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Site Specific Opening
Exfila, progetto di Arci Firenze e Consorzio Metropoli, inaugura un nuovo spazio espositivo dedicato alle giovani esperienze di arte contemporanea a Firenze, in apertura della rassegna ‘be Young, be Wrong’
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SITE SPECIFIC
musica-arte-workshop-installazioni-video-energie
all'interno di Exfila, nasce uno nuovo spazio per l'arte contemporanea a Firenze.
Inaugurazione giovedì 10 settembre alle ore 18, nell'ambito di 'be Young, be Wrong – rassegna di supporto alle idee' promossa da Arci Firenze
Site Specific è il progetto di arte contemporanea contenuto e sviluppato negli spazi di Exfila_connessioni metropolitane per l'espressione della creatività delle giovani generazioni.
Nasce su volontà di Arci Firenze e consorzio Metropoli come progetto artistico multidisciplinare per ragionare attorno al tema della crisi sociale ed ecologica della vita odierna nelle città. Prodotti, idee, oggetti, progetti, immagini, video, parole e altro ancora per stimolare una riflessione intorno al principio della sostenibilità dell'ecosistema urbano.
Site Specific non sarà solo un luogo per ospitare mostre e installazioni. L'obiettivo è quello di diventare spazio di scambio e di confronto sulla città e sulle città.
Comprenderà una sequenza di esposizioni volte ad indagare la realtà contemporanea attraverso le chiavi di lettura dell'uomo, l'ambiente e la città. Cercherà di raccogliere i contributi più interessanti che sui temi si pongano agli antipodi. Una visione del presente, o una riflessione su questo, per immaginare il futuro.
Contenitore - base con il quale gli artisti saranno invitati a confrontarsi è 'The trees room', installazione permanente, ideata e curata da Serena Fanara, per proporre una riflessione costante sulla natura nell'era contemporanea: l'interazione sarà lasciata soprattutto alla fantasia degli artisti, che potranno decidere di assecondare e amplificare le linee proposte dallo spazio o giocare per contrasto con il tema. Infatti, Site Specific si articola anche attraverso altri spazi: la 'cappella' di cui è dotata la Palazzina Exfila, che verrà specificamente dedicata alle installazioni video e proiezioni; il portico e il cortile esterno, naturalmente predisposti per esposizioni e interventi relativi agli eventi che si susseguiranno.
Site Specific verrà inaugurato il 10 settembre 2009 alle ore 18. L'appuntamento costituisce l'evento di apertura di 'be Young, be Wrong', rassegna promossa da Arci Firenze per sostenere idee e produzioni covate a Firenze ma imbrigliate dalle mille difficoltà che la stessa Firenze ha nella sua relazione con la contemporaneità. Interverranno: Francesca Chiavacci, presidente di Arci Firenze e la curatrice del progetto 'Site Specific' Serena Fanara.
Primo intervento su Site Specific sarà la sonorizzazione di 'The trees room' curata da Leonardo Betti, artista attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell'espressione multimediale, come videoart e installazioni interattive.
A 'usare' gli ambienti di Site Specific nel momento dell'inaugurazione ci saranno anche: Terraproject, collettivo di fotografi (Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini) con 'Smoky Land - La Terra dei Fumi', video documentario e mostra fotografica attraverso l'’arteria extraurbana di estrema importanza che collega i comuni più significativi coinvolti nell'emergenza e nello scandalo dei rifiuti in Campania; e Chiara Bettazzi con l'installazione 'Accumuli', in cui la parola che da il titolo all'opera viene scandagliata nei suoi molteplici significati all'interno di una libreria in ferro.
