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Arte e mito: divinità greche dalla Skulpturhalle di Basilea
La mostra è dedicata all’arte del divino, nove affascinanti calchi d’epoca sette-ottocentesca tratti da capolavori della scultura antica che rappresentano divinità greche. La collezione, esposta nella cornice esemplare della sede settecentesca di Casa Airoldi, proviene dalla più grande e importante gipsoteca svizzera, la Skulpturhalle di Basilea che conserva le riproduzioni di statue d’epoca classica.
Comunicato stampa
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Lugano, 10 agosto 2009 - Banca Arner presenta nelle sue vetrine in Piazza Manzoni 8 a Lugano, da agosto 2009 a ottobre 2009 un’importante mostra storica dal titolo "Arte e mito: divinità greche dalla Skulpturhalle di Basilea".
La mostra è dedicata all’arte del divino, nove affascinanti calchi d’epoca sette-ottocentesca tratti da capolavori della scultura antica che rappresentano divinità greche. La collezione, esposta nella cornice esemplare della sede settecentesca di Casa Airoldi, proviene dalla più grande e importante gipsoteca svizzera, la Skulpturhalle di Basilea che conserva le riproduzioni di statue d’epoca classica.
Il percorso espositivo si sviluppa alla riscoperta di alcune divinità centrali della mitologia greca come Afrodite, Apollo, Ares, Artemide, Atena, Dioniso, Hera, Hermes, Zeus, che hanno segnato profondamente il pensiero, la cultura e l’arte europea.
Il ruolo delle copie delle sculture antiche è considerevole, perché non si limita a una semplice riproduzione decorativa, ma testimonia le forme, la realtà e il vigore di pregevoli opere andate perdute. Spesso, sono l’unica documentazione esistente di straordinari capitoli dimenticati della civiltà dell’antica Grecia, con un ruolo determinante nella comprensione del pensiero e dell’arte classica, fondamentale per l’intera evoluzione del mondo moderno.
L’interesse per i gessi tratti da sculture classiche ha inizio nel XVIII secolo, quando si sviluppa il collezionismo, un’inclinazione naturale e spontanea dell'uomo che tende a impossessarsi fisicamente, e ancor più mentalmente, del mondo che gli sta intorno, per passione, per diletto, per prestigio e per sete di conoscenza.
Dal ‘700, principi, collezionisti, antiquari e artisti ricercano copie delle sculture greche per poterle studiare e ammirare da vicino, primo inizio di un processo di riproducibilità dell’opera d’arte e del processo di divulgazione della cultura che nel XIX e XX secolo si evolve prima nelle incisioni e nelle stampe e poi nelle serigrafie e nei multipli, un percorso non ancora concluso, con le commistioni sempre più evidenti tra arte, immagini, pubblicità, performance, spettacolo, video, computer graphics.
La pratica di realizzare copie delle più famose sculture antiche scaturisce dalla richiesta di chi per perfezionare la propria educazione percorreva il Grand Tour che dal Nord Europa toccava Roma, Napoli, Paestum e il Sud dell’Italia, a conoscere l'arte e i monumenti dell’antichità. I disegni, gli acquerelli e soprattutto i calchi a tre dimensioni che si diffondono nelle abitazioni aristocratiche e borghesi influenzano il gusto e ispirano artisti, scrittori e studiosi, conducendo al trionfo del Neoclassicismo con le opere di Palladio, Canova, Winckelmann, Goethe, Schiller.
La riscoperta delle radici culturali del classico antico, anche tramite le copie della scultura ellenistica, ha avuto un impatto formidabile, fondativo, caratterizzante e aggregante sulla cultura europea almeno dal XVIII secolo a ben oltre l’inizio del 1900. In seguito, i radicali mutamenti della società nel XX secolo e il cosmopolitismo globale del XXI troppo spesso hanno appiattito e banalizzato gusto, interessi e tradizioni, appannando quanto di originale e autentico resta della cultura occidentale, quasi imponendo di trascurare la cultura classica e la sua arte.
Anche per questo, riproporre l’arte classica in cui era stato in larga parte raggiunto il culmine della creatività artistica occidentale e ripercorrere i sentieri di un Olimpo eccelso, popolato di divinità, incantevoli meraviglie e favolose leggende, costituisce un autentica, coraggiosa avventura dello spirito.
