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Twister – Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
L’intervento realizzato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini consiste nel creare una sorta di percorso che conduce dal centro della città al Viale Padania, dove è ubicato il Museo d’arte contemporanea, mediante una serie di segnali luminosi proiettati a terra in tre luoghi: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
Forse possiamo anche fare una mappa per perdersi
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
nell'ambito del progetto TWISTER. Rete dei Musei della Lombardia per l'arte contemporanea
e della quinta Giornata del Contemporaneo
CONFERENZA STAMPA: giovedì 1 ottobre 2009, ore 11.00, Fondazione Stelline, Milano
INAUGURAZIONE: sabato 3 ottobre 2009, ore 20.00
Piazza Libertà, Lissone, MB
Programma 3 ottobre 2009
-Ore 20.00: ritrovo in Piazza Libertà alla presenza delle autorità cittadine,
distribuzione ai bambini presenti di gadget museali.
- Percorso guidato attraverso le piazze e visita delle proiezioni luminose: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
- Ore 21.00: arrivo al Museo d'arte contemporanea di Lissone, presentazione del progetto studiato per la Città di Lissone e inaugurazione dell’intervento artistico in rete, la video installazione dell'artista israeliana Ofri Cnaani.
Saranno presenti: l'Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia Massimo Zanello, l'Assessore alla Cultura, Beni culturali e Formazione professionale della Provincia MB Enrico Elli, il Sindaco della Città di Lissone Ambrogio Fossati, l'Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, gli artisti e il direttore artistico del Museo d'arte contemporanea di Lissone.
Il progetto Twister, che coinvolge 10 musei di Lombardia in una “rete “ per l’arte contemporanea, presenta a Lissone un intervento curato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, che si pone l’obiettivo di portare il museo dentro la città e nello stesso tempo di guidare la città e i suoi abitanti verso il museo.
Titolo del progetto è FORSE POSSIAMO ANCHE FARE UNA MAPPA PER PERDERSI.
L’intervento realizzato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini consiste nel creare una sorta di percorso che conduce dal centro della città al Viale Padania, dove è ubicato il Museo d’arte contemporanea, mediante una serie di segnali luminosi proiettati a terra in tre luoghi: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
Si costituiscono così dei tappeti di luce, che sono visibili e leggibili al buio, composti di scritte e disegni elaborati dagli artisti attraverso dei laboratori fatti con un nutrito gruppo di bambini di una scuola dell’infanzia della città.
Le loro riflessioni sulla città e sul suo museo diventano parte integrante del linguaggio dell’arte e di questi artisti in particolare, e raccontano una città che è fatta di realtà e fantasia, di cose palpabili e di visioni, dove gli uomini - bambini compresi - non sono nella città, ma sono la città.
I bambini assieme agli artisti ci offrono uno strumento per conoscere la città ma anche per vivere e comprendere l’arte di oggi: il loro sguardo ci permette di ritrovare luoghi e pensieri che ormai sfuggono al nostro vedere.
I più piccoli hanno la capacità di cogliere immagini inaspettate della quotidianità e di vivere la città soprattutto come spazio relazionale, come luogo di luoghi, come rete di possibili incontri. I bambini ci offrono inoltre un sentimento prezioso, non solo per l’abitare e conoscere la città ma per il vivere e il comprendere l’arte: la meraviglia, che permette di vedere nell’usuale e nel quotidiano, cose che i più non vedono.
Ed è in questo sentimento di meraviglia che sta la scelta del titolo.
L’ossimoro “una mappa per perdersi” significa quindi una mappa per raggiungere un luogo inaspettato e sconosciuto, che magari è dietro l’angolo, ma che non avevamo mai visto. L’atto di perdersi, abbandonando la sua accezione negativa, diviene così gioco e metafora di scoperta.
Le parole e le immagini della città raccontata dai bambini costituiscono così una sorta di mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà “meravigliosamente” sotto i piedi di chi passa.
I disegni e le parole che li accompagnano hanno l’apparenza di una mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà “meravigliosamente” sotto i piedi di chi passa. Seguendo le tracce luminose, come in gioco di caccia al tesoro, il pubblico è guidato da Piazza Libertà, centro simbolico della città, verso il Museo, promotore di questo progetto e di numerose iniziative culturali nel corso di tutto l’anno.
Come sottolinea l’Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali della Città di Lissone Daniela Ronchi, “Il mio Assessorato e l’intera Amministrazione Comunale hanno accolto e sostenuto con forza l’importante progetto della Rete dei Musei della Lombardia per l’arte contemporanea, consapevole di quanto essa rispecchi le esigenze e le peculiarità del museo contemporaneo. Una realtà complessa e dinamica, fatta di una rete di relazioni interne ed esterne al museo stesso - con il territorio e la società -, luogo non solo della memoria e della tutela, ma anche di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale e crescita culturale. Se di certo tra gli obiettivi della rete vi sono l’ottimizzazione delle risorse disponibili e una migliore efficacia organizzativa – temi per altro molto cari e sensibili a enti locali gestori di realtà museali quali la Città di Lissone –, ciò che ho percepito e visto con i miei occhi dalle numerose riunioni che hanno accompagnato in questo anno le varie fasi del progetto è soprattutto la ricchezza delle relazioni che Twister è stata in grado di generare e sviluppare. Una molteplicità di scambi, confronti, sinergie, ma anche di discussioni costruttive e proficue, a livello sia professionale, ma anche e soprattutto a livello personale.
Relazioni di stima che hanno visto i referenti a tutti i diversi livelli di dieci Musei della Lombardia collaborare intensamente e con non pochi sforzi organizzativi per più di un anno, accomunati e resi forti da un obiettivo comune: la valorizzazione e la promozione dell’arte contemporanea e delle sue innumerevoli quanto straordinarie espressioni, in un’ottica partecipativa e vicina al pubblico.”
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un intervento artistico in rete presente in tutti i musei/enti coinvolti per mostrare ad un tempo l’unicità e la coesione di TWISTER e le specificità di ogni realtà museale, rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia. Per questo intervento è stata selezionata l’artista israeliana Ofri Cnaani con l’opera dal titolo Dreams and Dramas.
Ottonella MOCELLIN e Nicola PELLEGRINI (Milano, 1966 - Milano, 1962)
Vivono e lavorano a Milano.
Da anni i due artisti affiancano alla propria opera individuale una serie di interventi elaborati a quattro mani. Un carattere narrativo ispirato all’immagine cinematografica e la grande importanza attribuita al testo, parlato o scritto, sono tipici del loro lavoro. In alcuni casi le opere nascono da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare; in altri sono invece legate alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana l’esistenza quotidiana.
L’esigenza di un continuo approfondimento della comunicazione è stata frequentemente espressa attraverso la metafora del gioco, inteso come attività di relazione e di apprendimento reciproco, come modalità attraverso la quale si manifestano i ruoli che presiedono i rapporti personali. L’alternarsi dei punti di vista rende sensibile la disponibilità alla condivisione, ma anche il ritmo variabile dei rapporti, l’instabilità emotiva, l’impossibilità di aggrapparsi a una verità univoca, la continua ricerca di un equilibrio fondamentale ma arduo da raggiungere e destinato a restare precario, la difficoltà di rispecchiarsi compiutamente l’uno nell’altro.
Mostre personali recenti
2009
An incongruous beam of beauty over the gaza strip, Participant Ink, New York, a cura di/curated by Lovett/Codagnone
2008
With the occasional rainbow visiting Galleria Lia Rumma, Napoli
La città negata La Marrana arteambientale, Montemarcello
2007
Up to date, progetto speciale per il Teatro Out Off, Milano a cura di F. Laera
We sit and Watch the sunset. What does it know of waiting, anticipation and disappointment - a million times in one day? Exodus Festival, CAMeC, La Spezia, a cura di/curated by La Marrana arteambientale
2006
Together forever, Galerie du Tableau, Marseille
2005
Together forever, Galleria Lia Rumma, Milano
Aspettando che l’eco della voce svanisse, Scuderie di Palazzo Moroni, Padova, a cura di Nicola Galvan.
Mostre collettive recenti
2009
The group show, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (upcoming)
A Personal Shout, White Columns, New York, a cura di/curated by Lovett/Codagnone
2008
La città degli occhi-La cité des yeux. Une Saison italienne, a cura di/curated by M. Campani, Cinémateque
française, Paris.
videoREPORT ITALIA 2006_07,a cura di/curated by A. Bruciati, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone.
Natura Dèi Teatri, a cura di/curated by Lenz Rifrazioni, Lenz Teatro, Parma
Collezioni mai viste, a cura di/curated by F. Fornasari, M. Giuffredi e F. Torrente, MAMbo, Bologna
Timecode, a cura di/curated by A. Pioselli e F. Naldi, MAMbo, Bologna
Fresh! Dall’affresco al contemporaneo e ritorno, a cura di/curated by E. Corradin, Villa Contarini- Fondazione E. Ghirardi Piazzolo sul Brenta (PD)
(Dopo la Sicilia) a cura di/curated by M. Meneguzzo Galleria Credito Sicilano, Acireale
Una ruota che sale e scende dallo sgabello, a cura di/curated by L. Scartabelli, Museo Bertoni, Varese
La città degli occhi- La Cité des yeux Une Saison italienne, a cura di/curated by Morena Campani, Cinématèque Francaise, Parigi
2007
La parola nell’arte, MART Rovereto, a cura di/curated by G. Belli, A, Bonito Oliva, G. Zanchetti e altri
LIQUIDA.mente, Festival della creatività di Firenze 2007, Fortezza da Basso, Firenze, a cura di/curated by F. Strigoli
Pan Screening PAN|Palazzo delle Arti Napoli a cura di/curated by J. Draganovic.L.Barreca
Art First, Palazzo Re Enzo (Netmage) Bologna a cura di G.Maraniello S. Evangelisti,D’ombra/Shadow, Compton Verney, Warwickshire, a cura di/ curated by Lea Vergine
2006
Private, via degli Scipioni 295, Roma , a cura di Benedetta di Loreto
D'Ombra, Papesse - Centro Arte Contemporanea, Siena , a cura di Lea Vergine.
OFRI CNAANI (Israele, 1975)
Vive e lavora a New York. Lavora con video, video installazioni di grandi dimensioni e disegni.
Le opere di Ofri Cnaani esplorano il limite tra la realtà costruita e la realtà vera e propria e approfondiscono le tematiche relative alla dimensione femminile, alla città e alla percezione spaziale. Le installazioni si servono degli elementi architettonici e delle video proiezioni per creare esperienze inusuali all’interno di spazi fisici familiari e per cambiare le convenzioni/consuetudini della coscienza dello spazio. Attraverso la manipolazione video soffitti, pavimenti e muri cambiano scala e luogo alterando l’esperienza fisica e psicologica dello spettatore. Il risultato è uno strano mondo costruito che moltiplica le domande circa le possibilità di appartenenza e alterità. In questo modo il lavoro di Ofri Cnaani esamina e amplifica costantemente le complesse relazioni che esistono tra architettura e narrativa.
Mostre personali recenti
2009
Ofri Cnaani, Galleria Ugo Ferranti, Roma, Italia
Tale of Ends, Le Poisson Rouge, New York
2007
Two Dimensional Days, Andrea Meislin Gallery, New York
Decreation, Braverman Gallery, Tel Aviv, Israel
2006
Death Bed, Haifa Museum of Art, Haifa, Israel, a cura di Ilana Tennbaum
2005
The Blind Scenario, Pack Gallery, Milano, a cura di Claudia Zanfi
The colonel and I, Andrea Meislin Gallery, New York
Mostre collettive recenti
2009
The Situation, Moscow Biennial (special project), (curator: Elizabeth M. Grady)
Wild Exaggeration, Haifa Museum of Art, Israel (curator: Tami Katz-Frieman)
2008
Video Zone, The 4th International Video-Art Biennial in Israel
A Re-reading of the future, ITCA 2008 – International Triennale of Contemporary Art, National Gallery in Prague, a cura di Danna Taggar
Real Time: Art in Israel 1998–2008, Israel museum, Jerusalem, a cura di Amitai Mendelson e Efrat Natan
LOOP, Video Art Festival, Barcelona, Spain
Mexico NewYork Paris, Estación Indianilla Centro cultural, Mexico City
2007
Playing with Solitude, Ursula Blickle Videolounge at the Kunsthalle Wein, Viena, a cura di Tal Yahas
Port-City, Arnolfini foundation Museum, Bristol, UK, a cura di Tom Trevor
Storytellers, Castello Dell’Acciaiolo, Scandicci, a cura di Pietro Gaglianò
The Space Between, Petach Tikva Museum, Israel, a cura di Drorit Gur Arie
Bat Yam Museum, Israel, a cura di Neta Gal-Atzmon
Art and Urban Practices- New City-Territories, Venezia
2006
Disengagement, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv, Israel
Floating Symmetry, Going Public '06- Atlante Mediterraneo, Nicosia, Cyprus
I Cant quite Place It, smack Mellon, Brooklyn, NYC, a cura di Elizabeth M. Grady
LOOP, Video Art Festival, Barcelona, Spain
TWISTER DICHIARAZIONE DI INTENTI
Twister nasce come mostra innovativa e sperimentale capace di creare un fecondo terreno di incontro tra i partner museali e istituzionali coinvolti, guidati dalla Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, gli artisti e il grande pubblico, dando del territorio regionale un’immagine di notevole slancio verso la contemporaneità.
La Regione Lombardia si presenta ricca di Musei e Enti dedicati all’arte moderna e contemporanea che da anni si occupano della ricerca artistica attraverso l’attività istituzionale di ogni singolo ente, la conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio, il sostegno agli artisti operanti e in particolare ai giovani. Tali realtà in questi decenni si sono mosse indipendentemente con una programmazione individuale, rispettosa della propria identità.
Con Twister si è inteso prima di tutto affrontare un progetto condiviso che ha condotto ad una vera e propria rete operativa, formalmente leggera ma attiva nell’organizzazione e nei confronti reciproci.
Alcuni elementi chiave caratterizzano Twister fin dalla sua ideazione, oltre naturalmente all’ampia scala d’intervento, che copre tutto il territorio regionale e all’innovazione del processo progettuale stesso, coordinato e collegialmente tracciato.
I principali punti di forza di Twister possono essere così sintetizzati:
• la volontà di procedere nella selezione degli artisti attraverso un concorso internazionale a inviti strutturato con due diverse fasi di selezione attente la prima al curriculum di ogni singolo artista, la seconda al vero e proprio progetto di massima;
• il forte orientamento verso una prospettiva internazionale, cercata e ottenuta attraverso il coinvolgimento di dieci advisor operanti nelle più importanti istituzioni europee votate all’arte contemporanea. Ai critici Chiara Bertola, Andrea Bruciati, Adam Budak, Anna Daneri, Mario Gorni, Alexandre Gurita, Micaela Martegani, Enrico Mascelloni, Novembre Paynter e Roberto Pinto, è stato infatti chiesto di affiancare i direttori dei dieci musei nella selezione e nell’invito di importanti artisti internazionali per la partecipazione al concorso;
• la chiarezza di intenti nel richiedere che le opere prodotte per ciascun museo vengano acquistate con il contributo della Regione Lombardia per le singole collezioni museali. In un sistema dell’arte articolato e complesso, costituito da interessi pubblici e privati che si incrociano e si sovrappongono, il ruolo dei musei d’arte contemporanea e degli enti che si occupano di tali temi con continuità e incidenza, diventa così centrale e indispensabile per permettere agli artisti di progettare e produrre opere che si pongono, a priori, al di fuori di logiche di mercato.
Nel concreto Twister prevede la realizzazione di:
• dieci interventi artistici site specific site related, uno per ciascun museo che abbiano nel contempo la forza di relazionarsi con il tessuto urbano e il territorio in cui l’istituzione è inserita e di essere accolti nelle collezioni permanenti;
• un intervento artistico di rete capace di collegare in un unico progetto artistico i musei rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia.
• gli undici interventi artistici verranno inaugurati in contemporanea nelle sedi di ogni museo coinvolto, e saranno oggetto di un unico grande momento espositivo con inaugurazioni coordinate nelle dieci sedi il 3 ottobre 2009.
STRATEGIE D’INTERVENTO
Si è proceduto alla selezione degli artisti attraverso un Concorso internazionale a invito, per artisti e/o gruppi artistici italiani e internazionali, che ha previsto tre fasi di selezione guidate dalla Commissione di progetto, composta dai 10 direttori/responsabili delle istituzioni coinvolte, affiancati da advisor esperti di arte contemporanea attivi a livello internazionale e da un’apposita Commissione
La selezione si è svolta in tre distinte fasi: nella prima fase sono stati selezionati circa 60 artisti, italiani e internazionali, capaci di progettare interventi artistici site specific / site related. Agli artisti è stato chiesto di presentare un curriculum e cartelle descrittive del proprio lavoro, comprensive di breve dichiarazione di poetica e di portafoglio di immagini delle opere.
Da tale rosa di artisti la Commissione giudicatrice ha selezionato venti artisti, due per ogni museo, incaricandoli di presentare un progetto di massima specificatamente pensato per l’istituzione cui sono stati assegnati.
Per il progetto artistico in rete sono stati invitati quattro artisti selezionati su una rosa indicata direttamente dalla Commissione di progetto.
La Commissione giudicatrice si è infine riunita il 6 e 7 d’aprile per valutare attentamente i progetti di massima e selezionare gli undici progetti vincitori del Concorso.
Forse possiamo anche fare una mappa per perdersi
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
nell'ambito del progetto TWISTER. Rete dei Musei della Lombardia per l'arte contemporanea
e della quinta Giornata del Contemporaneo
CONFERENZA STAMPA: giovedì 1 ottobre 2009, ore 11.00, Fondazione Stelline, Milano
INAUGURAZIONE: sabato 3 ottobre 2009, ore 20.00
Piazza Libertà, Lissone, MB
Programma 3 ottobre 2009
-Ore 20.00: ritrovo in Piazza Libertà alla presenza delle autorità cittadine,
distribuzione ai bambini presenti di gadget museali.
- Percorso guidato attraverso le piazze e visita delle proiezioni luminose: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
- Ore 21.00: arrivo al Museo d'arte contemporanea di Lissone, presentazione del progetto studiato per la Città di Lissone e inaugurazione dell’intervento artistico in rete, la video installazione dell'artista israeliana Ofri Cnaani.
Saranno presenti: l'Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia Massimo Zanello, l'Assessore alla Cultura, Beni culturali e Formazione professionale della Provincia MB Enrico Elli, il Sindaco della Città di Lissone Ambrogio Fossati, l'Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, gli artisti e il direttore artistico del Museo d'arte contemporanea di Lissone.
Il progetto Twister, che coinvolge 10 musei di Lombardia in una “rete “ per l’arte contemporanea, presenta a Lissone un intervento curato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, che si pone l’obiettivo di portare il museo dentro la città e nello stesso tempo di guidare la città e i suoi abitanti verso il museo.
Titolo del progetto è FORSE POSSIAMO ANCHE FARE UNA MAPPA PER PERDERSI.
L’intervento realizzato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini consiste nel creare una sorta di percorso che conduce dal centro della città al Viale Padania, dove è ubicato il Museo d’arte contemporanea, mediante una serie di segnali luminosi proiettati a terra in tre luoghi: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
Si costituiscono così dei tappeti di luce, che sono visibili e leggibili al buio, composti di scritte e disegni elaborati dagli artisti attraverso dei laboratori fatti con un nutrito gruppo di bambini di una scuola dell’infanzia della città.
Le loro riflessioni sulla città e sul suo museo diventano parte integrante del linguaggio dell’arte e di questi artisti in particolare, e raccontano una città che è fatta di realtà e fantasia, di cose palpabili e di visioni, dove gli uomini - bambini compresi - non sono nella città, ma sono la città.
I bambini assieme agli artisti ci offrono uno strumento per conoscere la città ma anche per vivere e comprendere l’arte di oggi: il loro sguardo ci permette di ritrovare luoghi e pensieri che ormai sfuggono al nostro vedere.
I più piccoli hanno la capacità di cogliere immagini inaspettate della quotidianità e di vivere la città soprattutto come spazio relazionale, come luogo di luoghi, come rete di possibili incontri. I bambini ci offrono inoltre un sentimento prezioso, non solo per l’abitare e conoscere la città ma per il vivere e il comprendere l’arte: la meraviglia, che permette di vedere nell’usuale e nel quotidiano, cose che i più non vedono.
Ed è in questo sentimento di meraviglia che sta la scelta del titolo.
L’ossimoro “una mappa per perdersi” significa quindi una mappa per raggiungere un luogo inaspettato e sconosciuto, che magari è dietro l’angolo, ma che non avevamo mai visto. L’atto di perdersi, abbandonando la sua accezione negativa, diviene così gioco e metafora di scoperta.
Le parole e le immagini della città raccontata dai bambini costituiscono così una sorta di mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà “meravigliosamente” sotto i piedi di chi passa.
I disegni e le parole che li accompagnano hanno l’apparenza di una mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà “meravigliosamente” sotto i piedi di chi passa. Seguendo le tracce luminose, come in gioco di caccia al tesoro, il pubblico è guidato da Piazza Libertà, centro simbolico della città, verso il Museo, promotore di questo progetto e di numerose iniziative culturali nel corso di tutto l’anno.
Come sottolinea l’Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali della Città di Lissone Daniela Ronchi, “Il mio Assessorato e l’intera Amministrazione Comunale hanno accolto e sostenuto con forza l’importante progetto della Rete dei Musei della Lombardia per l’arte contemporanea, consapevole di quanto essa rispecchi le esigenze e le peculiarità del museo contemporaneo. Una realtà complessa e dinamica, fatta di una rete di relazioni interne ed esterne al museo stesso - con il territorio e la società -, luogo non solo della memoria e della tutela, ma anche di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale e crescita culturale. Se di certo tra gli obiettivi della rete vi sono l’ottimizzazione delle risorse disponibili e una migliore efficacia organizzativa – temi per altro molto cari e sensibili a enti locali gestori di realtà museali quali la Città di Lissone –, ciò che ho percepito e visto con i miei occhi dalle numerose riunioni che hanno accompagnato in questo anno le varie fasi del progetto è soprattutto la ricchezza delle relazioni che Twister è stata in grado di generare e sviluppare. Una molteplicità di scambi, confronti, sinergie, ma anche di discussioni costruttive e proficue, a livello sia professionale, ma anche e soprattutto a livello personale.
Relazioni di stima che hanno visto i referenti a tutti i diversi livelli di dieci Musei della Lombardia collaborare intensamente e con non pochi sforzi organizzativi per più di un anno, accomunati e resi forti da un obiettivo comune: la valorizzazione e la promozione dell’arte contemporanea e delle sue innumerevoli quanto straordinarie espressioni, in un’ottica partecipativa e vicina al pubblico.”
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un intervento artistico in rete presente in tutti i musei/enti coinvolti per mostrare ad un tempo l’unicità e la coesione di TWISTER e le specificità di ogni realtà museale, rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia. Per questo intervento è stata selezionata l’artista israeliana Ofri Cnaani con l’opera dal titolo Dreams and Dramas.
Ottonella MOCELLIN e Nicola PELLEGRINI (Milano, 1966 - Milano, 1962)
Vivono e lavorano a Milano.
Da anni i due artisti affiancano alla propria opera individuale una serie di interventi elaborati a quattro mani. Un carattere narrativo ispirato all’immagine cinematografica e la grande importanza attribuita al testo, parlato o scritto, sono tipici del loro lavoro. In alcuni casi le opere nascono da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare; in altri sono invece legate alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana l’esistenza quotidiana.
L’esigenza di un continuo approfondimento della comunicazione è stata frequentemente espressa attraverso la metafora del gioco, inteso come attività di relazione e di apprendimento reciproco, come modalità attraverso la quale si manifestano i ruoli che presiedono i rapporti personali. L’alternarsi dei punti di vista rende sensibile la disponibilità alla condivisione, ma anche il ritmo variabile dei rapporti, l’instabilità emotiva, l’impossibilità di aggrapparsi a una verità univoca, la continua ricerca di un equilibrio fondamentale ma arduo da raggiungere e destinato a restare precario, la difficoltà di rispecchiarsi compiutamente l’uno nell’altro.
Mostre personali recenti
2009
An incongruous beam of beauty over the gaza strip, Participant Ink, New York, a cura di/curated by Lovett/Codagnone
2008
With the occasional rainbow visiting Galleria Lia Rumma, Napoli
La città negata La Marrana arteambientale, Montemarcello
2007
Up to date, progetto speciale per il Teatro Out Off, Milano a cura di F. Laera
We sit and Watch the sunset. What does it know of waiting, anticipation and disappointment - a million times in one day? Exodus Festival, CAMeC, La Spezia, a cura di/curated by La Marrana arteambientale
2006
Together forever, Galerie du Tableau, Marseille
2005
Together forever, Galleria Lia Rumma, Milano
Aspettando che l’eco della voce svanisse, Scuderie di Palazzo Moroni, Padova, a cura di Nicola Galvan.
Mostre collettive recenti
2009
The group show, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (upcoming)
A Personal Shout, White Columns, New York, a cura di/curated by Lovett/Codagnone
2008
La città degli occhi-La cité des yeux. Une Saison italienne, a cura di/curated by M. Campani, Cinémateque
française, Paris.
videoREPORT ITALIA 2006_07,a cura di/curated by A. Bruciati, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone.
Natura Dèi Teatri, a cura di/curated by Lenz Rifrazioni, Lenz Teatro, Parma
Collezioni mai viste, a cura di/curated by F. Fornasari, M. Giuffredi e F. Torrente, MAMbo, Bologna
Timecode, a cura di/curated by A. Pioselli e F. Naldi, MAMbo, Bologna
Fresh! Dall’affresco al contemporaneo e ritorno, a cura di/curated by E. Corradin, Villa Contarini- Fondazione E. Ghirardi Piazzolo sul Brenta (PD)
(Dopo la Sicilia) a cura di/curated by M. Meneguzzo Galleria Credito Sicilano, Acireale
Una ruota che sale e scende dallo sgabello, a cura di/curated by L. Scartabelli, Museo Bertoni, Varese
La città degli occhi- La Cité des yeux Une Saison italienne, a cura di/curated by Morena Campani, Cinématèque Francaise, Parigi
2007
La parola nell’arte, MART Rovereto, a cura di/curated by G. Belli, A, Bonito Oliva, G. Zanchetti e altri
LIQUIDA.mente, Festival della creatività di Firenze 2007, Fortezza da Basso, Firenze, a cura di/curated by F. Strigoli
Pan Screening PAN|Palazzo delle Arti Napoli a cura di/curated by J. Draganovic.L.Barreca
Art First, Palazzo Re Enzo (Netmage) Bologna a cura di G.Maraniello S. Evangelisti,D’ombra/Shadow, Compton Verney, Warwickshire, a cura di/ curated by Lea Vergine
2006
Private, via degli Scipioni 295, Roma , a cura di Benedetta di Loreto
D'Ombra, Papesse - Centro Arte Contemporanea, Siena , a cura di Lea Vergine.
OFRI CNAANI (Israele, 1975)
Vive e lavora a New York. Lavora con video, video installazioni di grandi dimensioni e disegni.
Le opere di Ofri Cnaani esplorano il limite tra la realtà costruita e la realtà vera e propria e approfondiscono le tematiche relative alla dimensione femminile, alla città e alla percezione spaziale. Le installazioni si servono degli elementi architettonici e delle video proiezioni per creare esperienze inusuali all’interno di spazi fisici familiari e per cambiare le convenzioni/consuetudini della coscienza dello spazio. Attraverso la manipolazione video soffitti, pavimenti e muri cambiano scala e luogo alterando l’esperienza fisica e psicologica dello spettatore. Il risultato è uno strano mondo costruito che moltiplica le domande circa le possibilità di appartenenza e alterità. In questo modo il lavoro di Ofri Cnaani esamina e amplifica costantemente le complesse relazioni che esistono tra architettura e narrativa.
Mostre personali recenti
2009
Ofri Cnaani, Galleria Ugo Ferranti, Roma, Italia
Tale of Ends, Le Poisson Rouge, New York
2007
Two Dimensional Days, Andrea Meislin Gallery, New York
Decreation, Braverman Gallery, Tel Aviv, Israel
2006
Death Bed, Haifa Museum of Art, Haifa, Israel, a cura di Ilana Tennbaum
2005
The Blind Scenario, Pack Gallery, Milano, a cura di Claudia Zanfi
The colonel and I, Andrea Meislin Gallery, New York
Mostre collettive recenti
2009
The Situation, Moscow Biennial (special project), (curator: Elizabeth M. Grady)
Wild Exaggeration, Haifa Museum of Art, Israel (curator: Tami Katz-Frieman)
2008
Video Zone, The 4th International Video-Art Biennial in Israel
A Re-reading of the future, ITCA 2008 – International Triennale of Contemporary Art, National Gallery in Prague, a cura di Danna Taggar
Real Time: Art in Israel 1998–2008, Israel museum, Jerusalem, a cura di Amitai Mendelson e Efrat Natan
LOOP, Video Art Festival, Barcelona, Spain
Mexico NewYork Paris, Estación Indianilla Centro cultural, Mexico City
2007
Playing with Solitude, Ursula Blickle Videolounge at the Kunsthalle Wein, Viena, a cura di Tal Yahas
Port-City, Arnolfini foundation Museum, Bristol, UK, a cura di Tom Trevor
Storytellers, Castello Dell’Acciaiolo, Scandicci, a cura di Pietro Gaglianò
The Space Between, Petach Tikva Museum, Israel, a cura di Drorit Gur Arie
Bat Yam Museum, Israel, a cura di Neta Gal-Atzmon
Art and Urban Practices- New City-Territories, Venezia
2006
Disengagement, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv, Israel
Floating Symmetry, Going Public '06- Atlante Mediterraneo, Nicosia, Cyprus
I Cant quite Place It, smack Mellon, Brooklyn, NYC, a cura di Elizabeth M. Grady
LOOP, Video Art Festival, Barcelona, Spain
TWISTER DICHIARAZIONE DI INTENTI
Twister nasce come mostra innovativa e sperimentale capace di creare un fecondo terreno di incontro tra i partner museali e istituzionali coinvolti, guidati dalla Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, gli artisti e il grande pubblico, dando del territorio regionale un’immagine di notevole slancio verso la contemporaneità.
La Regione Lombardia si presenta ricca di Musei e Enti dedicati all’arte moderna e contemporanea che da anni si occupano della ricerca artistica attraverso l’attività istituzionale di ogni singolo ente, la conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio, il sostegno agli artisti operanti e in particolare ai giovani. Tali realtà in questi decenni si sono mosse indipendentemente con una programmazione individuale, rispettosa della propria identità.
Con Twister si è inteso prima di tutto affrontare un progetto condiviso che ha condotto ad una vera e propria rete operativa, formalmente leggera ma attiva nell’organizzazione e nei confronti reciproci.
Alcuni elementi chiave caratterizzano Twister fin dalla sua ideazione, oltre naturalmente all’ampia scala d’intervento, che copre tutto il territorio regionale e all’innovazione del processo progettuale stesso, coordinato e collegialmente tracciato.
I principali punti di forza di Twister possono essere così sintetizzati:
• la volontà di procedere nella selezione degli artisti attraverso un concorso internazionale a inviti strutturato con due diverse fasi di selezione attente la prima al curriculum di ogni singolo artista, la seconda al vero e proprio progetto di massima;
• il forte orientamento verso una prospettiva internazionale, cercata e ottenuta attraverso il coinvolgimento di dieci advisor operanti nelle più importanti istituzioni europee votate all’arte contemporanea. Ai critici Chiara Bertola, Andrea Bruciati, Adam Budak, Anna Daneri, Mario Gorni, Alexandre Gurita, Micaela Martegani, Enrico Mascelloni, Novembre Paynter e Roberto Pinto, è stato infatti chiesto di affiancare i direttori dei dieci musei nella selezione e nell’invito di importanti artisti internazionali per la partecipazione al concorso;
• la chiarezza di intenti nel richiedere che le opere prodotte per ciascun museo vengano acquistate con il contributo della Regione Lombardia per le singole collezioni museali. In un sistema dell’arte articolato e complesso, costituito da interessi pubblici e privati che si incrociano e si sovrappongono, il ruolo dei musei d’arte contemporanea e degli enti che si occupano di tali temi con continuità e incidenza, diventa così centrale e indispensabile per permettere agli artisti di progettare e produrre opere che si pongono, a priori, al di fuori di logiche di mercato.
Nel concreto Twister prevede la realizzazione di:
• dieci interventi artistici site specific site related, uno per ciascun museo che abbiano nel contempo la forza di relazionarsi con il tessuto urbano e il territorio in cui l’istituzione è inserita e di essere accolti nelle collezioni permanenti;
• un intervento artistico di rete capace di collegare in un unico progetto artistico i musei rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia.
• gli undici interventi artistici verranno inaugurati in contemporanea nelle sedi di ogni museo coinvolto, e saranno oggetto di un unico grande momento espositivo con inaugurazioni coordinate nelle dieci sedi il 3 ottobre 2009.
STRATEGIE D’INTERVENTO
Si è proceduto alla selezione degli artisti attraverso un Concorso internazionale a invito, per artisti e/o gruppi artistici italiani e internazionali, che ha previsto tre fasi di selezione guidate dalla Commissione di progetto, composta dai 10 direttori/responsabili delle istituzioni coinvolte, affiancati da advisor esperti di arte contemporanea attivi a livello internazionale e da un’apposita Commissione
La selezione si è svolta in tre distinte fasi: nella prima fase sono stati selezionati circa 60 artisti, italiani e internazionali, capaci di progettare interventi artistici site specific / site related. Agli artisti è stato chiesto di presentare un curriculum e cartelle descrittive del proprio lavoro, comprensive di breve dichiarazione di poetica e di portafoglio di immagini delle opere.
Da tale rosa di artisti la Commissione giudicatrice ha selezionato venti artisti, due per ogni museo, incaricandoli di presentare un progetto di massima specificatamente pensato per l’istituzione cui sono stati assegnati.
Per il progetto artistico in rete sono stati invitati quattro artisti selezionati su una rosa indicata direttamente dalla Commissione di progetto.
La Commissione giudicatrice si è infine riunita il 6 e 7 d’aprile per valutare attentamente i progetti di massima e selezionare gli undici progetti vincitori del Concorso.
03
ottobre 2009
Twister – Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
Dal 03 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Vernissage
3 Ottobre 2009, Ore 20.00: ritrovo in Piazza Libertà
Sito web
www.twisterartecontemporanea.it
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore