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The Group Show
The Group Show nasce dunque quale punto di arrivo e di partenza di Twister, occasione unica per poter conoscere la poetica di tutti e undici i vincitori del concorso che qui si presentano con opere autonome rispetto a quelle progettate e realizzate per Twister, capaci di riflettere la ricchezza della ricerca artistica contemporanea, libera di muoversi con linguaggi differenti, mai uguali, riconducibili ad un sentire che pone lo spettatore quale proprio principale interlocutore.
Comunicato stampa
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La nuova mostra alla GAM
The Group Show
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
A cura di Emma Zanella
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
La performance
L’Idioma di Modesto
di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
In occasione della Quinta Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI - 3 ottobre 2009
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The Group Show è il titolo della mostra collettiva che inaugura nella sede storica della GAM di viale Milano. La mostra articolata ed estesa occupa per la prima volta tutte le sale espositive del museo e ospita i lavori di Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
A legare concettualmente le opere in mostra è in primo luogo l’appartenenza degli artisti al progetto TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Regione Lombardia, dalle dieci istituzioni coinvolte e coordinato dalla GAM di Gallarate come museo capofila.
The Group Show nasce dunque quale punto di arrivo e di partenza di Twister, occasione unica per poter conoscere la poetica di tutti e undici i vincitori del concorso che qui si presentano con opere autonome rispetto a quelle progettate e realizzate per Twister, capaci di riflettere la ricchezza della ricerca artistica contemporanea, libera di muoversi con linguaggi differenti, mai uguali, riconducibili ad un sentire che pone lo spettatore quale proprio principale interlocutore.
In mostra si potranno vedere gli esiti della ricerca ambientale di Carlo Bernardini sviluppata sull’appropriazione dello spazio attraverso fili di luce; la potenza emozionale delle opere di Massimo Bartolini che respirano e vivono legandosi strettamente allo spazio nel quale sono collocate; la metamorfosi ossessiva delle forme di Loris Cecchini, che si riverberano l’una sull’altra rimandandosi continuamente; la poetica visiva della parola nelle opere di Mario Airò e Chiara Dynys; la messa in opera di un dispositivo che pone in relazione spazi e tempi lontani nell’intervento di Mme Duplok; l’impegno e la polemica dell’artista nelle opere di Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini e Marzia Migliora; il differente utilizzo e concetto della fotografia nelle opere di artisti complessi come Maik e Dirk Löbbert e Lara Favaretto; la sovrapposizione di culture distanti che si arricchiscono reciprocamente nell’opera video dell’israeliana Ofri Cnaani.
Differenti linguaggi e tecniche a confronto si trovano vicini alla GAM, a provare che la ricerca artistica contemporanea si muove nella realtà con uno sguardo sempre pronto a rimettersi in gioco.
Contestualmente all’inaugurazione della mostra The Group Show , sabato 3 ottobre 2009 inaugureranno su tutto il territorio regionale gli interventi site specific progettati dagli artisti per ognuno dei dieci musei lombardi che fanno parte del circuito di Twister.
Vincitori del concorso per la GAM Massimo Bartolini con Un paesaggio da lontano, Maik e Dirk Löbbert con Welcome e Ofri Cnaani con Primes and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum, tutte
opere visibili nella piazza antistante la nuova sede museale di via De Magri.
L’Idioma di Modesto di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
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Nella stessa serata, dislocata tra la nuova sede della GAM e quella storica, una performance di grande fascino e impatto estetico. E’ l’esperimento sonoro di Pierluigi Calignano in collaborazione con l’Orchestra di Via Padova, opera che si concentra e si struttura sull’idea di integrazione sociale. Imembri dell’orchestra sono collocati in una condizione di impossibilità e difficoltà di ascolto reciproco e distanziati in modo da formare idealmente i vertici di un perimetro. Il pubblico è così libero di muoversi all’interno di questo perimetro.