Infine, Site specific sarà il luogo in cui il 12 e il 13 settembre si svolgerà, sempre nell'ambito della manifestazione 'be Young, be Wrong', l'open workshop del collettivo 'Spazi docili', sull'analisi di tre spazi fiorentini dismessi e loro contesto urbano, cui è possibile partecipare contattando i seguenti recapiti: 3478647967; fuorilinea@yahoo.it; nerofx@inwind.it; www.spazidocili.org
Site specific:
Exfila_connessioni metropolitane
via Leto Casini 11 – Firenze
[dietro il centro commerciale del Gignoro]
www.myspace.com/site.specific
Artisti
- Leonardo Betti
artista attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell'espressione multimediale, come videoart e installazioni interattive. Tra il 2006 e il 2007 segue numerosi stage e workshop presso il Centre Pompidou e l’Ircam a Parigi. Insegna visual interattivi nei workshop del centro AnimaWork di Viborg (DK). Insieme al Trib Studio sviluppa installazioni per il progetto WaterVisions e collabora con la New York University per performance interattive e live electronics sotto la direzione di Esther Lamneck. Espone sia in Italia che all'estero, soprattutto in Nord Europa e a New York.
- Terraproject
TerraProject (Michele Borzoni, Rocco Rorandelli, Simone Donati, Pietro Paolini) è un collettivo che rivolge il proprio interesse verso le tematiche contemporanee, sia sociali che territoriali ed ambientali. Condividono l’interesse per la fotografia documentaria, ed adottano un approccio visivo comune.
'SMOKY LAND' - La Terra dei Fumi
video documentario e mostra fotografica sull'emergenza rifiuti in Campania
di Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini.
La gestione dei rifiuti in Campania è commissariata da 14 anni. Spesso la gestione dei rifiuti ordinari si lega con lo smaltimento dei rifiuti speciali lungo il territorio di confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Là dove l’OMS individua il più alto tasso di mortalità per tumori e malformazioni congenite. Essendo un territorio di confine, il legame tra la camorra ed il business dei rifiuti è facilitato da un minore controllo sul territorio.
Proprio lungo questo territorio si snoda l’asse mediano. Un’arteria extraurbana di estrema importanza che collega i comuni più significativi della questione rifiuti: da Pianura ad Acerra, passando per Giugliano, Aversa, Caivano e tutte le località che maggiormente sono state martoriate dal disastro ambientale italiano più significativo degli ultimi trent’anni.
Percorrendo questa strada l’odore acre di plastica bruciata si attacca alla pelle.
Alzando lo sguardo verso l’orizzonte fumi neri si alzano nell’aria da incendi di spazzatura e rifiuti tossici…questa è la “Terra Dei Fumi”…
- Chiara Bettazzi
è nata a Prato nel 1977, proviene da studi artistici ed è attualmente iscritta alla Facoltà di Lettere D.A.M.S. dell’Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato ad esposizioni collettive e collaborazioni con altri artisti; il suo studio è collocato all’interno di Corte17, in via Genova a Prato dove in un complesso di archeologia industriale un gruppo di artisti e creativi ha scelto di allestire i propri singoli studi uno vicino all’altro. Questo ha dato vita a progetti comuni come l’ultimo “Brick Box” che ha coinvolto tre studi e diversi artisti provenienti anche da fuori.
L’uso prevalente del mezzo fotografico, nella ricerca di questa artista ha la funzione di registrare, documentare e conservare (una funzione si potrebbe dire archivistica) ciò che viene riprodotto. I soggetti sono in prevalenza accumuli e pescano nella materia prima della città di Prato, la sua dimensione tessile e industriale.
