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Patricia Piccinini
Creature grottesche non riconoscibili, strani esseri mutanti in cui deforma gli aspetti dell’essere umano e animale, nuove specie fantastiche – frutto di un approfondito studio tra artificio e natura – popolano le creazioni dell’artista, a pieno titolo inserite negli attuali dibattiti del rapporto tra scienza ed etica.
Comunicato stampa
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Byblos Art Gallery presenta per la prima volta in Italia la personale dell’artista australiana Patricia Piccinini che sta accendendo con le sue tematiche estremamente provocatorie ed avveniristiche il dibattito artistico internazionale.
Nata in Sierra Leone nel 1965 da padre italiano e da madre inglese, si è trasferita con la famiglia in Australia nel 1972 dove si è imposta nel mondo dell’arte internazionale contemporanea divenendo un artista di primo piano. Nel 2003 ha rappresentato l’Australia alla 50 esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia con l’opera We are Family creando grande scalpore ed attirando l’interesse della critica internazionale.
Partita da uno studio approfondito dell’anatomia umana, visibile nelle sue prime raccolte di disegni, Patricia Piccinini si è presto dedicata ad una ricerca di più ampio respiro che l’ha condotta ben presto ad adottare uno stile personalissimo caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche artistiche più varie - video, pittura, installazioni, media sonori e digitali – in particolare concentrandosi sull’elaborazione di sculture installative iperrealistiche realizzate con materiali contemporanei quali vetroresina e silicone.
Creature grottesche non riconoscibili, strani esseri mutanti in cui deforma gli aspetti dell’essere umano e animale, nuove specie fantastiche - frutto di un approfondito studio tra artificio e natura - popolano le creazioni dell’artista, a pieno titolo inserite negli attuali dibattiti del rapporto tra scienza ed etica.
Lo studio dell’ingegneria genetica, della biotecnologia e delle ultime ricerche scientifiche, quali la clonazione e l’utilizzo delle cellule staminali, la scottante questione delle mutazioni genetiche costituiscono il tessuto fondante delle sue ricerche artistiche.
L’arte di Patricia Piccinini vuole provocare riflessione ed interrogativi lasciando aperti numerosi quesiti e punti di domanda.
L’artista crea nello spettatore emozioni ambivalenti di stupore e meraviglia ma anche di paura e di inquietudine poiché induce a pensare alle domande fondamentali della vita, alle origini e allo scopo dell’essere umano, alle mutazioni in corso che chissà dove porteranno, a un futuro pieno di domande.
La sua ricerca si sviluppa da una parte verso una natura che si modifica artificialmente attraverso modificazioni genetiche sino a creare nuove creature che suscitano tenerezza e sconcerto nello stesso tempo. Nel contempo l’artista indaga con il suo lavoro una tecnologia che si fa sempre più intelligente, autonoma, vicina al mondo umano ed animale. Questo concetto viene esemplificato nel suo progetto “Nest and the Stags” dove la tecnologia viene “umanizzata”. Degli scooter Vespa di diverse dimensioni assumono le sembianze di animali, sorte di cervi in compagnia dei loro cuccioli che interagiscono tra loro in atteggiamenti di forte impatto emozionale.
“Natura ed artificio” si scontrano, convivono, si fondono e si distinguono manifestando l’originalità e la peculiarità della ricerca estetica ed etica di Patricia Piccinini.
Byblos Art Gallery - diretta da Masha Facchini con la valida collaborazione di Gaby Achilles e Stefano Crosara - nasce con il proposito di dare spazio a progetti di alto valore culturale che privilegino le forme e le tecniche espressive dell’avanguardia internazionale.
Lo spirito di ricerca innovativo della Byblos Art Gallery contribuisce a creare una straordinaria sinergia tra il marchio di moda Byblos, sinonimo di contemporaneità, ed il Byblos Art Hotel Villa Amistà – allestito con opere di arte contemporanea e design – che si esplica in un impegno significativo nel campo della cultura e della creatività.