Non solo l’integrazione di stranieri in un progetto di convivenza che è l’orchestra stessa, ma lo spostamento di un dialogo già in atto in situazioni e luoghi legati all’arte attraverso la presentazione di un oggetto sonoro in cui la partecipazione del pubblico passa anche attraverso la possibilità di occupare e attraversare lo spazio di quel complesso dialogo sonoro e culturale che si articola tra i musicisti.
Si rompe così la prassi palco/pubblico e la frontalità dell’ascolto, la forma viene scardinata per fare posto ad un linguaggio musicale costruito sull’improvvisazione ed un nuovo approccio percettivo.
Il 3 ottobre 2009 è la Quinta Giornata del Contemporaneo, iniziativa indetta da AMACI – Associazione Nazionale Musei Arte Contemporanea, di cui la GAM è membro.
Biografie
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Mario Airò è nato nel 1961 a Pavia; vive e lavora a Milano e Radda in Chianti. I suoi interventi nascono per lo più con l’intento di indurre nello spettatore stati d’animo e sensazioni fortemente emotivi. Composti da oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose giocano sulla delicatezza, sull’effetto incantatorio e seducente per trasformare gli ambienti espositivi in spazi mentali avvolgenti, irreali, capaci, nella loro insistita perfezione, di restituire il senso di una vita sognata più che vissuta.
Tra le ultime mostre: nel 2009 Infinite Jest, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, per MiArt 09; nel 2008, la personale, J’ai tendu des cordes de clocher à clocher; des guirlandes de fentre à fentre...Galleria Massimo De Carlo, e la XV Quadriennale Arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina (LI), dove vive e lavora. Ha utilizzato nel proprio lavoro diverse tecniche (fotografia, video, installazione); negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione nella progettazione e costruzione di spazi e luoghi. Le sue opere sono luoghi da attraversare e nello stesso tempo inconsueti paesaggi mentali che si lasciano riconoscere per qualche insignificante e quotidiano frammento. Massimo Bartolini è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, tra le ultime mostre personali quella da Massimo de Carlo a Milano, al Maxxi di Roma e da D’Amelio Terras a New York nel 2008.
Tra le collettive più recenti Italics: Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008, a cura di Francesco Bonami, Palazzo Grassi Venezia, nel 2008.
Carlo Bernardini è nato a Viterbo nel 1966. Vive e lavora a Roma e a Milano. Insegna Installazioni Multimediali presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. L'attenzione di Carlo Bernardini è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa spazio-luce. Il meticoloso percorso di astrazione è una graduale ricerca sull'elemento della linea per conquistarne l'essenza, quasi un voler tracciare l'invisibile. La sua ricerca visiva s’incentra oggi sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso opere tese fra dimensione scultorea ed installativa. Nel 2009 la personale dell’artista alla Galleria Grossetti a Milano e l’opera Codice Spaziale presso Piazza S.Stefano, a Bologna; tra le installazioni pubbliche realizzate dall’artista Light Waves, Areoporto del Salento, Brindisi, 2008, Permeable Space, Valencia, 2008, Catalizzatori di luce, Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, 2009.
Loris Cecchini è nato nel 1969 a Milano, vive e lavora Prato e a Pechino. Il suo lavoro mette in evidenza i processi di decostruzione e ricostruzione di immagini preesistenti. Così avviene nelle sue sculture di gomma uretanica che, dopo essere state sottoposte ad un processo di smontaggio e ricostruzione, diventano oggetti fuori uso in forma di calchi, sostituendo il paradigma dello "strumento per" con quello della "cosa in sé".
Partendo da un oggetto o comunque da un’entità portatrice di esperienze date, l’artista genera un nuovo mondo, o meglio un nuovo progetto che pur restando in continuità con il passato e la sua funzionalità si fa portatore di ulteriori sviluppi.
Tra le mostre personali recenti, Art Tea Time, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009, Empty Walls, Just Doors, Palais de Tokyo, Parigi, 2007, Cloudless, PS1, MoMA, New York, 2006.