'ACCUMULI'
Ricordi, sensazioni, materiali, rifiuti, tutto quello che coinvolge l’animo umano sia dal di dentro che dal di fuori, può essere in qualche modo: posto, accantonato, registrato, archiviato o meglio accumulato. Nei confronti di questa parola usata quotidianamente con semplice leggerezza come si usa fare con quasi tutti i termini del vocabolario, si concentra l’attenzione dello sguardo che ne indaga le molteplici accezioni e i multipli significanti che essa contiene in se, cercando di sospendere per un attimo la banale apparenza. Fotografie e piccole teche di plexiglass, contenenti materiali organici e inorganici ripetuti all’infinito, quali prodotti di scarto industriali e non, o immagini di scaffali con l’ineluttabile ridondanza del ripetersi di oggetti di qualche super market che, montate su di un telaio in legno, commentano quello che per assurdo è un riflessione che Chiara Bettazzi fa partire dall’esterno per arrivare all’interno di se stessa. Nella propria volontà di comprendere l’estensione infinita del termine Accumulo, titolo dell’opera da lei presentata, cercando di addolcirne i lati più spigolosi tramite la ricerca di una piacevolezza estetica dell’immagine fotografica, questa inserisce i suoi lavori all’interno di una libreria in ferro elemento anch’esso utilizzato per ordinare. Questa ulteriore volontà di riorganizzare le opere all’interno di uno spazio delimitato, ha la funzione di creare un paradosso tra quello che è di solito il significato comune di contenitore ovvero spazio finito e il concetto intrinseco delle opere d’arte di spazio infinito. Grazie ad una sineddoche che fa cadere il velo di Maya, l’artista fa emergere dall’immanente, ovvero i materiali palpabili e archiviati organizzati e disposti in spazi ben delimitati, quella che è la sua natura e che caratterizza l’umanità tutta: la capacità di ognuno di noi di essere contenitore infinito originale e irripetibile com’è l’opera d’arte in se. Partendo dal molteplice potremmo raggiunge l’unicità tramite un processo induttivo, a prima vista non così evidente, che dal particolare arriva a dimostrare l’universale tramite un ragionamento ad absurdum, che partendo dagli accumuli
- Serena Fanara
laureata in Architettura, da anni porta avanti progetti in campi molto diversi.
Attualmente tiene un seminario sul video di animazione per l'architettura presso l'università di architettura di Firenze.
Lavora come illustratrice partecipando a numerose mostre in Italia e all'estero e, da ormai cinque anni, conduce sulle frequenze di Novaradio un format sul panorama indipendente e sulle autoproduzioni artistiche e musicali.
Negli ultimi anni si dedica in prevalenza al design e alle installazioni per mostre ed eventi artistici, partecipando a molte iniziative a livello nazionale.
www.myspace.com/fanarak
musica-arte-workshop-installazioni-video-energie
all'interno di Exfila, nasce uno nuovo spazio per l'arte contemporanea a Firenze.
Inaugurazione giovedì 10 settembre alle ore 18, nell'ambito di 'be Young, be Wrong – rassegna di supporto alle idee' promossa da Arci Firenze
Site Specific è il progetto di arte contemporanea contenuto e sviluppato negli spazi di Exfila_connessioni metropolitane per l'espressione della creatività delle giovani generazioni.
Nasce su volontà di Arci Firenze e consorzio Metropoli come progetto artistico multidisciplinare per ragionare attorno al tema della crisi sociale ed ecologica della vita odierna nelle città. Prodotti, idee, oggetti, progetti, immagini, video, parole e altro ancora per stimolare una riflessione intorno al principio della sostenibilità dell'ecosistema urbano.
Site Specific non sarà solo un luogo per ospitare mostre e installazioni. L'obiettivo è quello di diventare spazio di scambio e di confronto sulla città e sulle città.
Comprenderà una sequenza di esposizioni volte ad indagare la realtà contemporanea attraverso le chiavi di lettura dell'uomo, l'ambiente e la città. Cercherà di raccogliere i contributi più interessanti che sui temi si pongano agli antipodi. Una visione del presente, o una riflessione su questo, per immaginare il futuro.
Contenitore - base con il quale gli artisti saranno invitati a confrontarsi è 'The trees room', installazione permanente, ideata e curata da Serena Fanara, per proporre una riflessione costante sulla natura nell'era contemporanea: l'interazione sarà lasciata soprattutto alla fantasia degli artisti, che potranno decidere di assecondare e amplificare le linee proposte dallo spazio o giocare per contrasto con il tema. Infatti, Site Specific si articola anche attraverso altri spazi: la 'cappella' di cui è dotata la Palazzina Exfila, che verrà specificamente dedicata alle installazioni video e proiezioni; il portico e il cortile esterno, naturalmente predisposti per esposizioni e interventi relativi agli eventi che si susseguiranno.
