non riesce ad essere severa, si defila e tenta di recuperare una cordialità irrimediabilmente usurpata dal nipote/artista che le si pone di fronte con l’apparecchio fotografico, si fidano di Olivier, che intanto scatta sentendo la forte complicità maschile del nonno e, come in un innocente gioco infantile, sorprende il lezioso femmineo della nonna.
Mentre nello sguardo di Monsieur Vieille c’è tutta la risacca lontana, resa quasi impercettibile, della storia di famiglia. L’aria ha qui veramente lo spessore di una lunga storia che si arresta per essere respirata. Fabula et Historia.
Le opere di Air de famille hanno la grandezza dei ritratti barocchi e insieme la sacralità, qui sbeffeggiata con precipuo intento ironico, dei ritratti fotografici dei nostri antenati al tempo della nascita della fotografia. C’è la staticità aristocratica delle bambole del dipinto Las Meninas di Velázquez (il gioco degli specchi non è forse dato dall’artista che si rivive fotografando i suoi antenati?) e la finzione borghese dell’apparire con il primo dei vestiti più belli del proprio guardaroba o con la divisa che segnala al popolo a quale grado di potere si è giunti. Al posto di un cane accovacciato ai piedi del padrone, simbolo di fedeltà e classe, un cavallino a dondolo; invece di una regale bellicosa spada una vecchia racchetta da tennis.
Un complessivo commiato quando tutto ripugna, quando in un momento della vita in noi c’è vita solo unicamente per non vedere i soli due ospiti che la abitano: la memoria e la morte.
Il tempo! Il tempo! e il resto soltanto scie… di intatta freschezza di Madame e Monsieur Vieille.
01
ottobre 2009
Olivier Fermariello – Air de Famille
Dal primo ottobre al primo novembre 2009
fotografia
Location
PRIMOPIANO HOMEPHOTOGALLERY
Napoli, Via Foria, 118, (Napoli)
Napoli, Via Foria, 118, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 16:00 - 20:00 Sabato e domenica SRV – Lunedì chiuso
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18:00 - 22:00
Autore
Curatore