Ofri Cnaani è nata in Israele nel 1975, vive a New York e lavora con video, video-installazioni e disegni. Le opere della Cnaani esplorano il limite tra la realtà costruita e la realtà vera e propria e approfondiscono le tematiche relative alla dimensione femminile, alla città e alla percezione spaziale. Tra le ultime mostre personali quella presso la Galleria Ugo ferranti di Roma e quella presso la Galleria Le Poisson Rouge di New York; tra le ultime collettive Wild Exaggeration presso Haifa Museum of Art, di Israele e il progetto speciale The Situation per la Biennale di Mosca.
Chiara Dynys è nata a Mantova nel 1958; vive e lavora a Milano. Fa parte della generazione di artisti degli anni Ottanta che respinge ogni concetto di stile e di cifra per concedersi la libertà di scelta di temi e modi di intervento nel linguaggio dell’arte. Il suo lavoro spazia dall’asprezza alla poesia, ai suoi risvolti politici e storici, sempre più tragicamente presenti sulla scena del mondo. Il contatto con l’osservatore nelle sue opere risulta talmente voluto che questi si trasforma spesso in attore, coinvolto emotivamente e proiettato nello spazio della creazione. Tra le mostre recenti, Sipario presso il centro ZKM di Karlsruhe, 2009 e Sante Subito, Galleria Fumagalli, Bergamo, 2008.
Lara Favaretto è nata nel 1973 a Treviso, vive e lavora a Torino.
Alla base dei lavori di Lara Favaretto e attraverso le diverse tecniche che utilizza – dalla performance alla fotografia, dalla pittura al video, dai disegni alle installazioni – c’e’ sempre l’urgenza di una continua trasformazione e la necessita’ di coinvolgere gli altri nel processo creativo. E’ un’artista che ha centrato molti dei suoi lavori dislocando il ruolo dell'autore ospitando altri nella realizzazione della propria opera. Lara Favaretto è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, e ha partecipato nel 2008 a T2, Torino Triennale, Rivoli, 2008. Tra le sue mostre personali Tramway, Glasgow nel 2009, Lost and found city, Cuchifritos, New York nel 2007 e alla Galleria Klosterfelde di Berlino nel 2005.
Maik e Dirk Löbbert. Maik Löbbert è nato a Gelsenkirchen nel 1958 e Dirk Löbbert è nato a Wattenscheid nel 1960.
Artisti di Colonia, la loro cooperazione nasce nel 1985, in virtù di un percorso affine, incentrato sulla fotografia, sulla pittura e sulla scultura per Maik e sulla scultura per Dirk.
Entrambi svolgono attività d’insegnamento a livello accademico. Tra le mostre personali recenti nel 2009 Kunsthalle Recklinghausen, nel 2008 Innenaulβen, Kunst Merano/Merano Arte, 2008. Alcune delle loro opere sono permanenti in spazi pubblici a Bonn e a Seoul.
Madame Duplok Si costituisce nel maggio 2003 associando personalità e competenze diverse negli ambiti dell’architettura,
della grafica, della filosofia. Come gruppo aperto, a partire da quella data partecipa ad alcuni concorsi di public art, la quale viene a costituire lo specifico dei suoi interessi, della sua riflessione e del suo operare artistico. Nel 2004 ha vinto il Premio di Arti Visive Città di Gallarate. Nel 2006 ha partecipato alla XV Biennale di Parigi. Nel 2008 si è tenuta la mostra personale In giro, Galerie Koma, Mons (Belgio). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato, La memoria delle forme, Lonato Pozzolo (VA), 2008, ArteAmbiente, Milano, 2007, la XV Biennale di Parigi, nel 2006.
Marzia Migliora è nata nel 1972 ad Alessandria, vive e lavora a Torino. Racconta storie che fanno riferimento di volta in volta a memorie culturali e collettive o al proprio passato individuale. Le vicende che racconta sono vicende emotive, legate per lo più all’infanzia, al gioco o al sentire più profondo e più intimo.