Questo luogo vuole essere centro vivo di incontri e scambio di idee tra artisti, personalità del settore pubblico, dove nasce il desiderio di capire e amare l'arte e attraverso questa sensibilità acquisita avvicinarsi al collezionismo
Nata in Sierra Leone nel 1965 da padre italiano e da madre inglese, si è trasferita con la famiglia in Australia nel 1972 dove si è imposta nel mondo dell’arte internazionale contemporanea divenendo un artista di primo piano. Nel 2003 ha rappresentato l’Australia alla 50 esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia con l’opera We are Family creando grande scalpore ed attirando l’interesse della critica internazionale.
Partita da uno studio approfondito dell’anatomia umana, visibile nelle sue prime raccolte di disegni, Patricia Piccinini si è presto dedicata ad una ricerca di più ampio respiro che l’ha condotta ben presto ad adottare uno stile personalissimo caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche artistiche più varie - video, pittura, installazioni, media sonori e digitali – in particolare concentrandosi sull’elaborazione di sculture installative iperrealistiche realizzate con materiali contemporanei quali vetroresina e silicone.
Creature grottesche non riconoscibili, strani esseri mutanti in cui deforma gli aspetti dell’essere umano e animale, nuove specie fantastiche - frutto di un approfondito studio tra artificio e natura - popolano le creazioni dell’artista, a pieno titolo inserite negli attuali dibattiti del rapporto tra scienza ed etica.
Lo studio dell’ingegneria genetica, della biotecnologia e delle ultime ricerche scientifiche, quali la clonazione e l’utilizzo delle cellule staminali, la scottante questione delle mutazioni genetiche costituiscono il tessuto fondante delle sue ricerche artistiche.
L’arte di Patricia Piccinini vuole provocare riflessione ed interrogativi lasciando aperti numerosi quesiti e punti di domanda.
L’artista crea nello spettatore emozioni ambivalenti di stupore e meraviglia ma anche di paura e di inquietudine poiché induce a pensare alle domande fondamentali della vita, alle origini e allo scopo dell’essere umano, alle mutazioni in corso che chissà dove porteranno, a un futuro pieno di domande.
La sua ricerca si sviluppa da una parte verso una natura che si modifica artificialmente attraverso modificazioni genetiche sino a creare nuove creature che suscitano tenerezza e sconcerto nello stesso tempo. Nel contempo l’artista indaga con il suo lavoro una tecnologia che si fa sempre più intelligente, autonoma, vicina al mondo umano ed animale. Questo concetto viene esemplificato nel suo progetto “Nest and the Stags” dove la tecnologia viene “umanizzata”. Degli scooter Vespa di diverse dimensioni assumono le sembianze di animali, sorte di cervi in compagnia dei loro cuccioli che interagiscono tra loro in atteggiamenti di forte impatto emozionale.
“Natura ed artificio” si scontrano, convivono, si fondono e si distinguono manifestando l’originalità e la peculiarità della ricerca estetica ed etica di Patricia Piccinini.
Byblos Art Gallery - diretta da Masha Facchini con la valida collaborazione di Gaby Achilles e Stefano Crosara - nasce con il proposito di dare spazio a progetti di alto valore culturale che privilegino le forme e le tecniche espressive dell’avanguardia internazionale.
Lo spirito di ricerca innovativo della Byblos Art Gallery contribuisce a creare una straordinaria sinergia tra il marchio di moda Byblos, sinonimo di contemporaneità, ed il Byblos Art Hotel Villa Amistà – allestito con opere di arte contemporanea e design – che si esplica in un impegno significativo nel campo della cultura e della creatività.
Questo luogo vuole essere centro vivo di incontri e scambio di idee tra artisti, personalità del settore pubblico, dove nasce il desiderio di capire e amare l'arte e attraverso questa sensibilità acquisita avvicinarsi al collezionismo
02
ottobre 2009
Patricia Piccinini
Dal 02 ottobre al 23 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
FAMA GALLERY
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10.00 /13.00 – 14.30 /19.30
Vernissage
2 Ottobre 2009, dalle 19.00 alle 24.00
Ufficio stampa
CONSOLO PRODUZIONI&CONSULENZA
Autore
Curatore