Dal testo di Giuseppe Salerno:



Nella visione di Lughia, l’eterno manifestarsi di energie partecipi di un’unica natura in tempi, luoghi e sembianze diverse, riconduce il senso profondo della vita nel divenire tout court.

Lo stesso essere umano, con il suo continuo desiderio di lasciare tracce nell’universo, si rivela piccola cosa, anch’essa destinata a confluire in quel tutto che ignora ogni gerarchia.



Gli “Andamenti collettivi, lenti ed ineluttabili” sono una sequenza di tele dove molte presenze, eppur sempre le stesse, convergono in un moto comune, continuo ed inarrestabile. Una confluenza che dà consistenza a flussi dove la materia perde peso, il portamento avvolge il pensiero e l’energia trova la sua più efficace rappresentazione. Un muovere “verso” che non si presta a letture superficiali di tipo causale. Un procedere di masse, espressione della potenza che governa l’eterno divenire, ci riporta, ancora una volta, al rapporto diretto con l’assoluto.