Le sue opere, soprattutto fotografie e video, sono legate a tematiche come la relazione con il tempo, la verifica delle proprie capacità, dei propri limiti, della propria resistenza, ma anche l’effetto delle emozioni. Tra le mostre personali recenti: Concerto per naufragio interiore, Teatro Out off, Milano, 2008, Bianca e il suo contrario, Galleria Lia Rumma, Milano, 2007, Tanatosi, Fondazione Merz, Torino, 2006; tra le collettive Emerging talents, Nuova Arte Italiana, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, 2009.
Mocellin+Pellegrini. Ottonella Mocellin è nata nel 1966. Nicola Pellegrini è nato nel 1962; vivono e lavorano a Milano. Da anni i due artisti affiancano alla propria opera individuale una serie di interventi elaborati a quattro mani. Un carattere narrativo ispirato all’immagine cinematografica e la grande importanza attribuita al testo, parlato o scritto, sono tipici del loro lavoro.
In alcuni casi queste opere nascono da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare. In molti casi sono invece legate alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana l’esistenza quotidiana. L’alternarsi dei punti di vista su cui si costruiscono le loro opere rende visibile la disponibilità alla condivisione, ma anche il ritmo variabile dei rapporti, l’instabilità emotiva, l’impossibilità di aggrapparsi a una verità univoca, la continua ricerca di un equilibrio fondamentale ma arduo da raggiungere e destinato a restare precario, la difficoltà di rispecchiarsi compiutamente l’uno nell’altro. Nel 2009 si è tenuta la personale An incongruous beam of beauty over the gaza strip, Participant Ink, New York; 2008 la personale Time Code #5, Mambo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; tra le collettive più recenti A Personal Shout, White Columns, New York, 2009 e Dopo la Sicilia, Galleria Credito Siciliano, Catania, 2009, D’Ombra - Papesse, Centro Arte Contemporanea, Siena, 2006.
Pierluigi Calignano è nato a Gallipoli (Lecce) nel 1971. Vive e lavora a Milano.
Il lavoro di Pierluigi Calignano si trova all'incrocio tra scultura e installazione; l’artiata lavora con materiali leggeri per creare oggetti che sembrano attraversare il mondo immaginario per divenire improvvisamente realtà tramite l’imprevedibile effetto ironico e ludico che a tratti evocano. Tra le personali: 2009 L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre, Palermo; 2007 L-Ray, Antonio Colombo Arte Contemporanea Milano, 2005 - Verde a pois (con D. Petitgand), Chiostro del Palazzo delle Stelline, Centre culturel Français de Milan, Milan. Principali mostre collettive : Fatto in Svezia, Goteborg, Sweden 2007; La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2005; Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, GAM, Gallarate 2004; Tirana Biennale 2, Tirana, Albania 2003; Assab One, La generazione emergente dell'arte Italiana, Assab One, Milano 2002
L’Orchestra di via Padova è composta da musicisti professionisti italiani e stranieri che, per motivi diversi, hanno attraversato la zona denominata “Isola” di Milano in cui è alta la presenza di stranieri ed extracomunitari. Alcuni sono riusciti a fare della musica il proprio lavoro in Italia, altri sono costretti a mestieri diversi per potersi mantenere, ma nessuno ha perso il proprio bagaglio professionale e culturale.
Dal 2009 collaborano con Pierluigi Malignano nella creazione e realizzazione di performance. www.myspace.com/orchestradiviapadova
Programma - 3 ottobre 2009
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♦ ore 18.00 nuova GAM - via De Magri, Gallarate
TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea
Inaugurazione delle opere site specific degli artisti vincitori per la GAM del concorso regionale:
Un paesaggio da lontano di Massimo Bartolini - Welcome di Maik e Dirk Löbbert; intervento in rete Primes and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum di Ofri Cnaani.
♦ ore 19.00 sede storica GAM – v.le Milano 21, Gallarate
The Group Show.
