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Davide Mengacci – Vita minima
La mostra fotografica di Davide Mengacci allo Spazio Lavit di Varese è l’occasione per scoprire, in una nuova veste, il noto personaggio televisivo. Il fotografo esce dal circuito dei media ed entra in una nuova dimensione visiva che porta con se la riscoperta di una passione coltivata fin da bambino. Una serie di scatti a metà tra reportage, documentario e arte in senso stretto: un occhio nuovo rivolto alla realtà di ieri e di oggi legata dai medesimi disagi.
Comunicato stampa
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La mostra fotografica di Davide Mengacci allo Spazio Lavit di Varese è l’occasione per scoprire, in una nuova veste, il noto personaggio televisivo. Il fotografo esce dal circuito dei media ed entra in una nuova dimensione visiva che porta con se la riscoperta di una passione coltivata fin da bambino. Una serie di scatti a metà tra reportage, documentario e arte in senso stretto: un occhio nuovo rivolto alla realtà di ieri e di oggi legata dai medesimi disagi. Un malessere apparente dietro al quale si cela una scelta spesso consapevole. La scelta di una vita diversa da quella che abitualmente vediamo e pratichiamo, la scelta di una ‘Vita minima’. Minima ed essenziale ma curata in ogni dettaglio, ingegnosa, dotata di quell’ingegno che appartiene all’uomo in difficoltà che, con maestria immediata, risolve il problema che gli si presenta. Una chiave di lettura originale in cui scoprire nuovi punti di riflessione; nella cinquantina di immagini esposte, divise dal colore e dal bianco e nero - sempre vicine per analogie linguistiche e tematiche - si scopre l’evoluzione della metropoli a partire dalla fine degli anni Sessanta. La forza delle persone. Gli immigrati e gli emigrati si alternano scorrendo i volti pieni di vita, resi anonimi dalla loro condizione, dall’isolamento voluto o dovuto. Un sottile fil rouge lega tra loro le fotografie; una trama prende il via dal bianco e nero del ricordo e arriva, riempiendosi di colore, all’immagine attuale. Stessa forza, diversa dimensione.
Gli scatti di Mengacci sono documenti dell’allora e testimonianze dell’oggi.
Le persone sono le vere protagoniste delle fotografie: attive o passive, trascurate per l’incuria dovuta alla necessità ma aiutate dalla forza di volontà della gente comune. Scatti discreti che non ‘violentano’ ma addolciscono anche le visioni più forti, di una realtà troppo spesso emarginata. Scatti pittorici dove il messaggio di speranza e fiducia verso la vita appare ancora più intenso. Fotografie che rivelano una sottile ironia. Una difficoltà nel sopravvivere ma una gran voglia di vivere.
Laura Orlandi
Responsabile Spazio Lavit
Gli scatti di Mengacci sono documenti dell’allora e testimonianze dell’oggi.
Le persone sono le vere protagoniste delle fotografie: attive o passive, trascurate per l’incuria dovuta alla necessità ma aiutate dalla forza di volontà della gente comune. Scatti discreti che non ‘violentano’ ma addolciscono anche le visioni più forti, di una realtà troppo spesso emarginata. Scatti pittorici dove il messaggio di speranza e fiducia verso la vita appare ancora più intenso. Fotografie che rivelano una sottile ironia. Una difficoltà nel sopravvivere ma una gran voglia di vivere.
Laura Orlandi
Responsabile Spazio Lavit
01
ottobre 2009
Davide Mengacci – Vita minima
Dal primo al 29 ottobre 2009
fotografia
Location
SPAZIO LAVIT
Varese, Via Giulio Uberti, 42, (Varese)
Varese, Via Giulio Uberti, 42, (Varese)
Orario di apertura
mart/giov/venerdì 17-19.30; sabato 10-12.30/15-17
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18 presente il fotografo e la scrittrice Chiara Zocchi autrice di un racconto in catalogo
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