Site Specific verrà inaugurato il 10 settembre 2009 alle ore 18. L'appuntamento costituisce l'evento di apertura di 'be Young, be Wrong', rassegna promossa da Arci Firenze per sostenere idee e produzioni covate a Firenze ma imbrigliate dalle mille difficoltà che la stessa Firenze ha nella sua relazione con la contemporaneità. Interverranno: Francesca Chiavacci, presidente di Arci Firenze e la curatrice del progetto 'Site Specific' Serena Fanara.
Primo intervento su Site Specific sarà la sonorizzazione di 'The trees room' curata da Leonardo Betti, artista attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell'espressione multimediale, come videoart e installazioni interattive.
A 'usare' gli ambienti di Site Specific nel momento dell'inaugurazione ci saranno anche: Terraproject, collettivo di fotografi (Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini) con 'Smoky Land - La Terra dei Fumi', video documentario e mostra fotografica attraverso l'’arteria extraurbana di estrema importanza che collega i comuni più significativi coinvolti nell'emergenza e nello scandalo dei rifiuti in Campania; e Chiara Bettazzi con l'installazione 'Accumuli', in cui la parola che da il titolo all'opera viene scandagliata nei suoi molteplici significati all'interno di una libreria in ferro.
Infine, Site specific sarà il luogo in cui il 12 e il 13 settembre si svolgerà, sempre nell'ambito della manifestazione 'be Young, be Wrong', l'open workshop del collettivo 'Spazi docili', sull'analisi di tre spazi fiorentini dismessi e loro contesto urbano, cui è possibile partecipare contattando i seguenti recapiti: 3478647967; fuorilinea@yahoo.it; nerofx@inwind.it; www.spazidocili.org
Site specific:
Exfila_connessioni metropolitane
via Leto Casini 11 – Firenze
[dietro il centro commerciale del Gignoro]
www.myspace.com/site.specific
Artisti
- Leonardo Betti
artista attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell'espressione multimediale, come videoart e installazioni interattive. Tra il 2006 e il 2007 segue numerosi stage e workshop presso il Centre Pompidou e l’Ircam a Parigi. Insegna visual interattivi nei workshop del centro AnimaWork di Viborg (DK). Insieme al Trib Studio sviluppa installazioni per il progetto WaterVisions e collabora con la New York University per performance interattive e live electronics sotto la direzione di Esther Lamneck. Espone sia in Italia che all'estero, soprattutto in Nord Europa e a New York.
- Terraproject
TerraProject (Michele Borzoni, Rocco Rorandelli, Simone Donati, Pietro Paolini) è un collettivo che rivolge il proprio interesse verso le tematiche contemporanee, sia sociali che territoriali ed ambientali. Condividono l’interesse per la fotografia documentaria, ed adottano un approccio visivo comune.
'SMOKY LAND' - La Terra dei Fumi
video documentario e mostra fotografica sull'emergenza rifiuti in Campania
di Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini.
La gestione dei rifiuti in Campania è commissariata da 14 anni. Spesso la gestione dei rifiuti ordinari si lega con lo smaltimento dei rifiuti speciali lungo il territorio di confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Là dove l’OMS individua il più alto tasso di mortalità per tumori e malformazioni congenite. Essendo un territorio di confine, il legame tra la camorra ed il business dei rifiuti è facilitato da un minore controllo sul territorio.
Proprio lungo questo territorio si snoda l’asse mediano. Un’arteria extraurbana di estrema importanza che collega i comuni più significativi della questione rifiuti: da Pianura ad Acerra, passando per Giugliano, Aversa, Caivano e tutte le località che maggiormente sono state martoriate dal disastro ambientale italiano più significativo degli ultimi trent’anni.
Percorrendo questa strada l’odore acre di plastica bruciata si attacca alla pelle.
Alzando lo sguardo verso l’orizzonte fumi neri si alzano nell’aria da incendi di spazzatura e rifiuti tossici…questa è la “Terra Dei Fumi”…
- Chiara Bettazzi
è nata a Prato nel 1977, proviene da studi artistici ed è attualmente iscritta alla Facoltà di Lettere D.A.M.S. dell’Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato ad esposizioni collettive e collaborazioni con altri artisti; il suo studio è collocato all’interno di Corte17, in via Genova a Prato dove in un complesso di archeologia industriale un gruppo di artisti e creativi ha scelto di allestire i propri singoli studi uno vicino all’altro. Questo ha dato vita a progetti comuni come l’ultimo “Brick Box” che ha coinvolto tre studi e diversi artisti provenienti anche da fuori.
L’uso prevalente del mezzo fotografico, nella ricerca di questa artista ha la funzione di registrare, documentare e conservare (una funzione si potrebbe dire archivistica) ciò che viene riprodotto. I soggetti sono in prevalenza accumuli e pescano nella materia prima della città di Prato, la sua dimensione tessile e industriale.
'ACCUMULI'
Ricordi, sensazioni, materiali, rifiuti, tutto quello che coinvolge l’animo umano sia dal di dentro che dal di fuori, può essere in qualche modo: posto, accantonato, registrato, archiviato o meglio accumulato. Nei confronti di questa parola usata quotidianamente con semplice leggerezza come si usa fare con quasi tutti i termini del vocabolario, si concentra l’attenzione dello sguardo che ne indaga le molteplici accezioni e i multipli significanti che essa contiene in se, cercando di sospendere per un attimo la banale apparenza. Fotografie e piccole teche di plexiglass, contenenti materiali organici e inorganici ripetuti all’infinito, quali prodotti di scarto industriali e non, o immagini di scaffali con l’ineluttabile ridondanza del ripetersi di oggetti di qualche super market che, montate su di un telaio in legno, commentano quello che per assurdo è un riflessione che Chiara Bettazzi fa partire dall’esterno per arrivare all’interno di se stessa. Nella propria volontà di comprendere l’estensione infinita del termine Accumulo, titolo dell’opera da lei presentata, cercando di addolcirne i lati più spigolosi tramite la ricerca di una piacevolezza estetica dell’immagine fotografica, questa inserisce i suoi lavori all’interno di una libreria in ferro elemento anch’esso utilizzato per ordinare. Questa ulteriore volontà di riorganizzare le opere all’interno di uno spazio delimitato, ha la funzione di creare un paradosso tra quello che è di solito il significato comune di contenitore ovvero spazio finito e il concetto intrinseco delle opere d’arte di spazio infinito. Grazie ad una sineddoche che fa cadere il velo di Maya, l’artista fa emergere dall’immanente, ovvero i materiali palpabili e archiviati organizzati e disposti in spazi ben delimitati, quella che è la sua natura e che caratterizza l’umanità tutta: la capacità di ognuno di noi di essere contenitore infinito originale e irripetibile com’è l’opera d’arte in se. Partendo dal molteplice potremmo raggiunge l’unicità tramite un processo induttivo, a prima vista non così evidente, che dal particolare arriva a dimostrare l’universale tramite un ragionamento ad absurdum, che partendo dagli accumuli
- Serena Fanara
laureata in Architettura, da anni porta avanti progetti in campi molto diversi.
Attualmente tiene un seminario sul video di animazione per l'architettura presso l'università di architettura di Firenze.
Lavora come illustratrice partecipando a numerose mostre in Italia e all'estero e, da ormai cinque anni, conduce sulle frequenze di Novaradio un format sul panorama indipendente e sulle autoproduzioni artistiche e musicali.
Negli ultimi anni si dedica in prevalenza al design e alle installazioni per mostre ed eventi artistici, partecipando a molte iniziative a livello nazionale.
www.myspace.com/fanarak
10
settembre 2009
Site Specific Opening
Dal 10 settembre 2009 al 31 maggio 2010
arte contemporanea
Location
EX FILA – SITE SPECIFIC
Firenze, Via Monsignor Leto Casini, 11 , (Firenze)
Firenze, Via Monsignor Leto Casini, 11 , (Firenze)
Orario di apertura
in occasione degli eventi organizzati all'interno di Exfila
Vernissage
10 Settembre 2009, ore 18
Autore
Curatore