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini. Inaugurazione della mostra
♦ ore 18.30 nuova GAM, via De Magri - Gallarate
ore 19.30 sede storica GAM, v.le Milano 21 - Gallarate
L’idioma di Modesto, performance di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
The Group Show
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
A cura di Emma Zanella
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
La performance
L’Idioma di Modesto
di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
In occasione della Quinta Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI - 3 ottobre 2009
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The Group Show è il titolo della mostra collettiva che inaugura nella sede storica della GAM di viale Milano. La mostra articolata ed estesa occupa per la prima volta tutte le sale espositive del museo e ospita i lavori di Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
A legare concettualmente le opere in mostra è in primo luogo l’appartenenza degli artisti al progetto TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Regione Lombardia, dalle dieci istituzioni coinvolte e coordinato dalla GAM di Gallarate come museo capofila.
The Group Show nasce dunque quale punto di arrivo e di partenza di Twister, occasione unica per poter conoscere la poetica di tutti e undici i vincitori del concorso che qui si presentano con opere autonome rispetto a quelle progettate e realizzate per Twister, capaci di riflettere la ricchezza della ricerca artistica contemporanea, libera di muoversi con linguaggi differenti, mai uguali, riconducibili ad un sentire che pone lo spettatore quale proprio principale interlocutore.
In mostra si potranno vedere gli esiti della ricerca ambientale di Carlo Bernardini sviluppata sull’appropriazione dello spazio attraverso fili di luce; la potenza emozionale delle opere di Massimo Bartolini che respirano e vivono legandosi strettamente allo spazio nel quale sono collocate; la metamorfosi ossessiva delle forme di Loris Cecchini, che si riverberano l’una sull’altra rimandandosi continuamente; la poetica visiva della parola nelle opere di Mario Airò e Chiara Dynys; la messa in opera di un dispositivo che pone in relazione spazi e tempi lontani nell’intervento di Mme Duplok; l’impegno e la polemica dell’artista nelle opere di Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini e Marzia Migliora; il differente utilizzo e concetto della fotografia nelle opere di artisti complessi come Maik e Dirk Löbbert e Lara Favaretto; la sovrapposizione di culture distanti che si arricchiscono reciprocamente nell’opera video dell’israeliana Ofri Cnaani.
Differenti linguaggi e tecniche a confronto si trovano vicini alla GAM, a provare che la ricerca artistica contemporanea si muove nella realtà con uno sguardo sempre pronto a rimettersi in gioco.
Contestualmente all’inaugurazione della mostra The Group Show , sabato 3 ottobre 2009 inaugureranno su tutto il territorio regionale gli interventi site specific progettati dagli artisti per ognuno dei dieci musei lombardi che fanno parte del circuito di Twister.
Vincitori del concorso per la GAM Massimo Bartolini con Un paesaggio da lontano, Maik e Dirk Löbbert con Welcome e Ofri Cnaani con Primes and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum, tutte
opere visibili nella piazza antistante la nuova sede museale di via De Magri.
L’Idioma di Modesto di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
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Nella stessa serata, dislocata tra la nuova sede della GAM e quella storica, una performance di grande fascino e impatto estetico. E’ l’esperimento sonoro di Pierluigi Calignano in collaborazione con l’Orchestra di Via Padova, opera che si concentra e si struttura sull’idea di integrazione sociale. Imembri dell’orchestra sono collocati in una condizione di impossibilità e difficoltà di ascolto reciproco e distanziati in modo da formare idealmente i vertici di un perimetro. Il pubblico è così libero di muoversi all’interno di questo perimetro.
Non solo l’integrazione di stranieri in un progetto di convivenza che è l’orchestra stessa, ma lo spostamento di un dialogo già in atto in situazioni e luoghi legati all’arte attraverso la presentazione di un oggetto sonoro in cui la partecipazione del pubblico passa anche attraverso la possibilità di occupare e attraversare lo spazio di quel complesso dialogo sonoro e culturale che si articola tra i musicisti.
