-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 9.V.2011 Paolo Grassino – Controllo del corpo Salerno, Galleria Paola Verrengia
altrecittà
Un mondo apparentemente illogico e nel contempo tragico quello che Paolo Grassino crea attorno a noi, quasi delle gabbie da utilizzare per catturare il nostro sguardo, i nostri pensieri e anche per…
Tutto il lavoro dell’artista torinese è una costante riflessione sul concetto d’impedimento, di un limite, di un qualcosa in cui non si riesce a sfuggire. In questo senso, l’arte è intesa come gabbia, trappola, barriera insormontabile che sta ad un confine tra un rappresentare “sostanziale e un pensare per trame oscure, tra sogno e perdita, tra desiderio e profonda incertezza”. Ciò è verificabile osservando l’opera “Controllo del corpo”, video in cui nove artisti torinesi nati tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, legati tra loro ad una macchina che li sorregge e li muove come inutili burattini. Con questa opera l’artista rappresenta il teatrale presentimento del senso della minaccia e della scomparsa, il profondo vuoto dell’uomo contemporaneo di oggi. Nove personaggi umani, dicevo, ormai senza identità, si muovono con movimenti monotoni e ripetitivi uniformati all’impotenza del pensiero, facendo approssimate rotazioni del corpo, sostenuti per la testa da legami ombelicali costrittivi che di fatto coprono completamente il viso rendendoli praticamente inutili (cechi, sordi e muti). Triste condizione e metafora dell’uomo contemporaneo che si crede libero e intanto subisce l’opprimente condizionamento somministrato dall’esterno fino alla definitiva “sterilizzazione della coscienza” e quindi, alla definitiva metastasi. Siffatte proposte sono lavori, insoliti, scomodi, che creano solo fastidio; sono pugni nello stomaco per farci riflettere, per farci forse anche sperare. Nel teatro dell’assurdo e degli opposti di questo interessante artista, le apparizioni vivono in uno stato d’incoscienza e di vertigine. Le cose non vengono mai date per certe, ma convivono in modo provvisorio, in uno stato di oscuro e continuo presagio, nella dimensione più incerta, tra presenza e assenza, logica e invenzione, coscienza e incoscienza. Tutto il suo lavoro nasce da questa esigenza primaria di definire il cambiamento, l’alterità della vita moderna, non prevedibile, non scopertamente definibile che costringe l’uomo a una profonda riflessione. Una continua mutazione, quindi, intesa come una struggente metafora da collocare in una dimensione decisamente inattuale; quella di una “viaggio” in cui coesistono nello stesso tempo realtà e immaginazione, vita reale e dimensione fantastica. Una dimensione oscura e sofferta che si materializza in insoliti scenari dove si concentrano e si scontrano entità opposte come reale /virtuale, consueto/oscuro per definire al meglio ciò che ormai siamo diventati.
articoli correlati:
Semilibertà alla galleria Persano
sandro bongiani
mostra visitata il 15 aprile 2011
dal 26 marzo al 9 maggio 2011
Paolo Grassino – Controllo del Corpo
Galleria Paola Verrengia
Via Fieravecchia, 34 – 84122 Salerno
Orario: da lunedì a venerdì ore 16.30-20.30; sabato ore 10.30-13 e 17-21
Ingresso libero
Info: tel. +39 089241925;
info@galleriaverrengia.it; www.galleriaverrengia.it
[exibart]