La Skulpturhalle di Basilea
Fondata nel 1887, la Skulpturhalle di Basilea è il più antico museo della città renana. Raccoglie migliaia di riproduzioni di gesso, prevalentemente di origine sette-ottocentesca, dei capolavori dell'antichità che illustrano una vicenda culturale fuori dal comune, intensamente sentita nell’arco di diversi secoli. La sua impronta autorevole è pienamente rappresentativa della scultura antica e ha le sue radici nel 1780, quando il setaiolo basilese Johann Rudolf Burckhardt acquista una raccolta di calchi di sculture greche, dalla collezione dell’artista neoclassico A. R. Mengs, che poi dona nel 1813 alla Basler Künstlergesellschaft. La Skulpturhalle vanta una lunga storia di ricerca, recupero, studio. formazione e divulgazione. Questa gipsoteca che è tra le più importanti al mondo, svolge un programma d’intense attività, tra le quali è assolutamente unico il Parthenonprojekt che raccoglie i calchi di tutti i resti del Partenone e comprende anche un modello in scala 1:20 del tempio di Atene.
BANCA ARNER, particolarmente impegnata nel proporre esposizioni di grande valore intrinseco e di straordinaria vivacità culturale, conferma con questa mostra il suo impegno per l’arte e la cultura.
Il Gruppo Arner è stato fondato a Lugano nel 1984. Nel corso degli anni si è sviluppato grazie all'acquisizione di nuove professionalità e al posizionamento raggiunto sul mercato internazionale della gestione patrimoniale, della consulenza finanziaria e del private banking in generale. Banca Arner e le sue partecipate integrano i servizi di private banking con attività di advisory a fondi di investimento tradizionali, alternativi e di private equity nonché con servizi di Corporate Finance. La clientela, tradizionalmente svizzera e italiana, ma ultimamente sempre più internazionale, riconosce ad Arner la capacità di confezionare soluzioni di wealth management personalizzate, costruite grazie alla collaborazione delle diverse professionalità presenti nel gruppo, che spaziano dagli esperti di mercato, agli esperti di pianificazione finanziaria, ai consulenti d’impresa. Grazie allo studio e alla conoscenza dei più sofisticati strumenti finanziari, la banca è in grado di proporre oggi forme d’investimento valide per i mercati in continua evoluzione.
La mostra è dedicata all’arte del divino, nove affascinanti calchi d’epoca sette-ottocentesca tratti da capolavori della scultura antica che rappresentano divinità greche. La collezione, esposta nella cornice esemplare della sede settecentesca di Casa Airoldi, proviene dalla più grande e importante gipsoteca svizzera, la Skulpturhalle di Basilea che conserva le riproduzioni di statue d’epoca classica.
Il percorso espositivo si sviluppa alla riscoperta di alcune divinità centrali della mitologia greca come Afrodite, Apollo, Ares, Artemide, Atena, Dioniso, Hera, Hermes, Zeus, che hanno segnato profondamente il pensiero, la cultura e l’arte europea.
Il ruolo delle copie delle sculture antiche è considerevole, perché non si limita a una semplice riproduzione decorativa, ma testimonia le forme, la realtà e il vigore di pregevoli opere andate perdute. Spesso, sono l’unica documentazione esistente di straordinari capitoli dimenticati della civiltà dell’antica Grecia, con un ruolo determinante nella comprensione del pensiero e dell’arte classica, fondamentale per l’intera evoluzione del mondo moderno.
L’interesse per i gessi tratti da sculture classiche ha inizio nel XVIII secolo, quando si sviluppa il collezionismo, un’inclinazione naturale e spontanea dell'uomo che tende a impossessarsi fisicamente, e ancor più mentalmente, del mondo che gli sta intorno, per passione, per diletto, per prestigio e per sete di conoscenza.
Dal ‘700, principi, collezionisti, antiquari e artisti ricercano copie delle sculture greche per poterle studiare e ammirare da vicino, primo inizio di un processo di riproducibilità dell’opera d’arte e del processo di divulgazione della cultura che nel XIX e XX secolo si evolve prima nelle incisioni e nelle stampe e poi nelle serigrafie e nei multipli, un percorso non ancora concluso, con le commistioni sempre più evidenti tra arte, immagini, pubblicità, performance, spettacolo, video, computer graphics.
La pratica di realizzare copie delle più famose sculture antiche scaturisce dalla richiesta di chi per perfezionare la propria educazione percorreva il Grand Tour che dal Nord Europa toccava Roma, Napoli, Paestum e il Sud dell’Italia, a conoscere l'arte e i monumenti dell’antichità. I disegni, gli acquerelli e soprattutto i calchi a tre dimensioni che si diffondono nelle abitazioni aristocratiche e borghesi influenzano il gusto e ispirano artisti, scrittori e studiosi, conducendo al trionfo del Neoclassicismo con le opere di Palladio, Canova, Winckelmann, Goethe, Schiller.
La riscoperta delle radici culturali del classico antico, anche tramite le copie della scultura ellenistica, ha avuto un impatto formidabile, fondativo, caratterizzante e aggregante sulla cultura europea almeno dal XVIII secolo a ben oltre l’inizio del 1900. In seguito, i radicali mutamenti della società nel XX secolo e il cosmopolitismo globale del XXI troppo spesso hanno appiattito e banalizzato gusto, interessi e tradizioni, appannando quanto di originale e autentico resta della cultura occidentale, quasi imponendo di trascurare la cultura classica e la sua arte.
Anche per questo, riproporre l’arte classica in cui era stato in larga parte raggiunto il culmine della creatività artistica occidentale e ripercorrere i sentieri di un Olimpo eccelso, popolato di divinità, incantevoli meraviglie e favolose leggende, costituisce un autentica, coraggiosa avventura dello spirito.
La Skulpturhalle di Basilea
Fondata nel 1887, la Skulpturhalle di Basilea è il più antico museo della città renana. Raccoglie migliaia di riproduzioni di gesso, prevalentemente di origine sette-ottocentesca, dei capolavori dell'antichità che illustrano una vicenda culturale fuori dal comune, intensamente sentita nell’arco di diversi secoli. La sua impronta autorevole è pienamente rappresentativa della scultura antica e ha le sue radici nel 1780, quando il setaiolo basilese Johann Rudolf Burckhardt acquista una raccolta di calchi di sculture greche, dalla collezione dell’artista neoclassico A. R. Mengs, che poi dona nel 1813 alla Basler Künstlergesellschaft. La Skulpturhalle vanta una lunga storia di ricerca, recupero, studio. formazione e divulgazione. Questa gipsoteca che è tra le più importanti al mondo, svolge un programma d’intense attività, tra le quali è assolutamente unico il Parthenonprojekt che raccoglie i calchi di tutti i resti del Partenone e comprende anche un modello in scala 1:20 del tempio di Atene.
BANCA ARNER, particolarmente impegnata nel proporre esposizioni di grande valore intrinseco e di straordinaria vivacità culturale, conferma con questa mostra il suo impegno per l’arte e la cultura.
Il Gruppo Arner è stato fondato a Lugano nel 1984. Nel corso degli anni si è sviluppato grazie all'acquisizione di nuove professionalità e al posizionamento raggiunto sul mercato internazionale della gestione patrimoniale, della consulenza finanziaria e del private banking in generale. Banca Arner e le sue partecipate integrano i servizi di private banking con attività di advisory a fondi di investimento tradizionali, alternativi e di private equity nonché con servizi di Corporate Finance. La clientela, tradizionalmente svizzera e italiana, ma ultimamente sempre più internazionale, riconosce ad Arner la capacità di confezionare soluzioni di wealth management personalizzate, costruite grazie alla collaborazione delle diverse professionalità presenti nel gruppo, che spaziano dagli esperti di mercato, agli esperti di pianificazione finanziaria, ai consulenti d’impresa. Grazie allo studio e alla conoscenza dei più sofisticati strumenti finanziari, la banca è in grado di proporre oggi forme d’investimento valide per i mercati in continua evoluzione.
08
agosto 2009
Arte e mito: divinità greche dalla Skulpturhalle di Basilea
Dall'otto agosto al 31 ottobre 2009
arte contemporanea
arte etnica
arte etnica
Location
BANCA ARNER – CASA AIROLDI
Lugano, Piazza Alessandro Manzoni, 8, (Lugano)
Lugano, Piazza Alessandro Manzoni, 8, (Lugano)
Vernissage
8 Agosto 2009, ore 10