Si rompe così la prassi palco/pubblico e la frontalità dell’ascolto, la forma viene scardinata per fare posto ad un linguaggio musicale costruito sull’improvvisazione ed un nuovo approccio percettivo.
Il 3 ottobre 2009 è la Quinta Giornata del Contemporaneo, iniziativa indetta da AMACI – Associazione Nazionale Musei Arte Contemporanea, di cui la GAM è membro.
Biografie
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Mario Airò è nato nel 1961 a Pavia; vive e lavora a Milano e Radda in Chianti. I suoi interventi nascono per lo più con l’intento di indurre nello spettatore stati d’animo e sensazioni fortemente emotivi. Composti da oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose giocano sulla delicatezza, sull’effetto incantatorio e seducente per trasformare gli ambienti espositivi in spazi mentali avvolgenti, irreali, capaci, nella loro insistita perfezione, di restituire il senso di una vita sognata più che vissuta.
Tra le ultime mostre: nel 2009 Infinite Jest, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, per MiArt 09; nel 2008, la personale, J’ai tendu des cordes de clocher à clocher; des guirlandes de fentre à fentre...Galleria Massimo De Carlo, e la XV Quadriennale Arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina (LI), dove vive e lavora. Ha utilizzato nel proprio lavoro diverse tecniche (fotografia, video, installazione); negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione nella progettazione e costruzione di spazi e luoghi. Le sue opere sono luoghi da attraversare e nello stesso tempo inconsueti paesaggi mentali che si lasciano riconoscere per qualche insignificante e quotidiano frammento. Massimo Bartolini è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, tra le ultime mostre personali quella da Massimo de Carlo a Milano, al Maxxi di Roma e da D’Amelio Terras a New York nel 2008.
Tra le collettive più recenti Italics: Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008, a cura di Francesco Bonami, Palazzo Grassi Venezia, nel 2008.
Carlo Bernardini è nato a Viterbo nel 1966. Vive e lavora a Roma e a Milano. Insegna Installazioni Multimediali presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. L'attenzione di Carlo Bernardini è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa spazio-luce. Il meticoloso percorso di astrazione è una graduale ricerca sull'elemento della linea per conquistarne l'essenza, quasi un voler tracciare l'invisibile. La sua ricerca visiva s’incentra oggi sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso opere tese fra dimensione scultorea ed installativa. Nel 2009 la personale dell’artista alla Galleria Grossetti a Milano e l’opera Codice Spaziale presso Piazza S.Stefano, a Bologna; tra le installazioni pubbliche realizzate dall’artista Light Waves, Areoporto del Salento, Brindisi, 2008, Permeable Space, Valencia, 2008, Catalizzatori di luce, Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, 2009.
Loris Cecchini è nato nel 1969 a Milano, vive e lavora Prato e a Pechino. Il suo lavoro mette in evidenza i processi di decostruzione e ricostruzione di immagini preesistenti. Così avviene nelle sue sculture di gomma uretanica che, dopo essere state sottoposte ad un processo di smontaggio e ricostruzione, diventano oggetti fuori uso in forma di calchi, sostituendo il paradigma dello "strumento per" con quello della "cosa in sé".
Partendo da un oggetto o comunque da un’entità portatrice di esperienze date, l’artista genera un nuovo mondo, o meglio un nuovo progetto che pur restando in continuità con il passato e la sua funzionalità si fa portatore di ulteriori sviluppi.
Tra le mostre personali recenti, Art Tea Time, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009, Empty Walls, Just Doors, Palais de Tokyo, Parigi, 2007, Cloudless, PS1, MoMA, New York, 2006.
Ofri Cnaani è nata in Israele nel 1975, vive a New York e lavora con video, video-installazioni e disegni. Le opere della Cnaani esplorano il limite tra la realtà costruita e la realtà vera e propria e approfondiscono le tematiche relative alla dimensione femminile, alla città e alla percezione spaziale. Tra le ultime mostre personali quella presso la Galleria Ugo ferranti di Roma e quella presso la Galleria Le Poisson Rouge di New York; tra le ultime collettive Wild Exaggeration presso Haifa Museum of Art, di Israele e il progetto speciale The Situation per la Biennale di Mosca.
