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fino al 23.IV.2011 Una prospettiva italiana. An Italian perspective. Ma lo sguardo vede? Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Massimo Vitali. Verona, Studio la Città
altrecittà
Tre artisti, tre pensieri, tre punti di vista, un’unica nazione. Cos’è fotografia in Italia?
Una plausibile scuola italiana della fotografia dovrebbe essere ricercata proprio a partire da quella campagna fotografica curata da un fotografo e da uno scrittore e che ha permesso di riflettere sul tema del paesaggio, dei suoi mutamenti e dei suoi racconti. Negli spazi di Studio La Città, le opere di Gabriele Basilico, Vincenzo Castella e Massimo Vitali si osservano e fanno da contrappunto una all’altra. Il tema è il paesaggio, contemporaneo, osservato da personalità e sguardi differenti. Gabriele Basilico nasce nel 1944 a Milano. I paesaggi di Basilico sono edifici, strutture dai profili precisi che compongono l’ambiente dei suoi scatti: la descrizione puntuale delle forme ricorda i suoi studi di architettura, la scelta del bianco e nero sottolinea le fattezze. Questi paesaggi non comprendono la figura umana: non ci sono silhouette, gli unici protagonisti sono gli edifici.
L’essere umano è sottinteso. Le opere esposte riassumono alcune delle molteplici campagne fotografiche alle quali l’autore ha partecipato: dai lavori in Francia realizzati per la Mission Photographique de la DATAR, ai paesaggi in Germania e a Mosca, alpaesaggio industriale della sua Milano. Massimo Vitali è coetaneo di Basilico e nasce a Como nel 1944. Vitali studia fotografia a Londra e inizia a lavorare come fotoreporter. I lavori esposti fanno parte di una ricerca iniziata nel 1994. Vitali osserva il paesaggio con l’occhio di un etologo. Ricerca i luoghi di aggregazione dei gruppi di esseri umani, li osserva con occhio attento, ritorna in seguito: ogni sua missione è organizzata, come un set cinematografico in miniatura. Attualmente il filone della sua ricerca verte sulle spiagge: una lieve sovraesposizione sottende alla visione estiva, abbagliata. Vincenzo Castella nasce nel 1952 a Napoli. Il suo sguardo è oggettivo. Osserva da lontano gli spazi, Siti di città ripresi dall’alto. L’oggettività permette una visione democratica, distante. La visione non è storia ma cronaca. Ogni spazio è spesso osservato da un punto sopraelevato, distante dall’oggetto per osservarlo senza giudizio.
valeria nicolis
mostra visitata il 1 aprile 2011
dal 12 febbraio al 23 aprile 2011
Una prospettiva italiana. An Italian perspective. Ma lo sguardo vede? Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Massimo Vitali
a cura di Angela Madesani
Studio La Città
Lungadige Galtarossa, 21 – 37133 Verona
Orario: da martedì a sabato ore 9-13, 15.30-19.30
Ingresso: libero
Info: tel. +39.045.597549; fax +39.045.597028