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Antonio De Pascale – Microclima
La paradossale contaminazione della natura morta con scene di genere (campionate da svariati media) è la strategia di avvicinamento al reale adottata da Antonio De Pascale che contemporaneamente introduce una distanza nel sovraccarico emotivo indotto dal continuum delle narrazioni mediatiche, quell’eccesso di visibilità che potrebbe provocare rimozione ed indifferenza verso gli eventi traumatici da cui siamo quotidianamente accerchiati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 18 settembre, in occasione di START, il week end d’arte contemporanea a Milano, la galleria Federico Luger è lieta di invitarvi all’inaugurazione della mostra personale di Antonio De Pascale “Microclima”
La paradossale contaminazione della natura morta con scene di genere (campionate da svariati media) è la strategia di avvicinamento al reale adottata da Antonio De Pascale che contemporaneamente introduce una distanza nel sovraccarico emotivo indotto dal continuum delle narrazioni mediatiche, quell’eccesso di visibilità che potrebbe provocare rimozione ed indifferenza verso gli eventi traumatici da cui siamo quotidianamente accerchiati.
Nei dipinti di Antonio De Pascale le inquadrature di una scena domestica sovraccarica di prodotti di consumo diventano teatro di azioni drammatiche, riconoscibili ma non identificabili. Spiazzati dalla minuziosa rappresentazione della nostra realtà popolata di oggetti e invasa dalle merci e dall’implacabile susseguirsi di eventi tratti da reportages e telegiornali, ci troviamo trascinati in una super-realtà, in cui eventi catastrofici, sempre più attutiti dall’abitudine e dalla loro stessa ripetitività, si innestano nel vivo del nostro orizzonte quotidiano.
Attraverso una drastica inversione di scala, un variegato campionario di oggetti (scatolette, cataloghi d’arte, barattoli, sacchetti e contenitori di ogni genere) rappresentati con dettagliata minuzia si trasforma in un paesaggio pervaso dall’agitarsi di personaggi microscopici, la cui tensione e frenesia si trova a collidere con la rassicurante immobilità propria della natura morta.
Sovrapponendo a un genere pittorico, caratterizzato dalla staticità e dalla mancanza di azione, documenti visivi direttamente dal fronte delle news, De Pascale ne stravolge il codice, ma mira, al contempo, ad istituire un dialogo e uno scambio narrativo di aspetti della realtà tra loro dissociati, in grado di accendere nello spettatore allarmi imprevisti.
Dislocazione e saturazione, interferendo nel processo di significazione, interrogano le immagini senza perderne le connotazioni originarie.
La paradossale contaminazione della natura morta con scene di genere (campionate da svariati media) è la strategia di avvicinamento al reale adottata da Antonio De Pascale che contemporaneamente introduce una distanza nel sovraccarico emotivo indotto dal continuum delle narrazioni mediatiche, quell’eccesso di visibilità che potrebbe provocare rimozione ed indifferenza verso gli eventi traumatici da cui siamo quotidianamente accerchiati.
Nei dipinti di Antonio De Pascale le inquadrature di una scena domestica sovraccarica di prodotti di consumo diventano teatro di azioni drammatiche, riconoscibili ma non identificabili. Spiazzati dalla minuziosa rappresentazione della nostra realtà popolata di oggetti e invasa dalle merci e dall’implacabile susseguirsi di eventi tratti da reportages e telegiornali, ci troviamo trascinati in una super-realtà, in cui eventi catastrofici, sempre più attutiti dall’abitudine e dalla loro stessa ripetitività, si innestano nel vivo del nostro orizzonte quotidiano.
Attraverso una drastica inversione di scala, un variegato campionario di oggetti (scatolette, cataloghi d’arte, barattoli, sacchetti e contenitori di ogni genere) rappresentati con dettagliata minuzia si trasforma in un paesaggio pervaso dall’agitarsi di personaggi microscopici, la cui tensione e frenesia si trova a collidere con la rassicurante immobilità propria della natura morta.
Sovrapponendo a un genere pittorico, caratterizzato dalla staticità e dalla mancanza di azione, documenti visivi direttamente dal fronte delle news, De Pascale ne stravolge il codice, ma mira, al contempo, ad istituire un dialogo e uno scambio narrativo di aspetti della realtà tra loro dissociati, in grado di accendere nello spettatore allarmi imprevisti.
Dislocazione e saturazione, interferendo nel processo di significazione, interrogano le immagini senza perderne le connotazioni originarie.
18
settembre 2009
Antonio De Pascale – Microclima
Dal 18 settembre al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
FEDERICO LUGER GALLERY (FL GALLERY)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:00 Sabato su appuntamento Sabato 19 dalle 12:00 alle 21.00 Domenica 20 dalle 12:00 alle 19:00
Vernissage
18 Settembre 2009, dalle 15:30 alle 22:00 L’artista sarà presente all’inaugurazione
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