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Giò Ross – La città dipinta
Un contesto ideale per una personale molto
attesa, dove saranno presentate anche nuove opere del pittore urbinate e
dove il titolo della mostra “La città dipinta” evoca l’interazione dello
stile inconfondibile dell’artista e la pietra antica della bellissima città
picena.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giò Ross espone ad Ascoli Piceno, dal 5 al 26 settembre, a Palazzo dei
Capitani in Piazza del Popolo. Un contesto ideale per una personale molto
attesa, dove saranno presentate anche nuove opere del pittore urbinate e
dove il titolo della mostra "La città dipinta" evoca l'interazione dello
stile inconfondibile dell'artista e la pietra antica della bellissima città
picena. Il critico d'arte Rodolfo Battistini, che cura questo evento,
presenta così Giò Ross e le sue opere.
"La metamorfosi della veduta urbana non ha conosciuto soste nella pittura
italiana dall¹alto Medioevo fino all¹ultimo Ottocento. Il passaggio
successivo è stato quello in direzione della città come evocazione
interiore, schermo di proiezione di emozioni e sentimenti: dal taglio
fotografico di Pissarro e Caillebotte al disagio metropolitano di Kirchner o
di Heckel. Gli ultimi cento anni hanno visto una definitiva affermazione del
tema, ormai divenuto protagonista nei vari generi espressivi, interpretato
con svariate declinazioni in pittura.
Gio¹ Ross ha fatto del tema della città il luogo d¹incontro delle categorie
formali e delle invenzioni sperimentate in quindici anni di attività. Lo
scenario nel quale i ³timidi² si appartano, da soli o in piccoli gruppi, tra
le emergenze architettoniche, per spiare lo spazio intorno a loro, incerti
se continuare a nascondersi o uscire allo scoperto. Essi non rinunciano a
viaggiare, per treno, nave, aereo, senza che venga meno il clima di
sospensione che sottende il mistero. Da artista postmoderno Gio¹ Ross non
manca di recuperare i rimasugli del quotidiano, si riconoscono tessere di
mosaico, frammenti di muro, vecchie banconote, frammenti di liste della
spesa: le cose del tempo, appartenenti a registri diversi, accumulate nelle
nostre case. Con particolare frequenza inserisce nell¹impasto del colore
vecchi floppy disk, dvd, trasfigurandoli in ruote di treno, onde del mare,
attento a non privarli completamente del loro originario significato di
contenitori di testi, immagini, musica, con specifico rinvio alla sfera
della comunicazione e della memoria. Con effetti quasi iperrealisti l¹autore
gioca sull¹illusionismo dell¹immagine per mettere in evidenza il
procedimento, denuncia l¹apparenza per mostrare che la realtà coincide
l¹atto di conoscenza. Si tratta di un¹interrogazione sull¹immagine e i suoi
poteri, l¹occasione per ribadire che l¹unica realtà è quella del
linguaggio".
Capitani in Piazza del Popolo. Un contesto ideale per una personale molto
attesa, dove saranno presentate anche nuove opere del pittore urbinate e
dove il titolo della mostra "La città dipinta" evoca l'interazione dello
stile inconfondibile dell'artista e la pietra antica della bellissima città
picena. Il critico d'arte Rodolfo Battistini, che cura questo evento,
presenta così Giò Ross e le sue opere.
"La metamorfosi della veduta urbana non ha conosciuto soste nella pittura
italiana dall¹alto Medioevo fino all¹ultimo Ottocento. Il passaggio
successivo è stato quello in direzione della città come evocazione
interiore, schermo di proiezione di emozioni e sentimenti: dal taglio
fotografico di Pissarro e Caillebotte al disagio metropolitano di Kirchner o
di Heckel. Gli ultimi cento anni hanno visto una definitiva affermazione del
tema, ormai divenuto protagonista nei vari generi espressivi, interpretato
con svariate declinazioni in pittura.
Gio¹ Ross ha fatto del tema della città il luogo d¹incontro delle categorie
formali e delle invenzioni sperimentate in quindici anni di attività. Lo
scenario nel quale i ³timidi² si appartano, da soli o in piccoli gruppi, tra
le emergenze architettoniche, per spiare lo spazio intorno a loro, incerti
se continuare a nascondersi o uscire allo scoperto. Essi non rinunciano a
viaggiare, per treno, nave, aereo, senza che venga meno il clima di
sospensione che sottende il mistero. Da artista postmoderno Gio¹ Ross non
manca di recuperare i rimasugli del quotidiano, si riconoscono tessere di
mosaico, frammenti di muro, vecchie banconote, frammenti di liste della
spesa: le cose del tempo, appartenenti a registri diversi, accumulate nelle
nostre case. Con particolare frequenza inserisce nell¹impasto del colore
vecchi floppy disk, dvd, trasfigurandoli in ruote di treno, onde del mare,
attento a non privarli completamente del loro originario significato di
contenitori di testi, immagini, musica, con specifico rinvio alla sfera
della comunicazione e della memoria. Con effetti quasi iperrealisti l¹autore
gioca sull¹illusionismo dell¹immagine per mettere in evidenza il
procedimento, denuncia l¹apparenza per mostrare che la realtà coincide
l¹atto di conoscenza. Si tratta di un¹interrogazione sull¹immagine e i suoi
poteri, l¹occasione per ribadire che l¹unica realtà è quella del
linguaggio".
05
settembre 2009
Giò Ross – La città dipinta
Dal 05 al 26 settembre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI CAPITANI
Ascoli Piceno, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Ascoli Piceno, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
Tutti i giorni 9.30 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Vernissage
5 Settembre 2009, ore 18.
Autore