Chiara Dynys è nata a Mantova nel 1958; vive e lavora a Milano. Fa parte della generazione di artisti degli anni Ottanta che respinge ogni concetto di stile e di cifra per concedersi la libertà di scelta di temi e modi di intervento nel linguaggio dell’arte. Il suo lavoro spazia dall’asprezza alla poesia, ai suoi risvolti politici e storici, sempre più tragicamente presenti sulla scena del mondo. Il contatto con l’osservatore nelle sue opere risulta talmente voluto che questi si trasforma spesso in attore, coinvolto emotivamente e proiettato nello spazio della creazione. Tra le mostre recenti, Sipario presso il centro ZKM di Karlsruhe, 2009 e Sante Subito, Galleria Fumagalli, Bergamo, 2008.
Lara Favaretto è nata nel 1973 a Treviso, vive e lavora a Torino.
Alla base dei lavori di Lara Favaretto e attraverso le diverse tecniche che utilizza – dalla performance alla fotografia, dalla pittura al video, dai disegni alle installazioni – c’e’ sempre l’urgenza di una continua trasformazione e la necessita’ di coinvolgere gli altri nel processo creativo. E’ un’artista che ha centrato molti dei suoi lavori dislocando il ruolo dell'autore ospitando altri nella realizzazione della propria opera. Lara Favaretto è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, e ha partecipato nel 2008 a T2, Torino Triennale, Rivoli, 2008. Tra le sue mostre personali Tramway, Glasgow nel 2009, Lost and found city, Cuchifritos, New York nel 2007 e alla Galleria Klosterfelde di Berlino nel 2005.
Maik e Dirk Löbbert. Maik Löbbert è nato a Gelsenkirchen nel 1958 e Dirk Löbbert è nato a Wattenscheid nel 1960.
Artisti di Colonia, la loro cooperazione nasce nel 1985, in virtù di un percorso affine, incentrato sulla fotografia, sulla pittura e sulla scultura per Maik e sulla scultura per Dirk.
Entrambi svolgono attività d’insegnamento a livello accademico. Tra le mostre personali recenti nel 2009 Kunsthalle Recklinghausen, nel 2008 Innenaulβen, Kunst Merano/Merano Arte, 2008. Alcune delle loro opere sono permanenti in spazi pubblici a Bonn e a Seoul.
Madame Duplok Si costituisce nel maggio 2003 associando personalità e competenze diverse negli ambiti dell’architettura,
della grafica, della filosofia. Come gruppo aperto, a partire da quella data partecipa ad alcuni concorsi di public art, la quale viene a costituire lo specifico dei suoi interessi, della sua riflessione e del suo operare artistico. Nel 2004 ha vinto il Premio di Arti Visive Città di Gallarate. Nel 2006 ha partecipato alla XV Biennale di Parigi. Nel 2008 si è tenuta la mostra personale In giro, Galerie Koma, Mons (Belgio). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato, La memoria delle forme, Lonato Pozzolo (VA), 2008, ArteAmbiente, Milano, 2007, la XV Biennale di Parigi, nel 2006.
Marzia Migliora è nata nel 1972 ad Alessandria, vive e lavora a Torino. Racconta storie che fanno riferimento di volta in volta a memorie culturali e collettive o al proprio passato individuale. Le vicende che racconta sono vicende emotive, legate per lo più all’infanzia, al gioco o al sentire più profondo e più intimo.
Le sue opere, soprattutto fotografie e video, sono legate a tematiche come la relazione con il tempo, la verifica delle proprie capacità, dei propri limiti, della propria resistenza, ma anche l’effetto delle emozioni. Tra le mostre personali recenti: Concerto per naufragio interiore, Teatro Out off, Milano, 2008, Bianca e il suo contrario, Galleria Lia Rumma, Milano, 2007, Tanatosi, Fondazione Merz, Torino, 2006; tra le collettive Emerging talents, Nuova Arte Italiana, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, 2009.
Mocellin+Pellegrini. Ottonella Mocellin è nata nel 1966. Nicola Pellegrini è nato nel 1962; vivono e lavorano a Milano. Da anni i due artisti affiancano alla propria opera individuale una serie di interventi elaborati a quattro mani. Un carattere narrativo ispirato all’immagine cinematografica e la grande importanza attribuita al testo, parlato o scritto, sono tipici del loro lavoro.
In alcuni casi queste opere nascono da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare. In molti casi sono invece legate alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana l’esistenza quotidiana. L’alternarsi dei punti di vista su cui si costruiscono le loro opere rende visibile la disponibilità alla condivisione, ma anche il ritmo variabile dei rapporti, l’instabilità emotiva, l’impossibilità di aggrapparsi a una verità univoca, la continua ricerca di un equilibrio fondamentale ma arduo da raggiungere e destinato a restare precario, la difficoltà di rispecchiarsi compiutamente l’uno nell’altro. Nel 2009 si è tenuta la personale An incongruous beam of beauty over the gaza strip, Participant Ink, New York; 2008 la personale Time Code #5, Mambo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; tra le collettive più recenti A Personal Shout, White Columns, New York, 2009 e Dopo la Sicilia, Galleria Credito Siciliano, Catania, 2009, D’Ombra - Papesse, Centro Arte Contemporanea, Siena, 2006.
Pierluigi Calignano è nato a Gallipoli (Lecce) nel 1971. Vive e lavora a Milano.
Il lavoro di Pierluigi Calignano si trova all'incrocio tra scultura e installazione; l’artiata lavora con materiali leggeri per creare oggetti che sembrano attraversare il mondo immaginario per divenire improvvisamente realtà tramite l’imprevedibile effetto ironico e ludico che a tratti evocano. Tra le personali: 2009 L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre, Palermo; 2007 L-Ray, Antonio Colombo Arte Contemporanea Milano, 2005 - Verde a pois (con D. Petitgand), Chiostro del Palazzo delle Stelline, Centre culturel Français de Milan, Milan. Principali mostre collettive : Fatto in Svezia, Goteborg, Sweden 2007; La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2005; Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, GAM, Gallarate 2004; Tirana Biennale 2, Tirana, Albania 2003; Assab One, La generazione emergente dell'arte Italiana, Assab One, Milano 2002
L’Orchestra di via Padova è composta da musicisti professionisti italiani e stranieri che, per motivi diversi, hanno attraversato la zona denominata “Isola” di Milano in cui è alta la presenza di stranieri ed extracomunitari. Alcuni sono riusciti a fare della musica il proprio lavoro in Italia, altri sono costretti a mestieri diversi per potersi mantenere, ma nessuno ha perso il proprio bagaglio professionale e culturale.
Dal 2009 collaborano con Pierluigi Malignano nella creazione e realizzazione di performance. www.myspace.com/orchestradiviapadova
Programma - 3 ottobre 2009
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♦ ore 18.00 nuova GAM - via De Magri, Gallarate
TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea
Inaugurazione delle opere site specific degli artisti vincitori per la GAM del concorso regionale:
Un paesaggio da lontano di Massimo Bartolini - Welcome di Maik e Dirk Löbbert; intervento in rete Primes and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum di Ofri Cnaani.
♦ ore 19.00 sede storica GAM – v.le Milano 21, Gallarate
The Group Show.
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini. Inaugurazione della mostra
♦ ore 18.30 nuova GAM, via De Magri - Gallarate
ore 19.30 sede storica GAM, v.le Milano 21 - Gallarate
L’idioma di Modesto, performance di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
03
ottobre 2009
The Group Show
Dal 03 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
CIVICA GALLERIA DI ARTE MODERNA
Gallarate, Viale Milano, 21, (Varese)
Gallarate, Viale Milano, 21, (Varese)
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 19
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore